Storie di casa nostra di Nomia da Rotmen
"ONORE AI BELLUNESI: I MAGNIFICI SETTE”
U
n archeologo di fama internazionale. Una ematologa impegnata nella lotta al Covid. Un imprenditore. Un matematico che ha contribuito a recuperare gli affreschi del Mantegna distrutti dai bombardamenti. Un fisarmonicista di rilievo. Un uomo attivo nella solidarietà internazionale e un altro nell’associazionismo. Cosa li accomuna? Il fatto di essere tutti bellunesi che si sono fatti valere lontano da Belluno. Sono gli “ambasciatori” della bellunesità, insigniti il mese corso del “Premio bellunesi che hanno onorato la provincia in Italia e nel mondo”, istituito da Provincia e dall'Associazione Bellunesi nel Mondo. E' stata una giornata di festa a Lamon, per quella che è stata ribattezzata dal ministro D’Incà e dal presidente della Provincia la «Giornata dell’orgoglio bellunese».
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«I bellunesi sono capaci di grandi sacrifici, ma anche di grandi opere, grazie ai valori che portano dentro» ha detto il ministro D’Incà, intervenuto alla cerimonia di un premio che ormai ha vent’anni di storia alle spalle. «Vent’anni in cui sono state premiate decine e decine di bellunesi, a testimoniare da una parte il fenomeno dell’emigrazione che contraddistingue il nostro territorio, dall’altra la grande capacità che hanno i nostri conterranei. Dovunque sono andati e dovunque vanno, si fanno apprezzare per il lavoro, l’impegno, e le grandi doti umane e professionali». Sette i premiati, ovvero,
citando il titolo di un celebre film, i magnifici sette. Persone che si sono distinte nel lavoro e nella società. Fausto Bortolot, imprenditore e gelatiere, discendente di una famiglia che ha cominciato a fine Ottocento a portare i gelati artigianali in giro per l’Europa centrale, e che ha fatto fortuna in Austria e Germania. Massimo Fornasier, il matematico che ha studiato un modello per il recupero degli affreschi di Mantegna a Padova, andati distrutti sotto i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. E poi Paolo Forlin, archeologo lamonese oggi attivo a Chicago, impegnato in numerosi incarichi di ricerca. Ivano Battiston, docente di fisarmonica al conservatorio “Cherubini” di Firenze e vincitore di numerosi premi internazionali. Dino Bee, nato a Lamon, cresciuto in Svizzera, membro del Comitato Internazionale della Croce Rossa di Ginevra, responsabile delle “banche del sangue” con missioni in Pakistan e Cambogia e, successivamente, amministratore e coordinatore amministrativo in ambito ospedaliero in sei