Il Giardiniere 028 Maggio - Giugno 2021 - completo

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Enrico Della Giovampaola nella zona di campagna dove ha trascorso la sua infanzia.

© Andrea Della Giovampaola.

IL CANTIERE | in copertina

Enrico Della Giovampaola, giardiniere in una villa privata a Firenze, definisce così il suo lavoro. Dalle sue parole emergono grazia e passione, e un’insaziabile voglia di conoscenza. Ecco cosa ci ha raccontato di Daniela Stasi, foto Enrico Della Giovampaola TEMPO DI LETTU R A: 8 minuti

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e vie del giardinaggio sono infinite. Questa è la frase che trovo più azzeccata per introdurre il protagonista di questa intervista. Sì, perché ho conosciuto Enrico Della Giovampaola in modo “atipico”: non in un giardino, ma ascoltando il suo podcast Life in the Garden. Proprio così, Enrico, giardiniere responsabile dell’orto biologico e di due serre nel giardino di una villa privata a Firenze, è anche un podcaster di successo: riesce a diffondere, con la sua voce, la passione per il giardinaggio e l’emozione che suscita vivere e lavorare in giardino. Gli ho chiesto del perché fa questo splendido mestiere e cosa significhi per lui essere giardiniere oggi. Ecco qui le sue parole, da leggere con la grazia che gli appartiene e, perché no, con un bel sottofondo musicale, come quelli che inserisce nei suoi episodi. Come e perché hai deciso di diventare giardiniere? Ho iniziato a fare il giardiniere quasi per caso, ma devo fare un passo indietro per spiegare un po’

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la mia storia. Da piccolo ho avuto una sorta di imprinting alla vita a contatto con la natura, trascorrendo tutti i fine settimana in campagna nella casa di mia nonna, contadina, con un piccolo podere vicino a Montepulciano, in Toscana. Ho capito molto più tardi che questo periodo mi avrebbe in qualche modo “segnato” e influenzato anche nelle scelte successive. Dopo le scuole superiori, quando si è trattato di scegliere l’università, ho optato per Scienze Forestali e Ambientali a Firenze e così ho avuto modo di approfondire e portare avanti il mio amore per le piante. Mi sono laureato con una tesi sulla flora delle Cinque Terre e un progetto di orto botanico a Riomaggiore, con un’aiuola dedicata alle piante citate nelle canzoni di Fabrizio De André. Progetto che purtroppo non è mai stato realizzato. Dopo la laurea ho continuato gli studi in botanica con un dottorato di ricerca sulle piante invasive. Una volta

Il mestiere de l N°028


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