181 Incorno al 1860, poi, erano trascurabili , pe r varie ragioni, anche tutte le comp onenti minori della politica mediterranea. Spagna, Grecia e Turchi a erano chiuse nei mari di casa. Bloccata al di là della zona d ' influenza francese, la Spag na, alla quale il recente rafforzamento della flotta <38 > non offriva abbastan za potenza per far sentire la sua voce nelle acque italiane, era distolta anche d a i propri eterni problemi marocchini, assai più sentiti a Madrid che non quelli de i Borbone di Napoli. La Grecia costituiva un elemento irrilevante: la sua presenza nell'affare sicilia no si limitò all'arrivo nelle acque della Sardegna di certe b a rche da p esca, che la fantasia eccita ta del comando locale scambiò per n avi-spia, onde perfino il mi n istro della M arina, Cavour, dovette occuparsen e <3 9 >. La Turchia infine era 10 piena decadenza, malgrado i crediti navali occidentali forni ti in funzione antirussa , e non ri usciva a riprendersi dall'indebolime nco m ilita re e p olitico derivaco dai recenti conflitti con l' Egitto e con la Ru ssia. A condur re la politica mediterranea, di co nse!,>uenza, non rimaneva c he la Francia, di fronte all'Inghilterra_ Era soltanco la Francia che possedeva i mezzi sufficienti pe r sos tenere u na propria azione sul tono delle grandi p ote nze, in una congiuntura sto rica che esigeva l'impiego Ji un a flotta p e r realizza re una presen;,.a au1 va su l tea tro degh avvenime nti. 48. Sebbene il governo francese no n avesse m a n cato di compiere qualch e passo d ipiomacico a Tori n o in previsione d ella spedizione di Garibaldi, allo scopo di in du rre i s,i rd i ;id impedirla <40>, tuttavia !e prime nori zie rela tive ai fa t ti della Sicilia , da Marsala in poi, non furono accolte male d alla stampa e dall' opinione pubblica. La recente montatura propaga ndistica filoitaliana che aveva accompagnaco la campagna dell'anno preceden te, n e cond izionava a ncora pa rzialmente le reazioni, con i su o i adde ntellati romantici e passionali ch e non avevano mancato d i avere una presa sull'opinione pubblica, e che non potevano ce rro generare simpatia per i Borbone di Napoli. Corrispondem e diplomatiche parigine ripo rtano che, oltre ai giornali, a n che m olti per son aggi influenti erano a favore di Gari b aldi, almeno in quei giorni del maggio e dd g iugn o che videro i volonta ri avanza re da M a rsala a Palermo; in Francia si raccoglieva d enaro a favore dei ga riba ldi ni , mentre un grande entusiasmo ci rcondava generalme nte il nome di Garibaldi <41 >. (38) Cfr. a nche "TI Giornale di Ron,a " <lei 26 giugno 1860. (39) Cfr. len. d el Cavour, ministro della marina, al contranuniraglio Serra, comanda nte generale della regia M a rina sarda a Genova, del 6 luglio 1860 a T o rino, in A.U.S.M.M., Roma, cass. 42, fase. 1. Essendogli stat0 riferito che i caicchi g reci chiedevano informazioni militari, il Ca vour ingiungeva di sorvegliarli. ('1 0 ) Cfr. A GR.ATI, I Mille 11elta Jtoria e nella leggenda, cii., pagg. 63-4 .
(4 1) Cfr. i rapporti del Sacconi all" Antonelli, t!a Parigi, d el 18 , 22 e 24 maggio 1860, in ASR, Mùcellanea di Carte Politiche Riservale, b. 136 fase . 4895 c.