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VENT’ANNI DI PROGETTAZIONE ILLUMINOTECNICA di Jacopo Acciaro EVOLUZIONE TECNOLOGICA E NUOVE POSSIBILITÀ ESPRESSIVE
Jacopo Acciaro Jacopo Acciaro si laurea in architettura al Politecnico di Milano. Collabora per alcuni anni con Piero Castiglioni prima di fondare Voltaire Lighting Design, uno studio professionale che si occupa di progetti di illuminazione per l’architettura, l’interior e l’urbanistica, oltre a progettare corpi illuminanti custom made. www.voltairedesign.it [ 182 ]
IOARCH_100
Per questo numero speciale di IoArch ho deciso di ripercorrere l’evoluzione che il mondo della progettazione illuminotecnica ha vissuto negli ultimi vent’anni, sia dal punto di vista tecnologico che dell’approccio al progetto. In merito al primo, un cambiamento radicale che ha rivoluzionato la produzione mondiale di strumenti per il mondo illuminotecnico è stato l’introduzione della tecnologia a Led. Il suo utilizzo ha infatti incrementato l’offerta di soluzioni tecniche e ha consentito così a noi progettisti e amanti del mondo della luce di moltiplicare esponenzialmente le strade creative. Non sono mancati, tuttavia, anche i momenti di difficoltà rispetto a questo tema: spesso di fronte a cambiamenti così radicali si generano step di sviluppo in continua evoluzione che non consentono di usufruire appieno del potenziale della tecnologia stessa. Oggi siamo in una fase di consolidamento del Led, che sta ancora mostrando l’enorme capacità espressiva che può avere. Oltre all’avvento di questa tecnologia, il settore ha vissuto momenti diversi che hanno caratterizzato questo ventennio di grande fermento. Negli anni intorno al Duemila abbiamo assistito alla massima evoluzione delle tecnologie illuminotecniche che hanno preceduto la rivoluzione del Led: mi riferisco alle sorgenti alogene a filamento, alla fluorescenza lineare e compatta e alle sorgenti a scarica con alogenuri metallici.
Per caratteristiche proprie, ogni famiglia tecnologica aveva il proprio ambito applicativo specifico e la progettazione era caratterizzata dall’utilizzo di tecnologie specifiche destinate a specifici temi progettuali, al di là di qualche utilizzo trasversale. Naturalmente le nuove tecnologie hanno fortemente orientato lo sviluppo dei prodotti e influenzato il modo di progettare la luce. Questo storico periodo ha sancito definitivamente il concetto di integrazione tra architettura e luce; abbiamo visto nascere corpi luminosi e collezioni più orientate all’aspetto della percezione della luce che non all’oggetto luminoso. Proprio il tema della non visibilità dell’oggetto luminoso e della necessità di lavorare con una luce fortemente integrata al progetto ha segnato una grande svolta e la conseguente evoluzione della figura del lighting designer, che è portato sempre più ad esprimersi attraverso la tecnica della luce oltre che con il design dell’apparecchio. Alcuni prodotti in particolare hanno accompagnato questo percorso evolutivo, rappresentandone i principali step di sviluppo. Partirei, in questo senso, da una soluzione che ha rivoluzionato l’approccio al progetto in diversi ambiti ma soprattutto nel museale e nel retail: parlo di Cestello de iGuzzini, declinato nelle molteplici varianti che sono state sviluppate nel tempo. È una soluzione nata dalla collaborazione tra Piero Castiglioni (capostipite dei lighting