Lo chef Fabio Gibillini e Salvatore Chioetto, Amministratore Delegato e ideatore di Muushi Srl. data l’idea forte, ha raccolto pareri favorevoli: è bastata la degustazione dei piatti ideati da Fabio abbinati a materie prime di qualità garantita per conquistarsi un corner nell’Iper La Grande i e far decollare il chiosco. «E se questo va bene, può darsi ce ne diano altri» dice Salvatore. Il progetto piace e promette bene infatti, nonostante il mese di gennaio registri una battuta d’arresto rispetto all’andamento di dicembre. Tanto bene che c’è nell’aria la proposta di aprire altri punti vendita, di certo un prossimo a Milano, in zona fiera. «I feedback sono stati positivi, non uno negativo» dice Salvatore, con quasi una punta di rammarico perché lasciato privo di spunti per poter migliorare ancora qualcosa. E prosegue: «Rispetto all’assortimento iniziale abbiamo rivisto alcuni prodotti perché ci sembrava non venissero recepiti bene. Tra tutti i preparati è il Wagyu che va per la maggiore». I prodotti si acquistano direttamente a banco e si possono ritirare anche su ordinazione, ma già è in
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programma il servizio di delivery per raggiungere anche il target dei più giovani. «Noi non è che siamo i primi a fare il sushi di carne — ci tiene a sottolineare Salvatore — ci sono ristoranti in Piemonte e in Liguria che lo fanno. Noi siamo i primi a farlo come quello di pesce con take away espresso all’interno della GDO. Le lavorazioni delle carni vengono fatte da aziende specializzate, tutta la merce è accuratamente selezionata da me. Io voglio offrire il top del prodotto, una qualità che si percepisca subito come diversa, superiore alla media». Il tutto nel rispetto degli standard di sicurezza richiesti: «Le tartare sono fatte in laboratori specializzati, confezionate in skin e vengono effettuate analisi su tutti i lotti di produzione. I carpacci per i nigiri sono semilavorati di Angus, Wagyu e Valtellinese. La carne di queste razze viene lavorata come se fosse bresaola ma, a differenza di quest’ultima, non viene stagionata e così rimane morbida».
Ad arricchire quest’originale esperienza gastronomica, all’esterno del chiosco, ci sono una serie di prodotti esclusivi, solitamente non presenti in GDO, come un prestigioso sakè, che nell’imitazione del consumo originale andrebbe bevuto durante il pasto, e le Patatas Nana, patatine in stick aromatizzate con ricette di Morgan, l’unione in un sacchetto di due aziende che sposano una stessa filosofia: quella dell’utilizzo di prodotti 100% naturali, l’una per le patatine, l’altra per gli aromi. «Una grande storia inizia da un grande incontro» è quel che si legge sul sito di Patatas Nana, riferendosi all’incontro dello chef MICHELE GILEBBI, l’ideatore dell’esclusiva chips ottenuta da un tubero andaluso tagliato sottilissimo, con FRANCESCO MAZZAFERRI, oggi responsabile commerciale di Patatas Nana. Chissà allora che non sia l’inizio di una grande storia anche l’incontro di Salvatore con Fabio. La registrazione del marchio Muushi è di buon auspicio. Federica Cornia
Eurocarni, 3/22