FOCUS DONNA
#SHE IS OUTDOORS
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È ora di smettere di “adattare” i prodotti maschili e di iniziare a progettarli in modo specifico
ph:Kontrapixel
per vincere?
Dipende dalla categoria naturalmente. Ma mi piace pensare che, se si prova un nuovo prodotto e lo si utilizza o indossa, bisogna esserne felici ed eccitati, perché magari è proprio quello che si è aspettato per anni e si adatta al 100% alle proprie esigenze, perché è affidabile e sicuro, perché è versatile e utilizzabile ovunque… insomma, per vari motivi.
Come e dove nasce l’idea di realizzare un premio dedicato all’attrezzatura femminile?
Lo scorso inverno sono stata invitata a far parte della giuria dello Scandinavian Outdoor Award, un premio semestrale simile a quello di ISPO, ma più piccolo e riservato solo ai marchi scandinavi. Ho partecipato insieme a un famoso youtuber sul mondo outdoor, e mi sono chiesta perché non realizzare qualcosa di simile ma dedicato al solo mondo femminile. All’inizio ero titubante ma sono stata subito incoraggiata dell’ottima idea e mi sono decisa a farlo. Così a febbraio mi sono lanciata in questo progetto insieme a Miriam.
È prevista anche un’edizione invernale. Cosa ci sai dire a proposito?
Non siamo ancora sicuri al 100%, perché prima vogliamo vedere il riscontro di quella estiva e capire cosa migliorare. A ogni modo le iscrizioni dovrebbero aprire a settembre e proseguire fino a ottobre, ma tutto dipende dall’evoluzione della situazione Covid e dalla possibilità di organizzare le riunioni della giuria in presenza.
Perché un premio dedicato alle donne? Come mai questo focus?
So che è difficile concentrarsi solo sulle donne, perché significa escludere gli uomini. Ma è anche vero che, se guardiamo i premi, i prodotti, i test, le giurie, ecc sono per lo più dedicati al mondo maschile. Anche i campioni prodotto che vengono inviati normalmente sono delle collezioni uomo, pochissimi marchi pensano alle quote rosa (a meno che non si tratti di un prodotto esclusivamente femminile). Anche negli sport ciò è evidente: se si parla di guardare una partita di calcio, è sicuramente di uomini, non di donne. Odio dirlo ma i fatti lo confermano purtroppo. E sarà così finché continuerà a essere ancora normale avere un prodotto unisex che per noi va bene… e neanche un premio in versione femminile.
BRAND PARTECIPANTI
Aclima, Altra, Asolo, Bergans, Deuter, Devold, ECCO, Exped, Fjällräven, Gregory, Haglöfs, Hydro Flash, Jack Wolfskin, Klymit, LaMunt, Lowa, Norrøna, ON, Osprey, Peak Performance, PYUA, Salomon, Sasta, SCARPA, Schöffel, Suunto, The North Face, Wechsel
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ph: Lukas Reumschuessel
l solo nome è emblemaSi tratta del primo premio dedicato a prodotti tico. Un premio rivolto ai specificamente progettati al femminile. marchi outdoor per abbigliamento, attrezzature e La co-ideatrice Jana Erb lo racconta nei dettagli accessori appositamente _ di Chiara Bellini pensati per le donne. Ma anche un progetto a più Quali sono i marchi coinvolti ampio respiro, che si pone e come si sviluppa il premio? l’obiettivo di dar voce al Hanno aderito 28 marchi mondo femminile attivo e con 37 prodotti. Delle cinque farlo partecipare al processo di sviluppo dei prodotti, categorie previste (professionisti dell’outdoor, camaffinché questi si adattino ai ping, equipaggiamento, loro bisogni e interessi senza più compromessi. Altro calzature e abbigliamento) scopo perseguito è quello sarà decretato il migliore di di battersi per un trattamenciascuna, oltre a un vincitoto paritario delle necessità re assoluto per il prodotto delle donne rispetto alle loro outdoor femminile per eccellenza e un altro per il più controparti maschili, non sostenibile. Per questi ultimi solo nel mondo dell’outdoor. A legiferare una giuria di due i marchi non possono esperte, composta da specandidarsi perché sono cialiste del settore, che tescelti dalla giuria. Le adesterà e valuterà tutti i prodotsioni si sono chiuse a fine ti presentati, giudicandoli in maggio, mentre la premiazione è fissata per il 31 luglio, base a funzionalità, qualità, con i giurati che si riunirà nei due giorni precedenti. scelta dei materiali, sostenibilità, innovazione, possibilità di utilizzo, gruppo target e design.Jana Erb e Miriam Mayer, fotografe, creative digitali e Qual è stata la risposta da parte dei brand? appassionate di settore, sono le ideatrici di #she is outdoors. Alla prima Ottima. Speravamo di avere almeno 20 prodotti altrimenti avremmo dodelle due abbiamo posto qualche domanda. vuto annullare il tutto, altrimenti ci sarebbero stati più premi che candidaInnanzitutto qual è il tuo background? Dove nasce e qual è il tuo rapporto ture. Ma per fortuna siamo andati oltre, con 37 proposte che, in sostancon l’outdoor? za, sono il doppio del minimo a cui aspiravamo. A pensarci bene è stato Fondamentalmente sono una fotografa. Durante i miei studi a Monaco di un azzardo perché abbiamo impiegato tre mesi di lavoro senza sapere Baviera ho lavorato a Globetrotter, uno store tedesco molto importante, cosa sarebbe successo, ma ora è un bel risultato e penso che dimostri per avere un supporto economico e così ho scoperto il mondo outdoor. quanto fosse necessario un progetto di questo genere. Alla fine sono riuscita a sfondare nella fotografia grazie alla mia conoscenza dei prodotti e così sono entrata nel segmento della fotografia del Secondo te quali sono i tre punti di forza che un’attrezzatura deve avere settore.