Speciale Tesino
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Cinte Tesino
inte Tesino, collocato tra le pendici orientali dei monti Mezza, La Presa e il torrente Grigno ha origine molto antiche, probabilmente abitato già nel periodo delle incursioni degli Euganei, cui seguono poi Veneti e ancora gli Etruschi e quindi i Romani che collegano i vari paesi della valle attraverso la realizzazione della via Claudia Augusta Altinate, che si dice passasse sul ponte del “Corvo”. Gli abitanti di Cinte Tesino, hanno affiancato all’agricoltura e alla pastorizia, a partire dal XVII secolo, l’attività di cromeri (venditori ambulanti), inizialmente si spostavano con le loro cassele per lo smercio di pietre focaie, ma poi divennero noti soprattutto per il commercio di stampe dell’editore Remondini di Bassano del Grappa, che in Tesino aprì una succursale. Gli abitanti di Cinte si industriano anche nel commercio di stoffe e biancheria per la casa. Il paese di Cinte Tesino subisce ripetutamente danneggiamenti, nel 1876 a causa dello scoppio di un tragico incendio, che distrusse gran parte dell’abitato, e durante la Prima Guerra Mondiale, quando venne preso di mira dai bombardamenti. La chiesa parrocchiale è dedicata a San Lorenzo, nominata nel 1533, ricostruita
nell’ottocento e restaurata dopo l’incendio del 1876 e più recentemente negli anni ’50 del ‘900. Durante i lavori di restauro sono stati scoperti interessanti resti di affreschi datati al 1501, che sono stati strappati e restaurati (Madonna con bambino e Crocifissione); l'interno ha un’unica navata e presenta sopra gli ingressi laterali due nicchie con statue; quella di sinistra risale al 1753 ed è identificata come la Madonna della Neve. La navata viene decorata tra il 1902 ed il 1903 da dipinti di Luigi Peschedasch, restaurati da Vico Basaglia tra il 1952 e il 1953, che si occupò anche della realizzazione del bassorilievo in ceramica invetriata della facciata. La storia del Comune è altalenante, nel 1810 Cinte perde per la prima volta la sua autonomia divenendo frazione. Nel 1818 ritorna a costituire un comune autonomo, sino al 1928, data che lo vede aggregato a Pieve (dal 1935 amministrazione separata dei beni
di uso); la Comunità ottiene nuovamente l’autonomia nel 1947. All’esterno dell’ex Municipio, oggi centro anziani è posta una lapide marmorea (1919) in ricordo di Vigilio Ceccato, Console a Mosca, che negli anni del primo conflitto mondiale si impegnò fortemente per aiutare i prigionieri Trentini in Russia. Lo stesso edificio, è arricchito da un affresco di Aldo Fabbro, datato 1997, che rappresenta le Tradizionali attività degli abitanti di Cinte: sono infatti rappresentati boscaioli, pastori, moleta (arrotino) e venditori ambulanti di stampe. Cinte Tesino, offre molte possibilità di trekking che regalano panorami mozzafiato e natura incontaminata; tra le cime da esplorare: Sasso Rosso, Monte Lasta, Monte Cismon, Monte Presa, le Pale della Caldiera. Dalla Val delle Fornace si possono raggiungere le praterie di Monte Mezza, che offrono uno splendido balcone naturale con vista sulla Valsugana.
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