Toscana
Stéphane Derenoncourt e Campo alla Sughera: si va verso vini discreti, eleganti e puliti
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all’inizio del 2017 Stéphane Derenoncourt - e il suo partner David Picci - lavora a Bolgheri , a Campo alla Sughera, la giovane maison di proprietà della famiglia Knauf, imprenditori tedeschi leader nel settore dell’edilizia, che in Toscana hanno avviato uno stabilimento produttivo . Dopo dodici mesi di lavoro è il momento di un primo bilancio di questa esperienza. «All’inizio dell’anno abbiamo esaminato la filosofia aziendale con la proprietà e definito gli obiettivi di produzione. Si tratta di un progetto entusiasmante che ci dà libertà creativa e condizioni ottimali. La questione dello stile e del posizionamento dei vini è stata rapidamente risolta. In realtà, la natura lo ha fatto per noi. Qui i suoli sono di origine alluvionale, leggeri e caratterizzati da strati sabbiosi che incontrano in profondità una base argillosa. Queste caratteristiche naturali dei suoli si ritrovano anche nei vini di Campo alla Sughera: vini di grande finezza e persistenza. Meno carichi e concentrati ma più complessi, vini molto moderni. I vini pesanti e di grande corpo sono ormai superati, la tendenza va verso vini discreti, eleganti e puliti». Cosa distingue Campo alla Sughera dai suoi vicini? «Le differenze sono molteplici: oltre ai terreni leggeri, c’è la dimensione umana di un’azienda a con-
The Italian Wine Journal
duzione familiare che rende Campo alla Sughera una “Boutique Winery”. Inoltre abbiamo a che fare con una realtà relativamente giovane dove i vigneti hanno appena superato l’adolescenza. Sono stati cresciuti bene, con grande motivazione e passione e ora sono pronti per raggiungere gli obiettivi prefissati. Ma ciò
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dicembre 2017