DM Magazine Dicembre 2022

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MAGAZINE ANNO X –DICEMBRE 2022 SUCCESSI Selex cresce del 5,6% e pianifica 340 milioni di investimenti INTERVISTA Supercentro: un piano industriale a doppia cifra ‘ 26 FEB - 2 MAR 2023 - DÜSSELDORF - GERMANY VISITACI HALL16

Siamo pronti ad accogliervi per condividere con voi percorsi di innovazione sostenibile e continuare a crescere insieme

VISITACI HALL16

26 FEB - 2 MAR 2023 DÜSSELDORF - GERMANY
MAGAZINE ANNO X –DICEMBRE 2022 SUCCESSI Selex cresce del 5,6% e pianifica 340 milioni di investimenti cos’è successo nel 2022 INTERVISTA Supercentro: un piano industriale a doppia cifra ‘ Distribuzione moderna:

Sarà un Natale ricco. Di spese.

Digital club/Retail Non blocchiamoci al solo pagamento!

Supercentro: un piano industriale a doppia cifra

Mercati Cura persona: igiene e naturalità guidano le scelte d’acquisto

Podcasting Gli ascoltatori dei podcast salgono a 11,1 milioni

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SOMMARIO DMM 3
4
14
17
18 Imprese
22 Mercati
34 Osservatorio
36 Soluzioni
39 Persone 40 Retail Innovation Timberland
43 Social&Pr strategies
46 Mercati Insetticidi:
50 Customer Micro Trend 2022: esperienze cross-channel 52
54
56
67
68 Tecnologistica Sealed Air
di
con carta Still
logistica di Bolton Group 70 News 71 Video e podcast 73 Prossimamente
degni di nota nel
in quello che è
primo anno
post-pan-
Covid-19.
Supplemento mensile di Distribuzione Moderna Testata
registrata presso il
Editoriale
Cover Distribuzione moderna: cos’è successo nel 2022
Intervista
Successi Selex cresce del 5,6% e pianifica 340 milioni di investimenti
L’esperienza al femminile nelle imprese del Consorzio Coralis
I vegetali conservati puntano su genuinità e tracciabilità
digital Vegetali conservati: quali sono i brand più attivi sul web?
in vetrina Evoluzione e trend della IV gamma
– Londra, Gran Bretagna
Brand magazine, la forza dell’autorevolezza
il focus è sull’efficacia
Real estate Il mercato che verrà
lancia nuovi sistemi
imballaggio
ottimizza la
Fatti e accadimenti
mondo della Gdo,
il
bisestile
demia da
DM Magazine
giornalistica
Tribunale di Milano Registrazione n° 52 del 30/1/2007
Direttrice editoriale Stefania Lorusso Responsabile
Maria
Federica Bartoli, Stefania
Alberto Deiana,
De Ponti, Paolo Pelloni, Michele Rinaldi, Luca
Usai,
Progetto grafico Silvia Ballarin Editore Edizioni DM Srl
Direttore responsabile Armando Brescia
di redazione
Teresa Manuelli Redattori
Colasuono,
Giorgio
Salomone, Claudia Scorza, Marco
Fabrizio Valente, Marco Zanardi

ARRI V ATA L A N U O V A

SH O R T C O LL E C T I O N

#CRAIP E R L’AM BI E N T EC AMPI ON I D I S T IL E E SO S T EN I B ILI TÀ

Ancora una volta il riciclo è il protagonista della campagna, che rientra all’interno di #Crai per l’Ambiente, l’insieme di progetti dedicati alla sostenibilità avviati nel 2020 che, ad oggi, ha consentito di riciclare oltre 4,9 milioni di lattine e oltre 4 milioni di bottiglie di plastica.

zo 2023 la nuova short collection di CRAI, che consente di collezionare l’esclusiva linea di stampi da for no Mepra con rivestimento antiaderente.

Dalla teglia per la pizza a quella per il tiramisù, per il budino, è ampia la scelta di prodotti, realizzati al 100% in Italia con alluminio riciclato. Una gamma che coniuga le esigenze di praticità delle famiglie italiane in cucina con un design esclusivo e moderno.

La nuova short collection può contare su un testimonial d’eccezione: Andrea Restuccia, vincitore del campionato del mondo di pasticceria nel 2021 a Lione. Lo chef propone le sue personali rivisitazioni di alcune ricette classiche, pubblicate su craiweb.it, come il tiramisù, la crostata, la torta di carote e molte altre ancora, da realizzare rigorosamente con la linea a Marchio Crai “Cuciniamo!”. La linea che conta oggi 24 referenze, dalla frutta candita alla gelatina in fogli passando per i preparati per torti, è stata infatti pensata appositamente per permettere a tutti di preparare dolci in casa con prodotti pratici, funzionali e genuini.

A ulteriore testimonianza del suo impegno a tutela dell’ambiente, CRAI ha deciso di realizzare un grande progetto di CSR Per ogni premio della short collection redento, CRAI devolverà dieci centesimi ad Okapia Onlus per contribuire all’istruzione di centinaia di bambini in Congo ogni anno, aggiungendo così un’ulteriore valenza sociale al progetto.

Oltre all’esposizione nei punti vendita di tutti i materiali di comunicazione, l’operazione è supportata da tutti i media del Gruppo (Radio Crai, Facebook, Instagram, NoidiCrai, Craiweb e Craispesaonline) e da telepromozioni andate in onda su Rai 1.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA È

Sarà un Natale ricco. Di spese.

La ricetta per un “Buon Natale” per l’economia italiana? Fiducia dei consumatori, occupazione, buon andamento della settimana del Black Friday e, come ogni mese di dicembre, l’arrivo della tredicesima. Che, però, quest’anno non sarà abbastanza sostanziosa per sopperire all’impatto dell’inflazione. Le vendite al dettaglio di ottobre 2022 rispetto a ottobre 2021 indicano, infatti, un rallentamento dei dati a volume che per il settore del food è del 7,9%. E anche per la fiducia dei consumatori, che a novembre era in leggera ripresa, le prospettive non sono esaltanti. Timore confermato da una recente rilevazione condotta da Ipsos per Federdistribuzione da cui emerge che più di 3 italiani su 5 si aspettano un Natale sottotono per la propria famiglia. Dalla ricerca emerge anche un maggior orientamento verso scelte di convenienza e risparmio. Per arginare l’impatto dell’inflazione sul proprio bilancio familiare, i consumatori stanno cambiando le proprie strategie d’acquisto: riducendo gli sprechi, comprando solo lo stretto necessario, cercando soluzioni più economiche a parità di prodotti. Il che, considerato che ci troviamo nelle settimane dell’anno fondamentali per i bilanci delle imprese, non depone proprio bene. È altrettanto vero che, complice la sempre maggiore propensione agli acquisti online, molti hanno giocato d’anticipo approfittando dei super sconti di black friday e cyber monday per acquistare i regali di Natale. A questo quadro di incertezza generale si aggiunge, poi, il caro bollette e il “caro decorazioni”: Selectra, servizio gratuito che confronta e attiva le offerte di luce, gas e internet per aziende e privati, stima che per illuminare le case e creare l’atmosfera natalizia, con ghirlande, addobbi interni e sui balconi, le famiglie italiane spenderanno oltre 30 milioni di euro. In sintesi, quelle che avrebbero dovute essere le prime festività post pandemia senza restrizioni, limitazioni e mascherine probabilmente saranno ugualmente sottotono con la speranza che nei prossimi mesi si faccia tutto il possibile per sostenere la domanda interna, attraverso interventi concreti a sostegno di imprese e famiglie, specialmente i nuclei a reddito più basso.

EDITORIALE DMM
Stefania Lorusso, direttrice editoriale Edizioni DM
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Distribuzione moderna: cos’è successo nel 2022

Ecco fatti e accadimenti degni di nota nel mondo della Gdo, in quello che è il primo anno bisestile post-pandemia da Covid-19.

di Marco Usai
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Nel 1973 usciva al cinema “2022 – i sopravvissuti” (titolo originale “Soylent Green”, con Charlton Heston, Edward G. Robinson e la stupenda Leigh Taylor-Young). Un film di fantascienza, da molti considerato un cult, diretto da quel Richard Fleischer già regista di “Ventimila leghe sotto i mari” di Walt Disney e “Conan il distruttore”, con un giovanissimo Arnold Schwarzenegger. Nella sceneggiatura, la Terra - nell’anno bisestile 2022 - è devastata a causa dell’inquinamento e dell’aumento sproporzionato della popolazione. Uno scenario infernale, in cui il clima è perennemente torrido e la natura praticamente scomparsa; sulla tavola dei pochi benestanti qualche mela, un gambo di sedano, rarissimi pezzi di carne. La maggioranza della popolazione, in condizioni di estrema povertà, mangia il Soylent, una galletta nutritiva di vari colori e di ignota composizione. In questo panorama di estrema sofferenza, il governo autorizza e incoraggia il suicidio assistito (memorabile, in proposito, la scena del ritorno a casa del vecchio saggio Sol). Visto oggi, per fortuna, il 2022 è molto lontano dall’apocalittico scenario del film. Non sono pochi, tuttavia, gli spunti di riflessione su alcuni temi che non possiamo non riconoscere di grande attualità, primo tra tutti la sostenibilità del moderno consumismo, la crescita esponenziale della popolazione mondiale, il surriscaldamento globale. Senza voler entrare in dinamiche da cineforum, quantunque interessanti, proviamo a redigere un breve resoconto di questo 2022, che è stato a ogni modo foriero di avvenimenti di certo rilevanti in ambito sociale ed economico: la crisi energetica, la guerra in Europa, l’inflazione galoppante, la fine del regno di Elisabetta II d’Inghilterra, l’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk. Ma anche la prima Presidente del Consiglio donna in Italia, Cristoforetti prima italiana alla guida della Stazione Spaziale Internazionale, i giochi olimpici e i mondiali di calcio disputati fuori stagione. E anche la distribuzione moderna italiana, nel suo piccolo, ha registrato fatti e accadimenti degni di nota, in quello che è il primo anno bisestile post-pandemia da Covid-19.

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Nuovi format

Debutta a Cagliari, nel mese di maggio, il primo punto vendita a insegna Tuttigiorni, format Every Day Low Price di Abbi Group. Particolare attenzione alla marca del distributore e all’esperienza omnicanale, l’insegna si propone un vero e proprio Social Commerce, supportato da un meccanismo di fidelity molto ben articolato. Sono solo due, a oggi, i punti vendita aperti nell’isola dei nuraghi. Novità anche in casa Conad, con la consorziata Conad Nord Ovest che ha aperto in autunno i primi punti vendita a insegna Tuday: un nuovo format di prossimità, quasi una naturale evoluzione del Conad City, dal carattere marcatamente urbano, versatile e orientato a dare soluzioni pronte e veloci ai propri clienti. Anche Esselunga, dopo aver sperimentato con successo il temporary store della pasticceria Elisenda a Natale del 2021, inaugura a Milano un negozio più ampio e un format inedito, Cucina Esselunga, dal nome del marchio ideato per identificare la proposta di piatti pronti.

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Il 2022 è l'anno del debutto di nuove insegne e nuovi format distributivi.

Passaggi e fusioni

Eataly passa di mano: a settembre di quest’anno il fondo Investindustrial di Andrea Bonomi ha rilevato il 52% della catena concepita da Oscar Farinetti, che conta ben 13 store in Italia, 24 sparsi per il mondo e quattro ristoranti sulle navi da crociera Msc. Senza dimenticare Fico Eataly World a Bologna, sempre al centro di numerose polemiche; la cifra dell’investimento si aggira sui 200 milioni di euro. Tra le numerose fusioni registrate in quest’anno nel mondo dell’industria di marca e della distribuzione, da segnalare quella tra Autogrill e Dufry, che ha portato alla nascita di un colosso del Travel Retail da circa 12 miliardi di euro; presidente onorario del nuovo gruppo Alessandro Benetton. Grandi manovre anche nel settore del Pet Care, che archivia un anno costellato da acquisizioni e fusioni che hanno avuto, come maggiori protagonisti, importanti investitori italiani ed esteri: tra tutte citiamo l’operazione Arcaplanet-Maxizoo, che ha dato vita al soggetto leader di canale con 489 store e oltre 600 milioni di fatturato. Movimenti importanti anche nel canale drugstore: i consorzi In.Prof. e Comipro passano da Végé a Crai Secom, confermando la seconda posizione della centrale guidata da Giangiacomo Ibba nel canale specializzato nella cura casa e persona. Oltreoceano operazione faraonica tra le catene statunitensi Kroger e Albertson, che hanno annunciato lo scorso ottobre un accordo da quasi 25 miliardi di dollari, che darà vita al secondo retailer fisico degli States (circa 5mila punti vendita in 48 stati su 50), alle spalle del leader mondiale Walmart. Senza considerare Amazon.

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Lo scenario della Gdo in Italia nel 2022

Il 2022 ha rovesciato i paradigmi di crescita del settore del Lcc con volumi stabili, inflazione in crescita e taglio della promozionalità. Ne parliamo con Alfonso Giuliano, account director Retail di IRI.

Come vanno le cose nel mercato del Largo Consumo Confezionato?

Nel 2021 il mercato del retail fisico cresce mediamente del 3% sia a valore a volume rispetto al 2020. Da inizio anno (gennaio 2022 - ottobre 2022) la performance di crescita del valore è di circa 6,5 punti percentuali mentre i volumi sono flat, stabili. I segnali più preoccupanti, tuttavia, li abbiamo registrati negli ultimi due mesi, dopo un’estate molto favorevole, con un calo dei volumi significativo rispetto agli stessi mesi dello scorso anno, soprattutto nella Gdo tradizionale: si iniziano a tagliare i consumi non strettamente necessari, c’è grande preoccupazione per il caro bollette.

Quale canale performa meglio in questo contesto? Chi soffre di più? Il Discount traina la crescita di tutto il mercato e guadagna quote a discapito di Iper e Super, guadagnando 1,3 punti di quota valore e attestandosi al 20,6% del totale mercato Lcc: su 100 euro di valore generato, quasi 21 provengono da questo canale. Il travaso dei volumi verso questa formula commerciale è diffuso in tutti reparti, in particolare nell’ortofrutta, nel freddo e nel fresco, che pesano sempre di più negli assortimenti delle insegne low-cost. Possiamo dire che la risposta dei consumatori al momento difficilissimo in cui ci troviamo è una risposta di canale: sempre più persone scelgono il discount perché percepiscono una maggior convenienza e un netto miglioramento della qualità nei reparti chiave, oltre a una crescente attenzione al servizio. Recuperano terreno anche le catene di petshop e gli specialisti della cura casa e persona, che fanno registrare numeri positivi sia a valore che a volumi da inizio anno seppur rappresentativi di una quota minoritaria del mercato Lcc totale. Dopo le performance eccezionali degli ultimi 2 anni rallenta la crescita del canale online sostenuto dall’home delivery. Male Iper e Super, che crescono a valore principalmente per l’aumento dei prezzi a scaffale ma perdono volumi importanti: da inizio anno l’Iper segna il passo con una perdita del 2,4%, supermercati e superstore perdono quasi un punto e mezzo.

La crescita dell’inflazione sembra non volersi arrestare, dove arriveremo? Entro fine anno l’inflazione attesa arriverà vicino al 15%. Ovviamente è un valore medio, ci sono canali in cui l’inflazione pesa diversi punti percentuali in più. L’aumento del valore del basket, comunque, ha finanziato interamente la crescita dei ricavi, ma emerge un problema di non poco conto... Quale?

È diventato necessario, per le imprese, il taglio della pressione promozionale per recuperare, almeno in parte, la marginalità e far fronte al problema dell’aumento dei costi di molte materie prime e all’aumento dei costi di gestione. Un fenomeno trasversale a tutti i canali: rispetto allo scorso anno la pressione promozionale è scesa di 2 punti percentuali, attestandosi al 24,4%. Prima della pandemia eravamo al 28,4%. Sale invece, rispetto al biennio precedente, l’efficacia della leva. In ultimo anche la crescita robusta della private label contribuisce, senza dubbio, al miglioramento della marginalità del settore.

CHE VERRÀ

Difficile sintetizzare la prospettiva di un anno, come il 2023, così difficile da prevedere, anche in relazione agli eventi che lo potranno condizionare, magari anche in positivo, speriamo.

Le parole potrebbero essere:

• Flessibilità: per poter reagire rapidamente a fronte di eventi nuovi.

• Coerenza: correggere, se necessario, le proprie scelte mantenendo fermi i propri valori distintivi.

• Fiducia: necessaria per poter continuare a investire.

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LE TRE PAROLE CHIAVE PER INTERPRETARE L’ANNO

Pure player

I pure player dell’e-commerce mondiale scendono in strada e nel 2022 aprono i primi negozi fisici permanenti: il primo passo lo fa Amazon, che dopo aver chiuso librerie e negozi 4star apre i primi negozi Amazon Style. Nei due flagship ultratecnologici di Glendale (CA) e Columbus (OH), oltre alle collezioni a marchio privato anche i grandi brand del luxury. Il colosso di Seattle è oggi, numeri alla mano, il primo retailer nel settore abbigliamento degli Usa, con oltre 41 miliardi di ricavi e numeri in forte crescita. Dall’altra parte dell’emisfero, nella metropoli giapponese di Osaka, apre il primo negozio su strada di Shein, colosso cinese del fast fashion fino a pochi anni fa sconosciuto in Occidente, che nel 2021 ha dichiarato ricavi per oltre 15 miliardi di dollari e basa il suo successo su prezzi bassi, velocità e big data. Curiosità: nel 2022 l’app del colosso cinese ha superato, per numero di download, quella di Amazon. Segno dei tempi.

Universo digital Social, metaverso e criptovalute sono tra i grandi temi delle agende digitali 2022/2023 delle imprese del retail e non solo: Carrefour ha già fatto un primo significativo passo nel metaverso, acquistando a febbraio di quest’anno per la modica cifra di 120 Ethereum (pari a circa 300mila euro) 36 ettari di terreno nella piattaforma virtuale The Sandbox. Da una veloce sbirciata alla mappa dello spazio virtuale in questione, il retailer francese occupa oggi 9 land (ognuna delle quali misura 96 metri quadrati) e nei land adiacenti si sono già strategicamente posizionati Carmila, società che gestisce i 214 centri commerciali di Carrefour nel mondo, e la multinazionale tedesca del Lcc Henkel. E se è vero che non è ancora possibile comprare frutta e verdura con il visore, si possono invece già acquistare, con soli dieci dollari, le api virtuali Nfbee, a

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supporto della campagna di Fondation de France per la salvaguardia dei preziosi insetti impollinatori. Il 2022 è anche l’anno del primo retailer italiano che accetta pagamenti in criptovalute: si tratta di Mondo Convenienza, leader nel settore dell’arredamento, che in ottica di una maggiore apertura al bacino della Generazione Z ha implementato questa ulteriore forma di pagamento. Strada non priva di rischi, anche alla luce di fallimenti clamorosi come quelli della piattaforma Ftx, crollata poche settimane fa con migliaia, forse milioni, di creditori pronti a fare causa. Nei centri fisici e sull’e-commerce, dunque, è già oggi possibile finalizzare l’acquisto di una mobile bagno o di un divano pagando con valuta virtuale, ovviamente al tasso di cambio corrente al momento della transazione.

Delivery

Gorillas esce dal mercato italiano nella prima metà dell’anno, con il contestuale licenziamento dei 540 dipendenti operativi nelle cinque sedi aperte in Italia. Durante la pandemia la startup tedesca aveva raccolto più di un miliardo di dollari in investimenti e numerosi estimatori anche nella Gdo del nostro Paese, ma alla prova dei fatti il mercato italiano si è rivelato meno interessante di altri in termini di ricavi, tanto da indurre il management alla decisione di chiudere le attività in Italia dopo appena un anno dal debutto. Quasi specularmente la veronese Everli, tra i principali attori della spesa a domicilio in Italia, ha da pochi giorni annunciato l’uscita dal mercato francese. La gestione dell’ultimo miglio è al centro del dibattito nel canale moderno: da mera voce di costo da ottimizzare a touchpoint strategico per creare e consolidare il rapporto con il cliente, con più di un occhio di riguardo sulla sostenibilità del servizio.

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L’anno che verrà

Abbiamo parlato con Carlo Buttarelli, direttore Ufficio Studi e Relazioni con la Filiera di Federdistribuzione.

L’anno che si chiude racconta di una Gdo schiacciata tra aumento dei costi e calo dei volumi. Sarà così anche nel 2023?

Nel corso del 2022 la Distribuzione Moderna ha operato con grande impegno nel cercare di attenuare il trasferimento sui prezzi di vendita, degli aumenti dei costi di acquisto concessi ai propri fornitori. Tutto questo investendo una parte significativa dei propri margini. L’aumento dei costi energetici, che sono passati da incidenze medie tra l’1,5-2% a oltre 5-6%, stanno ulteriormente gravando in modo insostenibile sui conti economici delle imprese. Il livello di inflazione del carrello della spesa, che a ottobre ha raggiunto il livello del 12,9% sta poi impattando significativamente sulle famiglie, soprattutto le più fragili, che stanno modificando in parte i propri comportamenti di consumo. Si rileva in particolare un rallentamento nelle fasce premium e una crescita significativa dei prodotti a Marca del Distributore, segnale importante che indica che in questa fase i consumatori cercano convenienza ma non vogliono rinunciare alla qualità. Le evidenze a oggi indicano che almeno per la prima parte del 2023 ci sarà ancora una pressione inflattiva molto elevata, le imprese della Distribuzione Moderna continueranno il loro impegno nel fornire ai propri clienti occasioni di convenienza, ma non saranno in grado di sostenere sforzi ulteriori sui propri conti economici.

Cosa dovranno fare le insegne nel 2023 per rimanere competitive, anche di fronte alla crescita vertiginosa del discount?

Da diversi anni il nostro settore sta investendo molte risorse per rendere sempre più efficiente la propria attività. Sia sotto il profilo della progettazione dei punti di vendita, dei consumi energetici, dell’impatto ambientale, che dei processi riferibili alla supply chain. Il canale discount è cresciuto in questi anni, soprattutto perché ha significativamente migliorato la propria offerta. Oggi definirli discount spesso è riduttivo. Le imprese della Distribuzione Moderna dovranno continuare a valorizzare le proprie distintività, in termini di assortimento, qualità dell’offerta, capacità di ascolto e rela-

zione con i propri clienti. La competizione è un aspetto abituale per il nostro settore e anche in fasi complicate come le attuali, le imprese hanno le capacità per rispondere alle istanze del consumatore di oggi che, come già detto, ricerca convenienza ma non vuole rinunciare alle proprie scelte di qualità.

Cosa ci sarà nel carrello della spesa del 2023? La Marca del Distributore è in grande crescita, le persone ne hanno ben compreso i valori, non solo di qualità e convenienza, ma anche di impegno sugli impatti ambientali e nella valorizzazione di Pmi italiane, e li condividono scegliendole sempre più frequentemente per le proprie esigenze di consumo. I più recenti dati di mercato indicano una flessione della quota di mercato dei prodotti dell’Industria di Marca, naturalmente con grandi differenze tra chi ha prodotto reale innovazione e chi invece ha pensato di avere una rendita derivante dal proprio brand. Oggi tutto questo non è più sufficiente, le persone sono molto più attente e informate, sia sui contenuti dei prodotti che sugli aspetti produttivi, in particolare sugli impatti di sostenibilità che le imprese generano e sulla credibilità di quanto comunicano. E fanno scelte sempre più selettive. Questo atteggiamento dei consumatori nonostante le difficoltà economiche di molte famiglie, potrebbe attenuarsi, ma non cambierà. Quindi nel carrello non solo primi prezzi, ma scelte più razionali e meno sprechi.

Non solo food: cosa succederà nel 2023 nei mondi del fashion retail e degli specializzati?

La difficile situazione economica e la situazione internazionale hanno prodotto un calo consistente nella fiducia degli italiani. Quasi l’81% delle persone si dichiara preoccupata per la propria tenuta economica, qualora la situazione dovesse mantenersi così difficile. Gli effetti di questa preoccupazione porta molte persone a ridurre i consumi, in particolare di beni non essenziali, che possono essere posticipati o annullati. Le nostre ricerche indicano che le aree di maggior rischio, oltre ai consumi fuori casa, sono alcuni settori del non food. Tra questi i settori dell’abbigliamento e delle calzature, che a oggi non sono ancora tornati ai livelli pre-Covid. Anche in ragione del mantenimento, seppure parziale, dello smart working, e della valorizzazione della casa durante i periodi di lockdown, si manterranno invece su livelli positivi sia l’elettronica di consumo che il mondo dei casalinghi e del Do It Yourself.

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Dicembre decisivo per i conti della Gdo

Il rush finale per i conti economici della Gdo è già iniziato con il Black Friday, che anno dopo anno si trasforma sempre più in una Black

che diminuirà l’acquisto dei prodotti alimentari specifici delle festività e taglierà la spesa per i regali degli adulti. Un sentiment pessimistico fotografato anche dai dati Istat, diffusi dalla Banca d’Italia a novembre, con la fiducia dei consumatori italiani ai minimi dal 2013. Un crollo verticale rispetto alla rilevazione di settembre 2021, quando il medesimo indice aveva toccato addirittura i massimi storici degli ultimi undici anni. Lo scenario per il 2023, a livello macroeconomico, segnerà un rallentamento della crescita fino alla recessione tecnica (secondo le stime del Fmi) e un picco dell’inflazione nel primo trimestre, con prospettive di discesa, anche in conseguenza dei provvedimenti delle banche centrali e dei governi nazionali e salvo ulteriori stravolgimenti dello scenario socio-politico mondiale, fino alla stabilizzazione su valori

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Verso nuovi modelli di SOSTENIBILITÀ

Mai come in questo momento i consumatori mettono al primo posto gli equilibri dei propri bilanci familiari. Tuttavia esistono segnali contraddittori. Mentre calano i volumi dei negozi fisici l’e-commerce continua, pur rallentando a crescere. Mentre si polarizzano i format, gli assortimenti rallentano la polarizzazione: i premium e i primi prezzi rallentano la loro corsa lasciando nuovo spazio al mainstream, anche grazie alle promo. Mentre il grocery segna il passo, l’arredamento e la stessa elettronica di consumo non rallentano. In questo scenario le imprese hanno capito che comunque il consumatore è cambiato e, quindi, il loro interesse verso i temi della sostenibilità non sembra rallentare. Ma quali sono i modelli a cui potranno ispirarsi gli sforzi delle imprese nei prossimi anni? Una prima strada è facilmente identificabile nell’approccio in-sourcing: un’azienda si organizza per fare investimenti interni a favore della sostenibilità (ambientale, sociale ed economica). Una seconda soluzione può essere definita di “make together”: un’azienda progetta una callto-action che non può prendere forma senza la collaborazione attiva del destinatario, che nella maggior parte dei casi sono cittadini ma anche dipendenti e collaboratori. Sotto questa tipologia rientrano i numerosissimi casi di azioni generate dall’acquisto di un prodotto: “se compri questo prodotto destiniamo l’1% del valore a favore di questa azione…”. In questi modelli l’azienda chiede al cittadino un aiuto per fare un’azione in suo nome, “make together”, per l’appunto. Una terza architettura è a tutti gli effetti ispirata a un modello di crowd-sourcing: non esiste un pubblico predefinito se non la folla, senza la cui azione collettiva il sistema non decolla. In una nostra recente ricerca sulle nuove architetture del valore sostenibile emerge che la principale novità rimanda soprattutto ai modelli di crowdsourcing che sembrano mostrare un potenziale di diffusione molto elevato. Nei bilanci di sostenibilità sono sempre misurati i risultati concreti delle soluzioni sviluppare in house, ma la nuova sfida rimanda alla capacità di misurare meglio gli effetti dei modelli “make together” e crowdsourcing. Un esempio può chiarire. Un’azienda può certificare i km in bicicletta o le camminate dei propri collaboratori, ma fatica a documentare la Co2 effettivamente risparmiata. In assenza di misure certe e di indicatori comparabili si apre uno spunto di riflessione circa il ruolo delle Istituzioni e dello Stato. Molte case history in materia di sostenibilità documentano che senza il ruolo attivo delle Istituzioni esiste il rischio forte che le imprese vivano la sostenibilità come una leva competitiva e, quindi, vengano meno le collaborazioni orizzontali e verticali indispensabili per fare efficienza di sistema.

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Di Davide Pellegrini, professore di Marketing presso l’Università di Parma

Supercentro: un piano industriale a doppia cifra

Aderente a D.it Distribuzione italiana e, da oltre vent’anni, attiva nella Gdo alimentare e oggi presente nel Sud Italia (Puglia, Calabria, Basilicata) con una rete multicanale a marchio Sisa, Ipersisa e QuickSisa, Stop&Shop.

Investimenti per più di 23 milioni di euro in un triennio, restyling e allargamento della rete, ampliamento e incremento dell’efficienza dei Cedi e inaugurazione di una nuova sede centrale. Sono questi i progetti su cui verterà il piano triennale di Supercentro, aderente a D.it Distribuzione italiana e, da oltre vent’anni, attiva nella Gdo alimentare e oggi presente nel Sud Italia (Puglia, Calabria, Basilicata) con una rete multicanale a marchio Sisa, Ipersisa e QuickSisa, Stop&Shop. Abbiamo chiesto al direttore generale, Antonio Bonucci, di spiegarci meglio.

Quali sono i numeri dello sviluppo?

La rete passerà dagli attuali 300 punti vendita, diretti e affiliati, 2 Cedi e 4 cash&carry a 350 punti vendita, 2 Cedi e 5 cash&carry. Prevediamo, inoltre, l’assunzione di altri 100 dipendenti entro il 2025, per arrivare a 600 lavoratori. La superficie di vendita diretta salirà, in totale, da 25mila a 31mila metri quadrati.

Più in dettaglio?

Il gruppo ha chiuso il 2021 con un fatturato di 235 milioni di euro (in crescita del 13% rispetto all’anno precedente) e si avvia ad archiviare il 2022 a 240 milioni. Il fatto interessante e che questa variazione è, quasi al cento per cento, dovuta a una crescita organica. Il piano al 2025 comprende le seguenti “poste”: 7,5 milioni di euro per l’acquisizione di 5 nuovi punti vendita nelle province pugliesi, altri 7,5 milioni per il restyling della rete esistente, 2 milioni per l’ampliamento del Cedi secco, 5 milioni per l’implementazione di un nuovo cash&carry e

INTERVISTA DMM
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di Luca Salomone

le ristrutturazioni di cinque già esistenti, anche in una logica di efficientamento energetico che, con ulteriori 1,5 milioni di euro, riguarderà l’installazione dei

su tutti gli insediamenti commerciali.

E a livello regionale?

Premesso che il vero intento resta il presidio di tutti i nostri bacini storici, all’interno di questo perimetro riteniamo che oggi sia più opportuno spingere sulla Puglia e, in particolare, sull’area del Salento (la provincia di Lecce, gran parte di quella di Brindisi e la zona orientale di Taranto, ndr). Questo perché crediamo nella logica dei piccoli passi e vogliamo consolidarci proprio iniziando là dove ci sentiamo più forti, per poi andare oltre. Penso che trasferire, con troppa rapidità e a cascata, quello che è - di per sé - un buon piano, sarebbe un grave errore, che altri hanno fatto e nel quale noi non vogliamo incorrere. Le strategie devono essere adatte alle diverse zone geografiche e, dunque, ci espanderemo sì anche in Calabria e Basilicata, dove già siamo presenti, ma con le debite riflessioni.

Si è anche parlato di una nuova insegna, Economy. Cosa può dirci?

Per ora non molto, visto che si tratta ancora di un’operazione “in fieri” e al vaglio del Cda. Sicuramente, con Economy, vogliamo andare incontro alle esigenze di risparmio, ma senza cedere alle esasperazioni dei discount, un discount che, peraltro, in Italia non è mai stato veramente “hard”, pena l’insuccesso. Aggiungo che ci sono molte realtà, sociali e geografiche, con una propensione di consumo un po’ più bassa, come certe province e periferie, che troppo spesso il mondo della distribuzione moderna ha trascurato e che hanno, invece, bisogno di un buon servizio che parta dalla convenienza tutti i giorni.

Puntate di più su negozi diretti o affiliati?

Il franchising ha oggi, per noi, un’incidenza sul fatturato intorno a un terzo, mentre a livello di rete costituisce, più o meno, la metà. Il nostro impulso più forte è sui punti vendita diretti, ma non ci nascondiamo che l’affiliazione ha performance davvero molto interessanti, con una variazione del giro d’affari che è, in media, del 12 per cento, anche se ci sono oscillazioni fra un partner e l’altro. Dal mio punto di vista non ci può essere un’affiliazione soddisfacente se non c’è anche, in parallelo, una rete diretta in cui si fa esperienza e innovazione, un bagaglio preziosissimo che viene poi trasferito ai franchisee, franchisee che, infatti, aumenteranno anch’essi, come dice il nostro piano industriale.n

INTERVISTA DMM
pannelli fotovoltaici
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rigonidiasiago.com Scopri di più su e In quattro deliziose varianti, Natù è la nuova linea Bio senza zuccheri aggiunti di Rigoni di Asiago, l’alleata naturale per uno stile di vita sano e attivo. LA MARCA CHE INNOVA LA CATEGORIA * • 95% DI FRUTTA • SENZA CONSERVANTI • SENZA EDULCORANTI ARTIFICIALI • 12 Kcal PER PORZIONE (15g)** • FONTE DI FIBRE *contiene naturalmente zuccheri **51 KJ / 12 Kcal per porzione (15g); 339 KJ / 80 Kcal per 100 g

Selex cresce del 5,6% e pianifica 340 milioni di investimenti

ll piano per il 2023 prevede l’apertura di 63 nuovi punti di vendita e la ristrutturazione di 73 unità già esistenti.

Il 2022 di Selex Gruppo Commerciale si chiuderà con un fatturato lordo di 17,8 miliardi di euro, pari al +5,6% sul 2021. Un risultato molto positivo considerate le criticità che la dmo sta affrontando in questi mesi per gli effetti delle numerose crisi in corso. Gruppo Selex, che detiene il 14,7% del mercato, attraverso le sue 18 imprese socie è presente in tutta Italia con una rete commerciale multinsegna e multicanale di 3.206 punti vendita e con un organico di circa 41mila addetti.

Il piano per il 2023 prevede 340 milioni di investimenti per l’apertura di 63 nuovi punti di vendita e la ristrutturazione di 73 unità già esistenti. Selex stima di poter raggiungere nel 2023 i 18,5 miliardi di fatturato lordo, con una crescita prevista del 3,6%. Giocano un ruolo chiave nella strategia di sviluppo del gruppo le marche del distributore – Selex, Consilia, Vale e Il Gigante – che hanno raggiunto nel 2022 un fatturato al consumo di circa 1,6 miliardi di euro, con una crescita superiore al 10% rispetto all’anno precedente, e una quota di mercato in continua ascesa grazie a importanti investimenti in ricerca, qualità e sostenibilità. Altro capitolo importante è l’attenzione alla sostenibilità dei prodotti, a cui Selex dedica un programma specifico basato su sicurezza, attenzione al territorio e rispetto dell’ambiente. Tra i risultati ottenuti, l’abbattimento dell’utilizzo della plastica nei packaging grazie alla riduzione della medesima negli imballi, all’eliminazione degli overpack e al diffuso utilizzo di materiali riciclabili.

Si conferma, inoltre, la centralità dei progetti di innovazione tecnologica e di sviluppo delle vendite online attraverso la piattaforma e-commerce Cosicomodo.it, alla quale aderiscono 10 insegne, servendo 13 regioni italiane con 112 punti di ritiro click & collect e con 540 cap in cui è attivo il servizio di consegna a domicilio.n

SUCCESSI DMM
Leggi anche: “Bubbles BidCo acquisisce la maggioranza di Acqua & Sapone”.
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di Claudia Scorza

L’esperienza al femminile nelle imprese del Consorzio Coralis

Storie di donne che nelle piccole e medie imprese della realtà consortile rivestono posizioni apicali.

LE FONDATRICI D’IMPRESA

Coralis è fra i rari casi di un consorzio con a capo una presidente donna - Eleonora Graffione - riconfermata per vent’anni nel suo ruolo per le sue riconosciute capacità.

E anche nelle piccole e medie imprese che ne fanno parte, le donne rivestono posizioni apicali insieme al marito, o subentrando ai genitori, maturando una mentalità che concede poco spazio alla disparità di genere.

Anna Cerbarano, Lombardo srl Nella sua storia imprenditoriale Anna Cerbarano è supportata dal marito Giuseppe Lombardo e insieme decidono gli aspetti finanziari, ma la caparbietà di continuare, nonostante le molte difficoltà è tutta sua. «Appartengo a una generazione - dice - che ha dovuto ancora fare i conti con certi pregiudizi: abbiamo dovuto essere per forza brave al quadrato, dimostrare che avevamo la responsabilità, la dedizione e forse anche quel “quid” in più. Per tutti la competenza è un requisito da dimostrare, ma forse le donne devono dimostrare di più, mentre per gli uomini è prerogativa, che viene data più per scontata».

Giusi Vitale, Prezzemolo&Vitale spa

Giusi Vitale ha iniziato la sua attività quarant’anni fa, aprendo con il marito una bottega tradizionale, passando

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dopo 10 anni alla Gdo. «Fin dall’inizioracconta Giusi - mi sono occupata della strategia e dell’amministrazione dell’azienda, ruolo che allora ricoprivo forse senza nemmeno averne consapevolezza. Era un mondo di maschi e in quarant’anni, come si dice, ne ho viste di tutti i colori». Specialmente agli inizi, tutti gli interlocutori con cui Giusi si confrontava si ostinavano a chiederle di farli parlare con il marito, che peraltro non si è mai prestato. «La cosa - precisadipendeva assolutamente dal fatto che fossi donna».

Maria Scarnera, Pascar srl

Pascar srl, oggi una rete di supermercati della zona di Taranto, ha origine dalla storia imprenditoriale di Maria Scarnera, iniziata nel 1978. Diplomata in ragioneria, alla vigilia del matrimonio sceglie di aprire una sua attività, il futuro marito è contrario a un suo lavoro da dipendente e un lavoro in proprio è un buon compromesso per mantenere un’autonomia professionale. «Ho rinunciato a una carriera da ragioniera per amore, ma volevo lavorare. Avevo 20 anni, mio padre, panettie-

re, ha sempre appoggiato il mio desiderio di indipendenza, anche andando contro alla mentalità della borgata».

IL PASSAGGIO GENERAZIONALE

Laura Cittadini, Di.in.al. srl

Laura Cittadini è la seconda generazione a entrare in azienda, la Di.in.al. di Camignone di Passirano (Bs). L’azienda era prettamente maschile, i tre proprietari avevano stabilito che le mogli non dovessero occuparsi della società. Successivamente subentrano prima i due figli dei due soci, più grandi di Laura, indirizzata a fare studi utili all’attività di famiglia.

«Il papà ci teneva che prendessi un diploma - ricorda - e non poteva che essere quello in Ragioneria. Laura comincia da zero, rubando il lavoro “perché nessuno te lo spiega volentieri”, facendo pratica nei vari uffici, entrando in azienda come una qualsiasi dipendente che deve imparare. Ammette che essere donna sicuramente fa un po’ di differenza, «ma poi - precisa - sta anche a come ti proponi e a cosa dimostri di saper fare».

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RAIN FREEFO

Maria Teresa Schierano, Magnone Più srl

Maria Teresa Schierano, contitolare della Magnone Più srl di Castelnuovo Don Bosco (At) nella sua esperienza imprenditoriale non ha memoria di discriminazioni di genere subite. Del resto, la sua è una azienda tutta al femminile: «Con me ci sono mia sorella, mia mamma e mio fratello, forse è lui a subire un po’ di disparità di genere», commenta scherzosamente. Già negli anni ’30 il fondatore, Pietro Magnone, ha sempre condiviso la gestione aziendale con la moglie, a cui è subentrata la figlia femmina, la signora Magnone, mamma di Maria Teresa. «Per quel momento storico, gli anni ’70, la mamma era una figura anomala, un capo d’azienda in mezzo a un mondo di uomini abituati a rapportarsi con il padre, non è stato facile, ma sicuramente le ha forgiato il carattere».

Mariella Filice, Filice Giovanni srl

Mariella Filice è entrata negli anni 2000 nell’azienda di famiglia, la Filice Giovanni srl di Figline Vegliaturo (Cs), fondata dai genitori negli anni ‘80. La sua è stata una decisione maturata nel tempo. «Sono laureata in giurispruden-

za - racconta - e ho scelto un percorso di studi, con l’idea di svolgere la professione di avvocato, e quindi di fare altro rispetto all’attività di famiglia». Poi un po’ per esigenze personali, un po’ per attaccamento alla ditta di famiglia, abituata fin da piccola a vivere l’esperienza imprenditoriale, e dare una mano con il lavoro dei genitori, ha cambiato idea perché, come ricorda: «Quando nasci e cresci in questa realtà, il coinvolgimento fa parte dell’educazione». Oggi tutti i figli dei fondatori sono subentrati in azienda, un passaggio generazionale preparato e discusso in famiglia per tempo.n

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I vegetali conservati

puntano su genuinità e tracciabilità

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Il mercato dei vegetali conservati, nell’anno terminante a ottobre 2022, registra un calo delle vendite a volume nella grande distribuzione organizzata pari a -0,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con quasi 288 milioni di chilogrammi venduti. La performance negativa è fortemente influenzata dall’andamento dei sottoli (-8,9%), solo parzialmente compensata dalla crescita di piselli conservati (+2,2%), sottaceti (+1,2%) e altri legumi vegetali e cereali conservati (+1,2%). Il relativo giro d’affari supera di poco il miliardo di euro, in trend positivo dell’1,9% rispetto all’anno precedente. A sostenere l’incremento a valore sono soprattutto gli andamenti positivi di sottaceti (+2,3%), fagioli conservati (+7,3%) e altri legumi vegetali e cereali conservati (+5,3%). Il segmento più grande all’interno della categoria è quello delle olive, che genera un giro d’affari di 267 milioni di euro, con un trend a valore in leggerissimo calo (-0,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (fonte: NielsenIQ, a.t. 02/10/2022, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti Drug).

Il mercato tiene il passo con le nuove richieste dei consumatori sul fronte della genuinità dei prodotti e della tracciabilità delle materie prime, investendo anche sull’innovazione e sulla diversificazione dello scaffale.

SCHEDE PRODOTTI

Agri Daf – Daf-Al/ Belfiore Bio

Nome prodotto: Flageolet bio fagioli verdi lavorati dal fresco Caratteristiche: piccoli fagioli verdi, dalla consistenza cremosa, ricchi di fibre e proteine. Lavorati da materie prime italiane, raccolte fresche e inscatolate entro poche ore dalla raccolta, i fagioli sono mantenuti con la sola aggiunta di acqua e sale marino italiano.

Bonduelle

Nome prodotto: Gamma verdure cucinate Bonduelle Caratteristiche: le nuove verdure, cucinate con erbe, aromi e un filo d’olio extra vergine d’oliva, sono pronte in due minuti e sono perfette per ispirare fantasia ai fornelli. Tre le varianti disponibili: Ratatouille, Melanzane alla mediterranea e Taccole al pomodoro.

Conserve Italia/Valfrutta

Nome prodotto: Borlotti Valfrutta Bio in vetro

Caratteristiche: fagioli dal sapore ricco e dalla consistenza corposa. Alimento equilibrato, ricco di proteine vegetali e proveniente da agricoltura biologica, proposto nell’elegante vaso in vetro.

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Aree geogrAfiche e cAnAli distributivi

Le regioni dell’Area 1 trainano la categoria con il 27,7% dei volumi e guadagnano 0,2 punti percentuali rispetto all’anno precedente. «Risulta in diminuzione – dichiara Pierluigi Serra di NielsenIQ – l’incidenza di Area 2 e Area 4, sia a volume (rispettivamente -0,1 p.p. e -0,2 p.p.) sia a valore (rispettivamente -0,3 p.p. e -0,1 p.p.). In tutte le aree si registra un trend a valore positivo, anche grazie alla spinta al rialzo dei prezzi; a volume, invece, l’Area 3 è l’unica a non accusare il colpo». Le superfici distributive dove si concentra la vendita dei prodotti sono supermercati e discount che, insieme, generano il 72,5% delle vendite a volume della categoria. Questi due canali evidenziano, però, performance opposte; i primi, infatti, fanno registrare un trend a volume positivo (+1%), mentre per i secondi si assiste a una contrazione dei volumi piuttosto rilevante (-2,2%). Seguono le superfici degli iper, dove si concentra il 18,1% dei volumi, con un trend in crescita del +1,3%. L’unica superficie distributiva a registrare una performance negativa in termini di vendite a valore, rispetto all’anno precedente, è quella dei liberi servizi (-1,9%).

In quanto azienda produttrice principalmente di private label, La Doria mira a raggiungere il target b2b con il suo piano di comunicazione. «Le nostre attività –spiega Giuseppe Tammaro – si sviluppano per lo più attraverso la stampa di settore specializzata, la partecipazione ai più importanti eventi fieristici a livello nazionale e internazionale e la gestione dei contenuti istituzionali attraverso i nostri siti web. In questo modo ci impegniamo a veicolare i valori aziendali, sottolineando la grande attenzione che riponiamo nel controllo dell’intera filiera produttiva dei nostri prodotti e nella sostenibilità».

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UNA COMUNICAZIONE MIRATA

AndAmento dei prezzi e dellA pressione promozionAle

Per quanto riguarda i prezzi e la pressione promozionale, la categoria fa registrare un aumento del prezzo cross-canale (+2,5% a totale Italia), mentre le vendite a volume in promo passano dal 17,65% dello scorso anno al 16,6% dell’anno corrente. «In particolare – prosegue Pierluigi Serra – il segmento dei fagioli conservati mostra l’aumento di prezzo più consistente della categoria (+7,8%), mentre il calo maggiore in termini di vendite a volume in promo riguarda i sottoli (-2,1 p.p.). Quest’ultimo, con un intensity index pari al 20%, rappresenta il segmento con le maggiori vendite a volume in promo. Il segmento dei piselli conservati, invece, è l’unico a registrare più vendite a volume in promo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,8 p.p.)». Il contesto macroeconomico instabile degli ultimi mesi ha delle ripercussioni sul comparto, come spiega Agostino Fioruzzi, amministratore delegato di Daf-Al: «Stiamo vivendo da diversi mesi un’eccezionale tensione per gli aumenti dei costi, in particolare delle materie prime agricole, della banda sta-

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TREND VENDITE A VALORE 288 mln/kg 1 mld/€ TREND VENDITE A VOLUME Fonte: Elaborazioni DM su dati NielsenIQ, a.t. 02/10/2022, Totale Italia, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount+Specialisti Drug -0,6% +1,9% DM MAGAZINE 27

La nostra storia è il nostro futuro

www.gruppoladoria.it

Segmenti:

gnata e dell’energia. Per il 2023 prevediamo un ulteriore aumento, in particolare per mais e piselli, anche a causa della competizione con altre colture a “basso costo per ettaro” come il frumento. A seguito dell’aumento dei prezzi a scaffale, stiamo notando un calo dei volumi; la riduzione delle campagne promozionali su alcune referenze, tra cui il mais, potrebbe rafforzare questa tendenza».

le novità incontrAno le richieste dei consumAtori Lo shopper moderno, sempre più informato e attento, è alla ricerca di referenze che possano soddisfare le proprie esigenze in termini di qualità, gusto e salute. Secondo Ponti «anche nel mercato delle conserve vegetali, gli italiani scelgono prodotti che rispondono ai loro bisogni e alle nuove sensibilità che si stanno consolidando: qualità e provenienza delle materie prime, attenzione della marca alla sostenibilità ed equilibrio tra gusto e benessere. Quest’ultimo trend sta emergendo

Sul fronte della comunicazione, Saclà si conferma coerente con la sua vision attraverso un approccio universale e pragmatico, ben interpretato dal claim della campagna tv “È per tutti. È Saclà.”, che intende esprimere vicinanza attraverso la sua semplicità, la sua qualità, la sua solida presenza e la sua offerta versatile in continua evoluzione. «Quest’anno – spiega Federico Ghisolfi – abbiamo dato priorità di investimento ad attività di comunicazione con un risvolto solidale come, ad esempio, l’iniziativa digital #IMercoledìAntispreco, realizzata in collaborazione con Banco Alimentare, con l’obiettivo di donare 150mila pasti alle persone bisognose mediante la sensibilizzazione contro gli sprechi alimentari domestici».

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Altri legumi vegetali e cereali conservati Piselli conservati Fagioli conservati
Sottoli +5,3% val +1,2% vol +4,5% val +2,2% vol +7,3% val -0,4% vol +2,3% val +1,2% vol -0,1% val - 0,3% vol -3,2% val -8,9% vol
Sottaceti Olive
Fonte: Elaborazioni DM su dati NielsenIQ, a.t. 02/10/2022, Totale Italia, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount+Specialisti Drug DM MAGAZINE 29
UN MESSAGGIO UNIVERSALE E SOLIDALE

Il punto di vista della distribuzione: D.It – Distribuzione Italiana

Nei punti vendita a insegna Sigma e Sisa il mercato dei vegetali conservati ha fatto registrare importanti crescite a volume, pari a +10% sul progressivo a settembre 2022. «Crediamo che questo trend – spiega Simona Riccardo, category manager di D.It – Distribuzione Italiana – sia destinato ad aumentare, anche per effetto del gap di prezzo che si registra sulla private label rispetto ai marchi industriali. Presidiamo la categoria con una vasta gamma di referenze tradizionali a marchio Sigma e Sisa, arricchita da alcune novità inserite sulle nostre linee trasversali, come VerdeMio, con legumi biologici 100% italiani confezionati in vaso di vetro interamente riciclabile. Nel corso del 2023 lanceremo sulle nostre gamme mainstream Sigma e Sisa una nuova linea di legumi – ceci, fagioli borlotti, cannellini, piselli e lenticchie lessati al naturale in acqua e sale – in vaso di vetro e scottati a vapore, per esaltarne il gusto semplice e genuino».

in maniera sempre più definita, confermando come sia possibile innovare con successo lo scaffale ascoltando le esigenze dei consumatori». I player puntano a soddisfare i consumatori arricchendo la propria proposta per intercettare le tendenze del momento, come spiega Federico Ghisolfi, direttore commerciale e marketing Italia di F.lli Saclà: «Nei nostri mercati, così come nel largo consumo confezionato, si riscontra una maggiore attenzione del consumatore alla convenienza e alla “specialità”, senza però rinunciare alla qualità e al gusto. Con il nostro assortimento in continua evoluzione riusciamo a interpretare un’offerta moderna, attenta ai nuovi trend che interessano i consumatori, soprattutto per quanto riguarda sapore e formato».

lArgo spAzio Alle proposte genuine

Sono sempre di più gli italiani che oggi si spingono nella direzione di una dieta flexitariana, un regime alimentare che predilige proteine vegetali, come i legumi, al fine di ridurre il consumo di carne. «I consumatori – spiega Diana Galbiati, marketing manager ambient di Bonduelle Italia – trovano nei legumi un valido alleato per la sperimentazione in cucina, andando oltre l’utilizzo più classico per provare nuove ricette creative. Al centro di queste scelte troviamo la salute e, di conseguenza, la ricerca della natu-

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ralità. In quest’ottica, vediamo un sempre maggior interesse verso le referenze “free from”, come senza zuccheri aggiunti, senza conservanti e senza Ogm». La curiosità e la maggiore consapevolezza che animano le scelte del consumatore fanno sì che l’attenzione ricada su proposte fresche e genuine, come afferma Sabrina Mancini, direttrice marketing di Madama Oliva: «Nel reparto ortofrutta della Gdo italiana, dove siamo presenti con la nostra offerta, i consumatori continuano a dimostrare una certa curiosità nei confronti delle novità immesse sul mercato, ponendo la giusta attenzione agli ingredienti, al pack e al gusto delle referenze che acquistano, con un particolare gradimento per i prodotti freschi e freschissimi».

I consumAtori si orientAno verso referenze trAcciAte Accanto alla predilezione per prodotti sempre più salutari e funzionali al benessere, il consumatore è sempre più attento

SCHEDE PRODOTTI

F.lli Polli/Polli 1872 Nome prodotto: Olive in Cucina Caratteristiche: linea di olive nere, verdi e miste a rondelle, pensate per dare il massimo supporto in cucina perché pronte all’uso e già sgocciolate. Pratiche, veloci e gustose, le olive sono perfette da aggiungere in tutte le preparazioni, sia calde sia fredde.

F.lli Saclà/Saclà

Nome prodotto: Sfiziolì Caratteristiche: linea composta da quattro referenze – Carciofini Tagliati, Funghetti, Verdurine e Cipolline Sfiziolì – nel formato monoporzione, da assaporare così o da utilizzare come ingrediente. La gamma ha un gusto originale, dato dall'incontro delle note agre dell'aceto di mele con qualche goccia di olio extravergine di oliva italiano.

La Doria/Your Brand Nome prodotto: Red Kidney Caratteristiche: tutti i legumi prodotti da La Doria sono ottenuti da materie prime selezionate, reidratate e lessate al naturale.

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Fonte:ElaborazioniDMsudatiNielsenIQ,a.t.02/10/2022,TotaleItalia,Iper+Super+LiberiServizi+Discount+SpecialistiDrug TREND VENDITE PER CANALE +76% +76% +76% +76% Iper Super Liberi Servizi Discount Specialisti Drug +3,1% val +3,1% val -1,9% val +0,5% val +76% val +1,3% vol +1% vol -4,4% vol -2,2% vol +96,6% vol

LA COMUNICAZIONE DIGITAL ACCORCIA LE DISTANZE

Negli ultimi anni F.lli Polli ha investito molto nella comunicazione digitale per mantenere viva la relazione con gli shopper. «I nostri social network – spiega Maria Giordano – sono ormai fondamentali: grazie a loro riceviamo suggerimenti, apprezzamenti e sostegno dai consumatori all’interno di una community molto attiva. Ed è proprio su queste piattaforme che abbiamo iniziato a comunicare la nostra nuova linea di Pesti Polli, che sta avendo un bel riscontro e sarà una delle colonne portanti della crescita strategica del marchio. Un progetto che abbiamo sviluppato a 360 gradi, declinandolo su tv, digital, press e offline per veicolare il lancio della gamma e celebrare il nostro 150° anniversario».

alla sostenibilità, concentrandosi soprattutto su packaging green, pratiche agricole sostenibili, tracciabilità dei prodotti e controllo di filiera. «Nell’ultimo anno – dichiara Giuseppe Tammaro, direttore commerciale Italia di La Doria – abbiamo avviato per il mercato dei legumi circa 30 progetti di sviluppo per innovare ricette e packaging. Il controllo lungo la filiera garantisce la piena tracciabilità dei nostri prodotti, dai campi agli scaffali. La certificazione di qualità Iso 22500 attesta la trasparenza dell’azienda nei confronti del mercato, grazie alla capacità di ricostruire, in ogni momento, la storia del prodotto certificato. Dal 2021, La Doria adotta un sistema di monitoraggio dei rischi etici lungo la catena di fornitura dei legumi secondo la Guida alla Responsabilità Sociale Uni Iso 26000». L’attenzione alla provenienza e alla tracciabilità delle materie prime è una tendenza evidenziata anche da Stefania Costa, marketing manager retail di Conserve Italia: «C’è grande attenzione sia sull’origine e sulla tracciabilità di legumi, verdure e cereali, sia riguardo la sostenibilità. Noi ci differenziamo rispetto alla concorrenza proprio su questi elementi, nostri punti di forza, grazie alla marca Valfrutta che, da sempre, valorizza

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la filiera agricola italiana e promuove pratiche di coltivazione sostenibile». Per Maria Giordano, marketing & trade marketing director di F.lli Polli, la sostenibilità sociale e ambientale è un elemento sempre più rilevante: «Selezioniamo i fornitori sulla base delle terre di origine tipiche per ciascuno dei nostri ingredienti e produciamo nel rispetto della natura, dei suoi tempi e della stagionalità, favorendo la lavorazione dal fresco. Siamo riusciti a ottenere la certificazione di filiera controllata del basilico utilizzato per i nostri pesti, ma vogliamo allargare questo progetto anche ad altri prodotti, così da assicurare ulteriormente la qualità delle materie prime lavorate».n

SCHEDE PRODOTTI

Madama Oliva

IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: DESPAR ITALIA

+76%

Nome prodotto: Olive denocciolate ai peperoni - Gran mix Aperitivo

Caratteristiche: Granmix delle migliori cultivar greche, le verdi Halkidiki e le nere Kalamata, condite con peperoni a filetti, basilico e aroma di limone. Il packaging, già in plastica monomateriale completamente riciclabile, sarà composto anche al 50% da materiale riciclato (coperchio in RPet 100% e vaschetta in Rpp 25% certificata Iscc Plus).

Ponti

Nome prodotto: Pomodori Secchi Zero Olio

Caratteristiche: grazie a una ricetta esclusiva, la linea Zero Olio mantiene tutto il gusto e la fragranza delle verdure senza utilizzare olio, risultando quindi senza grassi.

Il quadro che presenta Luigi Borrelli, product manager food di Despar Italia, è positivo: «Performano bene, sia a valore sia a volume, i segmenti altri legumi e cereali, sottaceti e fagioli conservati. Segno più a valore per le olive, anche se i volumi sono rimasti stabili. Soffrono, invece, a volume sia i sottoli sia i piselli, che hanno risentito maggiormente del trend inflattivo nella prima parte dell’anno. I prodotti a marchio Mdd Despar registrano trend migliori rispetto al totale della categoria, raggiungendo una quota totale sul comparto vegetali conservati di oltre 38 punti, con crescite importanti per fagioli e sottaceti. Abbiamo già una proposta a marchio molto ricca con oltre 115 referenze, ma analizziamo costantemente il mercato e lavoriamo quotidianamente per assicurarci che la nostra offerta sia sempre in linea con i trend del mercato».

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Vegetali conservati: quali sono i brand più attivi sul web?

L’analisi dall’Osservatorio Digitale di Soluzione Group, che attraverso le piattaforme di social listening Fanpage Karma1 e Talkwalker2, ha indagato sull’attività online delle più rinomate aziende del settore, elaborando le informazioni raccolte per fornire dati di marketing utili per la ricerca e sviluppo.

L’indagine avviata su Fanpage Karma ha analizzato le strategie adottate dai vari player e i loro risultati in termini di numero di fan e di interazioni dei contenuti pubblicati. A guidare la classifica per fan su Facebook è Bonduelle, che raggiunge una community di 1,7M di persone. Segue Valfrutta con 324k seguaci e Polli con 258k, mentre assente dal panorama digital è Coelsanus.

La situazione si capovolge in termini di engagement: in cima al podio sale Ponti (31k), rincorso da D’Amico (82k) e Fattoria dei Sapori (9,7k). Fanalino di coda, a sorpresa, è invece Bonduelle, che negli ultimi 6 mesi ha abbandonato completamente la pubblicazione sul

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canale. A trionfare tra i top post è Ponti, con i contenuti realizzati insieme a Benedetta Rossi di “Fatto in Casa da Benedetta”, specifici però sul prodotto aceto, raccontato in ricette semplici e adatte a tutti.

Le community su Instagram sono piccole ma tutte attive. Medaglia d’oro va a Ponti con 24k follower, seguito da Polli con 21k e da Bonduelle Italia e Valfrutta a pari merito con 14k Anche in questo caso, il quadro cambia parlando di performance della pagina: protagonista, in questo caso, è Fattoria Dei Sapori che raggiunge ben il 32% di interazioni, grazie a una forte strategia di content marketing. Rimane sul podio Bonduelle (20%), mentre conquista il terzo posto la new-entry Le Conserve della Nonna (17%)

L’analisi di Talkwalker ha invece registrato 365 mention all’interno di conversazioni spontanee legate al mercato dei vegetali conservati, coinvolgendo un pubblico di oltre 20M di persone. #mangiaresano, #italianfood e #madeinitaly sono gli hashtag più utilizzati, a dimostrazione di come i vegetali conservati siano comunque affiancati al tema di benessere e italianità. Infine, i brand più citati ricalcano perfettamente la classifica delle aziende con le community social più ampie, quali Bonduelle, D’Amico e Polli.n

1 Fonte Fanpage Karma:indagine avviata nel periodo tra l’1 maggio 2022 e il 31 ottobre 2022

2 Fonte Talkwaker: indagine avviata nel periodo tra il 18 agosto 2022 e il 18 novembre 2022

www.soluzionegroup.com

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Evoluzione e trend della IV gamma

Partiamo dall’articolo di Claudia Scorza pubblicato su DM nello scorso mese di agosto per fare il punto della situazione sulla IV gamma e sulle potenzialità che potrà esprimere in un futuro prossimo.

La situazione post-covid è, ormai, stabilizzata e le tendenze di consumo ben consolidate. Il cliente si aspetta di trovare nei vegetali conservati alcune caratteristiche ben definite, da cui non è disposto a prescindere per l’acquisto del prodotto. Sappiamo che il futuro dei prodotti alimentari di IV gamma è indirizzato all’integrazione conoscitiva tra le esigenze di produzione delle aziende e le richieste del cliente nel campo delle “mild technologies” e dei “minimally processed foods” con la minima alterazione possibile in termini di salubrità, qualità organolettiche e sicurezza nella catena produttiva. Tutti gli sforzi sono destinati a offrire le migliori garanzie di conservazione e di integrità del prodotto sia nella fase di trasformazione che nella fase di packaging, in modo da mantenere inalterate le caratteristiche (sapore, consistenza e valore nutrizionale) della materia prima.

Un altro aspetto importante per il consumatore riguarda la sostenibilità ambientale di questa tipologia di prodotti. Il packaging e i materiali da imballaggio devono essere biodegradabili e provenienti da fonti rinnovabili. Il cliente chiede queste informazioni e vuole sapere e comprendere tutti i fattori coinvolti nel ciclo di vita dei materiali, sia in termini di input energetico necessario per la sua realizzazione (a partire dalle materie prime fino al trasporto), sia in relazione alla quantità di anidride carbonica liberata. Questi elementi, se ben sottolineati, sono determinanti per contribuire all’incremento delle vendite e per favorire l’introduzione di elementi d’innovazione nel mercato.

Aquesto proposito, il principale elemento d’innovazione della IV gamma e dei vegetali conservati che vedremo in futuro sarà l’introduzione degli alimenti plant based, che avranno una costante crescita almeno

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GranVista Season – Costan

sino a tutto il 2025. Infatti, sia in Usa che in Europa, la crescente attenzione dei consumatori circa il legame tra alimentazione e salute determina una crescita media annuale del mercato dei prodotti a base vegetale del 25% (secondo i dati della Plant Based Foods Association). Le aziende del settore vegetale sono in prima linea nello studio di alimenti completamente vegetali, per offrire delle alternative gustose a tutti coloro che desiderano sperimentare. Un esempio sono i formaggi vegani, dei quali si è discusso recentemente al convegno del Petit Salon del Queso Vegano a Madrid: secondo Grand View Research, il valore del mercato globale dell'industria emergente dei formaggi vegani era di 2,43 miliardi di dollari nel 2021, con una crescita annuale prevista del 12,6% dal 2022 al 2030. Già oggi, infatti, sono reperibili sul mercato sempre più prodotti sostitutivi della carne a base vegetale. Spesso sono realizzati con tofu, seitan, quorn o proteine di legumi e verdura, rappresentano una valida alternativa alla carne e forniscono preziose proteine.

Va da sé che, per poter offrire una shelf-life adeguata, i prodotti devono essere conservati e presentati al cliente nel modo migliore possibile: tra le soluzioni Epta a marchio Costan per il reparto ortofrutta sono degni di nota i banchi refrigerati verticali positivi GranVista Next della famiglia GranFit, nella versione Closed e Open per le referenze delle marche private e per gli articoli confezionati instore. All'interno della gamma si distingue altresì il banco frigo semiverticale con porte a battente oppure scorrevoli GranValdaj, dedicato alle medesime referenze. Questi banchi refrigerati rispondono al trend attuale orientato verso una sempre maggiore sostenibilità nella conservazione dei prodotti. Infatti, sono best in class nell'ambito del regolamento Energy Label e utilizzano la Co2 come refrigerante naturale, a conferma della loro ridotta carbon footprint.

Qualora invece si volesse proporre un’offerta “packaging-free”, al fine di ridurre al minimo l’impatto ambientale e le emissioni, Costan propone lo speciale allestimento scenografico Season dei banchi refrigerati GranVista. Tale modello, studiato per una presentazione ancora più d’effetto di frutta e verdura sfusa, è proposto nella versione Value per posizionare le primizie in cassette e Advance per disporle su ripiani a forma di mezzaluna.n

VETRINA DMM DM MAGAZINE 37
SOLUZIONI IN
GranVista Next Open – Costan

I PRODOTTI DELL’ANNO si distinguono sugli scaffali Carrefour

Il cliente è sempre al centro di tutte le nostre azioni strategiche, per questo siamo molto contenti di avere tra le nostre referenze prodotti premiati direttamente dal voto dei consumatori in base al loro livello di soddisfazione. Da diversi anni, infatti, Carrefour Italia sostiene Eletto Prodotto dell’Anno, anche per la forte attenzione nei confronti di un’innovazione continua dei prodotti. Siamo quindi felici di poter dare visibilità a prodotti premiati sui nostri scaffali, garantendone una diffusione capillare su tutto il territorio italiano. „

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Luigi Cavalieri

nuovo direttore vendite di

Magazzini

Gabrielli

Magazzini Gabrielli ha nominato Luigi Cavalieri nuovo direttore vendite. Il manager romano proviene da Carrefour Italia, dove ha maturato una significativa esperienza di business nel ruolo di direttore regionale commerciale, prima nella regione Sud e poi in quella del Nord Ovest. Il ruolo prevedeva la responsabilità dei risultati commerciali del territorio di riferimento, dall’implementazione di nuovi concept di vendita alla gestione di tutta la parte organizzativa e di coordinamento delle funzioni di supporto al business. In precedenza, sempre in Carrefour, per tredici anni ha ricoperto la posizione di direttore di ipermercato in diverse città d’Italia.

Gianluca Di Tondo eletto nuovo ceo di Barilla

Moreno Basilico nuovo direttore generale di Coprob-Italia Zuccheri

Moreno Basilico ha assunto la direzione generale di Coprob-Cooperativa Produttori Bieticoli, unico produttore di zucchero 100% italiano, raccogliendo il testimone di Bruno Treglia. Basilico ha maturato una forte esperienza nel settore dell’agricoltura, iniziando la sua carriera professionale ventotto anni fa in Sipcam, multinazionale italiana del settore agroforniture. Amplia, in seguito, la sua esperienza all’interno di un distributore di mezzi tecnici e, infine, ricopre una posizione apicale in un’importante multinazionale come Timac Agro, riferimento a livello nazionale nel campo della nutrizione vegetale.

Barilla annuncia che, a partire da aprile 2023, dopo oltre 10 anni alla guida del Gruppo Barilla, Claudio Colzani lascerà l’incarico di amministratore delegato per perseguire altri sviluppi professionali. L’incarico verrà assunto da Gianluca Di Tondo (in foto), già group chief marketing officer del gruppo. Di Tondo ha maturato una lunga esperienza di oltre 25 anni nel mondo del food & beverage, ricoprendo ruoli sia in ambito commerciale sia di marketing. Tra gli altri incarichi, ha assunto la responsabilità globale del brand Heineken, con piena responsabilità del profit and loss, della visione a lungo termine e della strategia di un marchio presente in 192 mercati.

Christophe Mosca nominato direttore generale di Finiper Canova Group

Christophe Mosca è il nuovo direttore generale di Finiper Canova Group. Già direttore generale di Iper Montebello, Mosca assume ora ufficialmente la direzione anche della business unit supermercati con le insegne Unes e il marchio il Viaggiator Goloso, della business unit ristorazione, che comprende Ristò, Rom’antica, Cremamore, e della business unit immobiliare, che controlla alcune gallerie commerciali nel Nord Italia.

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Timberland - Londra, Gran Bretagna

Un ulteriore passo in avanti nella strategia di sostenibilità di Timberland: il primo purpose-led flagship, che dà spazio ai progetti oltre che ai prodotti, coinvolgendo i clienti sui temi ambientali.

Area chiave: Sustainability Tendenze complementari: Engagement in store; Edutainment; Personalizzazione

Info chiave Purpose-led flagship 2020: apertura 240 mq

Timberland 1952: inizio attività

VF Corporation 1899: inizio attività 1.400 negozi

Timberland è uno dei primi brand a essersi impegnato seriamente per la sostenibilità, sia ambientale che sociale, valori che sono molto coerenti con lo stile di vita che il brand ha sempre sostenuto. Nel 2020 l’azienda ha aperto a Londra, sulla trendy Carnaby street, il suo primo purpose-led flagship, un negozio di dimensioni più ampie rispetto allo standard (240 mq) che consente di dedicare spazio non solo ai prodotti, ma anche ai progetti di sostenibilità. L’illuminazione all’interno simula la luce naturale, anche grazie ad ampie finestre che rendono l’ambiente luminoso e che danno al negozio un aspetto più fresco e moderno rispetto ai precedenti store di Timberland. L’ambiente è connotato in modo fortemente naturale, con alberi veri, grandi piante anche nei camerini e una parete vegetale a tutta altezza, oltre a vari elementi naturali, riportati con pannelli che fanno da sfondo alle ul-

40 DM MAGAZINE RETAIL INNOVATION DMM
Caso tratto dalla ricerca internazionale Retail Innovations 16 di Kiki Lab

time collezioni di calzature e abbigliamento del brand. Nel complesso, l’esperienza è molto immersiva e caratterizzante in chiave Timberland.

Sustainability

L’ambientazione del flagship, oltre a essere “ispirazionale”, include numerosi messaggi che sottolineano l’impegno concreto del brand per l’ambiente. Un tema chiave è quello produttivo: per esempio, tra i materiali usati, cresce lo spazio per il cotone organico, per nuovi materiali fatti con canna da zucchero rinnovabile e per la gomma naturale ricavata da alberi. Timberland, inoltre, si impegna da sempre a utilizzare tecnologie e processi sempre meno inquinanti, il che non è semplice lavorando le pelli: entro il 2030 l’azienda si è posta l’obiettivo di realizzare una produzione con un impatto “netto positivo”, ovvero di restituire all’ambiente più di quanto sottrae. Vengono utilizzati sempre di più anche materiali riciclati, sia per i prodotti che per elementi come i manichini, che ad esempio sono realizzati in bio-resina ottenuta da scarti industriali. Inoltre, tra le numerose iniziative lanciate negli anni, è particolarmente interessante quella che prevede la retribuzione di 40 ore di lavoro all’anno a tutti i collaboratori, dal ceo fino agli stagisti, coinvolgendoli in attività a sostegno dell’ambiente e delle comunità locali.

Engagement ed edutainment

Oggi il ruolo che le aziende leader nella sostenibilità possono avere per ridurre i danni all’ambiente e migliorare la vita sociale sul pianeta è, tra gli altri, quello di “dare il buon esempio”, sia alle altre aziende, sia ai clienti. Con questi ultimi, però, è importante agire anche in chiave di edutainment e di engagement. Il flagship dichiara già in vetrina il suo obiettivo, con messaggi forti e chiari: “entra nella community” e “la natura ha bisogno di eroi”. All’ingresso due tavoli sono dedicati non ai prodotti ma ai progetti, fornendo informazioni e stimolando i clienti ad azioni concrete. Il negozio valorizza e coinvolge anche artisti locali che creano opere legate alla sostenibilità e trovano spazio per le esposizioni e gli incontri nel negozio.

Personalizzazione

Per rendere l’esperienza ancora più coinvolgente e il più possibile personalizzata, il brand ha creato all’interno del negozio l’area Dyo (Design Your Own), che offre ai clienti la possibilità di mettere in pratica la propria creatività e il proprio gusto per realizzare una versione personalizzata dei prodotti Timberland più iconici. Sono disponibili campioni dei vari materiali per valutare le diverse opzioni di personalizzazione e vari schermi digitali forniscono contenuti e immagini per ispirare il processo creativo.

Commento finale Kiki Lab “Walk the Talk” dicono gli americani: essere sempre coerenti con quello che si professa. In un mondo in cui incontriamo ancora numerose forme di greenwashing, Timberland continua con coerenza, obiettivi concreti misurabili e scadenze temporali prefissate a investire nella sostenibilità. Non è facile per un brand che, facendo parte del gruppo VF, è quotato in Borsa e deve costantemente impegnarsi a portare risultati agli azionisti. Ma il successo di Timberland testimonia che il mercato è pronto per premiare chi si impegna con coerenza sui temi della sostenibilità. Il negozio di Carnaby street è il primo biglietto da visita di una nuova fase, ancora più avanzata, di questa strategia. n

Sfida: riuscire a coniugare anche in futuro duty e beauty, ossia i valori con uno stile moderno e attraente, ampliando anche i prodotti con fasce di prezzo più accessibili.

Fabrizio Valente, founder e ceo di Kiki Lab (Gruppo Promotica)

RETAIL INNOVATION DMM
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With the patronage of COMITATO TECNICO SCIENTIFICO 19 a EDIZIONE THE BRIDGE FOR YOUR GLOBAL BUSINESS BOLOGNA, 18–19 GENNAIO 2023 blickdesign.it www.marca.bolognafiere.it ACQUISTA SUBITO IL TUO TICKET ONLINE SUL SITO DI MARCA!

Brand magazine, la forza dell’autorevolezza

Un megafono molto potente, capace di trasmettere messaggi e tratteggiare la personalità di un brand, generando una relazione di grande qualità con i propri lettori/consumatori.

Tra le attività di content marketing, il brand magazine gioca un ruolo di primo ordine in una strategia di Pr grazie alla sua capacità di attirare un’audience di potenziali consumatori realmente interessati all’azienda e ai valori che rappresenta. Oggi, un magazine è, infatti, un megafono molto potente, capace di trasmettere messaggi e tratteggiare la personalità di un brand, generando una relazione di grande qualità con i propri lettori/consumatori.

L’applicazione alla narrazione di marca di tecniche proprie del giornalismo è il segreto per progettare una linea editoriale capace di guidare il lettore in un viaggio di scoperta e conoscenza che lo appaga e incuriosisce allo stesso tempo. Ovviamente, più il magazine sarà curato e gestito da persone con professionalità specifiche, più sarà facile raggiungere gli obiettivi prefissati in fase di progettazione di contenuti e strategie. Dotarsi di un team capace di fare sano “brand journalism” risulta fondamentale per il successo dell’iniziativa.

Attraverso le tematiche trattate, le scelte grafiche e il “tone of voice”, il brand magazine trasmette e parla di valori, novità e progetti che guidano la mission aziendale, ampliandone la conoscenza. Il magazine ha, inoltre, un grande potere persuasivo e di coinvolgimento perché riesce a operare a un livello di autorevolezza e informazione che scavalca le barriere erette istintivamente quando si entra in contatto con un qualsiasi messaggio pubblicitario. La sua efficacia è principalmente qui e l’impatto si rivela davvero importante, ripagando appieno gli eventuali investimenti iniziali.

Passando attraverso una mirata strategia di condivisione sui canali ufficiali e i social, il brand magazine può inoltre facilmente vedere crescere attorno a sé una vera e propria community di appassionati pronta a sostenere, condividere e sposare la linea editoriale aziendale.n

SOCIAL&PR STRATEGIES DMM
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a tutti i nostri e a tutti i nostri per averci scelto anche Vi auguriamo Buone ricco di soddisfazioni, da condividere
Grazie
nostri lettori nostri partner anche quest’anno. Buone Feste e un 2023 condividere ancora insieme. Grazie

Insetticidi:

il focus è sull’efficacia

MERCATI DMM
46 DM MAGAZINE

All’interno di un mercato molto concentrato e specializzato, i consumatori cercano prodotti capaci di garantire prestazioni elevate e protezione a lunga durata.

Il mercato degli insetticidi ha registrato, nell’anno terminante a settembre 2022, un incremento delle vendite sia a volume (+9,8%) sia a valore (+15,8%) rispetto all’anno precedente, con quasi 47 milioni di pezzi venduti e un giro d’affari che sfiora i 171 milioni di euro (dati Iri, totale Italia, Iper+Super+Lsp).

Aree geogrAfiche e cAnAli di venditA Nell’allocazione delle vendite per area, il Nord-Ovest copre il 31,3% dei volumi e il 35% del valore, seguito da Sud (26,3% vol. e 25,7% val.), Centro+Sardegna (25,6% vol. e 25,3% val.), e Nord-Est (16,8% vol. e 13,9% val.). Per quanto riguarda i canali distributivi, invece, i supermercati hanno sviluppato il 73,4% delle vendite in volume e il 72,6% delle vendite in valore, seguiti da Lsp (12,1% vol. e 11,5% val.) e ipermercati (14,5% vol. e 15,9% val.).

AndAmento dei segmenti Tra le diverse categorie che compongono il comparto, i segmenti afterbite, con +24,9% a volume e +33,1% a valore, e repellents, con +24,3% a volume e +31,7% a valore, mostrano le performance migliori, seguite da fik, con +11,8% a volume e +16,4%

MERCATI DMM
TREND VENDITE A VALORE 171 mln/€ +15,8% 47 mln/unità TREND VENDITE A VOLUME +9,8% DM MAGAZINE 47
Fonte: Elaborazioni DM su dati Iri, a.t. settembre 2022, Totale Italia, Iper+Super+Lsp

TREND VENDITE PER CANALE

Iper Supermercati Lsp

+15,9%

a valore, da moth, con +1% a volume e +2% a valore, e da cik, con -1,8% a volume e +3,3% a valore. Risulta in negativo, sia a volume sia a valore, il segmento mik (-7,5% vol. e -1,1% val.). I primi tre produttori (Johnson Wax, Fumakilla e Tavola) coprono a valore il 74,2% di un mercato in cui la private label, al momento, pesa il 7,6%.

La stagione degLi insetticidi si aLLunga Secondo Milena Piccaluga, marketing manager di Fumakilla Europe, l’Italia è il primo Paese in Europa per valore di mercato, seguito da Francia e Spagna: «Parliamo di un mercato molto concentrato, con alte barriere all’ingresso, e fortemente specializzato per tipologia di insetto e per tecnologia. Inoltre, si tratta di un comparto molto stagionale e, come tale, segue il trend delle temperature». A questo proposito, per Coswell, negli ultimi anni il mercato sta vivendo un mutamento a causa delle condizioni climatiche sempre più estreme: «Il caldo comincia sempre prima e finisce sempre più tardi, portando così a un ampliamento della stagione del mercato insetticidi, che non è più circoscritta unicamente ai tre mesi di giugno, luglio e agosto. In particolare, la stagione 2022 è stata estremamente positiva per il comparto, soprattutto per quanto riguarda i repellenti».

L’efficacia dei prodotti guida Le sceLte d’acquisto Tra i trend emergenti in questo comparto spicca la richiesta di elevate prestazioni: «Il driver più importante d’acquisto – fa sapere Coswell – rimane l’efficacia: il con -

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+14,5% +73,4% +72,6% +11,5% +12,1%
Volume Volume Valore Valore Valore Fonte:ElaborazioniDMsudatiIri,a.t.settembre2022,TotaleItalia,Iper+Super+Lsp
Volume

METODI DI DISINFESTAZIONE ECOLOGICA PER

Rentokil è un’azienda specializzata nel monitoraggio e nell’eliminazione degli infestanti del gruppo Rentokil Initial. Nell’ambito del food retail, l’igiene è di fondamentale importanza per garantire la sicurezza dei dipendenti e dei consumatori finali. «Rentokil ha più volte sottolineato come sia assolutamente indispensabile che la Gdo sia in grado di garantire ai propri clienti l’assenza di qualsiasi tipo di infestazione, assicurando la pulizia e la salubrità di tutti gli ambienti» spiega Ester Papa, biologa e technical manager di Rentokil Initial Italia. «L’obiettivo di Rentokil è di evitare infestazioni ad alto grado di contaminazione, utilizzando metodi di disinfestazione ecologica, adottando misure sostenibili nei prodotti che impiega e offrendo servizi di qualità alle aziende. Tra le soluzioni proposte troviamo le lampade cattura insetti Lumnia, che catturano igienicamente gli insetti riducendo il rischio di contaminazioni, e la soluzione digital Pest Connect, che consente di monitorare da remoto 24/7, registrare e segnalare i problemi derivanti dalla presenza di roditori, controllando aree interne ed esterne non sempre raggiungibili, limitando l'utilizzo di esche tossiche».

sumatore preferisce sempre di più prodotti che abbiano una protezione a lunga durata e con un ampio spettro di insetti target. L’interesse ricade soprattutto su una protezione outdoor, per essere protetti durante le attività all’aperto». Gli shopper, infatti, sono sempre più consapevoli e informati e sanno esattamente quello che stanno cercando: «l’efficacia – spiega Milena Piccaluga – rimane il primo driver d’acquisto della categoria, sia per gli striscianti sia per i volanti. Nell’ultimo periodo, si è assistito a una ricerca di prodotti sicuramente efficaci e con una copertura di lunga durata, ma con una particolare attenzione alla praticità e al rispetto per l'ambiente e per la salute, preferendo proposte ecologiche e non tossiche». n

SCHEDE PRODOTTI

Coswell/Prep

Nome prodotto: Prep Spray Repellente Caratteristiche: un prodotto pensato per la protezione di tutta la famiglia, dall’efficacia prolungata (fino a 8 ore di protezione) e in grado di allontanare diversi insetti: zanzare, zecche, tafani e pappataci.

Fumakilla Europe/Fumakilla Vape

Nome prodotto: Diffusore + Ricarica Liquida 60 notti classic Caratteristiche: Vape è leader nel mercato dei liquidi con una tecnologia avanzata per una protezione efficace e costante. Efficace contro zanzare comuni e tigre, comodo grazie al pulsante on-off e sicuro perché con chiusura salva bimbo.

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LA GDO

Micro Trend 2022:

perché sono importanti per il business

Aiutano a sviluppare una strategia per la proposizione sul mercato di nuovi servizi/ prodotti o estendere il proprio business verso altri mercati o altri target di clienti.

Imicrotrend sono “classificatori” rilevanti ed essenziali per aiutare a comprendere le dinamiche di mercato e dell’innovazione. Consentono di cogliere immediatamente l’essenza del cambiamento. Una volta compreso lo scenario globale (macrotrend) e le tendenze più settoriali (megatrend), occorre poi focalizzarsi sui trend più specifici (microtrend) di interesse per la realtà aziendale e il business in cui operiamo. Attraverso i microtrend (una volta individuati e compresi, ndr) è possibile sviluppare una strategia per la proposizione sul mercato di nuovi servizi/prodotti, o estendere il proprio business verso altri mercati o altri target di clienti. I microtrend sono quei classificatori che hanno un tunnel temporale tra i 6-36 mesi e, quindi, di interesse nel breve periodo (ad esempio molto utilizzati dalla lifestyle industry, ma oggi sempre più diffusi in tutte le categorie merceologiche vista anche l’esponenzialità dei mercati e delle soluzioni).

Imicrotrend sono tanti e ne vengono prodotti, senza soluzione di continuità, tutti i giorni (365 all’anno). Solo per cogliere rapidamente riportiamo alcune classi di macrotrend nel quale possiamo ritrovare migliaia di microtrend (Dtc, direct to consumer, last mile solutions, omnichannel performance, retail automation, platform economy, digital currencies, cureted consumption, hybrid instore experience, etc). Sono estese e numerose

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le tecniche e gli strumenti a disposizione per individuare trend e tendenze. Solo per coglierne alcune riportiamo alcuni esempi. Google Trends: per scoprire le tendenze della rete; Cool Hunting, Trend Hunting, Trend Analysis: come scoprire le nuove tendenze; Big Data e Social Media: raccogliere insights attraverso l’analisi dei dati e attraverso le dinamiche dei social media.

megA trend------> SeemleSS commerce

mAcro trend----> Hybrid inStore experience micro trend-----> deliveroo

dArk store offre un nuovo modo di fAre Acquisti

Il servizio di consegna Deliveroo ha aperto a Londra un cosiddetto dark store che funge anche da mini magazzino. “Deliveroo Hop” in New Oxford Street è gestito insieme alla catena di supermercati Morrisons. Non solo è un magazzino in cui il personale di Deliveroo ritira gli ordini, ma è anche un punto di ritiro per gli acquirenti che hanno ordinato generi alimentari tramite l'app. Inoltre, presso l'area reception “Deliveroo Hop” sono stati allestiti chioschi digitali per consentire ai clienti della zona di effettuare ordini. Vengono, quindi, consegnati i loro acquisti dal personale in pochi minuti, risparmiando loro la fatica di dover entrare in un supermercato.

megA trend------> SeemleS commerce mAcro trend----> Hybrid inStore experience micro trend-----> AmAzon

AmAzon rende

le consegne di cibo grAtuite

Il rivenditore online Amazon ha integrato il servizio Plus della società di consegna di cibo Deliveroo nel Regno Unito. Per un anno intero, i clienti di Amazon Prime possono usufruire di consegne gratuite per ordini superiori a £ 25. I clienti Amazon devono solo collegare il proprio account Prime. Deliveroo normalmente addebita più di £ 40 all'anno per il suo servizio di abbonamento Plus. Deliveroo Plus include consegne gratuite illimitate di cibo da una varietà di ristoranti partecipanti. Amazon ha una quota nel servizio di consegna come parte di un round di finanziamento dell'azienda. n

Marco Zanardi , presidente Retail Institute Italy, vicepresidente Confindustria Intellect, presidente Iodounamano, partner Beready

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IL MERCATO CHE VERRÀ

L’impatto dei nuovi modelli di consumo, l’avanzare del commercio online e le trasformazioni digitali investono tutto il settore.

Il Mapic, rinomato salone dell’immobiliare che si svolge annualmente a Cannes, ci offre una ghiotta occasione per una riflessione sullo stato di salute del mercato immobiliare alla luce delle repentine evoluzioni e tumulti di questi ultimi anni, i cui effetti sono ancora da dispiegarsi completamente. Alla crisi pandemica, infatti, si sono presto sommati altri shock, quali la crisi delle materie prime e delle catene di fornitura, il caro energia, la crisi ucraina e, non ultima, un’inflazione galoppante. Occorre poi ricordare l’impatto dei nuovi modelli di consumo, l’avanzare del commercio online e le trasformazioni digitali che investono tutto il settore. Tutto questo ha avuto come corollario un generalizzato clima di prudenza da parte della totalità degli attori del settore, in attesa di poter ripartire quando i fondamentali ritorneranno a valori pre-2019.

Atestimonianza di ciò, è facile riscontrare come il mercato immobiliare abbia fatto registrare un rallentamento sia per quanto riguarda le transazioni, sia per i nuovi sviluppi. Il 2022 ha segnato una moderata ripresa anche se non estesa a tutti i sottosettori e non omogenea sul territorio nazionale. Un recente report pubblicato da J.L.L. sul mondo retail, “Global Real Estate Perspective”, conferma questa contrazione. Al contempo il report restituisce una linea di tendenza in ripresa per il 2022, da consolidare per gli anni a venire, nel medio periodo. I fattori condizionanti sopra riportati hanno parzialmente modificato il quadro inizialmente tracciato per il 2022 ma non lo hanno completamente stravolto. È chiaro che la strategia attendista dominante (fra il 2017 e il 2021 il capitale investito è passato da una quota del 45% al 25%) deve passare obbligatoriamente attraverso una ripresa dei consumi (a volumi, in primis) il cui verificarsi è tutt’altro che scontato anche a seguito dell’impennata inflattiva, per consentire una ritrovata sostenibilità dei valori immobiliari.

Per favorire questo processo, il settore certamente non è rimasto a guardare. È in atto, infatti, un generale ripensamento del settore immobiliare, esteso alla quasi totalità di formati e asset, per venire incontro alle nuove esigenze dei consumatori e per contrastare

REAL ESTATE DMM
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l’inflazione. Non è un caso, infatti, che gli sviluppi di nuovi insediamenti sono superati in quantità dalle riqualificazioni e/o ammodernamenti dei vari asset immobiliari come non è un caso il fiorire del formato discount.

La panoramica su quali siano le tendenze che dovrebbero guidare verso una maggiore propensione all’investimento viene confermata da un altro report realizzato da PwC e Urban Land Institute, “Emerging Trends in Real Estate 2022”, che individua una maggiore propensione laddove vengano ravvisati investimenti per opportunità di valore (!) senza preferenze o pregiudiziali per il tipo di asset, ma con indicazioni chiare su dove rivolgere l’attenzione, ovvero: per quegli spazi in cui alla tradizionale funzione commerciale si abbini un’offerta esperienziale per meglio intercettare le varie tipologie di domanda, laddove venga ravvisata una migliore capacità di diversificare il rischio attraverso la presenza di più funzioni nello stesso immobile ovvero, non meno importante, laddove l’asset esprima una chiara impronta progettuale, realizzativa e gestionale verso la sostenibilità ambientale.

Il quadro è complicato. La decrescita nel valore degli investimenti ha riguardato quasi tutti i settori, come emerge dal rapporto di Cbre “Market Outlook 2022” con due sole eccezioni: un concreto interesse per gli immobili nelle high street (spesso riferiti come “trophy assets”) e immobili definiti mixed-use, retail park e simili. Un impulso è venuto dal settore logistica, in un numero sempre maggiore di casi gestito – nella parte immobiliare – dallo stesso operatore retail. Se la spinta inflattiva non accenna a diminuire, con il permanere delle altre condizioni sopra richiamate, il recupero di valore sottostante viene a spostarsi in avanti nel tempo e, conseguentemente, è lecito attendersi che il volume degli investimenti appaia destinato a rimanere nel breve periodo sugli attuali livelli.

L’occasione del Mapic lascia intravedere una dichiarata necessità del settore immobiliare di ritrovarsi e discutere su progetti e tendenze, anche se è assolutamente presto per registrare inversioni di tendenza rispetto al quadro sopra delineato. In altri termini, tante parole e pochi deal.n

REAL ESTATE DMM
Alberto Deiana , Project Management and Real Estate Executive Mi.No.Ter.
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Non blocchiamoci al solo pagamento!

Altre applicazioni della blockchain nel retail

Il mese scorso abbiamo parlato di blockchain nel retail utilizzata come forma di pagamento, ovvero le cryptovalute. In realtà, questa tecnologia si presta a molteplici altre applicazioni e per comprenderlo meglio dobbiamo partire dalle sue caratteristiche intrinseche. La blockchain è un registro distribuito la cui particolarità è di garantire l’autenticità e l’integrità dei dati contenuti, inoltre ogni informazione inserita nella catena di blocchi è immutabile, e non cancellabile, grazie ai sistemi crittografici alla sua base. Questo consente di certificare dei dati senza necessitare di un’autorità centrale che si faccia garante degli stessi.

Poiché la contraffazione delle informazioni diventa impossibile, una prima applicazione che potrebbe venirci in mente è quella di usarla per certificare l’autenticità,

DIGITAL CLUB/RETAIL DMM
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e in alcuni - volendo - anche l’unicità, di un prodotto (o di un servizio). Gli Nft di cui si discute molto sono questo: autenticazioni di prodotti digitali. Si può applicare a un capo di moda? Avere un registro con il possessore dell’originale, e quindi tutti gli altri sono prodotti non originali? Volendo sì, anche mantenendo l’anonimato del possessore (che si riconosce tramite una sequenza di caratteri univoca, ma non riconducibile pubblicamente a un’identità precisa).

Se posso tracciare un prodotto, allo stesso modo posso estendere il concetto e garantire per un’intera filiera produttiva. Dall’alimentare al farmaceutico, sono tanti i campi di applicazione dove c’è valore nel poter autenticare non solo la sorgente, ma anche i passaggi intermedi. Si tratta di esempi dove credo sia evidente il beneficio della certezza del dato. Non sempre, però, è il prodotto a essere tracciato sulla blockchain: oggi ci sono applicazioni legate ai programmi fedeltà. In questo caso, la catena di blocchi viene utilizzata per tracciare ogni volta che vengono assegnati dei punti, spesi o magari trasferiti a un altro account, con le stesse garanzie applicabili a una valuta. In genere i vantaggi sono una maggiora flessibilità e fiducia per il cliente e possibilmente anche dei costi operativi più bassi per chi gestisce il programma.

Sempre tenendo a mente i principi di immutabilità della tecnologia vengono in mente altri casi di utilizzo, ad esempio per cercare un programma di garanzia, senza necessariamente richiedere uno scontrino. Appena il prodotto (o il servizio) entra sotto copertura viene generato un blocco dati con l’identificativo univoco, la data di inizio della garanzia e la relativa scadenza. Ampliando l’idea si potrebbe estendere a tutta la contrattualistica, un ambito in cui la blockchain (e in particolare Ethereum) è già attiva da molto tempo. Potremmo certificare anche l’autenticità delle recensioni dei clienti, perché no?

Insomma ci sono tanti casi di uso, alcuni già relativamente diffusi, e altri ancora da esplorare. È, quindi, la blockchain l’innovazione che dovrebbe stare in cima ai pensieri dei retailer? No, ce ne sono altre con un impatto sicuramente maggiore, però anche essa merita una certa attenzione.n

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DM MAGAZINE 55

Cura persona:

igiene e naturalità guidano

le scelte d’acquisto

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Il comparto si orienta verso prodotti in grado di soddisfare le richieste di un consumatore attento alla cura personale, in cerca di referenze efficaci, ma allo stesso tempo naturali. Cresce l’attenzione per la prevenzione e l’igiene orale.

L’undicesima edizione dell’“Osservatorio Immagino GS1 Italy” (a.t. dicembre 2021), che incrocia le informazioni riportate sulle etichette di oltre 128mila prodotti del largo consumo con le rilevazioni NielsenIQ sulle vendite nella grande distribuzione, ha monitorato 34 claim del mondo delle referenze per la cura e l’igiene della persona: un universo che comprende 21.207 prodotti che hanno generato un giro d’affari di 2,98 miliardi di euro in supermercati e ipermercati, mostrando una diminuzione del 4,5% su base annua. In particolare, dagli articoli considerati emergono tre principali benefici funzionali su cui si concentrano le indicazioni rilevate sulle etichette dei prodotti beauty: protezione, idratazione e rigenerazione della pelle. Complessivamente hanno accomunato quasi il 30% delle referenze (6.307 codici prodotto) per oltre 930 milioni di euro di sell-out (31,2% di incidenza), mostrando un trend migliore rispetto a quello dell’intero mercato (-1,6%

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DERMOMED LAB ESTENDE

LA SUA LINEA DEDICATA ALL’INTIMO

I prodotti per la detersione della zona intima devono tenere in considerazione la delicatezza di questa parte del corpo, ma anche la sua variabilità ed il diverso equilibrio della flora batterica nel tempo. Per questo motivo, i nuovi detergenti intimi firmati Dermomed Lab, sono stati sviluppati secondo un approccio scientifico laboratoriale. Sono formule dermatologicamente e microbiologicamente testate arricchite da selezionati estratti naturali per rispondere a particolari esigenze della persona: il fiordaliso per la sua freschezza, la calendula che allevia e lenisce irritazioni o fastidi, il lichene per le sue proprietà antibatteriche.

Ogni formulazione presenta la Provitamina B5 per le sue importanti proprietà umettanti e lenitive sul derma. La dermocompatibilità per ogni tipo di pelle è migliorata dalla presenza di un additivo derivante dall’acido lattico che lavora in sinergia all’interno della formula per incrementare l’intesa con la pelle.

I detergenti intimi Dermomed Lab completano oggi la gamma con le due versioni di Dermomed Soft Mousse, dalla vellutata e piacevole consistenza cremosa.

italchimica.it

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rispetto al 2020). I claim “free from”, che segnalano quindi l’assenza di un componente, sono invece 13 e sono stati individuati su 3.433 prodotti che, nel 2021, hanno sfiorato i 400 milioni di euro di sell-out, in sostanziale stabilità rispetto al 2020 (-0,9%). Il claim con il maggior giro d’affari è “senza alcol” con il 4,6% di quota a valore. Ha raggiunto, invece, i 153 milioni di euro il fatturato ottenuto nel 2021 dal paniere dei 1.593 prodotti accomunati da uno o più dei sette claim del “rich in” rilevati. Rispetto al 2020, l’incremento è stato del 2,2%, sostenuto dalla maggiore offerta (+5,3%), a fronte di una minore domanda (-3,1%). Inoltre, il 10,5% dei prodotti destinati alla cura e all’igiene personale rientra nel mondo del “green”: articoli formulati con ingredienti di origine naturale o vegetale e/o certificati biologici. Queste 2.222

SCHEDE PRODOTTI

Ar.pa Lieviti Nome prodotto: Bicarbonato di Sodio Caratteristiche: il bicarbonato è noto per le sue proprietà digestive, emollienti, deodoranti, antinfiammatorie e rinfrescanti, che lo rendono versatile ed efficace per la cura della persona e perfetto per realizzare dentifrici, collutori, scrub per la pelle, detergenti e shampoo senza componenti chimici o agenti aggressivi.

Beiersdorf/Nivea Nome prodotto: Cellular Luminous630 Siero anti-macchie Caratteristiche: trattamento avanzato che riduce gli accumuli di melanina, schiarendo le macchie già esistenti e riducendone la dimensione grazie al nuovo ingrediente brevettato Luminous630.

Coswell/Biorepair Nome prodotto: Biorepair Advanced Sensitive Doppia Azione anti-sensibilità Caratteristiche: formula avanzata per denti e gengive sensibili, che riduce immediatamente la sensibilità dentale e protegge i colletti gengivali. Agisce contemporaneamente sui tubuli dentinali scoperti, grazie ai microRepair, e sui colletti gengivali, grazie al complex antibatterico con Cpc.

DISTRIBUZIONE: RISPARMIO CASA

Secondo Laura Giuliani, responsabile acquisti di Risparmio Casa , le performance migliori nel comparto sono state registrate dalle categorie deodoranti, rasatura e depilazione: «Il positivo trend raggiunto è sicuramente condizionato da una ripresa di stile di vita post Covid, che ha riportato le persone a una maggiore interazione con il mondo esterno. Il ritorno alle relazioni sociali ha favorito, dunque, una crescente attenzione alla cura della persona e della propria immagine. Abbiamo delle categorie che mostrano un vero e proprio spazio di sviluppo, tra cui il settore dell'igiene orale. Ci siamo concentrati anche sull’estensione dell’assortimento dei brand di fantasia Selya e Creative Studio, con lo scopo di offrire ai consumatori alta qualità a un ottimo prezzo. Inoltre, abbiamo introdotto la nostra prima gamma di prodotti biologici».

MERCATI DMM
IL PUNTO DI VISTA DELLA
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di igiene indispensabile per le tue mani

Spuma di Sciampagna, una marca che da sempre coccola e accompagna i momenti dedicati alla cura della persona e della casa; una marca per tutta la famiglia. Spuma di Sciampagna si prende cura dell’igiene delle tue mani e del tuo viso con la sua linea di Saponi Crema, alleati indispensabili per la tua igiene quotidiana. Un “accessorio” di igiene, sicurezza e protezione formulato per detergere con delicatezza, nel rispetto del pH naturale della pelle.

Tutte le formule, dermatologicamente testate, sono sviluppate selezionando con cura ingredienti di origine naturale, nel rispetto del benessere della pelle e del suo equilibrio, e fragranze avvolgenti per regalare una piacevole coccola.

La stessa attenzione dedicata alle formulazioni è posta anche nella selezione di materiali e nell’individuazione di processi produttivi sempre più sostenibili, per dare la certezza di aver scelto ogni giorno un prodotto di qualità, rispettoso dell’ambiente che ci circonda.

Da tempo Spuma di Sciampagna ha fatto una scelta per essere sempre più sostenibile e per contribuire al rispetto ambientale attraverso la riduzione dell’utilizzo di plastica, con l’introduzione nel suo assortimento del formato ecoricarica che impiega l’80% di plastica in meno.

spumadisciampagna.it

Una scelta responsabile ed etica che si aggiunge ad un vantaggio per il consumatore: un maxi formato, pratico e conveniente

Il Sapone Crema Marsiglia è il prodotto che meglio rappresenta la linea, grazie alla sua delicatezza ed efficacia, ma soprattutto alle sue note uniche e distintive. La formula è arricchita con sapone di origine naturale.

Disponibile sia in un pratico flacone che in ecoricarica. Perfetto per tutti i gusti e le esigenze!

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L’ ”accessorio”

SCHEDE PRODOTTI

Essity/Nuvenia

Nome prodotto: IntimaWear

Caratteristiche: gamma di mutandine mestruali, assorbenti e lavabili. Meno impatto ambientale e meno rifiuti, trattengono il flusso mestruale fino a 12 ore.

Haleon/Parodontax

Nome prodotto: Gengive+

Caratteristiche: dentifricio per l'igiene orale quotidiana. Usato regolarmente due volte al giorno, protegge da fastidi gengivali, alito cattivo e sensibilità dentale.

Italchimica/Dermomed

Nome prodotto: Sapone Mousse mani e viso

Caratteristiche: dalla consistenza soffice e spumosa, la mousse deterge delicatamente il derma e aiuta la naturale idratazione, mantenendo la pelle liscia e vellutata.

referenze hanno realizzato nel 2021 oltre 174 milioni di euro di sell-out, in crescita dell’1,9% rispetto all’anno precedente. Considerando l’intero universo del cura persona, il claim ampiamente predominante è “dermatologicamente testato”, con il 12,3% del giro d’affari complessivo. In valori assoluti, nel 2021 si è trattato di quasi 367 milioni di euro generati da 3.622 prodotti. Rispetto all’anno precedente, le vendite sono cresciute dello 0,7%, come conseguenza dell’aumento della componente push (+2,6%), che ha compensato la flessione di quella pull (-1,9%).

I comportAmenti d’Acquisto e di consumo cAmbiAno Nonostante l’attuale complesso scenario macroeconomico, con l’inflazione galoppante e il forte aumento dei costi, secondo l’ufficio marketing di Italsilva «il mercato del cura persona, sulla base dei dati Iri, totale Italia, ytd 2022, Iper+ Super+Specializzati+Discount, sta crescendo del 5%, con un valore assoluto di 830,5 milioni di euro. Questo significa che gli italiani tengono alla cura di loro stessi e alla loro igiene, cercando prodotti che si adeguino alle loro esigenze nei diversi periodi della giornata e della vita. All’interno del comparto crescono molto bene i prodotti per l’igiene del corpo, con i bagnodoccia che registrano +6,7%. Diversamente, i saponi liquidi registrano -6,2%, probabilmente anche a causa della minor attenzione alla pulizia delle mani legata soprattutto al calo dell’allarmismo nei confronti del Covid. Le creme corpo, invece, si mantengono stabili con un +0,9%. Il nostro brand Spuma di Sciampagna performa molto bene in tutti i segmenti».

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UN MEDIA MIX ARTICOLATO

A livello di strategie comunicative, Italsilva si sta concentrando sul web, mezzo che permette di essere direttamente in contatto con un ampio pubblico, come spiega l’azienda: «Stiamo facendo importanti investimenti in display advertising, Facebook, Tik Tok e Instagram, supportando queste attività con una nuova campagna tv, focalizzata sulla linea nutriente Argan, che accompagna la protagonista dello spot nel suo momento di relax e di coccola. Spuma di Sciampagna è presente in forma di nastro dorato per tutta la durata del video per enfatizzare la presenza della marca come amica di ogni gesto, avvolgendo la donna con la sua delicatezza, la sua attenzione e il suo profumo intenso e distintivo».

Tuttavia, il contesto instabile non può che influenzare i comportamenti d’acquisto dei consumatori, come spiega Marco Dorigo, commercial excellence director Southern Europe di Haleon: «Dal rientro dalle vacanze estive stiamo osservando un progressivo ridimensionamento generale del carrello della spesa e del suo mix, soprattutto per alcuni gruppi di shopper, come le famiglie con bambini piccoli o quelle con reddito medio-basso. In particolare, se confrontiamo il dato delle vendite in unità di settembre rispetto a quello di gennaio, si vede che il calo in unità è dovuto sia a una minore frequenza sia a un minor numero di "pezzi" messi nel carrello».

Igiene, efficAciA e nAturAlità in testA Alle preferenze L’attenzione per l’igiene personale, l’efficacia e la naturalità dei prodotti resta un trend rilevante ancora oggi, in parte dovuto all’“eredità Covid-19”. «Dopo questi ultimi anni di pandemia – afferma Alessandro Antoniadis, brand manager consumer di Italchimica – le abitudini degli italiani sono cambiate, anche in termini di scelte merceologiche. In particolare, nel mercato del cura persona igiene, pulizia e benessere sono diventati elementi prevalenti rispetto alla sola dimensione estetica». Secondo Ambra Bertuzzo, marketing director Southern Europe di Beiersdorf, «nel contesto contemporaneo la sfida più grande per un brand è di

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21.207
I numeri del mondo
persona
Prodotti:
Vendite: 2,98 mld/€ Trend % vendite: -4,5%
cura
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Fonte: Elaborazioni DM su dati Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, a.t. dicembre 2021

Sul fronte delle attività di comunicazione, Italchimica ha investito sull’online: «Abbiamo potenziato la nostra presenza sui social network – precisa Alessandro Antoniadis – sviluppando un piano di comunicazione per essere più visibili su Facebook, Instagram e Linkedin. Inoltre, è stato promosso un concorso a premi valido fino al 31 dicembre 2022 nei drugstore e nei supermercati e ipermercati della Gdo che espongono le referenze della linea Dermomed. Per quanto riguarda il trade, invece, lavoriamo alla creazione di materiale promozionale che include il prodotto per favorire un trial ai buyer. Parallelamente, è stato redatto un piano editoriale che include pagine pubblicitarie, pubbliredazionali e articoli specifici sulle migliori riviste di settore».

riuscire a reagire ai cambiamenti inaspettati del mercato, rispondendo velocemente alle sempre nuove esigenze dei consumatori senza mai scendere a compromessi con la qualità e la performance. Naturalità, efficacia e innovazione devono andare di pari passo». L’attenzione verso proposte naturali e sostenibili viene riscontrata anche da Carla Gherardi, presidente di Ar.pa Lieviti: «I trend del mercato beauty 2022 hanno sottolineato la crescente attenzione dei consumatori alla naturalità e alla sostenibilità dei prodotti che acquistano. Il nostro bicarbonato è un alleato per la bellezza e per la salute della pelle, avendo proprietà antibatteriche, purificanti e lenitive, ed è indicato per esfoliare e pulire la pelle del viso e per ripristinare un sano equilibrio del pH. Inoltre, essendo di origine naturale, rispetta pienamente l’ambiente».

MERCATI DMM
STRATEGIA DI COMUNICAZIONE
E DIVERSIFICATA
UNA
AMPIA
Cura persona beauty – benefici funzionali Prodotti: 6.307 Vendite: 930 mln/€ Trend % vendite: -1,6%
Cura persona “free from” Prodotti: 3.433 Vendite: 400 mln/€ Trend % vendite: -0,9%
Fonte:ElaborazioniDMsudatiOsservatorioImmaginoNielsen GS1Italy,a.t.dicembre2021 DM MAGAZINE 63
Cura persona “rich-in” Prodotti: 1.593 Vendite: 153 mln/€ Trend % vendite: +2,2%

SCHEDE PRODOTTI

Italsilva Commerciale/Spuma di Sciampagna

Nome prodotto: Latte detergente intimo Delicato Spuma di Sciampagna

Caratteristiche: a base di tensioattivi di origine vegetale, con ingredienti di origine naturale, latte d’avena, acido lattico e olio di oliva, dalle proprietà idratanti ed emollienti. Con tecnologia antiodore.

I consumAtori sono sempre più Attenti All’igiene orAle Il mercato oral care in Italia conferma un andamento stabile negli ultimi cinque anni. «Secondo i dati Iri, totale Italia, Gdo+Discount, a.t. giugno 2022 – afferma Alberto Ventura, managing director di Rolly Brush – il mondo degli spazzolini manuali incrementa a valore di +1,2% rispetto all’anno precedente, mentre il mercato degli elettrici cala di 4 punti dopo sette anni di crescita costante. Invece, il comparto dei dentifrici, che a valore pesa quattro volte in più degli spazzolini, rimane pressoché invariato rispetto all’anno precedente». Gli italiani sono più attenti al benessere della bocca e alla salute dei denti, scegliendo brand di cui si fidano e che reputano efficaci. Secondo Coswell «i consumatori sono sicuramente influenzati dall’aumento generalizzato dei costi e quindi mostrano una certa attenzione agli eventi promozionali. Nella loro scelta, però, continuano a orientarsi sui brand che risultano affidabili e innovativi». Il diffuso aumento della consapevolezza dell’importanza di una buona igiene orale porta gli shopper a cercare referenze che possano sia prevenire problemi o fasti-

Lillydoo

Nome prodotto: Salviettine umidificate 99% acqua Caratteristiche: consigliate fin dalla nascita, perché delicate sulla pelle, contengono un tocco di olio di mandorle bio. Tessuto extra morbido, biodegradabile. Disponibili nella versione da 60 pezzi o 15 pezzi.

Cura persona prodotti naturali

Prodotti: 2.222 Vendite: 174 mln/€ Trend % vendite: +1,9%

Cura persona prodotti “dermatologicamente testati” Prodotti: 3.622 Vendite: 367 mln/€ Trend % vendite: +0,7%

Fonte: Elaborazioni DM su dati Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, a.t. dicembre 2021

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di, sia curare disturbi in essere. «La prevenzione – spiega Clementine Dorleans, marketing manager di TePe – viene sempre più valorizzata e il consumatore tende a cercare maggiormente prodotti di qualità e specifici per le proprie esigenze di igiene orale. Questo si riscontra anche nell’aumento delle vendite dei prodotti per l’ortodonzia».

le Attività di comunicAzione AvvicinAno gli shopper Ai vAlori dellA mArcA La comunicazione è una leva importante per numerosi player del comparto, che utilizzano media mix integrati per raggiungere gli shopper in modo diretto ed efficace, raccontando i valori aziendali e la marca. «In un momento di incertezza sul futuro – precisa Alessandro Bonacina, commercial director consumer goods di Essity – vogliamo comunicare alle persone che i nostri obiettivi sono sempre gli stessi: sviluppare, lanciare e veicolare prodotti che siano garanzia di qualità e valore, continuare a batterci per rompere i tabù e le barriere che riducono la capacità delle persone di esprimere il proprio potenziale e di sentirsi bene e, infine, investire sulla sostenibilità attraverso un processo continuo di miglioramento». Lillydoo, sul mercato da settembre 2018, investe in comunicazione attraverso un marketing mix che comprende un'ampia gamma di canali, che spaziano dal performance marketing online, con Meta o Google, ai canali incentrati sulla creazione di contenuti. «In particolare – sottolinea Gerald Kullack, fondatore e managing director di Lillydoo – sviluppiamo attività di comunicazione sulle nostre piattaforme, come il magazine online, l’App, la newsletter “momlife” e i profili Facebook e Instagram, che ci permettono di creare un contatto diretto con la nostra community. Su Instagram puntiamo a costruire partnership a lungo termine con importanti family content creator e ambassador che, con i loro contenuti, si fanno portavoce dei nostri valori».n

SCHEDE PRODOTTI

Orkla/Jordan

Nome prodotto: Spazzolino Jordan Ultralite

Caratteristiche: spazzolino ultraleggero (9,2 g) dal design scandinavo con -50% di plastica riciclata. Disponibile con setole soft e medium, mono e bi-pacco. Distribuito in Italia da Rolly Brush.

TePe Munhygienprodukter/TePe

Nome prodotto:

Scovolini

Caratteristiche: innovativa generazione di scovolini sostenibili che abbattono dell’80% le emissioni di Co2 nell’ambiente grazie alla sostituzione della materia prima fossile con olio vegetale. Disponibili in 9 colori che identificano le misure per adattarsi a spazi sia stretti che ampi.

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TECHNORETAIL L’UNICA TESTATA DOVE TECNOLOGIA E RETAIL SI INCONTRANO www.technoretail.it

Gli ascoltatori dei podcast salgono a 11,1 milioni

Si dimostrano anche un ottimo strumento di comunicazione: 7 ascoltatori su 10 ricordano le comunicazioni di brand all’interno di podcast e tra questi il 71% dichiara di aver compiuto un’azione.

Ipsos ha recentemente pubblicato la 4° edizione della Digital Audio Survey, una ricerca che dal 2019 fotografa il mondo del podcast in Italia. I risultati continuano a essere molto incoraggianti, a partire dal numero degli ascoltatori che quest’anno raggiunge 11,1 milioni di utenti tra 16-60 anni. Il podcast gode di ottima salute non solo per la sua crescente capacità di attrarre pubblico, ma anche perché sta acquisendo una sua collocazione all’interno della dieta mediatica degli italiani, rappresentando uno strumento affidabile e di valore per l’informazione di qualità, per l’approfondimento di tematiche verticali e per l’intrattenimento.

Ipodcast si dimostrano anche un ottimo strumento di comunicazione: 7 ascoltatori su 10 ricordano le comunicazioni di brand all’interno di podcast e tra questi il 71% dichiara di aver compiuto un’azione, come la ricerca di informazioni, il passaparola o l’acquisto di un prodotto o di un servizio.

Questi risultati ci portano a confermare che i podcast rappresentano un modo molto efficace per dare voce a un brand e permettono di instaurare e consolidare un rapporto unico e di vicinanza con la propria community di ascoltatori, arricchendo la brand experience e aumentando la fedeltà alla marca.

Per un’azienda, quindi, investire in un progetto podcast significa dotarsi di un asset di brand communication di grande valore perché, a fronte di un investimento moderato, permette di realizzare un contenuto che genera awareness sia nel breve, anche attraverso le attività di promozione per far conoscere al pubblico la propria iniziativa e per incentivare gli ascolti, sia nel lungo periodo grazie alla capacità di questo mezzo di generare ascolti nel tempo (effetto coda lunga). Lecito, quindi, ipotizzare che una persona che abbia apprezzato un contenuto ben pensato e registrato, possa preferire un’insegna al posto di un’altra, o un brand al posto di un altro, semplicemente perché gli ha offerto qualcosa di valore.n

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PODCASTING DMM

Sealed Air lancia

nuovi sistemi di imballaggio con carta

Non richiedono elettricità o manutenzione e comportano un assemblaggio minimo o nullo.

Sealed Air ha lanciato i primi sistemi di imballaggio con carta per soddisfare la crescente domanda dei rivenditori e-commerce di basso e medio volume e delle società di fulfilment. I nuovi sistemi QuikWrap Nano e QuikWrap M offrono una piccola soluzione per l'avvolgimento in carta, facile da usare. I sistemi non richiedono elettricità o manutenzione e comportano un assemblaggio minimo o nullo.

Ogni sistema produce un doppio strato di carta a nido d'ape certificata Fsc e carta velina interfogliata per migliorare la protezione dei prodotti. La carta è riciclabile al 100% con i servizi di raccolta differenziata e viene distribuita con l'esclusiva tecnologia "tieni e strappa", per un'operazione più rapida e sicura, senza bisogno di forbici.

QuikWrap Nano è il più piccolo sistema di avvolgimento a doppia carta sul mercato ed è adatto per operazioni a bassi volumi. Il sistema è dotato di una scatola di erogazione di cartone ondulato contenente 61 metri di carta a nido d'ape fustellata a espansione e carta velina interfogliata. La scatola e l'interfoglia possono anche essere stampate per creare opportunità di branding. Una volta che il sistema è vuoto, l'intero erogatore può essere riciclato, utilizzando i servizi di raccolta differenziata, ove disponibili. QuikWrap M, invece, è stato progettato come un sistema facilmente ricaricabile per operazioni di medi volumi. Un telaio metallico leggero e robusto viene usato per contenere rotoli oltre i 1.700 metri di carta a nido d'ape fustellata a espansione e carta velina interfogliata.

Sealed Air ha anche lanciato una nuova Modular Pack Station, che consente alle aziende di risparmiare spazio, organizzando in modo più ergonomico sia la carta sia le attrezzature per l'imballaggio gonfiabile. n

TECNOLOGISTICA DMM 68 DM MAGAZINE
Leggi anche: “Cofidis lancia la linea di credito revolving privativa PagoCredit”.

Still ottimizza la logistica di Bolton Group

Lo stabilimento di Nova Milanese oggi copre una superficie di 1.800 metri quadrati e conta 9 linee produttive, che confezionano circa 165 milioni di pezzi.

Still ha avviato un’importante collaborazione con la business unit home & personal care di Bolton Group, realtà specializzata nella produzione e distribuzione di una vasta gamma di prodotti di largo consumo, presente in oltre 150 Paesi al mondo.

Attraverso la sua filiale lombarda, Still ha fornito due carrelli trilaterali con forche telescopiche per lo stoccaggio in doppia profondità, che saranno utilizzate per le operazioni di carico e scarico dei prodotti nel magazzino di Nova Milanese (Mb), dove sono stoccati i flaconi destinati al riempimento.

Per far fronte alle nuove esigenze produttive dettate dal mercato, Bolton Group ha deciso di rivedere la propria filiera logistica e di conseguenza il suo magazzino di Nova Milanese. Alla base del nuovo progetto c’era la necessità di trovare una nuova soluzione logistica, in quanto i 3.500 pallet di capienza non erano più sufficienti. L’obiettivo era incrementare la capacità di magazzino di almeno il 30%, utilizzando dei carrelli che permettessero di sfruttare tutta l’ampiezza del magazzino, che tocca i 12 metri in altezza.

L’azienda ha scelto, per questa ragione, di affidarsi a Still, che ha studiato per Bolton un magazzino con scaffalature a doppia profondità e carrelli trilaterali, una proposta che si è rivelata ottimale, permettendo di raggiungere così il target prefissato di capienza e operatività. La nuova soluzione logistica è stata, inoltre, implementata garantendo sempre la continuità della produzione dello stabilimento, un aspetto di fondamentale importanza per il tipo di settore in cui opera Bolton.n

Leggi anche: “Glp acquisisce un secondo terreno ad Agnani (Fr)”.

TECNOLOGISTICA DMM
DM MAGAZINE 69

Tre nuovi incarichi ai vertici di Crai Secom Eataly

sigla un accordo con McArthurGlen. Debutto

a Serravalle Scrivia

Per la prima volta nella sua storia Eataly sbarca in un outlet, ovvero al Serravalle Designer, di Serravalle Scrivia, in provincia di Alessandria. Il punto vendita sarà aperto la prossima estate in quello che è il principale complesso di questo tipo in Italia e in Europa, con i suoi 51mila mq e 250 negozi. Il gruppo fondato da Oscar Farinetti, e oggi controllato al 52% da Investindustrial di Andrea Bonomi, ha siglato infatti un accordo di portata internazionale con il re degli outlet, McArthurGlen.

Grandi novità in Crai Secom, dove, ad affiancare l’ad Giangiacomo Ibba, arrivano Grégoire Kaufman, con una lunga carriera alle spalle, soprattutto in Carrefour, e Roberto Comolli, manager di estrazione Crai, in quanto amministratore delegato di Cuore dell’Isola (gruppo Abbi), nonché Mario La Viola (prima direttore marketing Crai Secom). L’obiettivo della nuova società di coordinamento CraiFutura sarà di aumentare in modo importante il giro d’affari, impostando un modello di business e di negozio diverso e distintivo, ma soprattutto più dinamico e redditizio.

Debutta a Parigi Potager City, la nuova insegna Carrefour

Si chiama Potager City la nuova insegna che Carrefour si appresta a lanciare a Parigi in gennaio, probabilmente subito dopo le feste. Lo spiega il giornale specializzato Lsa. Un supermercato specializzato in prodotti freschi, ma con prezzi allineati a quelli della Gdo. Ma il nome è anche lo stesso della startup che il gruppo ha acquisito nel 2020, venditrice online specializzata in panieri di prodotti freschi e di stagione di filiera corta e forniti dagli agricoltori: in sostanza una piccola Cortilia francese. Dunque, il marchio nasce già con forti connotati multicanali.

Gennaro Auricchio, con base a Cremona, si aggiudica 3B Latte e cresce nel segmento dei formaggi freschi a base di latte di capra e bufala. L’acquisita, con i suoi 35 milioni di fatturato (di cui il 20% all’estero), porta il giro d’affari consolidato del re del provolone intorno ai 400 milioni di euro, con un’incidenza export del 40 per cento. 3B Latte, fondata settant’anni fa a Brignano Gera d’Adda (Bergamo), si è specializzata nella produzione di formaggi tipici lombardi.

NEWS DMM 70 DM MAGAZINE
Gennaro Auricchio si mangia i formaggi freschi di 3B Latte

COOP ALLEANZA 3.0 SI RAFFORZA IN CAMPANIA CON LE DUE SICILIE

L’insegna Coop si rafforza in Campania, grazie all’accordo di Masterfranchising tra la cooperativa Alleanza 3.0 e la società Le Due Sicilie. Nei piani di sviluppo del Masterfranchising con sede a Carinaro, in provincia di Caserta, l’apertura di cento punti vendita entro il 2025, con un format di vicinato che mette al centro la qualità dei prodotti a marchio e le eccellenze gastronomiche locali. Grande attenzione anche alla sostenibilità e al servizio al cliente. Ai microfoni di Distribuzione Moderna parlano i soci Raffaele Miccio e Diego Baiano.

IL SETTORE DELLA IV GAMMA CONTINUA A CRESCERE

Il settore della IV gamma continua a consolidare la propria crescita. Stando ai dati Nielsen al 30 settembre 2022, infatti, il comparto ha fatto registrare una crescita del 5,7% a valore e del 7,2% a volume rispetto al 2021. Il commento di Andrea Battagliola, presidente del gruppo La Linea Verde.

Il gruppo vinicolo Ruffini ha presentato i risultati della propria strategia di sviluppo sostenibile e ha anticipato i progetti in cantiere per il 2025, tra cui la conversione verso il biologico delle 9 tenute. Ne abbiamo parlato con la direttrice marketing Annarita Cicciarelli, che ha raccontato l’andamento del 2022 dopo la crisi dovuta alla pandemia.

EDM AWARDS: LE FUTURE TENDENZE DI CONSUMO E I PREMIATI DELLA DODICESIMA EDIZIONE

Si è svolta venerdì 18 novembre, presso la GreenHouse di Deloitte Italia, a Milano, la dodicesima edizione degli EDM Awards, il riconoscimento che la casa editrice Edizioni DM conferisce ogni anno, attraverso le sue testate, alle insegne del retail e alle imprese dell’industria di marca che si sono maggiormente distinte in termini di comunicazione (talkability), innovazione digitale in store, iniziative di sostenibilità e innovazione in ambito private label.

VIDEO E PODCAST DMM
CICCIARELLI (RUFFINI): 11 MILIONI PER LA SOSTENIBILITÀ
DM MAGAZINE 71

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