167 Ma la tradizionale sensibilità politica britannica captava già nelle acque d el Mediterraneo i segni premonitori di una crisi a venire, mentre le unità da guerra della flotta di Malta erano pronte a prendere il mare per seguire g li avvenimenti siciliani . Ali' isola erano fissi gli occhi del Foreign Office e dell'Ammiragliato. In Sicilia si erano avute manifestazioni di giubilo nel 1859, alle norizie delle vittorie alleare nella pianura del Po, e il flusso dei patrioti che emigra vano era diventato sempre più considerevole. Anche il contrabbando d i armi e di polvere da sparo, operato dai trabaccoli maltesi, era aumentato. In Sicilia, oltre al console di Palermo, G oodwin, gli inglesi tenevano allora ben l L vice consoli, indi ce chiaro di un interesse che gli avvenimenti successivi dovevano pienamente giustificar e <6>. 45 . Lo sba rco di Garibaldi a Marsala cd i successi dd suo esercito in Sicilia, favoriti dai precedenti moti e dall'intervento massiccio degli isolani a fianco delle truppe ga ri baldine, d ete rminavano gli orientame nti d elle var ie Potenze. Ma poiché Garibaldi agiva in proprio e - sebbe ne ina lberasse la bandiera dd Re di Sardegna - offriva al preocc upato gove rno di Torino il modo di scaricarsi dina nzi al le potenze della res ponsabilità di retta ; J' osrilicà di chiarata di quasi tutri Ì !JUVl: fllj !:>lfi.lllicrj llU l.l c...uudussc.: al CdJi111t.: lllU I l ~ ,dht !>U!>l)c..; 11::,iu1t t: \..le lri111p1 e:,,a. Uno dei fortori d el successo fu ce rto il poco cred ito c he quasi da ogni parte si dava alla spedizione di Garibald i, per cui le successive prese di posizione erano regola rmente superare dagli avvenimenri. Lo stesso Cavour non credeva in p a rtenza nelle possibili tà degli avvt:nimt:nti ga ribaldini: tuttav ia, abituato ed esperto com'era nel cond urre un gioco multilaterale che gli lasciasse aperte tutte le strade, n o n ostacolò l'impresa. Com e si è detto, egli si limitò a dare mandato a lla flotta d i impedire che i porti d ella Sardegna d ivenissero base d'operazione per i Mille, fece dirottare p iì:.1 tardi in Sicilia la spedizione Bertani destinata ad invadere lo Staro pontificio e si barcamenò intanto a mantenere una for male neutralità fra le proteste e le pressioni delle potenze ostili . Ben pochi, ne! maggio ! 860, si rendevano co nto che d agli avvenimenti siciliani sarebbe d e rivata l'Unità d'Italia e, quindi, una situazione politica e strate(6) l vice consoli inglesi, al 1 ° gennaio 1860, erano:Jose ph Rickards, inglese - il solo rerribuicu - a Messina; Luigi Marino, trapanese, a Trapani; Benja min lngham, inglese, a M arsala ; Samuel Clarckso n, inglese, a Mazzara del Vallo; Ferdinando lmbomone, locale, a Sciacca; Lewis AJcxander Thompson, inglese, a Li ca ra ;John Carcs, inglese, a Girgemi ; Francesco Bresmes, locale, a Terranova; Cesare Porcelli , <la Vittoria, a Scoglirti; Carlo Azzo par<li , maltese, a Siracusa e Joh n Joshua Jeans, inglese, a Catania. Cfr. P.R.O. , Londra, Foreign O/free, 70 , 322, <love sono pure le rela%ioni, fondare sul le norizie fornire dai consolari , sulla navigazione e il commercio della Sicilia <lai 1857 al 1859. Appena poi la rivoluzione e il susseguente sbarco garibaldino arrirarono l'attenzione delropinione pubblica sulla Sicilia , la stampa si interessò dell'isola sotto ogni aspetto: il 26 maggio 1860 " f.'Tllmtrated f.ondon N ew.r" puhhlicò un lungo servizio info rma tivo sulla Sicilia, nel quale la situ azione geografica e strategica dell'isola era esaminata p arricolarmente dal punro d i vista militare e navale.