inchiesta politica
Alessandro Lama, presidente Federamusement Confesercenti, a nome degli Stati generali dell’amusement sottolinea l’importanza del confronto tra tutti gli attori per arrivare a dare nuovo lustro al settore
Dialogo e concertazione come punti fermi
A
nche quello dell’amusement, ossia dei giochi senza vincita in denaro, è un settore che ha subìto pesanti contraccolpi con la pandemia. Il duplice lockdown tra il 2020 e la prima parte del 2021 è andato a gravare su aziende sulle quali già gravavano altre problematiche, da una disaffezione del pubblico, che negli ultimi anni ha modificato la tipologia di intrattenimento preferita, a ritardi strutturali e carenze legislative che hanno messo a dura prova moltissime aziende. Le associazioni del settore, tuttavia, non mancano di spirito di iniziativa e continuano a formulare le proprie proposte, convinte che la soluzione sia a portata di mano, purché, come sottolinea Alessandro Lama, presidente di Federamusement, interpellato come voce degli Stati generali dell’amusement, si riesca a mettere in atto una reazione collettiva, che coinvolga non solo le aziende, ma tutti i gli attori del settore. “Concertazione - spiega infatti Lama - è la parola d’ordine che mette in connessione amusement e amministrazione. Un percorso partito lentamente che sta ora acquisendo velocità. Già le prime riunioni del tavolo tecnico hanno affrontato gli argomenti sul tappeto e altre sono state preannunciate, testimonianza che la strada intrapresa (e perorata) dagli Stati generali è quella corretta”. In merito alla costituzione del gruppo di associazioni di cui si fa portavoce, Lama ricorda che “gli Stati generali sono una aggregazione nata dall’emergenza, alla fine (forse) di una crisi ALESSANDRO LAMA
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profonda che, almeno da questo lato, ha permesso di far emergere le migliori qualità di tutti noi. Federamusement Confesercenti, Sapar (Servizi e apparecchi per le pubbliche attrazioni ricreative), New Asgi (Associazione solo gioco d’intrattenimento per le famiglie), Anesv (Associazione nazionale spettacoli viaggianti), Anbi (Associazione nazionale bowling e intrattenimento), Acmi (Associazione nazionale costruttori macchine intrattenimento) e As.Tro (Associazione degli operatori dell’intrattenimento e del tempo libero) hanno trovato un posto per un confronto continuo, che ha visto decine di riunioni interne del comitato direttivo e tante altre pubbliche, ognuna con centinaia di partecipanti”. Un percorso, quello degli Stati generali, che procede ormai da quasi un anno, nel corso del quale è stato in grado di creare importanti strumenti operativi, come il tavolo tecnico con gli organismi di certificazione, al quale ha fatto seguito un momento di approfondimento come è stato il convegno di Roma dello scorso 2 dicembre, che ha visto la partecipazione del sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze con delega ai giochi, Federico Freni, del segretario nazionale Confesercenti, Mauro Bussoni e del direttore Giochi dei monopoli, Antonio Giuliani. “Ed è proprio questo approccio che ha agevolato l’apertura di un continuo confronto con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli”, ricorda il portavoce degli Stati generali dell’amusement, “un atteggiamento che non ha precedenti, a dimostrazione
di Daniele Duso
del fatto che le buone idee, la collaborazione propositiva e un’amministrazione, questo va sottolineato, che comprende la necessità ora più che mai di una concertazione di alto livello, non potranno che far raggiungere, nel rispetto dei ruoli, i migliori risultati”. Tra i risultati concreti del lavoro degli ultimi mesi Lama ricorda quindi anche “il Progetto dell’Università di Roma Tre, ormai alle battute finali, che sarà un pilastro delle future attività degli Stati generali”, e ricorda che “è banale certamente asserire che questi risultati si vedranno alla fine, tanto c’è ancora da discutere e da affinare. Ed è altrettanto assodato che il percorso e l’impegno saranno da tutte le parti coinvolte assoluti fino in fondo”. Un anno di lavoro che ha portato quindi elementi utili, ma soprattutto uno spirito nuovo nell’affrontare i problemi del settore. “Quello che non è sottinteso”, sottolinea Lama in conclusione, “è che questo percorso, derivato da una situazione eccezionale, debba insegnare a tutti che nulla deve essere intentato e che il dialogo e la concertazione devono essere un punto fermo e indissolubile nei rapporti tra noi e la Pubblica amministrazione. Da una crisi nascono sempre opportunità, ora sta a tutti noi lavorare duramente per trasformare le proposte in risultati. Sono certo che tutti insieme, e quando dico tutti intendo Adm, organismi di certificazione, università, associazioni, produttori, importatori e sale, sapranno cogliere la straordinaria occasione”.