Speciale Tesino Il personaggio di casa nostra di Eleonora Mezzanotte
Nel monaco SEIUN
Il Buddha e la sua Dottrina
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ome è nata la sua vocazione alla dottrina del Buddha e quando è diventato monaco? Ero molto giovane quando ho sentito la spinta interiore alla vita religiosa, ma non mi era chiaro che sarebbe stata all’interno della religione buddhista, perché di Buddhismo non se ne parlava molto e nemmeno si trovavano facilmente informazioni! All’epoca frequentavo attivamente la vita in parrocchia. Grazie alla pratica delle arti marziali, tra i 14 e i 15 anni, cominciarono i primi contatti con la filosofia del Buddha, attraverso dispense che il maestro ci dava da studiare con la storia e la filosofia della disciplina seguita. Il Buddha e la sua Dottrina si fecero strada in me senza forzature, con gentilezza e con rispetto! Attorno ai vent’anni, dopo aver approfondito sia il cattolicesi-
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augana
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mo che il buddhismo, capii che la dottrina del Buddha era quello che il mio animo cercava. In particolare mi sentivo attratto da un ordine monastico. Forse questa particolare affinità era dovuta al fatto che un ramo della mia famiglia, quello paterno proveniva proprio dalla montagna, dal Tesino. Quali sono i principi cardine del buddhismo e quali quelli a cui lei si sente maggiormente ispirato? Buddha, durante i suoi anni d’insegnamento ha saputo trasmettere la Via della Liberazione in maniera totale, egli stesso disse infatti: “tutto è stato trasmesso e nulla è rimasto nel pugno chiuso del maestro!” Intendendo proprio che aveva trasmesso tutto ciò di cui ogni essere ha bisogno per liberare se stesso dalla sofferenza. La dottrina è composta da molti insegnamenti che vanno ad approfondire vari ambiti esperienziali: Buddha ha saputo toccare non solo questioni che riguardano il mondo interiore dell’essere umano, ma anche questioni che oggi ritroviamo nelle scoperte della fisica, fisica quantistica e astrofisica. Personalmente sono sempre stato attratto dalla logica e grazie anche all’opera del monaco e filosofo Nagarjuna, la logica buddhista mi ha aiutato a superare diversi momenti difficili.
Come è arrivato a Cinte Tesino e perché ha fondato lì, nella solitaria Valle dei Mulini, il suo tempio (tra l’altro il primo in Trentino)? Questa è una simpatica domanda che mi fanno spesso, e la mia risposta è sempre la stessa: credo sia stato il tempio chiamarmi, aveva già deciso lui di stare lì! Io frequento il Tesino fin da bambino, prima grazie alla presenza della nonna Carmela e poi anche dopo il suo trapasso. Mi ricordo di quando mangiavo il gelato che il titolare del bar Milano, Remo, mi offriva, con lo sguardo rivolto a Cinte. Ora, al di là della simpatia che può suscitare di questa storia, posso confermare senza dubbio che Cinte Tesino era il posto giusto per dare i natali al tempio! La comunità cintese mi ha fatto sentire affetto e accoglienza fin da subito, dando esempio di apertura che, credetemi, non è facile da trovare. Il perché della Val Molin? Ma avete visto che paradiso è questo luogo? Molti considerano il buddhismo come una filosofia di vita più che una vera e propria religione. Può farci chiarezza in merito a questa questione? Si me lo chiedono spesso, ma io rispondo sempre che il Buddhismo è capace di essere ciò che ogni persona desidera che sia per la sua serenità ed il suo benessere! Può essere religione, filosofia, scienza della mente, stile di vita. È merito anche e soprattutto suo se al Dalai Lama è stata conferita la cittadinanza onoraria di Cinte Tesino nel 2017. Quali sensazioni ha provato in quella circostanza? In realtà anche se molti pensano questo, il merito non è mio. Forse io sono stato solo uno strumento, ma il merito va alla