LA LUCCIOLA - APRILE 2020 - GUERRE QUOTIDIANE

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LA LUCCIOLA

controverso e affascinante parlare di un avvenimento come la Caduta del Muro di Berlino quando il focus dell’articolo dovrebbe essere un qualche conflitto sperduto nel pianeta. Perché parlare di una pace realizzata, perché raccontare di un mondo che non ha agganci con la nostra realtà, con il nostro modo di dividere o unire geopoliticamente i paesi? Realmente con quel Muro sono crollati i punti cardinali per come erano conosciuti dalla generazione che ha preceduto la nostra. Era tutto facile. C’era l’Ovest dei liberal-democratici che stavano con gli Stati Uniti. C’era l’Est dei social-comunisti alleati dell’Urss. Poi c’era il Nord ricco e industriale che sfruttava il Sud povero o in via di sviluppo dopo la colonizzazione. Era lineare, era semplice: quattro punti cardinali, quattro configurazioni per il Pianeta. Impossibile provarci ora: il Nord continua a sfrut-

trasformato, modificando le proprie ingiustizie. Delocalizzandole. Dopo la caduta del Muro, ci sono state le guerre della ex Jugoslavia, quelle in Africa – basti pensare al Rwanda e alla Repubblica Democratica del Congo -, c’è stato il terrorismo islamico con i suoi attentati, le guerre del Vicino Oriente, ad esempio in Siria e nello Yemen. Anche la bomba atomica, grande paura di quegli anni di Guerra Fredda attorno al Muro, è ancora lì. Ce ne sono meno di prima, ma sono pur sempre quasi 20mila quelle pronte ad esplodere. Ci sono infinite zone del pianeta nel quale ancora si combattono conflitti che non emergono nemmeno agli onori della cronaca. In Camerun, lo scontro tra esercito e movimento separatista ha provocato ventidue vittime una manciata di giorni fa, mentre nel resto del pianeta si festeggiava San Valentino, ma secondo le forze governative si è trattato di uno “sfortunato incidente” causato da un’esplosione di carburante. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ha dichiarato giovedì scorso che quasi 8mila persone sono fuggite in Nigeria dal Camerun nelle due settimane precedenti alla strage del 14 febbraio per sfuggire ai combattimenti, portando il numero di rifugiati a quasi 60mila. Circa 800mila bambini hanno dovuto abbandonare la scuola.

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tare, ma ci sono terre – a Nord – che vengono sfruttate e colonizzate da economie più forti. Al Sud, alcuni sfruttati si sono trasformati in sfruttatori: Sud Africa, Brasile, India, ad esempio. Applicano ad altri Paesi le medesime politiche – e creano le stesse ingiustizie – di chi li sfruttava fino a qualche decennio fa. A Est c’è ancora la Russia, ma soprattutto c’è la Cina, che ha ripreso con fermezza il posto che aveva avuto per secoli: quello di nazione più avanzata del Mondo. Già nel 1850, durante la guerra dell’oppio contro gli inglesi, Pechino controllava da sola il 33 per cento del commercio mondiale. E’ solo tornata lì, dopo un secolo e mezzo di crisi. Dunque, tutto questo c’è da quando il Muro di Berlino non c’è più. Sebbene il muro di Berlino non ci sia più. Quando è caduto in cocci sotto mille picconate ci si aspettava una vita nuova, una nuova libertà. In realtà, il Mondo si è semplicemente

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