Luciano Bifulco, il macellaio differente di Elena Benedetti
C’
è una famiglia all’ombra del Vesuvio giunta alla quarta generazione che ha fatto parecchia strada e che oggi è un esempio virtuoso di omnicanalità, tra selezione, allevamento, retail tradizionale, vendita on-line e ristorazione. Abbiamo intervistato LUCIANO BIFULCO, regista di questo nuovo passo che lo rende uno dei protagonisti più visionari e anticipatori delle tendenze nella vendita e ristorazione in materia di carne e salumi.
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Quando è iniziata la vostra avventura nel mondo delle carni? «Alla fine del 1890 ad Ottaviano, alle pendici del Vesuvio, eravamo già attenti selezionatori di carne pregiata. Ma la nostra vera avventura inizia nel 1947, quando le macellerie si chiamavano ancora chianche e nonno FERDINANDO apre la nostra prima macelleria di famiglia. Non ci siamo mai accontentati: contemporaneamente alla vendita al dettaglio abbiamo portato avanti
l’attività di mediatori e commercianti di bestiame. Mio padre FRANCO, ad esempio, oltre a crescere e portare avanti la macelleria di famiglia, ha cominciato a girare diversi allevamenti in Campania e in Italia, selezionando i migliori animali sul mercato. Nel 2000 abbiamo aperto il primo deposito con bollo CEE, portando una delle prime celle di frollatura nel Sud Italia, quando molti ancora non sapevano nemmeno l’esistenza di questo processo».
Eurocarni, 6/21