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Mercati / DIGITALE
Andrea Bonomi e Fulvio Re, che con la loro società, Ipse Digit, si occupano di comunicazione e di marketing digitale per le aziende.
Il mondo online non è mai stato così reale come oggi. Per conquistarlo occorre una strategia definita e la conoscenza degli strumenti e delle dinamiche proprie di questo territorio colloquio con ANDREA BONOMI e FULVIO RE di MARTA MEGGIOLARO
Marketing digitale: tracciamo la rotta
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osa significa essere presenti in rete? Come può un’azienda, piccola o grande che sia, affrontare l’era del digitale? Queste domande stanno diventando sempre più pressanti anche nel settore del florovivaismo e richiedono conoscenze e competenze specialistiche. Andrea Bonomi e Fulvio Re, con la loro impresa, Ipse Digit, si occupano di marketing digitale, ovvero di strategia e di comunicazione per le aziende che decidono di essere presenti online. Insieme a loro abbiamo intervistato alcune aziende del settore per rilevare quali sono le
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aspettative e le difficoltà che si incontrano nel passaggio al digitale. Qui vengono presentate le loro considerazioni rivolte alle PMI del settore del florovivaismo che decidono di levare gli ormeggi e di affrontare la navigazione nel grande mare di internet.
Partiamo dalle presentazioni, Andrea. Tu e Fulvio vi occupate di marketing e comunicazione digitale con un progetto comune, Ipse Digit. Di cosa si tratta? E cos’è il marketing digitale? «Fulvio è stato un direttore marketing per moti anni in aziende multinazionali che lavorano a livello globale, mentre io mi occupo
di comunicazione da quando ho 20 anni per grandi aziende del design prima, per poi estendere le mie competenze anche ad altri settori. Insieme siamo le due anime di Ipse Digit: marketing e comunicazione. Fulvio e io ci siamo resi conto, anni fa, che le innovazioni digitali che stavano rapidamente prendendo piede rendevano possibile per le aziende italiane di crescere con efficienza. “Crescere con efficienza” nel marketing è diventata purtroppo un’espressione vuota, perché è stata abusata in ogni contesto aziendale, dove le carriere dei singoli finivano per prevalere sugli obiettivi dell’impresa. Il