Celiachia Facile Magazine - novembre/dicembre 2020

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<intolleranza al lattosio>

Celiachia e intolleranza al lattosio dei villi dell’intestino tenue. Alcuni individui presentano una carenza di lattasi, che può essere primaria o secondaria. La forma primaria, in cui si ha una riduzione progressiva geneticamente programmata dell’enzima a partire dal secondo anno di vita, è ereditata con meccanismo genetico e può manifestarsi fin dalla prima infanzia (tra i 3 e i 5 anni).

Frequentemente ai soggetti celiaci, in occasione della prima diagnosi, viene prescritta oltre alla dieta senza glutine anche una dieta priva di lattosio. Questo perché si presuppone che i sintomi gastroenterici presenti sono causati anche da una intolleranza al lattosio. In seguito ad una corretta dieta priva di glutine e di lattosio, seguita per un congruo periodo di tempo, la sintomatologia gastroenterica migliora o scompare completamente e allora si può pensare di cominciare a reintrodurre gradualmente gli alimenti contenenti lattosio, facendosi seguire da un medico gastroenterologo e/o da un nutrizionista, ma non abbandonando mai la dieta gluten free. Questo perché l’intolleranza al lattosio nei soggetti celiaci è spesso una forma secondaria e reversibile.

La sintomatologia può ricomparire nel caso in cui c’è una ridotta aderenza alla dieta senza glutine o nel caso in cui l’intolleranza al lattosio è una forma primaria. Ma cerchiamo di capire in cosa consiste questa frequente forma di intolleranza alimentare. Il lattosio è uno zucchero presente nel latte dei mammiferi e nei suoi derivati, ma in minima quantità anche in altri alimenti come cipolle, broccoli, ortaggi in scatola, carni, prodotti da forno, cereali della prima colazione, prosciutto cotto, insaccati, caramelle, cioccolato bianco e al latte, budini ed anche alcuni farmaci in cui viene utilizzato come eccipiente. Una volta ingerito, la digestione del lattosio avviene grazie all’azione dell’enzima lattasi, che lo scinde in glucosio e galattosio, a livello dell’orletto a spazzola delle cellule

La forma secondaria è dovuta alla perdita dell’enzima a causa di malattie che danneggiano la mucosa intestinale, quali la celiachia, le gastroenteriti, il morbo di Crohn, ecc. ed è un fenomeno transitorio che si risolve quando la malattia di fondo viene curata e la guarigione della mucosa intestinale ripristina gli enzimi dell’orletto a spazzola dei villi. L’incidenza della carenza primitiva di lattasi nell’adulto è la seguente: • Negli Stati Uniti 22% • Nel Nord Europa 5% • Nell’Europa Centrale 30% • Nell’Europa del Sud 70% • In Italia il 50% delle persone sono intolleranti al lattosio Non vi è differenza fra i due sessi. Non tutte le persone che hanno carenza di lattasi sviluppano sintomi clinici, ma quelli che li sviluppano vengono definiti “intolleranti al lattosio”. I sintomi gastrointestinali dell’intol-

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