Focus Furgoni - Inserto del n.228

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IL TRASPORTO CAMBIA, IL VAN PURE

inserto del n. 228 agosto/settembre 2021

Trasportare Oggi in Europa



2 Lo stato dell’arte del mercato 6 Effetto Stellantis 8 Il Van al tempo del Covid 12 Dentro al noleggio

MONDO ELETTRICO

16 Infrastrutture, l’importanza della rete di ricarica 18 Operatori, una panoramica sulle offerte dei maggiori player 22 Batterie, l’annosa questione dell’autonomia

PRODOTTO

24 IVECO L’Upgrade del Nuovo Daily 27 Fiat Professional Il nuovo Ducato è anche… E-Ducato 30 Renault La nuova gamma pensata per tutti 32 Peugeot Ri-carica! 34 Piaggio Commercial Il Porter è City Truck 38 Ford Senza limiti

GUIDA ALL’ACQUISTO

Le mission di chi lavora con gli LCV e i veicoli consigliati dai Costruttori per ciascun impiego. 44 TRASPORTO URBANO 45 LUNGO RAGGIO 46 EDILIZIA E CANTIERE 47 OFF-ROAD 48 TRASPORTO PASSEGGERI

SOMMARIO

MERCATO

CAMBIO DI PARADIGMA Ormai da alcuni anni per il mondo dei van si parla di transizione energetica, soprattutto verso l’alimentazione elettrica. Fino ad ora, nel tradizionale appuntamento del Focus Furgoni, abbiamo trattato questo argomento come una “novità”, ora invece è diventata una “normalità”. Tutte le Case hanno ormai in gamma la versione elettrica o ibrida e alcune, addirittura, stanno pensando di abbandonare la trazione termica. Non sappiamo quando e se arriveremo a questo estremo ma, senz’altro, la mobilità commerciale ora è davvero diversa rispetto a solo un paio di anni fa. In questa evoluzione è fondamentale, comunque, un cambio di mentalità e di cultura da parte dei clienti che devono fidarsi della nuova tecnologia e spazzare l’ansia da prestazione legata alle autonomie, dato che la maggior parte delle mission sono ben al di sotto delle capacità delle batterie di oggi. Resta ad ogni modo il tema dello smaltimento e anche della creazione dell’elettricità da fonti rinnovabili. Il Focus Furgoni di quest’anno, però, come sempre, è completo e spazia dalla panoramica di mercato, condizionato anche da quasi due anni di pandemia, alla crescita dell’e-commerce, alle novità di prodotto fino alla utilissima Guida all’Acquisto, curata come sempre dal preciso Andrea Trapani, con i modelli di furgone selezionati per ciascuna mission. Inoltre, come per il 2020, abbiamo posizionato il Focus sul numero di agosto/settembre, in modo da farvi scegliere con calma il vostro prossimo van anche sotto l’ombrellone. Buona lettura e buone vacanze.

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MERCATO PANORAMICA

Andamento lento

C

ome è stato più e più volte ripetuto da tutti, durante la pandemia e i relativi periodi di lockdown, il mercato dei veicoli commerciali ha retto molto meglio rispetto, per esempio, a quello delle vetture. Il merito o, se preferite, la causa, sta nel cambiamento, pressoché epocale, dei gusti dei cosiddetti “consumatori” che hanno capito che è molto più comodo farsi portare la merce a casa, Volano i veicoli ibridi nelle versioni HEV, PHEV e MHEV che raggiungono il 5,8% del mercato, mentre gli elettrici nel 1° quadrimestre si collocano appena sotto l’1%.

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

Esauriti gli effetti degli incentivi governativi, a maggio e giugno il mercato dei veicoli commerciali ha segnato il passo, perdendo intorno al mezzo punto percentuale. Nonostante qualche leggero miglioramento, il parco veicoli resta tra i più obsoleti d’Europa di Ferruccio Venturoli

piuttosto che andare al punto vendita. UNA STAGNAZIONE, Quindi realtà come corrieri, GDO, piatDOPO GLI INCENTIVI taforme di e-commerce e di logistica di Come previsto da più parti, esaurito il vario tipo hanno, non solo implemencontributo degli incentivi governativi, tato le loro flotte, ma anche “arruolato” il mercato dei veicoli commerciali, tra un esercito di padroncini. Ecco che la maggio e giugno (ultimi dati disponibirichiesta di veicoli commerciali se, cerli, ndr) ha segnato una stagnazione con to, non è cresciuta, non è calata vertical17.750 unità immatricolate a maggio, rimente come, in realtà, si temeva all’inispetto alle 17.826 dello stesso mese 2019, zio. Certo, si è quasi azzerata la richiesta pari allo 0,4% (il confronto con il 2020 di veicoli per il trasporto persone, visto rimane ancora non attendibile). I primi lo stop al turismo, ma i furgoni tradizio5 mesi, secondo le stime UNRAE, ridunali, anche quelli con allestimenti particono la crescita a un modesto +1,6% con colari come, per esempio, gli isotermici, sono contiIl parco circolante in Italia al 30.06.2020 nuati ad andare. Totale: 3.970.000 Detto questo, natural47,0% ante Euro 4 mente, non sono state assolutamente rose e fiori, EURO 0 E 1 EURO 6 16.6% 17,8% visto che il 2020, secondo EURO 2 EURO 5 i dati forniti da UNRAE, 12,5% 14,5% l’Associazione delle Case automobilistiche estere, EURO 3 EURO 4 17,8% ha visto un calo del mer20,7% cato di quasi il 14%, con circa 163mila veicoli commerciali immatricolati e con una perdita di oltre Gli ultimi dati disponibili, pubblicati da UNRAE nella scorsa 25mila unità rispetto alprimavera, ma risalenti alla fine di giugno 2020, mostrano le 188.633 dell’intero 2019. un parco circolante di 3.970mila veicoli il 47% dei quali (circa

1.870mila) è stato immatricolato prima del 2006 ed ha quindi almeno 16 anni, con punte che superano i 25 (fonte UNRAE).


Immatricolazioni veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate Variazioni I semestre 2021-2019 MESE

2021

2019

VAR.%

GENNAIO

11.934 15.981 18.125 16.980 17.740 16.910 97.670

13.552 15.274 17.295 15.562 17.826 17.006 96.515

-11,9 + 4,6 + 4,8 + 9,1 - 0,5 - 0.6 + 1,2

FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO

TOTALE

Alla fine del primo semestre il mercato mostra una crescita soltanto di poco più di un punto percentuale, ma avvenuta fino ad aprile, a maggio, con la fine degli incentivi, il mercato ha subito una stagnazione (fonte UNRAE).

80.756 veicoli verso i 79.509 del gennaiomaggio 2019. “Come abbiamo più volte ribadito – ha detto Michele Crisci, Presidente di UNRAE – grazie al sostegno del Fondo Ecobonus è stato possibile accelerare il rinnovo di un parco circolante che a fine 2020 presentava un’anzianità media di 12 anni e mezzo. Soprattutto quando ci riferiamo al trasporto merci cittadino o di ultimo miglio, non è possibile parlare di transizione ecologica, senza che le scelte della politica siano indirizzate in questo senso”. Crisci ha ragione, perché nonostante l’immatricolazione in questi ultimi mesi, di veicoli di ultima generazione che hanno generato effetti positivi su emissioni, sicurezza stradale, ma anche per le casse dello Stato, gli ultimi dati disponibili circa il parco veicoli commerciali, pubblicati da UNRAE in primavera, sono ancora molto negativi, visto che il 47% dei veicoli circolanti sulle nostre strade, è ante Euro 4, cioè è stato immatricolato prima del 2006. Una situazione davvero incredibile con il 16,6% dei veicoli, che vuol dire oltre 635mila furgoni con più di più di 24 anni sulle spalle e quasi 500mila con più di venti anni. URGENZA DI NUOVI PROVVEDIMENTI “Non c’è più tempo da perdere – ha concluso Crisci – ed è urgente il rifinanziamento dell’Ecobonus, con incentivi all’acquisto di veicoli elettrici senza rottamazione e per le altre alimentazioni, invece, solo a fronte di rottamazione”.

A nostro giudizio, poi, un altro provC’È ANCORA TEMPO PER IL FULL ELECTRIC vedimento importante potrebbe essere D’altra parte, se è vero che la transizione il ripristino del super ammortamento, energetica, almeno per quanto riguarda che negli anni passati si era dimostrato i veicoli commerciali leggeri, sta andanmolto efficace per il comparto dei veicodo, forse lentamente, ma di certo inesoli commerciali leggeri. rabilmente verso un’elettrificazione toL’analisi del mercato del 1° quadrimetale, è altrettanto vero che tutto ciò non stre (confrontata con il 2019), conferavverrà domani. Nonostante la tecnoloma il trend positivo dei privati, stabili al gia, ormai, sia decisamente pronta per il 23% di quota di mercato (+0,7 p.p.). Sepgrande salto, non lo sono, a nostro papure in flessione, le autoimmatricolaziorere, le infrastrutture ma neanche, per ni mantengono una rappresentatività del certi versi, le mentalità. 4,8% e il noleggio a lungo termine scen“Devo dire – ci ha detto poco tempo fa de al 20,9% di penetrazione nonostante Marco Buraglio, Direttore Divisione la spinta delle Captive. Il noleggio a breve Veicoli Commerciali di Ford Italia – che termine e le piccole e medie imprese reper una diffusione su larga scala dei veicuperano quota, rappresentando rispetcoli commerciali puramente elettrici cretivamente il 5,7% e il 45,6% del mercato. do che bisognerà aspettare ancora un po’ Sotto il profilo delle alimentazioni, il benzina cede 1/3 dei volumi, scendendo al 3,2% di peneVeicoli commerciali per canale trazione sul totale, in leggeGENNAIO/MAGGIO ro calo il Diesel, che copre VAR.% UTILIZZATORE l’85,5% delle immatricola2019 2021 zioni (-2,8). Un incremenPrivati 17.442 18.501 +6,1 to a doppia cifra interessa il Noleggio breve termine 4.935 4.675 -5,3 Gpl, che sale al 2,6% di quotop* 2.109 2.615 +24 ta, mentre la forte contraAltre 2.826 2.060 -27 zione del metano lo riduce al 2% di quota. In forte asceNoleggio lungo termine 18.241 17.395 -5,3 sa i veicoli ibridi nelle vertop 11.556 9.670 -16,3 sioni HEV, PHEV e MHEV Captive* 5.534 7.011 +26,7 che raggiungono il 5,8% del altre 1.151 714 -38,0 mercato, mentre gli elettriSocietà ed Enti 33.975 36.080 +6,2 ci nel 1° quadrimestre si colTOTALE MERCATO 79.509 80.601 +1,4 locano appena sotto l’1%. L’analisi del mercato conferma il trend positivo dei privati, stabili al 23% di quota; scende al 20,9% il noleggio a lungo termine nonostante la spinta delle società Captive. Recuperano quote il canale del noleggio a breve termine sia le piccole e medie imprese, rispettivamente al 5,7% e 45,6% del mercato.

Il piu amato dagli italiani è ancora, e da moltissimi anni, il Ducato di Fiat Professional. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MERCATO PANORAMICA

Nonostante il trend sia in direzione di una netta diminuzione di gradimento dei motori a gasolio, le motorizzazioni Diesel sono ancora oltre l’85% delle immatricolazioni.

Veicoli commerciali per alimentazione ALIMENTAZIONE

Benzina Diesel GPL Metano Ibridi elettrici (HEV) Benz+elett Diesel+elett Ibridi elettrici plug-in (PHEV+REx) Benz+elett Diesel+elett Elettrici (BEV) Totale ECV (BEV+PHEV+REx) TOTALE

G ENNAIO/ MAGGIO 2021 2019

2.597 3.703 68.754 70.478 2.120 1.806 1.641 3.082 4.584 55 2.080 54 2.504 1 107 0 107 0 0 0 798 385 905 385 80.601 79.509

GENNAIO/MAGGIO VAR%

-29,9 -2,4 +17,4 -46,8 +8.234,5 +3.751,9

GENNAIO/MAGGIO QUOTE % 2021 2019

3,2 85,3 2,6 2,0 5,7 2,6 3,1 0,1 0,1 0,0 1,0 1,1 100,0

+107,3 +135,1 +1,4

4,7 88,6 2,3 3,9 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,5 0,5 100,0

La benzina continua il suo declino, scendendo al 3,2% , anche, leggermente, il Diesel che comunque copre ancora l’85,5% delle immatricolazioni. Il GPL cresce fino al 2,6% mentre il metano subisce una contrazione che lo porta al 2% di quota. Crescono velocemente i veicoli ibridi nelle versioni HEV, PHEV e MHEV che arrivano al 5,8% del mercato, mentre i full electric sono ancora appena sotto l’1%.

di tempo, il tempo necessario per creare infrastrutture valide per la ricarica”. C’è da dire che, con buona pace dei super fautori di un mondo senza carburanti fossili, nonostante stia perdendo qualche punto percentuale sul mercato, il buon vecchio Diesel non è al tramonto, almeno non lo è nel breve termine e neanche nel medio; per il lungo termine bisogna vedere l’evoluzione che ci sarà nel mondo dell’elettrico o di altre tecnologie, perché oggi il motore Diesel è sicuramente il più efficiente in assoluto. Va ricordato che molte amministrazioni cittadine che volevano bandire la motorizzazione Diesel, si stanno ricredendo, in particolare pensando all’Euro 6 D, sul quale sono stati realizzati diversi studi che hanno dimostrato che è molto meno inquinante di molti motori a benzina che stanno circolando. IL PIÙ AMATO DAGLI ITALIANI Passando ai segmenti, i più venduti (dati ANFIA di marzo 2021) sono i furgoni,

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

Tra le carrozzerie, il primo posto nelle immatricolazioni spetta ai furgoni, seguiti dai cassonati, dai pianali (soprattutto per camper) e dai furgoni isotermici.

con il oltre il 36% seguiti dalle furgonette, vicine al 30%, mentre i furgoni piccoli i cosiddetti Small Van e i derivati da vetture sono, rispettivamente, al 15 e al 9 percento. Chiudono i pick-up che

sfiorano l’8%. Per quanto riguarda le carrozzerie primeggia il furgone con il 74,5%, seguito dal cassone, con il 12,6%, dal pianale (per camper) con il 4,77% e dal furgone isotermico con il 2,9%.


QUALCHE DOMANDA A… Un mercato che ci ha sorpresi Botta e risposta con DARIO ALBANO, Managing Director di Mercedes-Benz Van Italia, e interlocutore tradizionale di Focus Furgoni Qual è la situazione nel mercato dei LCV, anche in considerazione del fatto che gli incentivi sono esauriti? Nonostante la pandemia, il mercato ci ha felicemente sorpresi. Nei primi mesi del 2020, le primissime previsioni erano al ribasso, ma il mercato dei veicoli commerciali ha innescato un meccanismo tale per cui le percentuali con il segno meno non fossero poi così incisive. Gli incentivi sono stati di grande aiuto in genere per il mercato automotive che da sempre soffre di attenzioni statali limitate e per lo più focalizzate sulle alimentazioni alternative. La nostra performance è stata positiva nel 2020, e continua ad esserlo anche nel 2021. Indubbiamente gli incentivi statali rappresentano una forte leva che ci auspichiamo inizi ad essere presente per l’automotive in maniera sempre più costante e più duratura.

Il trend è verso una diminuzione di gradimento del Diesel e un aumento, cauto, dell’elettrico. Ma i motori Diesel sono davvero arrivati a “fine corsa”? Noi abbiamo iniziato già da tempo un processo di elettrificazione dei nostri prodotti, all’interno di un piano denominato “Ambition 2039” e che ha l’obiettivo principale di riduzione delle emissioni. Il 2039 segna infatti per Mercedes l’anno in cui tutta la produzione Mercedes sarà “carbon neutral” ovvero completamente a zero emissioni: obiettivi certamente ambiziosi, ma è sicuramente una strategia che accompagnerà Mercedes nel cambiamento verso un nuovo concetto di mobilità sostenibile. Per noi, quindi, l’elettrico rappresenta il futuro della mobilità, al quale ci stiamo velocemente avvicinando, ma ciò non esclude il fatto che i Diesel di oggi, siano quelli più puliProprio gli ultimi incentivi hanno contribuito, ti di sempre e che per molti anni ancora giochein parte, a svecchiare il nostro parco, tra i ranno un ruolo fondamentale nelle nostre vendite. più obsoleti d’Europa, ma c’è ancora da fare molto. Cosa sperate o proponete? Come va la vendita degli elettrici, Sicuramente, l’inserimento in seconda battu- in generale e in particolare di MB? ta degli incentivi in favore dei motori tradizionali Il mercato dell’elettrico sta correndo a livello monha contribuito a velocizzare il ricambio di un par- diale. E ne abbiamo avuto evidenza soprattutto nel co che rimane di per sé tra i più vecchi. La velo- 2020, anno della pandemia, nel quale le vendite dei cità con cui si esauriscono gli incentivi dimostra veicoli elettrici sono cresciute rispetto al calo avappunto quanto ancora si potrebbe fare e quanto venuto per le altre alimentazioni. I veicoli elettrici i fondi destinati ai motori Diesel non siano abba- e i vantaggi ad essi legati attirano l’attenzione di stanza. Al di là degli incentivi stanziati per le tra- sempre più clienti, nonostante la necessità di ulzioni alternative è necessario che quelli in favore teriori e sicuramente più efficienti infrastrutture di dei motori Diesel, che costituiscono la quasi tota- ricarica. Il consumatore si sta evolvendo ed è semlità del mercato, siano presenti per periodi dura- pre più consapevole dell’impatto diretto che le proturi e non per periodi di tempo molto limitato per prie scelte e comportamenti di consumo avranno via della ridotta dimensione dei fondi stanziati. sull’ambiente. Molti dei nostri clienti, infatti, hanno

Immatricolazioni veicoli commerciali per carrozzeria, nel 2020

PIANALE 7.607 4,77%

CASSONE 20.048 12,56% (dati ANFIA del 31.03.2021)

FURGONE ISOTERMICO/ COIBENTATO 4.574 2,87%

ALTRO 10.288 6,45%

FURGONE 117.048 73,35%

già manifestato questa loro volontà anche in virtù dei limiti delle emissioni di CO2 che si affiancano a incentivi e sussidi per supportare gli investimenti per le loro Aziende. Ad oggi le vendite dei nostri eVito ed eSprinter sono rilevanti e abbiamo dato ai nostri clienti la possibilità di poter acquistare, dalla fine del 2020, anche i veicoli eVito Tourer e la EQV per soddisfare le esigenze di mobilità in tema di trasporto persone. C’è qualche novità in vista in casa Mercedes-Benz? Entro quest’anno tutta la gamma si rinnoverà nelle motorizzazioni e nelle emissioni. L’ormai conosciuto e performante motore OM654 sarà l’unico protagonista della nostra gamma e sarà in linea con le stringenti normative obbligatorie dal 1° gennaio 2022. La grande novità sarà infine il Citan, che dal debutto del 2012, cambierà nella sua totalità quest’anno e si presenterà sotto doppia veste: una dedicata alle varie sfaccettature del trasporto commerciale e sarà capitanato dal nuovo “Citan”, e un’altra, tutta nuova completamente focalizzata sul segmento private, e che verrà lanciata con il naming Classe T, in linea quindi con l’offerta delle passenger car Mercedes-Benz. A seguire entrambe le versioni saranno disponibili con trazione elettrica rispettivamente con eCitan ed EQT.

Passando ad argomenti più “leggeri”, nel mercato dei veicoli commerciali, secondo ANFIA, è il Ducato il “più amato dagli italiani”, seguito da Doblò Cargo e dal Daily ( che però appartiene a una classe di peso superiore); al quarto posto il Fiorino che solo da due anni ha tolto il posto alla Panda Van. Al quinto posto il primo “straniero”, il Ford Transit Custom, che è seguito dal Transit “classico”. Dopo i due Transit, nell’ordine seguono Renault Master, Mercedes Sprinter, Citroen Jumper, Citroen Berlingo. Solo sedicesimo il primo Peugeot e diciassettesima Volkswagen, con il Caddy. Comunque, secondo i dati di Dataforce, a giugno, Fiat Professional, Citroen, Peugeot, Renault e IVECO sono, nell’ordine ai primi cinque posti nel mercato dei LCV. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MERCATO STELLANTIS

Il francese Eric Laforge, dopo una lunga carriera nel Gruppo Fiat, nel 2020 è diventato capo di Fiat Professional, dal febbraio scorso è responsabile LCV del Gruppo Stellantis per l’Europa.

EFFETTO STELLANTIS

Quale sarà il futuro dei veicoli commerciali di Stellantis? Quali sono gli obbiettivi primari? Come potranno convivere veicoli simili di cinque brand diversi? Ce lo ha spiegato Eric Laforge, Head of LCV Enlarged Europe del gruppo italo-franco-americano di

Ferruccio Venturoli

E

ra la primavera scorsa quando Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis presentava la tecnologia che avrebbe spinto il nuovo veicolo commerciale leggero a idrogeno del Gruppo, ma anche il primo in assoluto nel panorama degli LCV. Per il momento, fu detto, la tecnologia sarà riservata ai mid van di Peugeot, Citroen e Opel, quindi Expert, Jumpy e Vivaro. In quell’occasione fu detto anche che dopo l’omologazione, presumibilmente a fine 2021, inizieranno a circolare i primi modelli in Francia e Germania e successivamente la sperimentazione continuerà anche negli altri Paesi europei. Non è escluso dunque che questa tecnologia possa, in futuro, essere allargata anche ai veicoli di Fiat Professional. Ma ci perdoneranno in Stellantis se vediamo l’ipotesi della diffusione di furgoni a idrogeno ancora un po’ lontana da venire e ci Il RAM Promaster è solo uno dei veicoli commerciali su base Fiat Professional destinati al ricco mercato americano.

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concentriamo sul futuro più prossimo, sempre per quanto riguarda Stellantis. Perché, va detto chiaramente, l’unione di tanti brand suscita, almeno in qualcuno di noi, forse non troppo addentro, qualche curiosità, se non altro di sapere come verrà sviluppato il “programma” futuro dei veicoli commerciali. A darci qualche informazione è stato Eric Laforge, Head of LCV Enlarged Europe di Stellantis. “La prima cosa da dire – ha esordito Laforge – è che tutti i prodotti futuri dovranno rispondere ai quattro “pilastri”, che sono altissimi standard produttivi, fissati da Stellantis: devono essere sicuri, ecologici, connessi, e accessibili al maggior numero di persone possibile. Quindi, tra i progetti futuri più immediati, c’è l’elettrificazione di tutta la gamma con l’obbiettivo di avere un veicolo elettrico su ciascun segmento; ma attenzione – ha sottolineato – questo deve essere fatto senza alcun compromesso sul payload e sulle dimensioni o sulla volumetria. Abbiamo da poco lanciato l’eDucato, Jumper e Boxer sono già in commercio in versione full electric; in quello che noi chiamiamo il segmento“K0”, c’è una “medium size” come l’ë-Jumpy e, a fine anno, introdurremo l’elettrico anche nel segmento “K9” , quello del Berlingo. Quindi vuol dire che a fine anno avremo in ogni segmento del mercato un veicolo elettrico”. Quindi l’elettrificazione è il primo e più importante Focus di Stellantis. “Si, nel prossimo futuro la cosa più importante è l’elettrificazione. Aggiungerei – dice ancora Laforge – che oltre allo sviluppo di questi tre modelli elettrici, ce n’è anche un quarto che per noi potrebbe essere l’occasione di creare un quarto e nuovo segmento di LCV sulla base della Citroën Ami, che lanceremo a breve anche nella versione ‘Cargo’. Per noi è una proposta molto interessante per le consegne in ambito urbano, dove spesso non serve avere una volumetria più grande”. E la sicurezza? “Anche la sicurezza – riprende Laforge – è un nostro focus primario, il Nuovo Ducato, per esempio, offre un range completo di Sistemi Avanzati di Assistenza alla

La Citroen Ami cargo elettrica che verrà lanciata a breve e rimarrà un’esclusica del brand Citroën; con l’Ami Cargo Stellantis vorrebbe esplorare un quarto segmento negli LCV.

Guida (ADAS) sia in marcia sia in fase di parcheggio. Parlando, invece, di connettività, posso dire che ogni volta che lanciamo un veicolo nuovo, full electric o no, facciamo sempre un passo avanti anche in termini di connettività”. In futuro ci sarà un’uniformità di modelli nell’ambito del Gruppo? “In linea di massima – risponde il manager di Stellantis – una certa uniformità c’è già, non dimentichiamo che con PSA, siamo partner, come FCA, ormai da quarant’anni (attraverso una società mista denominata Sevel, partecipata al 50% da Fiat e PSA. n.d.r.), anche se c’è stato un momento di distacco: comunque, Fiorino, Scudo, e Ducato sono in comune e continuerà così. Sul K0 e K9 che sono i segmenti di Berlingo, Doblò, Jumpy e Talento, ci sarà una certa convergenza”. Ci sarà un’unica piattaforma dalla quale usciranno i vari modelli? “Sì, la piattaforma sarà decisamente la stessa – dice Laforge – anche se qualcosa rimarrà in esclusiva per alcuni brand. Fiat Professional avrà un futuro Doblò basato sulla piattaforma dell’attuale Berlingo, un Talento (o Scudo, vedremo il nome) basato sulla piattaforma del Jumpy; il Fiorino sarà soltanto Fiat Professional, mentre Citroën si distinguerà con l’Ami Cargo, che sarà in esclusiva. Tutto il resto delle gamme sarà in

comune con i cinque brand che abbiamo in Europa, anche se Ducato, Jumper e Boxer saranno leggermente diversi”. Questa nuova piattaforma riguarderà anche il mercato USA? “Diciamo che già oggi ci sono degli sbocchi nel mercato nordamericano, visto che il RAM ProMaster e il ProMaster City sono derivati da veicoli Fiat Professional. Certamente – ammette Laforge – ci sono una serie di studi in corso per alcuni modelli che oggi non sono nella gamma RAM e che avranno un’architettura di base che arriverà dall’Europa, probabilmente su base Jumpy. Ci sono delle valutazioni in corso che riguardano anche l’elettrificazione. Quando RAM avrà una gamma elettrificata completa, presenterà più interesse e un potenziale di vendita più importante anche per l’Europa. E viceversa, naturalmente”. Dunque il Gruppo Stellantis anche dal punto di vista dei veicoli commerciali leggeri è in una fase di grande evoluzione. “Certamente ci sarà una strategia commerciale nuova: ogni volta che studieremo un nuovo prodotto – conclude – guarderemo sempre al mercato del suo continente di partenza, ma anche e soprattutto all’interesse che può riscontrare sui mercati degli altri continenti, per razionalizzare e ottimizzare la produzione. Insomma, la nostra visione oggi è diventata davvero mondiale”. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MERCATO IL VAN AL TEMPO DEL COVID

Il primo embrione di una logistica

scatenata

Con la crisi sanitaria gli italiani hanno imparato ad apprezzare l’e-commerce e, in generale, le consegne a domicilio, dando vita a una situazione nuova che vede il veicolo commerciale assoluto

protagonista di

Ferruccio Venturoli

S

e c’è un fenomeno che più racchiude i cambiamenti sociali degli ultimi anni, quello non può essere che l’esplosione dell’e-commerce. E con lui quella della logistica in generale e delle consegne dell’ultimo miglio. Secondo il report “eCommerce B2c: la chiave per ripartire” del Dipartimento di Ingegneria

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Gestionale del Politecnico di Milano, da gennaio a maggio 2020 si contano 2 milioni di nuovi consumatori online in Italia, per un totale di 29 milioni. Di questi, 1.3 milioni sono quelli da attribuire alle conseguenze causate dalla crisi del Covid-19 (stime Netcomm). In particolare, se da un lato è aumentato il valore degli acquisti online di prodotto (+31% per un

valore di +5,5 miliardi di euro in 12 mesi), dall’altro si è registrato un calo decisivo dei servizi (-47%) legato soprattutto alla crisi dei settori turistici. In particolare, secondo il report, “dei 5,5 miliardi di euro di incremento totale, 1,1 miliardi sono realizzati dal Food&Grocery, 1 miliardo dall’Informatica ed elettronica di consumo e 700 milioni dall’Abbigliamento”.


L’e-commerce ha portato a una estrema parcellizzazione delle consegne, con un conseguente aumento della quantità di veicoli nei centri urbani.

Eppure oggi, essendo il furgone il primissimo embrione di una logistica scatenata e in continua evoluzione, è diventato un prodotto di punta che contribuisce anche a tenere alto il fatturato dei Costruttori.

Nell’ultimo report sul trasporto merci in Europa e in Italia di ANFIA, si registra come la quota delle vendite online sul totale delle vendite al dettaglio è passata dal 16% del 2019 al 19% nel 2020. Dunque, il mondo del trasporto e della logistica urbana è stato attraversato da cambiamenti che possono tranquillamente definirsi epocali. Oggi è la

consegna a domicilio, effettuata principalmente dalla rete di corrieri; a farla da padrone è allora il furgone, il veicolo commerciale leggero, la furgonetta, un mezzo che, proprio perché “da lavoro” era, fino a poco tempo fa, quasi bistrattato e comunque tenuto, nella considerazione delle Case, ben lontano dai prodotti più da “vetrina”, come le automobili.

L’ESPLOSIONE DELL’ULTIMO MIGLIO Allora la logistica urbana cambia rapidamente: se da un lato si diffondono nuovi modi di distribuzione delle merci, con un aumento e una parcellizzazione delle consegne, ma anche con l’ideazione di punti di ritiro, di consegne notturne o di quelle su appuntamento, dall’altro una crescente attenzione al tema della sostenibilità pone l’accento sull’importanza di mezzi di trasporto a basse emissioni e sulla necessità di ridurre l’impatto ambientale attraverso strategie www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MERCATO IL VAN AL TEMPO DEL COVID

strutturali che prevedano la riduzione di costi e inefficienze. Una delle conseguenze più evidenti dell’impatto dell’e-commerce sul trasporto merci è la nascita di una vera e propria city logistics che cerca di elaborare soluzioni migliorative della distribuzione delle merci in città. Tra queste soluzioni, la diffusione di veicoli commerciali elettrici o ibridi che, grazie al loro basso impatto ambientale e acustico, garantiscono l’accesso alle zone a traffico limitato e le consegne notturne. Anche dal punto di vista infrastrutturale l’ambiente urbano è destinato a cambiare. Se da un lato, infatti, questi nuovi mezzi richiedono un numero sempre maggiore di infrastrutture di ricarica adeguate, dall’altro si vanno diffondendo pratiche di “intermodalità” cittadina, mediante uso, per esempio, di veicoli leggeri e cargo-bikes. La nuova frontiera della distribuzione urbana si muove anche verso la creazione di hub logistici “last mile” posti ai confini dei centri urbani che fungono da snodo logistico per la distribuzione delle merci, e l’adozione di delivery points, cioè punti di raccolta e smistamento merci facilmente raggiungibili sia dai fornitori di prodotti sia dai clienti che li hanno acquistati. CAMBIAMENTO TANGIBILE ED EPOCALE Dunque il cambiamento è vero, è tangibile ma, inevitabilmente insieme a cose buone c’è anche un rovescio della medaglia: per esempio quello dei

Chi paga i costi della logistica? Attualmente c’è una grande confusione e si rischia che i costi ricadano sull’anello più debole della catena, l’autista o, peggio, il padroncino.

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CHE NE PENSA UN GRANDE COSTRUTTORE Parlando di logistica e di evoluzione dei veicoli commerciali non si può non sentire, in proposito, anche il rappresentante di un grande costruttore, a maggior ragione di un Costruttore che ha fatto, negli anni, del suo veicolo commerciale, il Daily, un vero best seller, anche al di là dei confini nazionali.

Allora, come è cambiato con la crisi sanitaria, il modo di intendere il furgone, lo chiediamo a Massimo Revetria, che di IVECO è Head of Business Line Light del Mercato Italia. “La crisi sanitaria – risponde Revetria – ha sicuramente accelerato dei trend che già si erano manifestati negli anni precedenti. Sempre di più il consumatore si rivolge a servizi di consegna a domicilio e anche l’ecommerce sta crescendo in modo esponenziale. Inoltre, i piani di incentivi, l’Industria 4.0, il rifinanziamento della legge Sabatini e gli investimenti pubblici stanno favorendo un’importante crescita anche del settore dei veicoli commerciali. La forza del Daily è sempre stata proprio quella di mutare per poter soddisfare le più svariate esigenze di utilizzo, rimanendo sempre fedele al proprio DNA: la robustezza data dal telaio a longheroni, la maneggevolezza e la sicurezza garantite dalla trazione posteriore”. In che modo i cambiamenti legati all’esplosione dell’e-commerce, all’aumento delle consegne, hanno interferito o interferiscono nella progettazione di un nuovo veicolo, in particolare del Daily? “Come ho detto prima – riprende Revetria – noi cerchiamo di adattarci al cambiamento. Abbiamo notato che stanno emergendo tre tendenze fondamentali, la prima è che le vendite online promuovono la crescita della logistica dell’ultimo miglio, la seconda è che le pratiche di telelavoro e le funzioni predittive basate su algoritmi incoraggiano sempre più persone ad acquistare veicoli connessi e la terza è il passaggio a un’economia più sostenibile, che accende l’interesse per i carburanti alternativi e i veicoli a emissioni ridotte, come i nostri, che stanno rapidamente sostituendo quelli di vecchia generazione. Il nuovo Daily soddisfa i requisiti

di ogni tipo di mission, perché è stato progettato sulla base dei bisogni del cliente e dei trend di mercato. Questi indubbi cambiamenti nel trasporto e nella logistica, porteranno a rivedere la suddivisione dei segmenti e quindi le soluzioni progettuali e le scelte di marketing? “IVECO arriva con la risposta giusta al momento giusto. La nostra risposta – dice sempre Massimo Revetria – è il nuovo Daily. Infatti, il mondo dell’edilizia è in forte sviluppo, come possiamo vedere ogni giorno sulle nostre strade, e sono previsti altri piani di incentivi e investimenti pubblici che favoriranno ulteriormente questa crescita. Anche la distribuzione specializzata è in trend positivo, una situazione data anche dallo sviluppo del noleggio. Non solo, la catena del freddo è in crescita, con normative sempre più stringenti, ed è stimolata dal boom della spesa online. Proiettandoci nel futuro, possiamo infine contare sulla nostra leadership nelle trazioni alternative”. La nuova situazione di aumento dei veicoli in ambito urbano, sta portando verso scelte di motorizzazioni alternative, in particolare elettriche, in generale meno inquinanti. IVECO come si pone a questo proposito? “Sostenibilità e tecnologia sono i cardini su cui si fonda la nostra esperienza. IVECO – conclude Revetria – è leader europeo delle trazioni alternative e, anche nel caso della gamma leggera, la nostra attenzione è costantemente rivolta alle esigenze di mercato e ai requisiti della decarbonizzazione. Al momento posso dire che stiamo lavorando al Daily elettrico, che coniugherà tradizione, tecnologica e innovazione. Per il resto, continueremo a offrire soluzioni sostenibili con i nostri veicoli alimentati a trazione alternativa”.


“I piani di incentivi, l’Industria 4.0, il rifinanziamento della legge Sabatini e gli investimenti pubblici – ha detto Massimo Ravetria – stanno favorendo un’importante crescita anche del settore dei veicoli commerciali”.

costi della logistica, costi economici, ambientali e perché no, sociali. Allora, la prima domanda che ci viene in mente è: questo aumento verticale della logistica e della frammentazione delle consegne, crea caos, aumento del traffico e, quindi, dell’inquinamento nei centri urbani. Come si fa? È una domanda che giriamo a Massimo Marciani, presidente del Freight Leaders Council e uno dei massimi esperti di logistica del nostro Paese. “La domanda non è fuori luogo – risponde Marciani – nel senso che stiamo andando sempre di più verso il concetto di mobilità come servizio, quindi di logistica come servizio. A questo trend i ‘decisori locali’ non possono opporsi, perché devono avere come priorità il benessere, la soddisfazione, quindi l’interesse dei cittadini, che è anche quello di ricevere la merce quando vogliono e nelle modalità che vogliono. Quindi, secondo me, è finita l’epoca dei divieti, l’epoca del ‘non si può entrare in centro’ o del ‘non si può consegnare’, o delle targhe pari e dispari; quell’epoca è finita e non tornerà più. Ma la grande sfida è: come rendere tutto questo sostenibile?”

L’AZIONE CONGIUNTA DEI COMUNI Alla fine dello scorso anno l’ANCI ha presentato un Position Paper al Ministero dei Trasporti; tra le altre cose i Sindaci hanno scritto che le nostre città sono una risorsa, che devono essere valorizzate, minimizzando gli impatti, ma concretamente che si fa? “Qualcosa si muove – riprende il presidente di FLC – per esempio il progetto, che speriamo possa vedere velocemente la luce, della creazione di un sistema di ingresso o di accreditamento alla ZTL unico per tutta Italia, potrebbe essere un passo in avanti decisivo nella logica di rendere la vita di chi guida un furgone nell’ultimo miglio più semplice, ma anche per creare un sistema più governabile”. Dunque, saranno i comuni a risolvere il problema dei parcheggi “selvaggi” dei furgoni delle consegne? “Il problema – risponde subito Marciani – non è il padroncino che parcheggia il furgone in seconda fila per consegnare; quello è l’effetto del sistema che non va, non la causa. Né possiamo sperare che gli facciano la multa perché la multa non va alla grande azienda che vende, spedisce e guadagna, ma al ‘povero’ padroncino. Cioè sono le grandi aziende di e-commerce che portano tanti veicoli nei centri urbani a essere responsabili e le amministrazioni comunali non possono certo rifarsi sugli autisti”.

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, AMBIENTALE E SOCIALE Si dice che chi si occupa di logistica deve lavorare su tre dimensioni: la sostenibilità ambientale e su questo tutti i costruttori stanno lavorando per lo sviluppo di nuovi modelli e di nuove motorizzazioni. Abbiamo esempi lodevoli di economia circolare nella produzione; ci sono cioè dei Costruttori che in fase di realizzazione del veicolo prevedono anche la circolarità del riutilizzo dei materiali utilizzati. Quindi dal punto di vista ambientale, credo che ci sia una consapevolezza e anche degli investimenti che ci porteranno alla decarbonizzazione del settore. A nostro giudizio, però ci sono delle tematiche di sostenibilità economica e sostenibilità sociale che sono due punti sui quali c’è grande necessità di lavorare. In sostanza, ecco la seconda domanda che viene da porci: chi paga i costi, in tutti i sensi, della logistica? Perché la sostenibilità economica implica che a fronte di un servizio ci deve essere sempre un corrispettivo cioè deve esserci qualcuno che paga per la consegna, perché l’impressione è che si scarichino i costi sempre sull’anello più debole della catena: il corriere, quindi l’autista, quindi, spesso, il padroncino che viene strozzato. “Certo che deve esserci qualcuno che paga. Basta con le consegne gratis. La consegna – risponde ancora Massimo Marciani – deve essere quantificata ufficialmente e offerta da chi vende. Ora il cliente ha la falsa illusione che acquistando su una piattaforma di e-commerce non paga la consegne, e non è possibile. Chi offre la merce non ha un negozio fisico ma solo virtuale e il cliente non può andare a comprare la merce, quindi è il venditore che la deve consegnare a casa o in un hub; quella parte della ‘transazione’ deve essere quantificata e inclusa. Insomma, se un’azienda sceglie di non servirsi più dei negozi fa una scelta ben precisa e deve assumersene i relativi costi. Il tema dell’e-commerce e dei canali digitali sta diventando un vero problema”. #

Massimo Marciani: “Secondo me, è finita l’epoca dei divieti, l’epoca del ‘non si può entrare in centro’ o del ‘non si può consegnare’, o delle targhe pari e dispari; quell’epoca è finita e non tornerà più”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MERCATO NOLEGGIO

Dentro al noleggio Come funziona una Captive Company, quanto conviene ad un Costruttore gestire il renting in proprio? E ancora, i veicoli commerciali elettrici, quanto contano nel business? Quattro chiacchiere con gli addetti ai lavori di

Ferruccio Venturoli

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rima di tutto diciamo una cosa: quello che scriviamo è spesso frutto non solo di ricerche, ma anche di interessanti chiacchierate con addetti ai lavori, persone, uomini e donne, che vivono e lavorano nel settore di cui raccontiamo. Così, per scrivere un articolo sul noleggio a lungo termine dei veicoli commerciali leggeri, visti da una visuale captive, ovvero da quella della società di noleggio dei vari Costruttori, abbiamo parlato con un po’di persone: con Valentina Pedrazzoli, Amministratore Delegato di CharterWay, la struttura di MercedesBenz che si occupa del noleggio, con Salvatore Cardile, Marketing & Converted Sales Manager di Fiat Professional e con Simone Faugno, Country Rental Sales Manager di Renault Italia. Ed è bene Valentina Pedrazzoli, amministratore delegato di CharterWay, la struttura di Mercedes-Benz che si occupa di noleggio. “Il trend del noleggio a lungo termine per i veicoli commerciali – dice – è in costante crescita”.

parlare con più persone, perché così si sentono più “campane”, perché qualcuna di queste conferma le opinioni che hai, altre ti dicono che forse non hai capito niente. Così Simone Faugno, parlando del noleggio a lungo termine, una modalità in grande crescita, ci sorprende un po’ quando afferma che: “però, ancora oggi il 60%, ma anche di più, delle aziende, per un veicolo commerciale, va sull’acquisto o si appoggia ai canali finanziari (leasing), perché il veicolo commerciale è un bene che viene utilizzato per molto tempo, spesso viene portato a fine vita e viene ‘maltrattato’; e se viene

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maltrattato, alla riconsegna il cliente dovrà pagare delle penali per la maggiore usura del bene rispetto al previsto”. UNA FORMULA APPEALING PER I CLIENTI B2B Eppure Salvatore Cardile ci dice che: “La tendenza agli acquisti in noleggio, in Italia come nel resto d’Europa, è in netto aumento, mostrando, soprattutto tra i veicoli commerciali, un trend che sfiora, oggi, circa un terzo delle vendite totali. Le condizioni proposte e i servizi abbinati, sempre più completi, rendono infatti il noleggio una formula appealing per


formula di noleggio, laddove l’azienda preferisce considerare il TCO (Total Cost of Ownership) come costo fisso annuo. Il trasporto merci è, per definizione, quello maggiormente interessato dal noleggio in quanto utilizzato esclusivamente da una clientela business (aziende / ditte individuali / possessori di partite iva) con vantaggi fiscali differenti dalla clientela privata”. DUE DIVERSE SITUAZIONI PER IL LUNGO TERMINE Ma ripartiamo ancora da Faugno: “Oggi – dice – il noleggio a lungo termine, si divide in due grandi parti: quella di chi fa del noleggio a lungo termine il proprio core business, quindi i noleggiatori istituzionali e quella delle società Captive; in virtù della grande crescita del noleggio, infatti, ogni Costruttore ha creato la propria società Captive, che in Renault è Renault Lease. Ma attenzione, il Costruttore non noleggia mai in prima persona, vende i veicoli (oltre che ai noleggiatori) alla sua stessa società Captive che, a sua volta, definirà un canone da proporre al cliente finale”. Recentemente si è dato molto spazio alle società Captive per lo sviluppo del prodotto noleggio, non solo in ambito flotte, ma anche per quanto riguarda le piccole e medie imprese e il cliente privato. Nello stesso modo il canale noleggio negli ultimi cinque anni ha avuto un’esplosione esponenziale tanto più significativa perché ha riguardato anche i privati e le PMI; cioè a dire, nuove forme di utilizzo e non più di possesso stretto, viaggiano nella direzione dell’utente finale. E il noleggio stesso è diventato un strumento aggiuntivo di quote di mercato. un numero sempre maggiore di clienti. In ambito B2B poi, tutte le tipologie di clientela ricorrono alla soluzione in noleggio lungo termine. Il rapporto percentuale naturalmente varia a seconda di alcuni parametri caratteristici del business: dimensione del parco veicoli, tipologia degli stessi veicoli (segmento, configurazione, allestimento, ecc..) e dimensione dell’azienda. Solitamente – dice ancora Cardile – maggiore è la dimensione dell’azienda o del parco veicoli e maggiore è la percentuale di vendite a noleggio sul totale. In alcuni casi si arriva al 100% delle vendite con

Il noleggio a lungo termine si divide in due grandi parti: quella dei noleggiatori istituzionali e quella delle società Captive; in virtù della grande crescita del noleggio, infatti, ogni Costruttore ha creato la propria società Captive. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MERCATO NOLEGGIO

E PSA propone Free2Move UN BUSINESS NEL BUSINESS? Quello che c’è da capire è quanto influi­ sce il noleggio Captive nel business di un Costruttore. Ce lo spiega Valentina Pedrazzoli, AD di CharterWay. “Il noleggio – dice – influisce per una quota complessiva (auto + van) del 20% (anche se nel 2020, ovviamente, è un po’ calato) ma non soppianterà la proprietà; ci vorrà tanto tempo per cancellarne il concetto. Quella del noleggio, comunque è una strada per commercializzare il veicolo. Va detto anche che il noleggio, non è più quel ‘prodottino’ di nicchia che qualche azienda più organizzata andava a cercare perché comunque ottimizza la gestione o i costi, ma è una scelta fatta ormai anche da piccole o medie imprese. Per forza di cose si definirà come un pezzo importante del canale distributivo e la distribuzione non potrà farne a meno”. A questo punto viene da chiedersi se a un Costruttore convenga più noleggiare o più vendere i propri veicoli. “Convengono entrambe le cose – riprende la Pedrazzoli – perché il noleggio si porta dietro, in termini di customer centricity, tanti elementi positivi; il cliente sceglie il veicolo, lo configura, lo ‘compra’, anche se in realtà non lo compra, pagherà un canone di noleggio per averne l’utilizzo e tutta una serie di servizi che, soprattutto quando prestati da una Captive Company, mette in campo tutto quello che il brand crea, mantiene, “Da quanto è stato osservato in questa fase iniziale di vendita dei veicoli commerciali elettrici – dice Salvatore Cardile di Fiat Professional – il ricorso al noleggio è decisamente superiore alla media”.

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Free2Move è il brand di mobilità del Gruppo Stellantis e tra le varie formule offerte annovera anche il noleggio a lungo termine di vetture e di veicoli commerciali delle gamme Peugeot, Citroën, Opel e DS Automobiles. L’offerta di noleggio a lungo termine parte dai 12 fino ai 60 mesi con un chilometraggio fino a 200.000 km. Con una serie di servizi accessori inclusi e in opzione, un servizio clienti completamente dedicato e a supporto del cliente dalla fase di consegna e per tutta la durata contrattuale, questa soluzione consente di poter contare su una proposta all inclusive con un budget mensile controllato. Il noleggio a lungo termine è sempre stata la soluzione preferita da aziende di medio grandi dimensioni ma dal 2017, anno di lancio di Free2Move Lease in Italia, i trend hanno visto crescere notevolmente la richiesta da parte di piccole imprese, professionisti e anche privati. Questi ultimi sono raddoppiati tra il 2019 e il primo trimestre 2021, arrivando a rappresentare il 15%. Per Free2Move Lease la quota di veicoli commerciali noleggiati è intorno al 20% della produzione da inizio anno ma il potenziale di crescita è alto anche vista la ricca offerta di questo tipo di veicoli offerti dal gruppo in ogni segmento, oggi anche in versione elettrica dapprima con e-Expert, e-Jumpy, Vivaro van-e e, nel corso di quest’anno, anche con la versione elettrica sui modelli degli altri segmenti LCV. Le motorizzazioni elettriche in generale si coniugano perfettamente con il noleggio a lungo termine basti pensare che la metà delle consegne di Free2Move Lease, in questa prima parte dell’anno, rispetto ai modelli che hanno sia la versione termica che quella elettrica o ibrida plug-in, è proprio su queste ultime.

genera e sviluppa per la soddisfazione del cliente, per creare un sistema ottimale”. Forse è questo l’aspetto fondamentale della validità del noleggio come “prodotto” per la commercializzazione del veicolo. Ma non è l’unico, perché si creano anche, ovviamente, diversi benefici in termini di gestione dei valori residui, di gestione dei volumi dell’usato sul mercato, cioè si porta dietro tutta una gamma di aspetti che un costruttore non ha con la vendita pura, perché quando si è venduto un veicolo, questo è venduto e nessuno sa quando e se il cliente tornerà.

UN’ESPLOSIONE DI OPPORTUNITÀ Ma, allora, possiamo dire che con il noleggio Captive forse non c’è proprio un business in più del Costruttore, ma permette comunque a una serie di strutture dell’azienda che in un altro caso non lavorerebbero, di lavorare. “Secondo me – dice ancora Valentina Pedrazzoli – il noleggio è un’esplosione di opportunità, perché non lavora solo la vendita, visto che a questa sono legate le attività di after sale, le attività di assistenza della rete, della finanziaria etc, e tutto il sistema ne beneficia”.


A proposito di Mercedes, il noleggio a lungo termine della Stella, quello che il cliente può richiedere direttamente nelle concessionarie ufficiali in alternativa all’acquisto o ai contratti di finanziamento o leasing, si chiama myMobilityPass. Oltre alla possibilità di guidare un nuovo veicolo senza affrontarne l’acquisto, c’è una serie di servizi inclusi pensati per un’esperienza all-inclusive, “senza pensieri”: innanzitutto l’intera gestione amministrativa (dall’immatricolazione alle tasse), la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’assistenza 24/7 e le coperture assicurative complete: l’assicurazione RCA, furto/incendio e Kasko. Inoltre è possibile integrare in qualsiasi momento nel contratto il cambio degli pneumatici, aggiungere servizi di mobilità come il veicolo sostitutivo, senza dimenticare garanzie particolari come la PAI (personal accident insurance) o la possibilità di installare allestimenti specifici necessari per la propria attività. UN TREND IN CRESCITA COSTANTE Come per il noleggio in generale, anche il trend di myMobilityPass, per quanto riguarda i veicoli commerciali, è in crescita costante. “I motivi stanno in un’offerta di un prodotto premium completo e modulare – riprende Valentina Pedrazzoli – da sempre attento alle esigenze dei clienti. Per questo, soprattutto durante la pandemia, abbiamo proposto soluzioni flessibili e personalizzabili, cucite sulle necessità di professionisti e imprese che oggi si trovano ad affrontare un contesto quanto mai incerto e competitivo. Mi riferisco all’opzione dei ‘Mini-Canoni’ iniziali, una modalità di pagamento light che permette di partire con il noleggio di qualsiasi veicolo commerciale pagando solo 1€ al giorno per i primi 3 mesi; senza dimenticare il ‘DynamicLease’, il cui canone dinamico si parametra automaticamente in base ai chilometri percorsi di mese in mese; e oggi – continua l’amministratore delegato di CharterWay – il ‘FreeLease’, la novità dedicata a chi desidera noleggiare un eVan a condizioni uniche e irripetibili, con la possibilità di restituirlo senza penali anche dopo solo 6 mesi. ‘Ma non è detto che vorrai farlo!’. E non finisce qui, a breve presenteremo una nuova offerta mid-term dedicata a tutta la gamma dei nuovi

Il noleggio si porta dietro, in termini di customer centricity, tanti elementi positivi che, se prestati da una Captive Company, mettono in campo tutto quello che il brand ha elaborato per la soddisfazione del cliente, creando un sistema ottimale.

Nell’offerta di noleggio dei veicoli commerciali elettrici, Mercedes-Benz ha incluso anche la possibilità di installare una Wallbox presso la propria abitazione o sede.

veicoli Mercedes-Benz, così come per i Certified (Usato garantito Mercedes)”. L’ELETTRICO, LA NUOVA FRONTIERA Dopo aver chiarito il concetto del noleggio a lungo termine e, soprattutto, come funziona il noleggio Captive, entriamo in quello che è l’argomento del momento, l’elettrico. Cerchiamo di capire cioè, al di là delle “chiacchiere da bar”, al di là delle frasi trionfalistiche, se i veicoli elettrici sono un prodotto appetibile sul mercato del noleggio. A questo proposito va ricordata un’iniziativa presa da alcuni Costruttori qualche anno fa, all’inizio della commercializzazione dei veicoli elettrici: “A quei tempi – racconta Simone Faugno – si temeva molto per possibili inefficienze delle batterie, quindi

si proponeva al cliente di comprare il veicolo e di noleggiare, a un canone piuttosto basso, la batteria di trazione che costava molto; era una sorta di assicurazione: se la batteria avesse avuto grossi problemi sarebbe stata sostituita. Per quanto riguarda il noleggio dei veicoli commerciali elettrici – dice ancora Faugno – questo va più a rilento delle vetture, perché praticamente interessa solo quelle aziende che lavorano nell’ultimo miglio”. Ancora una volta Salvatore Cardile dissente dal suo collega di Renault Italia, perché da quanto è stato osservato in questa fase iniziale di vendita di veicoli commerciali elettrici “il ricorso al noleggio – dice – è decisamente superiore alla media. Anche le medie chilometriche e le durate del noleggio sono differenti, segno di un’elevata ‘customizzazione’ dell’offerta non solo legata alla tipologia di Cliente ma anche e soprattutto alla tipologia di veicolo”. Valentina Pedrazzoli è d’accordo con Cardile: “Il mercato sta acquisendo confidenza con i veicoli elettrici – dice – e anche il noleggio degli eVans sta crescendo sempre di più. Riguardo al mondo EV, nella nostra offerta abbiamo incluso anche la possibilità di installare la Wallbox presso la propria abitazione o sede e abbiamo inaugurato il noleggio flessibile FreeLease. Sembra che la formula del noleggio piaccia ai clienti, che ancora non conoscono bene le caratteristiche dei nuovi veicoli elettrici ma sono comunque curiosi e interessati ad una transizione ‘green’ che ormai non è più differibile”. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MONDO ELETTRICO INFRASTRUTTURE

Sempre più diffuse nelle città e lungo le arterie nazionali, le colonnine di ricarica sono l’anello di congiunzione tra l’offerta sempre più vasta di veicoli elettrici e la strada per la loro affermazione come mezzo di lavoro da utilizzare ogni giorno. La situazione tra definizioni, diffusione e regolamentazione di

La rete di ricarica, un’infrastruttura indispensabile per il futuro elettrico

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artiamo da un dato di fatto. La diffusione dei veicoli elettrici porta con sé l’esigenza di una rete di punti di ricarica. Lo sviluppo della mobilità elettrica avrà quindi inevitabili e importanti riflessi sull’evoluzione del sistema elettrico nazionale. ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ritiene essenziale che la crescita della mobilità elettrica si concili con il contestuale sviluppo efficiente del sistema elettrico nel suo complesso: il nuovo segmento di domanda si aggiunge infatti a quelli esistenti, comportando una “nuova elettrificazione” di usi finali tradizionalmente soddisfatti con combustibili liquidi. È dunque importante valutare con attenzione l’impatto che tale nuova domanda potrà avere sulle reti elettriche, in particolare sulle reti di distribuzione in bassa e media tensione, dove si attesteranno i prelievi delle infrastrutture di ricarica. Al riguardo, è opportuno ricordare che i costi per lo sviluppo, l’esercizio e la manutenzione delle reti elettriche sono posti in capo a tutti gli utenti del sistema elettrico, tramite l’applicazione di tariffe

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Andrea Trapani

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per i servizi di rete non discriminatorie, definite da questa Autorità. Anche se la ricarica dei veicoli elettrici è un servizio che non rientra nel perimetro della regolazione affidata all’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ARERA ritiene che rientri tra i propri compiti istituzionali anche fornire a cittadini, imprese e istituzioni informazioni il più possibile chiare, precise e utili per compiere le proprie scelte

di investimento, proseguendo le attività già intraprese da diversi anni a favore dello sviluppo della mobilità elettrica. Basti pensare che, già nel 2017, fu previsto dal MIT (ora Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ndr) un piano a favore della nascita di una rete nazionale di ricarica dei veicoli elettrici dal valore di 72,2 milioni di euro. L’accordo, allora approvato al Cipe tra MIT e Regioni, è stato il primo

COLONNINE ELETTRICHE Le modalità di ricarica Al momento la tecnologia commercialmente disponibile prevede quattro differenti modalità di ricarica. Ricarica lenta (6-8 h) a 16 A, (corrente alternata) ammessa solamente in ambiente domestico privato. È possibile utilizzare una semplice presa domestica o una presa industriale fino a 32 A. RICARICA LENTA (6-8 h) a 16 A, (corrente alternata) ammessa in ambiente domestico e pubblico. Sul cavo di alimentazione del veicolo è presente un dispositivo denominato Control Box (Sistema di sicurezza PWM) che garantisce la sicurezza delle operazioni durante la ricarica. Le prese utilizzabili sono quelle domestiche o industriali fino a 32 A.

Ricarica lenta (6-8 h) a 16 A o mediamente rapida (30 min – 1 h)

a 63 A, 400 V (Modalità con sistema di sicurezza PWM), ammessa in ambiente domestico e pubblico. La ricarica deve avvenire tramite un apposito sistema di alimentazione dotato di connettori specifici.

Ricarica ultra rapida (5-10 min)

in corrente continua fino a 200 A, 400 V, ammessa solamente in ambiente pubblico. Con questo sistema è possibile ricaricare i veicoli in alcuni minuti, il caricabatterie è esterno al veicolo.


COLONNINE DI RICARICA Definizione e differenze Con la definizione di colonnina di ricarica elettrica si definiscono tutti quei dispositivi presenti su strada presso i quali è possibile effettuare il pieno di energia alle batterie della vettura. Non esiste una forma standard per queste colonnine, e la ricerca sta studiando anche sistemi a induzione che in futuro potranno consentire ai proprietari di mezzi elettrici di fare a meno del cavo di ricarica. Esistono due tipologie di colonnine elettriche: pubbliche e private. Le prime sono installate da fornitori di energia e gestori di rete e possono essere posizionate nelle strade pubbliche oppure nei parcheggi pubblici situati presso gli aeroporti o le stazioni ferroviarie, mentre le seconde sono quelle allacciate alla rete locale e presenti presso le abitazioni, i posteggi dei negozi, dei ristoranti, degli hotel e così via.

atto d’indirizzo governativo finalizzato a concentrare gli interventi per la realizzazione del cosiddetto Pnire (Piano Nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicoli elettrici) nei contesti territoriali in funzione delle effettive esigenze, promuovendo e valorizzando la partecipazione di soggetti pubblici e privati. Un passo importante verso la realtà attuale. I NUMERI DELL’INFRASTRUTTURA ITALIANA Ormai è chiaro. La cosiddetta e-Mobility cambierà la nostra vita quotidiana e avrà un impatto radicale sul modo in cui riforniremo i nostri veicoli. Nella maggior parte dei casi, i veicoli non saranno caricati in centri specifici come, per esempio, le stazioni di servizio, ma semplicemente dove sono parcheggiati tra lavoro, casa o supermercato. Le esigenze sono diventate talmente palesi che ormai nessuno nega che l’infrastruttura di ricarica dovrà essere capillare e posizionata in ogni area adibita a parcheggio. Siamo già a un buon punto per guardare con ottimismo al futuro. In Italia abbiamo raggiunto i 23.275 punti di ricarica per le auto elettriche. A certificarlo Motus-E, che, oltre a riunire e rappresentare il mondo interessato al successo della mobilità elettrica, monitora la situazione dell’infrastruttura con costanza e pubblica i risultati delle proprie osservazioni con cadenza trimestrale. Nello specifico, al 30 giugno 2021, siamo arrivati a 23.275 punti di ricarica suddivisi in 11.834 colonnine e dislocati su 9.453 postazioni accessibili al

pubblico. La crescita è continua: basti pensare che, a fine dicembre 2020, ancora non si era passata quota 20.000 mentre, solo a marzo, eravamo a 20.757 postazioni dislocate su 10.531 infrastrutture. Insomma, c’è un dato positivo e innegabile: la crescita dell’infrastruttura accelera. Dall’analisi dei numeri si nota, in maniera inconfutabile, che nel periodo aprile-giugno abbiamo assistito a un sensibile aumento non solo delle postazioni in senso assoluto, ma anche dei tassi di crescita, complici la ripresa delle attività e il miglioramento della situazione pandemica. Nel secondo trimestre del 2021, infatti, si registra un incremento del 12% (+2.518 punti); nel periodo gennaio-marzo invece il tasso di crescita era stato dell’8% (+1.433 punti): lo stesso del quarto trimestre del 2020 che era stato caratterizzato

da una identica crescita dell’8% (+822 punti). Attenzione: non è tutto rose e fiori. Ad esempio, circa il 15% delle infrastrutture installate risulta attualmente non utilizzabile dagli utenti finali a causa del mancato allacciamento alla rete da parte del distributore di energia o per altre motivazioni autorizzative. Non è l’unico dato che non brilla come dovrebbe. Ad esempio, sono poche le colonnine rapide anche se, rispetto alla prima rilevazione di Motus-E, risalente al settembre 2019 (10.647 punti in 5.246 infrastrutture), si registra una crescita del 118%. In termini di potenza, il 95% dei punti di ricarica è in corrente alternata, mentre solo il 5% sono in corrente continua. Infine, da notare, come il 19% dei punti di ricarica siano a ricarica lenta (con potenza installata pari o inferiore a 7 kW, ndr), il 77% a ricarica accelerata o veloce in AC (tra 7,5 kW e 43 kW) e solo un 5% veloce in DC (da 44 kW in su). Neanche l’1% è ad alta potenza o “High Power Chargers – HPC”, ovvero con potenze di almeno 100 kW. Detto questo, la situazione non è affatto male. L’infrastruttura di ricarica sta crescendo senza soste, il bicchiere è sicuramente mezzo pieno per il futuro della mobilità elettrica. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MONDO ELETTRICO OPERATORI

Attaccati alla corrente

A

vere un veicolo elettrico significa anche conoscerne le sue peculiarità in maniera attenta. Un binomio inscindibile per coloro che, ancora oggi, sono visti come i “pionieri” della e-Mobility. Il perché è semplice: conoscere in anticipo dove si trovano le colonnine elettriche per la ricarica è un aspetto fondamentale per viaggiare senza stress. Di conseguenza, anche la ricerca per sapere dove sono posizionate le colonnine di ricarica elettrica è diventata sempre più facile e non esiste fornitore di energia che non metta a disposizione un sito web o un’app dedicata per avere sempre a portata di mano tutte le informazioni necessarie. Ovviamente in tempo reale. Ci sono sempre più applicazioni che aggregano questi dati perché se da una parte è fondamentale conoscere dove si trova una colonnina per effettuare un lungo viaggio, dall’altra bisogna districarsi tra un numero crescente di fornitori. Proviamo a fare una panoramica, seppur non esaustiva, utile a chi chi guida un veicolo commerciale elettrico sulle nostre strade. I distributori di energia

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elettrica tra cui scegliere sono numerosi. Le più grande aziende del settore non si sono tirate indietro e sono protagoniste anche in questo settore: giusto a titolo di esempio, tra le big, abbiamo Enel, presente su tutto il territorio nazionale, A2A, specifica per l’area lombarda, Route220 nel nord e centro Italia attraverso Evway , Silfi nel Comune di Firenze e Hera in Emilia Romagna. La sfida lanciata a favore di una mobilità più sostenibile è ormai stata raccolta da tutti gli operatori in gioco che sono in piena attività per dare all’Italia un ruolo di primo piano nel segmento elettrico. Un passo indietro. Tornando alle necessità di chi guida un veicolo elettrico non è proprio facilissimo, almeno per chi è alle prime armi, capire la differenza di tariffazione e servizi offerti tra i tanti operatori del settore.

Sul mercato italiano si sono affacciati molteplici operatori, spesso legati a grandi aziende del

mondo energetico di

Andrea Trapani

Abbiamo già visto come siano presenti diversi tipi di colonnine elettriche sul mercato, ma è altrettanto necessaria una breve guida – tra i più affermati marchi nella ricarica elettrica – per aiutare gli autisti a districarsi tra le varie offerte disponibili che possono prevedere tanto abbonamenti quanto tariffe a consumo. ENEL X Non possiamo non partire dal più noto e diffuso fornitore di energia italiano. Con il brand Enel X, Enel offre più di 8.000 colonnine di ricarica in Italia (più altre 2.000 nel resto d’Europa, ndr). Enel X mette a disposizione dei clienti 4 tipi diversi di colonnine con potenze che vanno dai 22 kW agli oltre 50 kW delle High Power Charger. Al momento


in cui scriviamo sono 4 le tariffe disponibili: due in abbonamento (Flat Small e Flat Large) e due a consumo (Base e Premium). Le prime due hanno un costo rispettivamente di 25 e 45 euro con una soglia di ricarica che va da 60 kWh al mese a 120 kWh al mese. Le tariffe a consumo hanno invece un costo a kWh che varia da 0,40 a 0,79 € in base alla colonnina scelta. Con la Premium, pagando 25 euro di costo fisso aggiuntivo, è possibile prenotare il punto di ricarica desiderato. A2A Il gestore lombardo A2A mette a disposizione dei suoi clienti – si legge in una ricerca di automobile.it sul settore – un totale di 75 colonnine di ricarica sparse tra Milano e Brescia. Qui la tariffazione è diversa: dopo aver pagato il

APP PER COLONNINE ELETTRICHE, QUALI SCEGLIERE? Con tanti fornitori di colonnine di ricarica, ovviamente non mancano nemmeno le app che danno la possibilità di sapere – tramite il proprio smartphone – dove si trova la postazione più vicina. Partiamo dal lato degli utilizzatori. La pressoché totalità delle app è presente sia sui sistemi Android, quindi sul Play Store, che quelli Apple (App Store). Non è tutto. Come abbiamo visto, i possessori di veicoli elettrici, per ricaricare il proprio mezzo, spesso incontrano la necessità di registrarsi con più di un operatore. Non è raro trovarsi a non poter usare una colonnina di ricarica in quanto la card e/o l’app posseduta non appartiene al circuito del proprio gestore, pertanto è necessario attivare un nuovo contratto. La sfida del futuro è andare oltre all’app o alla card del singolo operatore, arrivando a sfruttare al meglio la capacità dei sistemi di operare tra loro in maniera trasparente per l’utente finale, gestendo in parallelo i flussi di informazioni derivanti dalle transazioni effettuate su diverse piattaforme. In alcuni casi tutto questo è già possibile, diamo uno sguardo alle varie possibilità che offre il mercato.

Partiamo da JuicePass che è l’applicazione di Enel X, probabilmente una delle più complete in circolazione sui servizi di ricarica, permettendo agli utenti di visualizzare e prenotare le colonnine nella zona, oltre a monitorare da remoto il processo di ricarica ed effettuare il pagamento. e-Moving è, a sua volta, l’app del gestore A2A che, in tutta la Lombardia, consente agli utenti di visualizzare sulla mappa le diverse colonnine e il loro stato. Nextcharge invece è un’applicazione “per tutti” dedicata alla localizzazione e al controllo delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici di diversi operatori

in tutto il territorio nazionale. Una volta scelta la colonnina, infatti, l’utente – anche senza il contratto dell’operatore a cui appartiene la postazione – può prenotarla, sbloccarla e pagare direttamente dall’applicazione dopo aver collegato una carta di credito o un account Paypal. Completamente gratuita, user friendly e senza richiesta di login e dati personali, ha un motto che parla da solo: “Il futuro è elettrico: intraprendiamo insieme un meraviglioso viaggio!” Similarmente Open Charge Map permette all’utente di visualizzare le colonnine di tutti i gestori delle stazioni di ricarica di tutto il mondo. Sebbene sia veramente completa da questo

punto di vista, questa applicazione, disponibile solo in lingua inglese, non consente di prenotare i punti di ricarica e di effettuare i pagamenti. Nello stesso campo, altrettanto degna di nota, troviamo Plugshare che offre, in linea di massima, gli stessi servizi di Nextcharge: gli utenti possono visualizzare più di 300.000 colonnine di ricarica sparse in tutto il mondo. Tornando agli operatori da segnalare, infine, l’applicazione Plug&Go di Edison, disponibile gratuitamente sia per iOS sia per Android, che permette di filtrare le colonnine in base a diversi parametri come il tipo di connettore, la potenza e la disponibilità con una personalizzazione davvero apprezzabile.

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MONDO ELETTRICO OPERATORI

costo di attivazione di 30 euro tramite il sito, gli utenti ricevono una e-Moving Card necessaria per la ricarica. Il costo è di 15,10 €/trimestre senza nessuna soglia di kWh. BE CHARGE Fa parte della società Be Power che è una High Tech Company che nasce con l’obiettivo di essere protagonista della radicale trasformazione in atto nel settore energetico facendo convergere, attraverso una gestione innovativa dei flussi digitali, le nuove attività del mercato dell’energia con il settore della mobilità elettrica. Ad oggi circa 2.000 colonnine sono distribuite sul territorio nazionale con 3 tipi di tariffe differenti. Il costo a consumo è di 0,45€/kWh mentre, in abbonamento, Be Charge mette a disposizione la tariffa Be 50, 21 €/mese per 50 kWh, e Be Super100, 38€/mese per 100 kWh. DUFERCO ENERGIA La società ligure dispone di oltre 10.000 colonnine sparse sul territorio nazionale. Anche in questo caso esistono due possibilità per pagare il servizio. Per gli utilizzatori più frequenti è disponibile il contratto Due Energia Flat per 25€/mese + IVA (minimo 24 mesi) e permette di caricare un massimo di 300 kWh al mese. A disposizione dei clienti anche la tariffa a consumo Due Energia Ricaricabile che parte da un prezzo di 40€+IVA per 100 kWh fino ad arrivare a 140+IVA per 400 kWh. EVWAY

La piattaforma Evway by Route220 permette ai suoi clienti di usufruire delle stazioni di ricarica di diversi gestori, sfruttando l’interoperabilità dei punti di ricarica. La tariffa a consumo per la ricarica in corrente alternata AC è di 0,40 €/kWh che salgono a 0,45 €/ kWh nelle stazioni a corrente continua DC per una ricarica più rapida.

HERA Hera Comm è la società commerciale del Gruppo Hera ed opera attraverso una strategia di offerta multibusiness e soluzioni su misura per il cliente anche nell’ambito della mobilità sostenibile, offrendo prodotti e servizi per la ricarica di veicoli elettrici. Hera Comm gestisce una rete di stazioni di ricarica ad uso pubblico in costante aumento e con l’obiettivo di attivare circa 300 colonnine nei prossimi anni. In tal senso, Hera Comm svolge l’attività di Charging Point Operator (CPO), mettendo a disposizione la propria rete di colonnine anche ad altri provider del servizio di ricarica. NEOGY Nata dall’unione tra Alperia e Dolomiti Energia, Neogy opera sia sul territorio nazionale sia su quello europeo grazie a particolari accordi di interoperabilità con altri gestori. Varie tariffe a disposizione dei clienti: dopo il pagamento iniziale di 35 euro si ha un costo al kWh che varia da 0,45 ai 0,70 € in base alla potenza di ricarica della colonnina (dai 22 kW ai 100 kW). A disposizione dei clienti anche una tariffa a tempo, Direct Payment, che ha un costo di 0,06 €/minuto nelle colonnine da 22 kW e 0,55 €/ minuto in quelle da 50 kW o più. Anche parlando di veicoli commerciali, è impossibile non citare – come casi da conoscere – anche due realtà automobilistiche. Specie per la rete di ricarica. Tra i fornitori di energia esiste anche Tesla che, oltre ad aver promesso di entrare anche nel segmento dei van, ha fin da subito sviluppato una propria rete di ricarica Supercharger che prevede

un costo di ricarica di 0,30 €/kWh per tutti i possessori di una loro auto elettrica. Interessante anche l’esperienza di Ionity, la joint venture nata dall’unione di diverse case automobilistiche che offre una delle più grandi infrastrutture di ricarica europee con punti di ricarica fino a 350 kW di potenza. Le tariffe variano in base alla marca del veicolo che si vuole ricaricare. Da 0,29 a 0,33 €/kWh per i possessori di una Mercedes, Audi e Porsche fino a 0,79 €/kWh per una marca che non rientra nella partnership. La sfida lanciata dalla mobilità sostenibile è ormai stata accolta e tutti gli operatori in gioco sono in piena attività: bisognerà soltanto vedere se l’Italia saprà rivestire un ruolo di primo piano e recuperare il gap accumulato con i più bravi della classe, i paesi del Nord Europa. Abbiamo visto che, per districarsi, è importante scegliere il fornitore giusto soprattutto se si pensa di ricaricare il proprio veicolo durante la marcia e non in azienda durante la sosta. Un problema da affrontare con serietà: se da una parte assistiamo a un continuo miglioramento delle autonomie dei vari veicoli elettrici, dall’altra chi fa viaggi a lungo raggio rischia ancora di rimanere letteralmente senza energia. In questo senso è da segnalare come lo sviluppo delle colonnine di ricarica sulla rete autostradale stia proseguendo spedito e – grazie ad un emendamento alla “Legge di Bilancio” del 2021 – inserito l’obbligo di installazione di colonnine di ricarica veloce ogni 50 Km sulla rete autostradale. Ci saranno da attendere i tempi tecnici e quelli burocratici ma, una volta a regime, si viaggerà decisamente più tranquilli. Con la batteria sempre carica. #


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MONDO ELETTRICO BATTERIE

Esplode l’elettrificazione della mobilità, soprattutto quella urbana. Il nodo da sciogliere adesso è quello dell’autonomia delle batterie, in un mercato che è destinato a valere miliardi di dollari di

Valeria Di Rosa

uello della sostenibilità e della tutela ambientale è diventato uno dei temi verso i quali l’opinione pubblica e le forze politiche sono più sensibili. I grandi sforzi fatti dall’Unione Europea con il New Deal, che mira ad abbattere le emissioni di sostanze nocive nel Continente entro il 2050 con una serie di iniziative che spingono verso soluzioni a impatto zero, ne sono un esempio. Se a questo si aggiungono le trasformazioni dell’ambiente urbano, con l’istituzione di zone a traffico limitato e i provvedimenti attuati dalle amministrazioni per limitare le emissioni nocive in città, e l’esplosione di delivery e consegne dell’ultimo miglio, la mobilità elettrica pare rappresentare la soluzione più veloce e sicura per un trasporto sostenibile: i veicoli elettrici hanno un impatto ambientale molto basso, sono silenziosi e possono spostarsi in qualsiasi zona delle città, anche nelle zone ztl. La strada però è ancora lunga. Dall’autonomia delle batterie alla mancanza di una rete infrastrutturale capillare arrivando fino al costo più alto di questa tipologia di mezzi rispetto ai fratelli tradizionali, sono diversi i fattori che frenano la diffusione dei veicoli elettrici sul mercato. Secondo gli ultimi dati pubblicati da UNRAE, nel mese di maggio 2021, i veicoli ibridi hanno raggiunto il 5,8% del mercato, mentre gli elettrici nel 1° quadrimestre si sono collocati appena sotto l’1%. LE BATTERIE AGLI IONI DI LITIO Il processo chimico che regola il funzionamento delle batterie si basa su due elettrodi, uno positivo e uno negativo,

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separati da un separatore e immersi in una sostanza elettrolita. Nello specifico, le batterie sono formate da piastre positive e negative, composte a loro volta da un insieme di elettrodi positivi o negativi. L’insieme di queste piastre forma la cella di una batteria. La reazione chimica che si innesta quando una batteria viene collegata a un utilizzatore esterno permette di trasformare l’energia chimica accumulata in una batteria in energia elettrica. I veicoli elettrici moderni utilizzano soprattutto batterie agli ioni di litio o ai polimeri di litio, perché sono quelle che hanno il grado maggiore di efficienza, grazie alla loro capacità di accumulare energia, anche se soffrono di un ciclo di vita relativamente breve (tra i 5 e gli 8 anni). Queste batterie, infatti, sono soggette a una fase di decadimento dovuta ai cicli di ricarica. È lo stesso principio di telefoni o

computer: nel lungo periodo le continue ricariche minano la stabilità della batteria e ne provocano la corrosione.

UN PO’ DI STORIA 1796 Alessandro Volta pubblica una lettera nella quale annuncia l’invenzione della “pila di Volta”. 1880 ca Viene creata la prima batteria a secco che usa combinazioni di metalli ed elettroliti per creare batterie più efficienti. 1859 Gaston Planté sviluppa un prototipo di batteria ricaricabile, costituita da piastre di piombo immerse in acido solforico. John B. Goodenough svilup1979 pa il prototipo moderno di batterie agli ioni di litio. La strada per la mobilità elettrica è aperta.

1991 Sul mercato tedesco appare la prima applicazione delle batterie agli ioni di litio: si tratta di una videocamera Sony. 2019 John B. Goodenough, Stanley Whittingham e Akira Yoshino ricevono il Premio Nobel per la Chimica “per lo sviluppo delle batterie a ioni di litio”.


LA QUESTIONE SMALTIMENTO Smaltimento, recupero e riciclo delle batterie sono disciplinati dalla Direttiva eu-

ropea 2006/66 CE. Esistono quindi aziende autorizzate alla raccolta e recupero delle batterie auto. Non bisogna dimenticare che sono classificate come un rifiuto pericoloso (Codice CER 16.06.01) e non si possono buttare tra i rifiuti tradizionali. Clarios, ad esempio, ha lanciato un sistema di raccolta a ciclo chiuso all’avanguardia per progettare, costruire, recuperare e riciclare le batterie dei veicoli così da creare un approccio più efficiente e sostenibile per l’accumulo di energia. In poche parole, le sue batterie sono progettate con la capacità di recuperare fino al 99% dei materiali usati per fabbricarle, il che permette all’azienda di produrre nuove batterie a partire dai materiali raccolti dalle vecchie.

IL PROBLEMA DELL’AUTONOMIA Quello dell’autonomia è forse, insieme ai tempi lunghi di ricarica e alla mancanza di un sistema infrastrutturale strutturato, uno dei maggiori svantaggi per chi sceglie questa tipologia di veicoli. Molto dipende dalla batteria che viene utilizzata: ovviamente più è potente, più garantirà una maggiore autonomia. È bene tenere presente che sono molteplici i fattori che influenzano l’autonomia di una batteria; non si tratta, infatti, solo dei chilometri percorsi ma entrano in gioco la velocità, le condizioni climatiche, lo stile di guida, la tipologia e le caratteristiche delle strade percorse. In linea generale, il range è abbastanza comune per tutti i veicoli: si va dai 150 km ai 350 km di autonomia. In realtà se si considera che le applicazioni di questi veicoli sono soprattutto cittadine, il problema dell’autonomia passa in secondo piano. Un’autonomia media di 200 km è, infatti, sufficiente a garantire un’intera giornata di lavoro. Non è un caso, infatti, che tutti i maggiori costruttori si stanno muovendo verso l’elettrificazione delle proprie gamme e hanno in flotta almeno un veicolo commerciale elettrico. Tra gli ultimi arrivati Fiat e-Ducato e Renault Kangoo Z.E. Van che sono stati presentati nel corso degli ultimi mesi. LE CELLE A COMBUSTIBILE Una delle soluzioni che il mercato sta sperimentando per superare il problema dell’autonomia è quello delle celle a combustibile. Si tratta di una tecnologia simile a una batteria convenzionale con il pregio di avere una durata pressoché infinita. Questo è dato dalla struttura stessa della cella a combustibile. Infatti, mentre le batterie convenzionali hanno bisogno di essere ricaricate per fare in modo che si attivi la reazione chimica che porta alla creazione dell’energia elettrica, nelle celle a combustibile, l’elettricità è continua perché è prodotta dalla reazione che si crea dall’incontro

dell’idrogeno con l’ossigeno. Questo permette quindi di avere una maggiore autonomia: se, come dicevamo nel paragrafo precedente, un veicolo elettrico può raggiungere i 350 km con una ricarica, uno a celle a combustibile può arrivare anche a 500 km. Ma non è tutto oro quello che luccica. Infatti, uno dei problemi principali legato alle celle a combustibile è proprio l’idrogeno, non presente in natura in forma pura. Questo vuol dire che la sua produzione richiede un processo che genera sostanze nocive come il monossido e il biossido di carbonio.

UN MERCATO DESTINATO A CRESCERE Secondo il report “Global Electric Vehicle Outlook 2021” pubblicato dall’Agenzia internazionale dell’Energia, nei prossimi anni, il mercato dei veicoli commerciali leggeri elettrici è destinato ad ampliarsi: il report stima che nel 2030 circoleranno

nel mondo circa 220 milioni di LCV elettrici. Secondo LeasePlan, una delle principali società europee per il noleggio di veicoli a lungo termine, il futuro dei veicoli commerciali in città è proprio quello dei veicoli elettrici perché rispondono sia alle normative antinquinamento sempre più stringenti sia all’aumento esponenziale delle consegne dell’ultimo miglio che si è registrato in questi ultimi mesi. Questa prospettiva, ovviamente,

implica anche uno sviluppo delle batterie sempre più spostato verso una maggiore garanzia di autonomia. Una strada percorsa dall’israeliana StoreDot, che da qualche mese ha annunciato di lavorare a una nuova batteria in grado di ricaricarsi in soli cinque minuti grazie all’utilizzo di nuovi materiali e di una nuova struttura della batteria stessa: la ricarica rapida riuscirebbe a garantire fino a 480 km di autonomia, allargando quindi le distanze che i veicoli commerciali riuscirebbero a percorrere con una sola carica. La ricerca, in particolare, si sta muovendo proprio verso la ricerca di materiali diversi dal litio che da un lato siano a basso impatto ambientale e dall’altro siano in grado di garantire le stesse performance delle batterie attualmente utilizzate. In tal senso sono state sperimentate batterie allo zinco o la perovskite, minerale costituito da titanato di calcio facilmente reperibile in natura e sperimentato per la produzione di pannelli fotovoltaici. La ricerca di nuove soluzioni di certo impegnerà tutte le più grandi aziende che operano nel settore, sia perché diventa sempre più necessario trovare soluzioni all’avanguardia ma dal basso impatto ambientale, sia perché, come ha evidenziato MarketWatch, sito web specializzato in informazioni finanziarie, notizie economiche, analisi e dati di borsa, quello dei veicoli elettrici è un mercato che varrà più di due miliardi di dollari nel 2026, con una crescita annua del 50%. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PRODOTTO IVECO

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e l’IVECO Daily è da oltre 40 anni uno dei veicoli preferiti del segmento dei commerciali un motivo ci sarà. Versatilità, robustezza, durevolezza e prestazioni, lo rendono da sempre un compagno smart per qualsiasi tipo di attività. Non poteva quindi che percorrere questa strada la nuova generazione, presentata da IVECO nel corso di un evento digitale live, ospitato sul canale IVECO Live Channel. È il Daily che apre le porte al futuro, che porta la connettività a un livello successivo, che garantisce soluzioni adattive e intelligenti capaci di garantire l’interazione con il driver e il proprietario del veicolo. IVECO DRIVER PAL CON AMAZON ALEXA PER UNA CONNETTIVITÀ AL MASSIMO LIVELLO Una delle novità della nuova generazione è IVECO Driver Pal, l’innovativo compagno di viaggio digitale del conducente

Per la gamma Daily, IVECO Driver Pal può essere acquistato come optional singolo o come accessorio all’interno dei pacchetti EVOLUTION e CONNECT. Le due skill MYIVECO e MYCOMMUNITY possono essere scaricate e utilizzate gratuitamente.

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integrato con Amazon Alexa, disponibile al momento in cinque lingue: inglese, tedesco, francese, spagnolo e italiano. Ne avevamo già parlato nel numero scorso, quando avevamo presentato la nuova gamma di IVECO S-WAY (numero di Luglio di Trasportare Oggi, n.d.r.). IVECO Driver Pal è la risposta del Costruttore ai cambiamenti del settore che si stanno verificando negli ultimi anni. L’esplosione dell’e-commerce e dei servizi di consegna dell’ultimo miglio hanno reso necessaria un’evoluzione

rapida della mobilità e la connettività è diventata una necessità in ogni ambito della vita quotidiana, un requisito che anche i veicoli devono soddisfare. Tra le opzioni di IVECO Driver Pal, sviluppate con Amazon Web Services e Alexa Auto, troviamo MYIVECO, che consente al conducente di controllare lo stato del veicolo, impostare e gestire il sistema di navigazione, richiedere assistenza quando necessario e chiedere suggerimenti per uno stile di guida volto a risparmiare carburante e guidare


Nuovi sedili in memory foam per il comfort del conducente Tra le innovazioni del Nuovo Daily ci sono anche i sedili in memory foam, pensati per garantire al guidatore il massimo comfort grazie alla schiuma che si adatta al corpo, distribuendo il peso in modo uniforme e riducendo i picchi di pressione fino al 30%.

IVECO lancia la nuova generazione del Daily, destinato a diventare il compagno perfetto per il successo professionale. Comfort e sicurezza, connettività e digitalizzazione, flessibilità e focus sulla mission, riduzione del costo totale di esercizio di

Valeria Di Rosa

in sicurezza. Con IVECO Driver Pal il conducente potrà accedere facilmente ai servizi connessi IVECO ON, ideati per supportare in modo proattivo ed efficace il business dei clienti. La seconda skill esclusiva è MYCOMMUNITY che mette in contatto il conducente con la community degli autisti. I driver possono scambiarsi consigli e chiedere aiuto per evitare fermate impreviste e ritardi grazie a informazioni sul traffico e altri inconvenienti stradali. Inoltre, la traduzione automatica permette di superare le barriere linguistiche. Insomma, il “baracchino” in chiave moderna! COMFORT DI GUIDA ASSICURATO CON LE SOSPENSIONI INTELLIGENTI AIR-PRO Altra novità introdotta sul Nuovo Daily sono le rivoluzionarie sospensioni pneumatiche AIR-PRO che si adattano continuamente alle condizioni di utilizzo per offrire una guida straordinariamente fluida e sicura per il conducente e il carico. Con l’esclusivo AIR-PRO Continuous Damping Control (CDC) il veicolo reagisce quasi istantaneamente alle vibrazioni della strada, calcolando ogni dieci

Il sistema intelligente AIR-PRO è facile da gestire, grazie a un comando dedicato sul cruscotto e alla nuova e intuitiva grafica TFT.

millisecondi la pressione ideale di ogni ammortizzatore per garantire la migliore reazione dinamica. Le vibrazioni sono ridotte del 25% e contribuiscono a garantire un’esperienza di guida confortevole. Il sistema intelligente AIR-PRO si adatta anche alle esigenze dei driver, permettendo loro di controllare il

comportamento delle sospensioni, scegliendo tra impostazioni diverse: Soft per dare priorità al comfort, Load per ottimizzare la maneggevolezza e il controllo del rollìo e del beccheggio in condizioni di pieno carico, Auto per lasciar scegliere al sistema in base ai suoi parametri di auto-adattamento.

IVECO presenta anche il nuovo Daily minibus In occasione dell’evento digitale live ospitato su IVECO Live Channel, IVECO BUS ha presentato anche il nuovo Daily Minibus. Nella progettazione del nuovo Daily Minibus, IVECO BUS ha voluto unire le rinomate qualità del Daily alle capacità di un vero e proprio leader del trasporto passeggeri. Presenti quindi sia le sospensioni intelligenti AIR-PRO, sia i sedili in memory foam. Il cambio manuale a sei marce e l’esclusiva trasmissione Hi-Matic a otto rapporti garantiscono prestazioni ottimali e costi operativi ridotti. Disponibile in due versioni diesel (180 e 210 CV) e una versione a gas naturale (136 CV), fornisce una risposta adeguata a tutte le esigenze del trasporto passeggeri: navetta per i viaggi brevi (Start), minibus interurbano con la più ampia capacità di trasporto passeggeri della categoria (Line), minibus turistico per viaggiare all’insegna di gradevolezza e comodità (Tourys) e, in arrivo prossimamente, minibus urbano (Access). www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PRODOTTO IVECO

DICONO DI LUI… Quattro chiacchere con Massimo Revetria, Head of Business Line Light Italy Market di IVECO, al quale abbiamo chiesto un approfondimento sul nuovo Daily e sulle reazioni dei clienti alle novità introdotte In poche parole, quali sono i veri “plus” del nuovo Daily, un veicolo che sembrava già aver raggiunto un livello di eccellenza? “Un livello di eccellenza che risale al 1978. Nel corso degli anni, il Daily è stato impiegato per consegnare merci, costruire case, trasportare persone e supportare i nostri clienti in innumerevoli altre missioni. In oltre 40 anni di duro lavoro, il Daily è sempre rimasto fedele ai propri valori, grazie ai quali si è guadagnato un interrotto successo, mi riferisco in particolare a versatilità, robustezza e durabilità. Il nuovo Daily ha tutti i requisiti per confermare la sua leadership in ogni tipo di mission, con quote di mercato superiori al 40%. Con il lancio del nuovo Daily, abbiamo una gamma completa di nuovi motori 2,3 e 3,0 litri già Euro6 D-final Light Duty ed Euro VIe Heavy Duty, il nuovo cambio manuale a 6 marce da 500 Nm, al top del mercato per affidabilità e precisione d’innesto. Introduciamo anche le nuove ed esclusive sospensioni posteriori pneumatiche AIR-PRO, un contenuto unico, che fa la differenza per il cliente e il suo lavoro in termini di comfort e di guidabilità, grazie a nuove logiche evolute di controllo dinamico del beccheggio e del rollio, e alla possibilità di adattarsi alle condizioni di carico. Non solo, con il nuovo Daily si ottiene una maggior rapidità di risposta ai comandi di livellamento, e con la funzione ‘memoria’ si riescono a gestire le altezze maggiormente impiegate dai clienti. Per ottimizzare la vita a bordo, è stato introdotto l’IVECO Driver Pal, l’innovativo compagno di viaggio digitale del conducente realizzato con Amazon Web Services e funzionalità Amazon Alexa, che consente di portare a

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bordo la propria vita digitale, di interagire con il proprio veicolo e la community di driver e di accedere ai servizi connessi di IVECO. Inoltre, il nuovo Daily è dotato di esclusivi sedili “adattativi” in memory foam, completamente riprogettati e basati su una tecnologia aeronautica con proprietà di assorbimento e contenimento per rispondere alle più diverse esigenze di missioni, riducendo lo stress di guida”. Connettività, comfort e sicurezza. Anche il Nuovo Daily percorre la strada intrapresa da IVECO di mettere l’autista al centro. Quali sono i feedback dei clienti? “Il Daily viene scelto dai clienti perché offre certezze e proprio queste certezze sono state ancora una volta il nostro punto di partenza: le prestazioni e la guidabilità della trazione posteriore, la robustezza e la versatilità della struttura a longheroni con profilo a C. Per questo, nello sviluppo del nuovo Daily ci siamo ispirati alle tendenze del futuro ma, soprattutto, ci siamo focalizzati sulle esigenze, le aspettative e i desideri di chi lo utilizza quotidianamente. Ascoltare la voce dei clienti è la chiave del successo. Il nuovo Daily mantiene le caratteristiche uniche che l’hanno reso un’icona della sua categoria e, al tempo stesso, introduce nuovi elementi, che contribuiscono a renderlo, ancora una volta, il veicolo commerciale leggero più innovativo della sua generazione, un veicolo smart, che introduce soluzioni che anticipano il futuro sotto ogni punto di vista. Il nuovo Daily è fortemente incentrato sui conducenti, al fine di assicurare loro il massimo comfort di guida e una manovrabilità senza precedenti”.

Capaci di adattarsi al carico del veicolo, riducendo l’angolo di rollio del 30% in curva, queste sospensioni garantiscono sia la sicurezza dell’autista, sia la protezione del carico. Sono inoltre in grado di regolare l’altezza dello chassis in meno di dieci secondi e attraverso una funzione memory permettono all’autista di memorizzare l’allineamento con le piattaforme di carico abituali, rendendo l’operazione ancora più rapida. UN NUOVO CAMBIO MANUALE E MOTORI UNICI PER QUALSIASI MISSION Con il Nuovo Daily, IVECO lancia un nuovo cambio manuale a sei marce, che offre un’esperienza di guida eccellente con innesti e precisione ai vertici della categoria, contribuendo anche a ridurre il costo totale di esercizio (TCO). Il nuovo Daily è anche l’unico veicolo che mette a disposizione due motori ottimizzati per garantire le migliori prestazioni in ogni missione. L’F1A da 2,3 litri con potenza da 116 CV a 156 CV (disponibile nell’omologazione lightduty ed heavy-duty) e l’F1C da 3,0 litri con potenza da 160 CV a 207 CV. Grazie alla capacità di abbinare il motore da 2,3 litri alla stessa frizione del motore da 3,0 litri, la solidità nelle missioni più impegnative viene migliorata e la durata del componente viene incrementata fino al 18%. Con il nuovo cambio non sarà necessario cambiare l’olio, in quanto l’intervallo è stato esteso a 350.000 km, con un’ulteriore riduzione dei costi di manutenzione e riparazione che arriva fino al 4%. #


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ullo slancio di questo recente successo e di una progressione continua sul mercato, Fiat Professional ha lanciato in questi mesi due nuovi veicoli commerciali: prima la versione elettrica, poi il nuovo Ducato, un modello che unisce le già eccellenti caratteristiche di portata, volumetria, efficienza e flessibilità alle innovazioni in termini di tecnologia e comfort di bordo, sicurezza, performance e connettività. Questo in un momento in cui Ducato risulta il veicolo commerciale leggero più venduto in Europa (2020, n.d.r.) con circa 150.000 unità vendute, in progresso dell’8% rispetto al 2019. Già Best in class per capability grazie alla gamma ”all forward” più ampia sul mercato, Fiat Professional punta non solo a confermare il suo ruolo di leader, ma a migliorarsi per cogliere le opportunità e a guidare le nuove sfide del mercato. Due le grandi novità apparse nel mondo dei veicolo commerciali. Andiamo in ordine cronologico. Lo scorso aprile la Giornata Mondiale della Terra è stata scelta da Fiat Professional per presentare in anteprima E-Ducato, la versione 100% elettrica del furgone di Fiat Professional campione di vendite in tutto il mondo. Un giorno non a caso per un lancio che vuole

E-DUCATO

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Il nuovo Ducato è anche…

Ducato compie quarant’anni e li celebra da leader

del mercato, risultando il veicolo commerciale leggero più venduto in Europa nel 2020 rappresentare non solo un veicolo elettrico, ma un nuovo sistema di mobilità sostenibile, studiato e sviluppato “con” i clienti professionali e non semplicemente partendo dalle loro esigenze. In particolare DHL, first moover di questo nuovo veicolo pensato per cambiare la mobilità commerciale dei prossimi anni. Per EDucato si è partiti dall’idea di realizzare non solo un veicolo “green”, ma una soluzione di mobilità completa che si caratterizzasse per versatilità, affidabilità, efficienza e sostenibilità (intesa sia a livello ambientale che economico): in sintesi, uno strumento di lavoro per far crescere il business rispettando i dettami dell’ecologia, un modello pronto a ogni missione, che mira senza compromessi a essere il benchmark del mercato e che sarà in grado di fare le stesse cose dei veicoli con motore termico. “La strada per l’elettrificazione dei veicoli è lunga ma è ormai segnata – ha dichiarato Eric Laforge, head of LCV Enlarged Europe di Stellantis. – Ad oggi i veicoli elettrici in Europa sono poco più di 3000, ma nell’arco di 5 anni ci aspettiamo che il 25% del circolante

di

Andrea Trapani

sarà elettrico e in 10 anni si raggiungerà il 75%”. Di certo la mobilità elettrica non è per tutti, bisogna avere la missione giusta e conoscere molto bene il proprio business. “Il vantaggio del mondo dei van – aggiunge Luca Marengo, Head of Product Marketing Fiat Professional EMEA presso Stellantis – è che i clienti possono programmare con esattezza i percorsi e la ricarica del veicolo può avvenire in azienda al termine della missione”. Infatti sappiamo che il 70 per cento degli utenti di veicoli commerciali hanno una percorrenza giornaliera entro i 200 chilometri, distanza perfetta per le attuali autonomie delle batterie. ARCHITETTURA RIVOLUZIONARIA Entriamo ora nel dettaglio dell’E-Ducato anticipandovi subito che Fiat Professional ha rivoluzionato la progettazione del catena cinematica elettrica e, in particolare, della gestione del parco batterie, rea­lizzando un sistema in “parallelo” e permettendo al veicolo di proseguire la www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PRODOTTO FIAT PROFESSIONAL

marcia anche nel caso in cui una batteria dovesse guastarsi. Ma andiamo per gradi e… saliamo a bordo di E-Ducato, notando che il design esterno ed interno non è cambiato rispetto alla versione endotermica (se non ovviamente nel naming e nel quadro del cruscotto). Forse questa è una scelta voluta, anche se ci si sarebbe forse aspettati una nuova linea per il futuristico veicolo, per sottolineare che, rispetto al Diesel non cambia niente in termini di prestazioni e capacità di carico. Il nuovo modello, infatti, può alloggiare in maniera ottimale le batterie sotto il pavimento, lasciando intatta la capacità di carico che va da 10 a 17 metri cubi di volume e quasi 2 tonnellate di peso. Altri evidenti vantaggi sono l’ottimale distribuzione dei pesi e l’abbassamento del centro di gravità, che migliora l’handling del veicolo in ogni condizione di carico. E-Ducato è in grado di raggiungere prestazioni equivalenti a quelle delle versioni equipaggiate con motori diesel, grazie ad un motore elettrico con una coppia massima di 280 NM che eroga fino a 90 kW di potenza (circa 122 cavalli) e un’accelerazione da 0 a 50km/h in 5 secondi. L’ALIMENTAZIONE E L’AUTONOMIA E-Ducato è stato dotato di una serie di soluzioni modulari, a partire da 2 differenti configurazioni di batterie, da 47 kWh e da 79 kWh – Best in Class per la capacità elettrica installata – e 4 tipi di modalità di ricarica di cui tre disponibili al lancio. E-Ducato, con batterie da 47 kWh, può percorrere fino a 170 km in ciclo WLTP e fino a 235 km in ciclo urbano. Con batterie da 79 kWh le

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percorrenze salgono a 280 km secondo il ciclo WLTP, equivalenti a 370 km in ciclo urbano, e i tempi di attesa per una ricarica equivalente a 100km di percorrenza non superano la mezz’ora. Va aggiunto che, per soddisfare una gamma di necessità così ampia e diversificata, E-Ducato offre anche il Drive Mode Selector che, in posizione “Normal”, assicura un ottimo bilanciamento tra performance e costi, mentre si può impostare il regime “Eco” per risparmiare energia. Nel caso invece in cui abbiamo a bordo un carico particolarmente pesante o siamo di fronte a una salita impegnativa, la scelta giusta è la modalità “Power”. E-Ducato ha inoltre due funzionalità per salvaguardare la “peace of mind” del conducente: il “Turtle Mode” e il “Recovery Mode”, i cui nomi già dicono le loro rispettive funzioni di risparmio energetico E sempre a questo proposito, va ricordato che le batterie sono garantite per una durata di 10 anni o 220.000 km sulla versione da 70 kWh e 8 anni o 160.000 km sulla versione da 47 kWh. CONNETTIVITÀ PER E-DUCATO Il salto di Fiat Professional è stato importante in entrambi i nuovi modelli. Nello sviluppo di E-Ducato non poteva mancare il contributo di Mopar, volto a mettere a disposizione degli operatori professionali nuovi e sofisticati strumenti, sia per migliorare l’efficienza nell’utilizzo dei veicoli, sia per valutare la profittabilità dei relativi costi di esercizio. Particolare importanza è stata data a numerose funzioni attivabili “da remoto”, come My:Fleet Manager, il nuovo servizio di fleet management, incluso per 6 mesi nel prezzo del veicolo grazie ad una speciale promo dedicata a E-Ducato: tramite una piattaforma web, permette ai fleet manager di tenere sotto controllo in tempo reale le principali variabili per la gestione di ogni unità del parco veicoli, come chilometraggio, posizione e aggiornamento della manutenzione, programmi di ricarica e molto altro. Tutto allo scopo di migliorare efficienza e produttività della flotta, ridurre

Cockpit tutto nuovo e altamente digitalizzato, look aggressivo e luci LED e interni predisposti per un vero e proprio ufficio mobile. Sono alcune delle caratterstiche del Nuovo Ducato.

i costi, prevenire i rischi e garantire la sicurezza sia di veicolo che conducente. Inoltre, la presenza della Mopar Connect, di serie su tutti gli E-Ducato, offre numerosi altri servizi, come l’assistenza in caso di incidente o guasto (la Box telematica, rilevando la posizione del veicolo, garantisce un intervento tempestivo e mirato 24 ore su 24). Inoltre tramite la mobile app Uconnect LIVE si potrà controllare di aver chiuso le portiere, rintracciare il punto in cui si è parcheggiato e ricevere un alert se il veicolo viene spostato da dove si trovava o se supera il limite di velocità preimpostato. UN NUOVO DUCATO VOTATO ALLA TECNOLOGIA Il look di Nuovo Ducato è quello familiare e rassicurante di sempre, ma con una ulteriore evoluzione dello stile dinamico e elegante che si nota a partire dal design dei nuovi proiettori con tecnologia Full Led ad alte performance. Che sia cambiato il modo di comunicare lo si capace fin dalla presentazione del nuovo van, dove a fare gli onori di casa, in una web conference itinerante, è stata chiamata


Cristina Bowerman, chef stellata di un noto ristorante nel cuore di Trastevere, che ha ben rappresentato le esigenze e le aspettative di chi utilizza il proprio veicolo per fini professionali. Con lei hanno dialogato Eric Laforge, Head of LCV Enlarged Europe di Stellantis e diversi altri manager di Stellantis che hanno partecipato allo sviluppo della gamma 2021. Una conferenza su nuovi concept come quelli del nuovo stile introdotto da Fiat Professional. Nel Nuovo Ducato i gruppi ottici sono divisi in tre parti, con la sezione inferiore dedicata al guida luce a led che evolve la “firma” luminosa caratteristica dello storico furgone. Come sempre con Ducato “lo stile incontra la funzionalità”, infatti i tre gruppi hanno non solo un look tecnologico e moderno, ma forniscono il 30% in più di luminosità rispetto ai classici fari alogeni. Infine la parte superiore è dedicata all’indicatore di direzione, rinnovato anch’esso nello stile con guida luce a led con accensione a scorrimento, un effetto molto apprezzato e utilizzato tra le auto e per la prima volta introdotto in un veicolo commerciale. Il rinnovamento degli esterni coinvolge l’ampia calandra, ed i nuovi skidplates, che si aggiungono al nuovo ed iconico badge Fiat che sottolinea con orgoglio l’appartenenza al marchio italiano, per un veicolo prodotto nello stabilimento di Atessa. Per completare il lavoro compiuto sullo Stile, è stato introdotto il nuovissimo colore di lancio Grigio Lanzarote, che sottolinea il carattere “avventuroso” del Nuovo Ducato ed è dedicato in particolare ai clienti del settore ricreazionale.

LA RIVOLUZIONE ARRIVA A BORDO! Un fattore su cui Fiat Professional ha deciso di investire molto è la “rivoluzione” volta a migliorare la qualità della vita a bordo e la praticità di utilizzo degli autisti. Il Keyless Entry and Go per aprire e chiudere le porte della cabina e del vano di carico e avviare il motore senza chiave, il freno di stazionamento elettrico per ridurre gli ingombri in cabina e facilitare gli spostamenti, il sedile passeggero “Eat and Work” che diventa un

comodo spazio per lavorare o fare uno spuntino, il compartimento per ricaricare in modalità Wireless i cellulari o ancora le doppie prese USB di tipo A e C, la presa di corrente ad alta tensione a 230 V, il parabrezza riscaldato con resistenze elettriche interne per un rapido sbrinamento del vetro. Il design rinnovato degli interni viene arricchito da una plancia ridisegnata, un volante e un pomello cambio nuovo, nuovi pannelli porta più funzionali e capienti e comando del climatizzatore automatico. Non è tutto. Sedili dal look più moderno e con nuove imbottiture offrono più spazio e comodità, il nuovo servosterzo elettrico su tutta la gamma aggiunge precisione e maneggevolezza in ogni condizione di marcia ed in ogni condizione di carico, accoppiato con un volante dal diametro ridotto che accentua una guida automobilistica e ridefinisce il concetto di comfort all’interno della

nuova cabina del Ducato, a tutto vantaggio dell’ergonomia e della riduzione dello stress per conducenti e passeggeri sottoposti a impegni lavorativi sempre crescenti. Nuova anche la configurazione interamente digitale della strumentazione interna, grazie al Full Digital Cockpit in grado di restituire con immediatezza e chiarezza le informazioni e gli avvisi più utili per il viaggio, dalla navigazione 3D agli ausili alla guida, ed offre un elevatissimo grado di flessibilità grazie alla riconfigurabilità e alla interazione

con il sistema di infotainment Uconnect, per adattarsi al meglio alle richieste del guidatore. A questo si aggiungono, come per il fratello elettrico, le nuove interfacce Uconnect con schermi fino a 10,1”, un sistema di radionavigazione completo al top della categoria che incorpora mappe TomTom 3D e interfaccia Apple Car Play/Android Auto con sistema wireless, attraverso il quale è possibile, con un semplice tocco, accedere ai controlli più importanti del veicolo. Completa l’offerta di nuove radio la UConnect 7” sempre con interfaccia wireless Apple Car Play/Android auto. Confermati anche gli alti livelli per la connettività introdotti nell’E-Ducato grazie agli Uconnect™ Services e all’app FIAT con cui sarà possibile gestire e monitorare il proprio mezzo direttamente dai propri devices, ovunque e in qualsiasi momento. Con una chicca finale. Arriva anche My Wifi, con il servizio di hotspot, che consente di collegare fino a 8 dispositivi e di usare i servizi di Amazon Alexa Voice Service a bordo. Per essere avvisati in caso di tentato furto e ricevere assistenza in caso di veicolo rubato è disponibile il pacchetto My Alert. Infine, anche in questo caso, è disponibile il tool My Fleet Manager pensato per semplificare la gestione delle flotte aziendali con la massima efficienza e sicurezza. Anche in termini di performance, Nuovo Ducato rinnova completamente la gamma offrendo propulsori sviluppati secondo le normative Euro 6D-Final e ampliando la gamma disponibile con omologazione Heavy Duty. Insomma, parafrasando la conferenza di presentazione, questa serie di “ingredienti” fanno della gamma 2021 del Nuovo Ducato la formula adatta per i professionisti di oggi. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PRODOTTO RENAULT

A tutto LCV

Il rinnovamento della gamma Renault punta a rispondere a qualsiasi esigenza dei propri clienti: Kangoo Van ed Express Van per i veicoli commerciali; Nuovo Kangoo, Nuovo Trafic Passenger e Nuovo Trafic Spaceclass per quelli dedicati al tempo libero e trasporto persone. Senza dimenticare la transizione energetica, con il Nuovo Kangoo Van E-Tech Electric di

Valeria Di Rosa

R

enault ha pensato proprio a tutti. Con il lancio della sua nuova gamma il Costruttore ha presentato le nuove versioni di quei veicoli che lo hanno reso un leader dell’innovazione. Il cambiamento è iniziato nel 2019 quando Renault aveva presentato il nuovo Master e prosegue oggi con il rinnovamento dell’intera gamma destinata agli operatori professionali. Ma attenzione! Nuovi veicoli, ma sempre carichi di ingegno è il mantra su cui si fondano le nuove soluzioni, volte a preparare il futuro del trasporto. Open Sesame è la nuova porta scorrevole introdotta sul Nuovo Renault Kangoo che vanta l’accesso laterale più ampio del mercato con 1.446 mm.

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DESIGN RINNOVATO PER IL NUOVO KANGOO Dotato di cinque veri posti, Nuovo Kangoo si presenta con un design esterno completamente rivisitato, più comfort e più equipaggiamenti, oltre a nuovi dispositivi di assistenza

alla guida. Miglior abitabilità; oltre 49 litri di vani portaoggetti accessibili, tra cui il cassetto scorrevole Easy Life; un capiente bagagliaio da 775 litri, estensibile fino a 3.500 litri con l’ampio pianale piatto; barre da tetto innovative, trasformabili senza attrezzi, per non restare mai a corto di spazio e poter trasportare tutto e i quattordici nuovi dispositivi di assistenza alla guida di serie ne fanno un Kangoo all’ennesima potenza! NUOVO RENAULT KANGOO VAN E OPEN SESAME BY RENAULT Il Nuovo Renault Kangoo Van era stato presentato a marzo con un evento del quale era stato protagonista indiscusso. Tante le innovazioni di questa nuova versione, a partire da Open Sesame by


Renault, la porta scorrevole che, eliminando il montante centrale, offre, sulla fiancata destra, l’accesso laterale più ampio del mercato con 1.446 mm. E ancora la retrocamera Permanent Rear View, la chiusura centralizzata selettiva, che permette di bloccare le serrature della cabina di guida separatamente da quelle del vano di carico, e l’Easy Inside Rack, che consiste in supporti portapacchi da agganciare all’interno del padiglione per sfruttare al massimo la

Per rispondere alle richieste di decarbonizzazione dell’Unione Europea, Renault ha inserito, all’interno del suo piano strategico Renaulution, la creazione di Renault ElectriCity, un nuovo centro di produzione di veicoli elettrici che riunisce le sedi di Douai, Maubeuge e Ruitz nel Nord della Francia. Il centro ha un obiettivo ambizioso, quello di realizzare 400.000 veicoli elettrici all’anno. Nella strategia di decarbonizzazione dei trasporti si inserisce anche la partnership tra Renault e Plug Power dedicata alla mobilità a idrogeno. Le due aziende hanno infatti fondato “HYVIA”, joint venture che mira a offrire un ecosistema completo di

soluzioni chiavi in mano: veicoli commerciali leggeri a celle a combustibile, colonnine di ricarica, fornitura di idrogeno decarbonizzato, manutenzione e gestione delle flotte. La tecnologia dei veicoli commerciali si baserà sul Renault Master. In particolare, saranno tre le versioni basate su Renault Master che saranno commercializzate a partire dalla fine di quest’anno in Europa: versione Furgone e versione Telaio con cabina gran volume per il trasporto merci; versione City Bus per il trasporto persone. Tutte le proposte saranno affiancate da un’offerta di stazioni di ricarica e fornitura di idrogeno verde.

passeggeri più esigenti alla ricerca di versatilità, spazio e comfort esclusivo. LE NOVITÀ A ZERO EMISSIONI Versione elettrica del veicolo e successore del Kangoo Z.E., Nuovo Kangoo Van E-TECH Electric sarà commercializzato a partire dal 2022. Sarà disponibile in due versioni, standard e lunga, e dotato di una batteria agli ioni di litio da 44 kWh che offre un’autonomia di circa 265 km in ciclo WLTP, zona superiore del vano di carico, abitualmente non sfruttata. Per una maggior sicurezza, è dotato dello specchietto grandangolare Wide View Mirror che consente ai conducenti, anche dei veicoli lamierati, di ottenere una visibilità ottimale nell’angolo cieco a destra. Disponibile in due formati di carrozzeria, standard e Maxi (più lungo di 50 cm circa), il Kangoo di terza generazione vanta un volume utile per le merci da 3,3 a 3,9 metri cubi nella versione base (il valore superiore con sedile passeggero abbattuto e paratia divisoria girevole in posizione “monoposto”) e fino a 4,9 metri cubi per la variante a passo lungo. PRATICITÀ ED EFFICIENZA PER IL NUOVO RENAULT EXPRESS VAN Per chi fosse alla ricerca di un veicolo che offra un rapporto qualità/prezzo senza rivali, Renault offre il Nuovo Express Van, arrivato in Europa ad aprile e in Italia a maggio 2021. Con una lunghezza del pianale di carico pari a 1,91 m (con paratia completa) per un veicolo di 4,39 m e larghezza della porta laterale scorrevole pari a 716 mm, è un veicolo pratico, che consente un carico utile fino a 780 kg nella versione benzina e di 650 kg nella versione Diesel e stabilisce un livello record di vani portaoggetti (circa 48 litri) e propone un volume di carico fino a 3,7 m³.

RENAULT LCV OPENS NEW DOORS: l’evento digitale di presentazione della nuova gamma di veicoli Renault.

LA NUOVA GAMMA TRAFIC PER IL TRASPORTO PERSONE La nuova gamma Trafic per il trasporto persone è composta da due modelli, pensati per una molteplicità di utilizzi: Nuovo Renault Trafic nelle versioni Passenger, per il trasporto collettivo, e SpaceClass, per un trasporto più esclusivo. Nuovo Trafic Passenger è pensato soprattutto per gli operatori professionali, come aziende o piccoli enti, che si occupano del trasporto persone e per le famiglie numerose. Risponde all’esigenza di modularità e di tanti posti, senza compromessi a livello di comfort e volume. Nuovo Trafic SpaceClass, invece, consente di rispondere alle attese dei conducenti e dei

autonomia variabile in funzione del tipo di guida, del profilo topografico del percorso e della temperatura esterna. Non solo elettrico, però. Già dal 2014 Renault, infatti, investe in veicoli a idrogeno: esempio ne sono Renault MASTER Z.E. Hydrogen e Renault KANGOO Z.E. Hydrogen. La ricerca del costruttore però non si è fermata e per la fine dell’anno è prevista la commercializzazione del Nuovo Master Idrogeno, con l’obiettivo di conquistare il 30% del mercato europeo dei veicoli commerciali leggeri ad idrogeno entro il 2030, affiancando alla sua offerta soluzioni di ricarica per le flotte di veicoli elettrici o ibridi plug-in.# www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PRODOTTO PEUGEOT

Ri-carica!

Entrare nei centri urbani non è più un problema col nuovo furgone elettrico targato Peugeot. L’e-Expert infatti coniuga performance,

autonomia e mobilità green di

S

tress da autonomia? Ansia per la ricerca di una colonnina di ricarica? Peugeot ha risolto questi problemi proponendo la sua memorabile furgonetta nella versione elettrica con una autonomia di 330 chilometri. Considerando che

circa l’80% dei conducenti di veicoli commerciali percorre in media meno di 200 km al giorno, PEUGEOT e-Expert dà l’assoluta tranquillità di lavoro: 200 km di autonomia per la batteria da 50 kWh oppure 330 km per quella da 75 kWh, calcolati col

Luca Barassi

rigoroso ciclo WLTP che misura la percorrenza reale su strada. Una percorrenza che viene garantita anche dalla capacità di ricaricarsi grazie all’energia cinetica delle frenate e da uno speciale dispositivo che ne aumenta il rendimento. Infatti, basta selezionare la posizione B sulla leva del cambio e il Nuovo e-Expert ha ancor più freno motore in rilascio, a tutto vantaggio dell’efficienza. CAMBIA IL MODO DI GUIDARE Per chi è appassionato di “ottani” è forse un po’ più difficile approcciare la guida elettrica, ma una volta che ci si lascia andare a questa nuova dimensione, i piaceri della guida emergono ancora più decisi. Innanzitutto perché si ha una reattività che è istantanea ai comandi dell’acceleratore, con la coppia che viene scaricata sull’asfalto. Altro elemento da non trascurare è la totale assenza di rumore e soprattutto di vibrazioni. “La guida elettrica – afferma Giulio Marc D’Alberton, responsabile comunicazione di Peugeot

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USO E NON PROPRIETÀ La diffusione della nuova espressione del trasporto 100% green è favorita dall’offerta commerciale “senza pensieri” del noleggio a lungo termine Free2Move Lease che rappresenta anche nel caso di Nuovo PEUGEOT e-Expert una valida alternativa al classico acquisto o al leasing.

Italia – esige un cambio di paradigma. Non si può pensare di guidare un veicolo elettrico come uno endotermico. Bisogna cambiare approccio al volante e anche a come vengono pianificati gli spostamenti. Ma i vantaggi sono tantissimi, come l’esenzione del bollo per 5 anni in alcune regioni, la polizza assicurativa più leggera, ed un sensibile risparmio sulle spese di manutenzione, pari a circa il 40%”. Stiamo vivendo, insomma, un momento cruciale dell’evoluzione della mobilità che deve segnare anche un cambio di cultura automobilistica, così come è avvenuto in passato per le precedenti grandi rivoluzioni. CAMBIA L’ALIMENTAZIONE MA NON LE PERFORMANCE Se qualcuno pensa che la necessità di batterie sufficientemente grandi per assicurare l’autonomia desiderata portino via spazio o tara, si sbaglia di grosso. Posizionata sotto il pianale, la batteria di trazione non sottrae prezioso volume di carico, mantenendo inalterate le prerogative legate al trasporto, nel confronto con la versione con motore endotermico di PEUGEOT Expert. Anche l’altezza massima continua ad essere contenuta in 1,90 m, garantendo così accesso ai parcheggi sotterranei. Nel contempo, rimane la possibilità di scelta tra diverse lunghezze per adattarsi al meglio ai differenti impieghi professionali, ovvero COMPACT da 4,61 metri, STANDARD da 4,96 metri o LONG da 5,31 metri. Stesso discorso ovviamente per quella che è la capacità di carico che arriva fino a 1000 chilogrammi, così come la possibilità di traino. L’Expert elettrico non sarà forse ideale per tutte le mission di trasporto, ma sicuramente lo è per la maggior parte di esse e, sicuramente, come abbiamo accennato, permette di raggiungere i propri clienti ovunque, con

In alto l’ampio vano di carico per nulla sacrificato a causa delle batterie poste sotto il pianale. Al centro il quadro digitale con le informazioni sull’alimentazione e in basso l’attacco della presa di ricarica.

costi ridotti e col massimo del carico possibile. I centri abitati, che sono le aree più congeniali a questo veicolo, saranno sempre più limitati al traffico di veicoli tradizionali, mentre l’accesso da parte dei veicoli elettrici sarà sempre permesso oltre che gratuito.

PARLIAMO DI RICARICA Collegata al circuito di raffreddamento dell’abitacolo, la regolazione termica della batteria mediante circolazione di liquido permette anche la ricarica rapida alle colonnine più potenti, abbreviando i tempi di ricarica in maniera evidente. Grazie a questa caratteristica, può sfruttare anche quelle che arrivano alla potenza di ben 100 kW in corrente continua. In questo caso, l’80% della carica della batteria viene raggiunta in soli 30 minuti per la batteria da 50 kWh, oppure in 45 minuti per quella da 75 kWh. Come dicevamo, però, la maggior parte delle percorrenze degli utilizzatori di questa tiplogia di veicolo sta sotto i 300 chilometri, pertanto al rientro in azienda o alla propria base, un normale collegamento alla rete elettrica o ad una wallbox permetterà la ricarica “lenta” durante il periodo di fermo macchina. Se poi vogliamo parlare di prezzo, dobbiamo per il momento essere consapevoli che le economie di scala dei veicoli termici sono ancora lontani per l’elettrico. Nel caso del Peugeot e-Expert il listino va da 32.155 euro a 39.955 a seconda delle versioni, contro il range 21.000/29.000 per il Diesel. Il trend, però, come abbiamo visto è chiaro: sempre più limitazioni ai veicoli inquinanti, cambio di paradigma dei consumatori e costi di manutenzione sempre più bassi. Questo fa sì che la scelta di un veicolo elettrico, per coloro che fanno un trasporto adatto a queste versioni, sia una scelta alla fine sostenibile, non solo da un punto di vista ambientale, ma anche economico. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PRODOTTO PIAGGIO COMMERCIAL

Così piccolo è

possibile Finalmente in strada con la nuova icona del trasporto urbano. Il City Truck di Piaggio non delude le aspettative di

C

ity Truck, l’appellativo ideato da Piaggio per il nuovo Porter, è il termine perfetto per sintetizzare in due parole le caratteristiche del NP6 (denominazione industriale del veicolo, n.d.r.), perché la sensazione salendo a bordo è proprio quella di guidare un camion ma con le dimensioni e la maneggevolezza di un furgone. Ecco, proprio la maneggevolezza è, a nostro avviso, la caratteristica principale di questo veicolo. In attesa della versione furgone del Porter, vera e propria icona della distribuzione urbana e delle attività parcellizzate, abbiamo provato il Porter Piaggio NP6 TW Tipper Long Range CNG, ruota gemellata e pianale ribaltabile elettroidraulico. Una delle versioni preallestite dal Costruttore di Pontedera. Le versioni disponibili sono, infatti, davvero tante, sia per passi e lunghezze, sia per tipologia di motorizzazioni, anche se tutte rigorosamente CombiFuel

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come vedremo: dalle versioni a passo corto L1 fino a quelle a passo lungo L2, senza dimenticare quelle con ponte posteriore a ruote singole SW o a ruote gemellate TW. Inoltre, sono presenti in gamma anche le due varianti con pianale fisso o ribaltabile. I due differenti rapporti al ponte - standard e ridotto - ottimizzano i consumi nelle varie tipologie di utilizzo e agevolano il lavoro con carichi gravosi in condizioni di elevata pendenza. Combinando tutte queste caratteristiche, Porter NP6 offre fino a 1.400 diverse possibilità di scelta. UN PO’ QUI E UN PO’ LÀ Milano Industrial è un vero e proprio punto di riferimento nel capoluogo lombardo per chi ha necessità di un veicolo commerciale. Infatti, il Dealer, affacciato sulla tangenziale est di Milano, offre tutta la gamma IVECO, Fiat Professionale e, naturalmente, Piaggio Commercial.

45°

Luca Barassi

Il sistema di ribaltamento del cassone è elettroidraulico e raggiunge una angolazione di 45°.


MANOVRABILITÀ

+

ABITABILITÀ INFOTAIMENT VISIBILITÀ

-

ACCESSIBILITÀ STRUMENTAZIONE

Noi siamo partiti (e poi ritornati) proprio da qui per il test drive con il protagonista di questo articolo, decidendo poi di fare un percorso misto che prevedesse molta città, ma anche un po’ di hinterland. Come abbiamo detto, Piaggio ha optato per un unico motore 4 cilindri in linea di 1,5 litri, Euro 6 che però ha la peculiarità di essere esclusivamente bifuel, scegliendo tra benzina/GPL oppure benzina/metano. A valle di questa scelta si può optare per lo Short Range, dedicato a un uso prevalentemente urbano, e Long Range, capace di una maggiore autonomia e anche di una portata superiore. Il nostro veicolo è quello più “grosso” e questa è la ragione della scelta del nostro

itinerario. Come motorizzazione abbiamo preso il benzina/metano. Una scelta in parte voluta perché, va detto, la facilità di trovare distributori con GPL in città è un po’ limitata, mentre il metano è sicuramente più reperibile. In provincia gli equilibri si ribaltano un po’. Dunque, abbiamo percorso in totale 179 chilometri tra centro cittadino, circonvallazione milanese e poi tangenziali, autostrada fino a Capriate per poi ritornare in città attraverso la rete interurbana. Abbiamo poi deciso di “alimentarci” per metà a metano e per metà a benzina registrando, naturalmente i relativi consumi. Alla fine, dopo quasi 180 chilometri abbiamo speso 29 euro di carburante di cui 8 di metano (7,9 Kg) e 21 di benzina (11 litri). Considerando che, in linea teorica, avremmo potuto completare la nostra mission anche totalmente a gas, ci sembra un ottimo costo di esercizio. TUTTI A BORDO Diciamolo subito: per una persona corpulenta, l’ingresso in cabina non è agevole ma, una volta accomodati alla ergonomica postazione di guida con sedili posti ad una corretta altezza e preso in mano il volante, la sensazione è di grande spazio e comodità, pur nella

Alcune soluzioni molto apprezzate del Nuovo Porter. Dall’alto: il vano portaocchiali, la nuova radio DAB e il comodo tappettino portacellulare.

SOTTO CONTROLLO

Commutatore di alimentazione e comando ribaltamento nella parte esterna del cruscotto.

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PRODOTTO PIAGGIO COMMERCIAL

compattezza del veicolo in generale e dell’abitacolo in particolare (1.640 mm di larghezza). Appena partiti e regolati gli specchietti retrovisori (abbiamo anche quello centrale dato che il veicolo ha il cassone) ci rendiamo subito conto dell’ottima visibilità di cui gode l’autista. Tutto sembra essere sotto controllo, la strada così come gli strumenti a bordo, tra cui spicca la nuova radio DAB, dotata anche di porta usb per ascoltare le proprie playlist, oltre al Bluetooth. Peccato, invece, per il quadro strumenti che necessiterebbe di qualche informazione in più. Abbiamo poi accennato alla grande agilità di questo veicolo, agevolata dalla cabina semi avanzata e, in effetti, ce ne siamo resi conto nei passaggi ristretti del centro storico milanese. La gestione del carburante, invece, è affidata ad un commutatore posto sulla sinistra del cruscotto col quale è possibile bloccare la pompa della benzina per andare a prendere il gas stoccato nella bombola sotto il cassone sul lato sinistro del veicolo. Il commutatore è dotato di quattro led verdi che identificano la quantità di gas ancora disponibile. Il serbatoio può contenere circa 35 chilogrammi di gas, mentre la capacità di quello della benzina è di 45 litri. Nella versione Long Range si ha però a disposizione un ulteriore serbatoio per il metano che ne raddoppia, di fatto, l’autonomia. Durante la marcia, inoltre, abbiamo potuto notare e godere di alcuni utilissimi “gadget” che incrementano il confort di chi lavora ogni giorno col

Porter Piaggio NP6 TW Tipper Long Range CNG PASSO

3.250 mm

LUNGHEZZA

5.095 mm

LARGHEZZA MAX

1.800 mm

ALTEZZA MAX

1.840 mm

SBALZO POSTERIORE

1.210 mm

ALTEZZA PIANO CARICO

830 mm

ANGOLO DI ATTACCO

32°

DIAMETRO DI STERZATA

13.400 mm

MTT

2.800 Kg

PORTATA

1.245 Kg

CILINDRATA

1.498 cc

POTENZA MAX BENZINA

78kW a 6000 giri

POTENZA MAX METANO

68kW a 6000 giri

proprio veicolo. Primo fra tutti il tappetino porta cellulare con presa Usb posto centralmente sopra il cruscotto, per poi rendersi conto dei tanti spazi nei vani portaoggetti, tra cui il comodissimo porta occhiali sopra lo specchietto retrovisore centrale.

permette un carico di ben 1245 Kg su una Massa Totale a Terra di 2800 kg. La versione ribaltabile combina i vantaggi derivanti dalla struttura del pianale e del robusto telaio a longheroni in acciaio, con la praticità del sistema di ribaltamento con angolo massimo di 45°. Si tratta di un modello ideale per il trasporto e lo scarico di merci sfuse e materiali pesanti come per chi lavora nel campo edilizio. Anche la trazione posteriore garantisce ottime performance di lavoro dato che il carico produce grip sulle ruote motrici e assicura un’eccellente tenuta di strada. Il ribaltamento del cassone è azionato da un comodo pulsante posizionato vicino al commutatore dell’alimentazione,

TANTO CARICO

Il Cassone può accogliere, in questa versione, fino a 1245 di carico. Comode le sponde tutte abbattibili e il gradino che agevola la salita

PARLIAMO DI PORTATA 1610 è la portata utile massima di questa nuova gamma Porter (versione a benzina/GPL, chassis, Long Range e ruota gemellata). L’allestimento provato da noi, con il cassone ribaltabile, quindi nella parte più esterna del cruscotto e, di conseguenza, facilmente azionabile anche da terra. Naturalmente, per chi usa un veicolo per lavorare ogni giorno, la sicurezza è una priorità assoluta, e per questo a bordo di Porter NP6 il lavoro è sicuro e confortevole. Le moderne funzioni di assistenza alla guida, infatti, coadiuvano il conducente durante le operazioni di manovra e ottimizzano le performance del veicolo. Stiamo parlandi di ESC, ASR, HBA, ECALL, ABS, EDB, TCS e ARP, tutti di serie su tutta la gamma. Il nostro City Truck, in conclusione, lo abbiamo trovato comodo, agile, performante e, non per ultimo, anche… green. #

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PRODOTTO FORD

Senza limiti

La versione 4x4 del Transit 2Ton, nell’allestimento Trail a maggior vocazione fuoristradistica, coniuga la capacità di carico delle varianti a trazione posteriore con la bontà delle prestazioni su fondi a bassa aderenza. Il tutto con una personalizzazione estetica non priva di utili risvolti in tema di praticità di

Alessandro Rigatto

S

i chiama Trail AWD la versione più sofisticata della gamma Transit 2Ton che abbiamo provato e di cui vi riferiamo in queste pagine. Basata sulla variante a trazione posteriore del maxivan dell’ovale blu, è stato sviluppato per poter offrire ottime prestazioni anche su fondi naturali grazie alla trazione integrale intelligente, inseribile manualmente agendo sugli appositi tasti in plancia o automaticamente allorché il grip sulle ruote dietro viene meno. È vero, il Transit 2Ton era già, ed è tuttora,

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disponibile nella configurazione a 4 ruote motrici ma il Trail accompagna il sistema di trasmissione più sofisticato con importanti peculiarità estetiche: la calandra nera opaca, con la scritta Ford a lettere singole in rilievo, come sui pick-up Ranger Raptor e F-150 Raptor, e il perimetro inferiore del veicolo protetto da elementi in plastica con funzione antigraffio, così da evitare che pietre e sassi sollevati dalle ruote possano graffiare la vernice della carrozzeria e soprattutto dei parafanghi. Ci sono poi le ruote in lega

verniciate in nero, le scritte Trail nella zona inferiore delle porte della cabina di guida e la fascia centrale dei paracolpi in color alluminio, a immagine e somiglianza delle slitte paracoppa delle auto da rally. Il Transit 2Ton Trail è disponibile anche con la sola trazione anteriore: in questo caso è presente di serie il differenziale autobloccante meccanico mLSD che aiuta a fornire una dose supplementare di grip sui terreni a bassa aderenza. A fronte di questo limite, rispetto alle versioni AWD il Transit 2Ton Trail a 2 ruote motrici presenta vantaggi: 5700 euro di risparmio e quasi 100 kg di portata in più. NON SOLO VAN: UNA GAMMA COMPLETA La gamma Trail si completa con un’offerta tecnica composita che spazia dal motore 2 litri turbodiesel EcoBlue da 130 CV, abbinato alla trazione anteriore e al sistema Mild Hybrid e alla trazione integrale senza sistema microibrido, all’unità da 185 CV disponibile solo con la trazione anteriore. Quanto alle classi di peso, mentre il Transit


2Ton è proposto con massa a pieno carico di 29, 31, 33 e 35 quintali, il Trail è offerto solo con il P.T.T. superiore delle versioni 350 (35 quintali). Due i formati: L2H2 e L3H2. Tenuto conto della disposizione naturale a superare terreni infidi, il Trail si tiene relativamente lontano dalle misure più impegnative, che potrebbero diventare imbarazzanti nei passaggi più stretti e su pendenze laterali marcate, potenzialmente in grado di mettere a rischio la stabilità del furgone. Non a caso sono presenti le funzioni supplementari dell’ESP tra cui la

Ford Transit 2Ton Trail Awd EcoBlue 170 L2H2 prezzo IVA esclusa: € 41.900 MOTORE

4 cilindri in linea, turbodiesel, 170 CV, 405 Nm

PESO TOTALE A TERRA

3500 kg

TARA A VUOTO

2525 kg

CARICO UTILE

900 kg

PESO RIMORCHIABILE

2500 kg

LUNGHEZZA

5981 mm

LARGHEZZA

2059 mm

ALTEZZA

2540 mm

PASSO

3750 mm

VELOCITÀ MAX

150 km/h

CONSUMO MEDIO

7,2 litri/100 km

SERBATOIO

80 litri

stabilizzazione di contrasto al vento laterale e la mitigazione del rollio in chiave antiribaltamento (indispensabile per un furgone più alto che largo). Oltre che nella configurazione furgone, il Transit Trail è disponibile nelle varianti Combi a 7 e 9 posti e come autotelaio cabinato, così da offrire le medesime caratteristiche tecniche e funzionali descritte per il van anche su veicoli destinati a differenti mission, quali il trasporto combinato di cose e persone e le attività nel mondo dell’edilizia, dove tra l’altro un autocarro cassonato a

trazione integrale o a trazione posteriore con dispositivi tesi all’aumento della motricità ben rimpiazzano i più pesanti e costosi retrotreni a ruote gemellate. COME FUNZIONA LA TRAZIONE INTEGRALE INTELLIGENTE? Torniamo ora al veicolo in prova: si tratta di un Trail AWD nel formato L3H2, tutto sommato compatto rispetto alle versioni Jumbo da 15,1 metri cubi di capacità di carico non previste però nell’allestimento a vocazione più fuoristradistica.

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PRODOTTO FORD

Tra le prerogative del dispositivo Intelligent All-Wheel Drive previsto sul Trail AWD spicca la capacità di assicurare una guida sicura anche su terreni impervi e nelle condizioni climatiche più avverse. Questa tecnologia, sviluppata con gli specialisti inglesi della Quaife, autentici esperti dei sistemi di trasmissione, migliora l’efficacia della trazione posteriore inviando fino al 50% della coppia del motore all’assale anteriore, in base all’aderenza disponibile, in risposta al cambiamento delle superfici stradali e degli input del conducente. Non è tutto: l’Intelligent AllWheel Drive del Transit Trail è supportato da ulteriori modalità di guida selezionabili: Slippery e Mud/Rut, configurate per migliorare le prestazioni e la sicurezza del conducente in una varietà di scenari di guida e facilmente

TANTA PRATICITÀ IN CABINA DI GUIDA All’interno l’allestimento Trail si distingue per i rivestimenti in pelle nera dei sedili e per i tappetini in plastica scura, entrambi facili da lavare ipotizzando un frequente impiego del veicolo in condizioni ambientali estreme, nel fango o nella neve. Il climatizzatore automatico assicura un ambiente confortevole qualunque sia il clima all’esterno, mentre il parabrezza riscaldato Quickclear consente una rapida partenza anche in condizioni di gelo poiché le resistenze termiche “annegate” nel cristallo anteriore ne permettono lo sbrinamento in pochi secondi nonostante l’ampia superficie da trattare. Gli specchietti retrovisori esterni ripiegabili e l’illuminazione automatica sono infine di serie. Tra le dotazioni opzionali presenti sul

SICURO E PARSIMONIOSO SU STRADA Su strada il Transit 2Ton Trail mostra un comportamento dinamico sicuro in ogni frangente, con indubbi vantaggi quando si marcia su fondi bagnati o scivolosi, dove il sistema AWD può entrare in scena per ridurre le perdite di aderenza. I rapporti corti del cambio (e del ponte) permettono di arrivare in sesta marcia già a 55-60 km/h e di sfruttare al massimo l’elasticità del 2 litri turbodiesel commonrail EcoBlue da 170 CV. Nel complesso moderata la rumorosità mentre, se un appunto dev’essere fatto al van dell’ovale blu, il posto guida non offre tanto spazio alla gamba sinistra che, in posizione di riposo nella marcia autostradale, risulta un po’ costretta tra sportello e lato sinistro della plancia. A fronte di prestazioni molto buone il consumo resta sempre

PARTICOLARI

Ecco alcuni dettagli del furgone targato Ford. Da sinistra: l’ampio vano di carico dotato anche di barre divisiorie, l’area dedicata al rifornimento di gasolio e di AdBlue, il comodo ed ergonomico cambio manuale e due particolari del cruscotto.

selezionabili utilizzando il controller dei Drive Modes sul cruscotto. L’Intelligent All-Wheel Drive offre anche la modalità AWD Lock per dividere simmetricamente (50%-50%) la coppia tra i due assali, così da affrontare al meglio le superfici a bassa aderenza. Il sistema non compromette il volume di carico o le dimensioni del Transit Trail, rispetto agli equivalenti con trazione posteriore. Un altro vantaggio di cui beneficia il Transit 2Ton Trail AWD è la totale assenza di interferenze con il volume di carico, immutato rispetto alle varianti 4x4.

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

veicolo in prova spiccano i pali verticali nel vano di carico, che permettono di suddividere l’area destinata alle merci utilizzando appositi reti divisorie e sistemi rigidi di parcellizzazione dello spazio, e i rivestimenti del pianale e delle pareti. In tal modo i pacchi trasportati non possono muoversi liberamente nel vano di carico, evitando di danneggiarne il contenuto e, grazie alle superfici rivestite, non si rischia di graffiare la vernice della zona merci, preservando il veicolo dell’insorgenza della ruggine e tutelando il suo valore residuo.

contenuto, con percorrenze nell’ordine dei 12-13 km/litro a velocità costante impostata tra 90 e 100 km/h. Il cruise control adattivo presente sul veicolo provato consente, tramite i pulsanti sulla razza sinistra del volante, non solo di stabilizzare l’andatura a beneficio del comfort del conducente (e del consumo) ma anche di mantenere la distanza di sicurezza impostata così che i vari sensori e radar presenti sul frontale si occupino di lasciare davanti al Transit un numero di metri più che sufficiente per gestire ogni rallentamento e pure le frenate d’emergenza. #


GUIDA ALL’ACQUISTO

per dare una risposta ai professionisti

I

l 2021 è un anno difficile per tutta l’economia italiana. Inutile girarci intorno, i numeri fanno vedere qualche spiraglio per il futuro, ma al momento i dati parlano di lunghi mesi difficili per il mondo del trasporto. L’analisi di un segmento come quello dei veicoli commerciali, pertanto, è condizionata da fattori esterni su cui gli stessi costruttori possono far ben poco. In realtà, nonostante le mille difficoltà, non mancano le novità anche in questo settore dell’autotrasporto e, come noteranno i nostri lettori più attenti, anche nelle indicazioni date dagli stessi protagonisti del mercato si notano alcune affermazioni di cui, probabilmente in anteprima, avevamo già dato notizia negli anni scorsi. In primis, il posizionamento in pianta stabile nel listino destinato ai professionisti dei furgoni ecologici che usano carburanti alternativi. Non è l’unica nota che appare chiara. Se per alcune categorie prese in esame non mancano i consigli per l’offerta finale, la crisi pandemica rispetto al passato ha ristretto il nostro sguardo sul trasporto passeggeri ma soprattutto sull’off-road. Se i van 4x4 restano un must per molti costruttori, quest’anno l’attenzione sui pick-up è tornata “in sordina” in attesa probabilmente di tempi migliori. Cerchiamo di capire il contesto.

IL MERCATO Partiamo dall’analisi del mercato. Come immaginabile, esaurito il contributo degli incentivi governativi, il mercato dei veicoli commerciali lo scorso maggio ha registrato una stagnazione con 17.750 unità immatricolate rispetto alle 17.826 dello stesso mese 2019 (-0,4%, il confronto con il 2020 rimane ancora non attendibile). I primi 5 mesi, secondo le stime del Centro Studi e Statistiche UNRAE rese note a metà giugno, riducono la crescita ad un modesto +1,6% con 80.756 veicoli verso i 79.509 del gennaio-maggio 2019. “Non sorprende – ha affermato Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – che il mercato dei veicoli commerciali in maggio si sia arenato, una volta terminato il contributo dei veicoli ordinati con gli incentivi introdotti con la Legge di Bilancio 2021”. “Come più volte ribadito, grazie al sostegno del Fondo Ecobonus – prosegue il Presidente – è stato possibile accelerare il rinnovo di un parco circolante che a fine 2020 presentava un’anzianità media di 12 anni e mezzo e contava ancora un 46% di mezzi ante Euro 4, con l’immatricolazione di veicoli di ultima generazione che hanno generato effetti positivi su emissioni, sicurezza stradale e per le

Torna il nostro speciale dedicato ai veicoli commerciali. Un mercato tormentato per il secondo anno consecutivo non ferma i costruttori. La nostra analisi, con i consigli della case madri, per orientarsi tra le varie necessità tra città, lungo raggio, passeggeri, cantieri e le innovazioni nel mondo off-road a cura di

Andrea Trapani

casse dello Stato”. “Anche nel campo del trasporto merci cittadino – conclude Crisci – non è possibile parlare di transizione ecologica senza che le scelte della politica siano indirizzate in questo senso. Non c’è più tempo da perdere, è urgente il rifinanziamento dell’Ecobonus, con incentivi all’acquisto di veicoli elettrici senza rottamazione e per le altre alimentazioni solo a fronte di rottamazione”. L’analisi della struttura del mercato del 1° quadrimestre (confrontata sempre con il 2019 per il poco significativo paragone con il 2020 e con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

41


GUIDA ALL’ACQUISTO

in questi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), conferma il trend positivo dei privati, stabili al 23% di quota di mercato (+0,7 p.p.). Seppur in flessione, le autoimmatricolazioni mantengono una rappresentatività del 4,8% (-1,4 p.p.) e il noleggio a lungo termine scende al 20,9% di penetrazione (-2,3 p.p.), nonostante la spinta delle Captive. Il noleggio a breve termine e le società recuperano quota, rappresentando rispettivamente il 5,7% e il 45,6% del mercato.

Sotto il profilo delle alimentazioni, il benzina cede 1/3 dei volumi, scendendo al 3,2% di penetrazione sul totale, in leggero calo il diesel, che però copre ancora l’85,5% delle immatricolazioni (-2,8%). Un incremento a doppia cifra interessa il GPL, che sale al 2,6% di quota, mentre la forte contrazione del metano lo riduce al 2% di quota. In forte ascesa i veicoli ibridi che raggiungono il 5,8% del mercato, mentre gli elettrici nel 1° quadrimestre si collocano di poco sotto l’1%. L’ANNO DELL’ELETTRICO? Avevamo avuto le prime sensazioni di un’esplosione nel giro di qualche anno nelle scorse edizioni di questo speciale. Così è stato. Oggi è del tutto normale vedere promossi i veicoli commerciali nel nome delle zero emissioni, del risparmio energetico e di quello economico. Ma davvero un furgone elettrico può essere migliore di uno con motore endotermico? A detta della giuria del Premio International Van of the Year 2021, la risposta è affermativa. Nel corso dell’ultima premiazione, svoltasi nel mese di dicembre 2020, Opel Vivaro-e

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

ha ottenuto il maggiore riconoscimento. Non è stata forse una vera sorpresa visto che comunque si parla di una gamma che quest’anno ha festeggiato i suoi primi 20 anni e di un veicolo che è progettato sulla piattaforma EMP2 di Groupe PSA. Opel Vivaro-e, come tanti dei suoi concorrenti, è un prodotto maturo che offre un’ampia gamma di sistemi di assistenza alla guida, come riconosciuto dalla giuria IVOTY. Il 2021 è anche l’anno del quarantesimo

anniversario del Fiat Ducato e, come abbiamo messo in evidenza nelle altre pagine di questo numero, in occasione di questa importante ricorrenza è stato lanciato il nuovo modello E-Ducato. Pur mantenendo intatte tutte le caratteristiche tecniche e di portata, capacità di carico che va da 10 a 17 metri cubi di volume e quasi 2 tonnellate di peso, e circa 400 differenti configurazioni del modello, il nuovo E-Ducato è proposto in due taglie di batterie, con un’autonomia fino a 235 km con la batteria da 47 kWh

(a tre moduli) e fino a 370 km con quella più grande da 79 kWh (a cinque moduli). Insomma, si parla di prodotti che stanno sul mercato da veri protagonisti. Tanto è vero che le case costruttrici iniziano a consigliare veicoli elettrici anche per la nostra mission più dura, ovvero quella del “lungo raggio”. Nei furgoni elettrici di recente produzione, infatti, la tecnologia ha fatto grandi progressi, facendo aumentare anche l’autonomia di percorrenza, ottimizzandone sempre più l’utilizzo quotidiano nel corto e medio raggio. Inoltre, con le formule alternative all’acquisto, come ad esempio il noleggio a lungo termine, anche la spesa iniziale risulta decisamente ridotta. Insomma, per una piena transizione ecologica, per i costruttori occorre puntare a far circolare un numero sempre maggiore di veicoli a zero emissioni, non ultimi proprio i van. Non mancano esempi di big del settore del trasporto merci che, in grande crescita anche grazie all’ecommerce, hanno iniziato a sperimentare le consegne a zero emissioni su larga scala. Ad aprire la strada è stata Amazon: nei mesi scorsi, per la sua flotta di van impegnati nelle consegne in tutti gli Stati Uniti, la società di Bezos ha


Euro 6d-temp. I cicli di test di laboratorio sono stati estesi per coprire una gamma di condizioni più ampia e realistica rispetto al ciclo di certificazione standard, offrendo maggiori garanzie ai potenziali acquirenti di automobili e veicoli commerciali.

stretto un accordo con Rivian per l’acquisto di ben centomila furgoni elettrici. Con questi numeri e una crescita esponenziale nel breve periodo, è facile immaginare come le flotte delle grandi aziende di trasporto merci, in particolare quelle impegnate nelle consegne presso l’utente finale, siano il target perfetto per l’utilizzo dei furgoni elettrici: lavorando principalmente durante il giorno, i van elettrici possono essere ricaricati agevolmente nelle ore serali/notturne, quando sono fermi nei depositi. QUALE FUTURO? L’importante settimanale d’informazione politico-economica The Economist ha pubblicato, qualche mese fa, la ricerca “Industries in 2021” con le tendenze e previsioni per il 2021, riservando uno spazio importante anche per l’industria dei trasporti. Tra le quattro principali tendenze messe in rilievo per l’anno in corso, la prima l’abbiamo già trattata. Stimolato dagli incentivi governativi e dall’applicazione di obiettivi più severi di emissioni e dal lancio di nuovi modelli EV, l’Economist prevede che le vendite globali di veicoli elettrici aumenteranno del 37% nel 2021, fino a raggiungere 3,4 milioni di unità, anche se rappresenteranno ancora solo il 4% delle vendite globali di autoveicoli. La seconda tendenza è legata alla prima. A sorpresa, infatti, la ricerca ipotizza che la crescita dei veicoli per le consegna supererà quella dei veicoli per passeggeri. Grazie all’affermazione dell’e-commerce in nuove nicchie di mercato, le vendite di veicoli commerciali sono destinate ad aumentare, in tutto il mondo, del 16% quest’anno (le autovetture aumenteranno del 15%, ndr). I bassi tassi d’interesse e le offerte di finanziamento attraenti alimenteranno anche parte del rimbalzo in Cina

e in altri grandi mercati. Insomma, il boom dello shopping online e l’aumento delle consegne dell’ultimo miglio guideranno la domanda di veicoli commerciali elettrici, permettendo sempre più consegne a zero emissioni. LE CERTEZZE DEL MERCATO Il mercato dei furgoni però vive anche di certezze. I professionisti continuano a scegliere, tuttora in gran numero, mezzi diesel – talvolta anche in modalità ibrida – in quanto, nonostante tutto, è ancora l’alimentazione preferita e più affidabile per chi lavora. Vedere per credere nella nostra guida. Non mancano i consigli nell’urbano, mentre nel lungo raggio e per il trasporto passeggeri i van diesel sono sempre i più appetibili come nell’edilizia. Il tutto senza dimenticare il dominio nell’off-road e nel 4x4. Il perché è facile capirlo, ma è importante ricordarlo ancora una volta. Partendo dai nuovi veicoli diesel certificati in base alla norma Euro 6d-temp: sono i primi a essere considerati a basse emissioni, riflettendo gli standard sulle emissioni che sono stati impostati per la guida in condizioni reali. Tanto è vero che nella manovra di fine 2020 sono stati inseriti tra i veicoli che hanno potuto godere dei benefici fiscali. Insomma, chi volesse comprare un nuovo van con motorizzazione diesel non ha niente da temere né per la longevità del mezzo né per le tematiche ambientali. Il Green NCAP (New Car Assessment Program), ad esempio, evidenzia che i moderni motori diesel, conformi alle ultime norme Euro 6d-temp, hanno un indice Clean Air migliore rispetto ai modelli più vecchi e quindi beneficiano di un punteggio complessivo più alto. Infatti, gli unici veicoli non ibridi o non elettrici che hanno i punteggi più alti sono quelli con certificazione

LA NOSTRA GUIDA ALL’ACQUISTO In chiusura una breve legenda per introdurre le nostre mission. Come negli anni passati, abbiamo proposto alle case costruttrici un modulo, identico per tutte, in cui indicare quelli che - secondo loro - sono i modelli migliori per alcuni degli usi più comuni tra gli autisti di un furgone. Invariate le cinque categorie. La prima, la mission urbana, è legata agli usi in città. Motori brillanti e grandezze non eccessive. Qui non mancano, ancora una volta, le soluzioni elettriche e quelle con dimensioni adeguate a chi deve fare numerosi start & stop su chilometraggi assoluti limitati e spesso in strade non particolarmente adatte ai veicoli commerciali. La mission del lungo raggio vede invece una serie di consigli su motorizzazioni più importanti, destinate a chi deve fare lunghi tratti di autostrada o comunque di strade veloci, mixando le varie necessità di coloro che spesso si trovano a fare consegne tra due punti distanti. Edilizia e cantiere ha qualche piccola novità in serbo. In questo caso la motorizzazione non è importante quanto la maneggevolezza e la potenza necessarie in un contesto così particolare. Infatti, a sorpresa ma non troppo, in questa edizione sono presenti diversi van con carburanti verdi e perfino elettrici. L’off-road e il 4x4 rispondono, a loro volta, a necessità diverse: a partire dal classico pick-up fino all’utilizzo di un Van con quattro ruote motrici, a chi deve andare fuori strada o comunque su percorsi che richiedono aderenza vengono consigliati veicoli “muscolosi” che sono sempre più ricercati dai professionisti della strada. L’ultima categoria di cui parliamo è quella passeggeri, dove - oltre alla potenza spesso sono importanti i dettagli. Oltre al numero dei posti, anche i servizi a bordo fanno sempre più la differenza. Una categoria che speriamo di vedere nuovamente protagonista dopo i mesi orribili passati dal nostro turismo. La speranza di tutti è che le società del settore possano tornare a comprare una delle mission più ricche di possibilità e accessori di tutto il mondo dei furgoni.# www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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GUIDA ALL’ACQUISTO

CITROËN

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

Berlingo Van

Passo M, Club

1.5 BlueHDi 100 CV

Jumpy

Passo XS, Club

1.5 BlueHDi 100 CV

ë-Jumpy

Passo M, Club

Elettrico 136CV - batteria 75kw

FIAT PROFESSIONAL

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

RE

CO

VOLUME 3,3 / 3,8 m³ (Cabina Extenso) 4,6 / 5,1 m³ (Moduwork) 5,3 / 5,8 m³ (Moduwork) VOLUME

CO S

TRUTT

PORTATA DI CARICO

1000 kg 927kg PORTATA DI CARICO

SX - passo corto tetto std

1.3 MJet 95CV E6D-final

2,5 m³

610 kg (incluso guidatore)

Doblò Cargo

Lounge - passo corto tetto std

1.6 MJet 105CV E6D-final

3,4 m³

705 kg (incluso guidatore)

Ducato elettrico

Passo medio tetto alto

Full electric a zero emissioni

11,5 m³

1135 kg (incluso guidatore)

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

PORTATA DI CARICO

Transit Custom

Van, 340 Passo Corto, Trend

Plug-in Hybrid 126CV

6 m³

1167-1213 kg

Transit Custom

Van, 280 Passo Corto, Trend

130 CV Mild Hybrid

6 m³

807-869 kg

Transit Connect

Van, 200 Passo Corto, Trend

Elettrico - 100 CV

2,9 m³

683 kg

IVECO

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

O

Portata 605 kg versione 3 posti

Fiorino Cargo

FORD

PORTATA DI CARICO

Daily Hi-Matic

35S14A8 V - 3520 mm H2

2,3 litri 140 CV diesel

10,8 m³

1180 kg

Daily Natural Gas Hi-Matic

35S14NA8 V - 3520L mm H2

3,0 litri 136 CV metano

12,0 m³

730 kg

Daily

35S14 - 3450 mm

2,3 litri 140 CV diesel

Cabinato da allestire - Lunghezza 1654 kg (escluso allestimento) carrozzabile 4.110 mm VOLUME PORTATA DI CARICO

MAN TRUCK & BUS MAN eTGE 3.140

CONFIGURAZIONE Furgone (100% elettrico)

MERCEDES-BENZ

MOTORIZZAZIONE 100 kW

CONFIGURAZIONE

10,7 m³ MOTORIZZAZIONE

VOLUME

3,5 t PORTATA DI CARICO

Vito

Furgone Long

1.950 cc - 136 CV

6 m³

2,8 t

Sprinter

Furgone 3924 mm Trazione Anteriore

2143 cc - 115 CV

11 m³

3,5 t

Citan

Furgone Long

1461 cc - 110 CV

3,1 m³

1,9 t

OPEL

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

PORTATA DI CARICO

Combo

Van Edition, S, portata std

1.5 diesel 100CV MT6

3,3/ 3,8 m³

605 kg

Vivaro

Van Enjoy, S, portata std

2.0 diesel 120 CV AT8

4,6/5,1 m³

895 kg

Vivaro

Van e-Essentia, S, ortata std

Pacco batterie 50 kWh

4,6/5,1 m³

927 kg

PEUGEOT e-Partner

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

PORTATA DI CARICO

Standard

50 kWh, 100KW (136CV)

da 3,30 a 3,80 m³

Porter NP6 SW Chassis LR CNG Porter NP6 TW Chassis SR LPG Porter NP6 TW Chassis LR CNG

CONFIGURAZIONE Ruota singola - Passo corto Long Range Ruota gemella - Passo lungo Short Range Ruota gemella - Passo lungo Long Range CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE Combi fuel benzina/CNG 78 kW (benzina) Combi fuel benzina/GPL 78 kW (benzina) Combi fuel benzina/CNG 78 kW (benzina) MOTORIZZAZIONE

VOLUME PORTATA DI CARICO 3,5 m³ - Allestim. Gentili 830 kg Technology Equipment S.r.l. 3,9 m³ - Allestimento 585 kg Cold Car SpA 1485 kg (a telaio) VOLUME PORTATA DI CARICO

Nuovo Express VAN

-

dCi 95

3.3 m³

Nuovo Kangoo VAN

Edition One con Open Sesame by Renault

dCi 95

3.9 m³ (senza montante centrale lato passeggero) 508 Kg

Kangoo E-Tech Electric

-

Elettrico 44 kW (60 CV)

PIAGGIO

RENAULT

RENAULT TRUCKS

Master Red VAN FWD 3T5 E6 - L2H2 Master Red VAN FWD 3T5 E6 - L3H2 Master Z.E. VAN FWD 3T5 - L2H2

VOLKSWAGEN Veicoli Comm.li e-Crafter

44

L

TI

TRASPORTO URBANO

DA

motorizzazione “verde”

NSIGLIA

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

3-3,5 m³ VOLUME

da 650 kg a 1000 kg

623 Kg

618 Kg PORTATA DI CARICO

VAN

110/135/150/180 CV

10,8 m³

1370 kg

VAN

110/135/150/180 CV

13 m³

1277 kg

VAN

57 kW full electric

10,8 m³

1370 kg

CONFIGURAZIONE 35 L3H3

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

MOTORIZZAZIONE Full electric

VOLUME Fino a 10,7 m³

PORTATA DI CARICO Fino a 1,7 t


CITROËN

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

35 Heavy L4H2

2.2 BlueHDi 165 CV

11,5 m³

1330 kg

Jumpy

Passo XL, Club

2.0 BlueHDi 180 EAT8

1200 kg

ë-Jumpy

Passo XL, Club

Elettrico 136CV - batteria 75kw

6,1 / 6,6 m³ (Moduwork) 6,1 / 6,6 m³ (Moduwork) VOLUME

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

TRUTT

927kg PORTATA DI CARICO

Ducato Furgone

Passo medio tetto alto

2.2 Mjet 140CV E6D-Final

11,5 m³

1.340 kg (incluso guidatore)

Ducato Furgone

Passo lungo tetto alto

2.2 Mjet 140CV E6D-Final

13 m³

1.490 kg (incluso guidatore)

Doblò Cargo Maxi

Lounge - passo lungo tetto std

1.6 MJet 120CV E6D-final

4,2 m³

1005 kg (incluso guidatore)

FORD

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

PORTATA DI CARICO

Transit

Van, 350 Passo lungo, Trend

170 CV Mild Hybrid

11,5 m³

1320-1427 kg

Transit Custom

Van, 320 Passo Lungo, Trend

170 CV Mild Hybrid

6,8 m³

1149-1217 kg

Transit

170 CV, trasmissione automatica 10 rapporti MOTORIZZAZIONE

15,1 m³

1047-1186 kg

DAILY Natural Gas Hi-Matic

Van, 350 Passo extra lungo, tetto alto, Trazione posteriore CONFIGURAZIONE 72C14GA8 - 4350 mm con bombole retro cabina

DAILY

72C18H - 4100 mm

3,0 litri 180 CV diesel

IVECO

MAN TRUCK & BUS MAN TGE 3.140

3,0 litri 136 CV metano

CONFIGURAZIONE Furgone classico

MERCEDES-BENZ

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE 140 CV

VOLUME Lungh. carrozzabile 5.550 mm Lungh. carrozzabile 5.150 mm VOLUME 11,3 m³

MOTORIZZAZIONE

PORTATA DI CARICO 3942 kg (escluso allestimento) 4666 kg (escluso allestimento) PORTATA DI CARICO 3,5 t

VOLUME

PORTATA DI CARICO

Sprinter

Furgone 3665 mm

2143 cc - 163 CV

10,5 m³

3,5 t

Vito

Furgone Pro Long

1.950 cc - 163 CV

6 m³

2,8 t

OPEL

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

PORTATA DI CARICO

Movano

Van Edition, L2H2 33q

2.3 T. diesel 150 CV MT6

10,3 m³

1451 kg

Vivaro

Van Enjoy,M, portata std

2.0 diesel 150 CV MT6

5,3/5,8 m³

1004 kg

PEUGEOT

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

PORTATA DI CARICO

Boxer

435 L4H2

2.0 BlueHDi 160CV

6,6 m³

1365 kg

e-Expert

Long

75 kWh, 100KW (136CV)

6,6 m³

1275 kg

RENAULT Nuovo Master

CONFIGURAZIONE Furgone Trazione anteriore L3 H2 T35 ICE

Energy dCi 180

13 m³

1356 Kg

Trafic

Furgone L2 H1 T29 ICE

dCi 145 EDC

6 m³

1160 Kg

RENAULT TRUCKS

Master Red CCAB FWD 3T5 EVI - L3 Master Red CCAB FWD 3T5 EVI - L3

VOLKSWAGEN Veicoli Comm.li Crafter

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

MOTORIZZAZIONE

Autotelaio trazione anteriore

145 CV/165 CV

Autotelaio trazione anteriore

145 CV/165 CV

CONFIGURAZIONE 35 L3H3 Passo medio tetto alto

MOTORIZZAZIONE 103kW trazione anteriore cambio manuale

O

PORTATA DI CARICO

Jumper

FIAT PROFESSIONAL

CO S

RE

CO DA

L

TI

LUNGO RAGGIO motorizzazione “verde”

NSIGLIA

VOLUME

VOLUME Dipende da allestimento Dipende da allestimento VOLUME 11,3/10,7 m³

PORTATA DI CARICO

PORTATA DI CARICO 1628 kg (solo telaio) 1628 kg (solo telaio) PORTATA DI CARICO 3,5 t

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

45


GUIDA ALL’ACQUISTO

35 L2, cabina singola

2.2 BlueHDi, 165 CV

1400 kg

ë-Jumper Novità!

VOLUME Cassone ribaltabile Onnicar in alluminio

Autotelaio

Batterie da 37 e 70kWh

Fino a 17 m³

1890 kg

FIAT PROFESSIONAL Ducato Autocarro Cabina singola Ducato Autocarro Cabina Doppia

FORD

Transit

IVECO Daily

MAN TRUCK & BUS MAN TGE 6.180 MAN TGE 5.180

MERCEDES-BENZ

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

Passo lungo tetto std

2.2 Mjet 140CV E6D-Final

5.9 m³

1365 kg (incluso conducente)

CONFIGURAZIONE Chassis, 350 Passo medio, Trend, Trazione post. con ruota gemellata Chassis, 350 Passo lungo, Trend, Trazione post. con ruota gemellata CONFIGURAZIONE 35C14H - 3000 mm

MOTORIZZAZIONE

RENAULT

Nuovo Master

RENAULT TRUCKS

Master Red CCAB RTWD 3T5 - L3 Master Red CCAB RTWD 4T5 - L4

VOLKSWAGEN Veicoli Comm.li

1674-1725 kg

170 CV

-

1610-1703 kg

VOLUME Lungh. carrozzabile 3.390 mm VOLUME

1423 kg (escluso allestimento)

-

5,5 t

-

3,5 t

MOTORIZZAZIONE 2,3 litri 140 CV diesel

CONFIGURAZIONE MOTORIZZAZIONE Cassone ribalt. o fisso, traz. post. ruota 177 CV gemellata. Config. con presa di forza Cassone ribalt. o fisso, traz. post. ruota 177 CV gemellata. Config. con presa di forza CONFIGURAZIONE MOTORIZZAZIONE

Transporter

CONFIGURAZIONE Pianale cabinato, portata maggiorata CONFIGURAZIONE

2.0 diesel 120 CV S&S MT6

Cabinato 335 L2

Blue Hdi 140

CONFIGURAZIONE Ruota singola - Passo corto Long Range Ruota gemella - Passo lungo Long Range Ruota gemella - Passo corto Long Range CONFIGURAZIONE Cassone ribaltabile L2 Trazione post. a ruote gemellate T35 ICE CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE Combi fuel benzina/GPL 78 kW (benzina) Combi fuel benzina/GPL 78 kW (benzina) Combi fuel benzina/CNG 78 kW (benzina) MOTORIZZAZIONE

Autotelaio trazione posteriore Autotelaio trazione posteriore CONFIGURAZIONE Business

PORTATA DI CARICO

-

2143 cc - 163 CV

Porter NP6 SW Tipper LR LPG Porter NP6 TW Tipper LR LPG Porter NP6 TW Chassis LR CNG

VOLUME

130 CV Mild Hybrid

Telaio doppia cabina 3665 mm

PIAGGIO

PORTATA DI CARICO 1495 kg (incluso conducente)

Sprinter

Boxer

PORTATA DI CARICO

6.6 m³

2143 cc - 143CV

Vivaro

O

2.2 Mjet 140CV E6D-Final

Telaio cabina singola 3665 mm

PEUGEOT

TRUTT

Passo medio tetto std

Sprinter

OPEL

VOLUME

CO S

RE

CO

Jumper

Transit

46

L

TI

CITROËN

EDILIZIA E CANTIERE

DA

motorizzazione “verde”

NSIGLIA

MOTORIZZAZIONE MOTORIZZAZIONE

PORTATA DI CARICO PORTATA DI CARICO

VOLUME PORTATA DI CARICO In base 3,5 t all’allestimento In base 3,5 t all’allestimento VOLUME PORTATA DI CARICO In base 1583 kg all’allestimento VOLUME PORTATA DI CARICO In base 1755 kg all’allestimento VOLUME PORTATA DI CARICO 2.200x1.680 mm, vers. con 955 kg cassone rib. prod da Piaggio 2.530x1.800 mm, vers. con 1300 kg cassone rib. prod da Piaggio -

1500 kg (a telaio)

VOLUME Superficie di carico 6,2 m² VOLUME

881 Kg

145/165 CV

nd

1350 kg (solo telaio)

145/165 CV

nd

2314 kg (solo telaio)

Energy dCi 165 MOTORIZZAZIONE

MOTORIZZAZIONE 2.0 TDI 110kW FWD man

VOLUME 5,8 / 6,7

PORTATA DI CARICO PORTATA DI CARICO

PORTATA DI CARICO 2,8 t


CHEVROLET

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

CO S

RE

CO DA

L

TI

OFF-ROAD

NSIGLIA

TRUTT

PORTATA DI CARICO

Silverado 1500

RST Plus - High Country - Ultra

Duramax 3.0L Turbo-Diesel I6, 277 CV

2.523 l

1034 kg

Silverado 1500

RST Plus - LT TRail Boss Plus High Country Ultra RST Plus - LT TRail Boss Plus High Country Ultra CONFIGURAZIONE

5.3L EcoTec3 V8 355 CV

2.523 l

1034 kg

6.2L EcoTec3 V8 420 CV

2.523 l

1034 kg

Ranger

LIMITED

170 CV

n.d.

1076-1140 kg

Ranger

WILDTRAK

213 CV

n.d.

1044-1056

Transit

Van, 350 Passo lungo, Trail, Trazione 170 CV HDT integrale CONFIGURAZIONE MOTORIZZAZIONE

11 m³

1163-1250 kg

VOLUME Lunghezza carrozzabile 2.980 mm Lunghezza carrozzabile 3.390 mm VOLUME A seconda dell’allestimento A seconda dell’allestimento VOLUME

PORTATA DI CARICO 4132 kg (escluso allestimento) 1423 kg (escluso allestimento) PORTATA DI CARICO

Silverado 1500

FORD

IVECO

MOTORIZZAZIONE

Daily

70S18H WX - 3450 mm

3,0 litri 180 CV diesel

Daily

35C14 - 3000 mm

2,3 litri 140 CV diesel

MAN TRUCK & BUS MAN TGE 3.140 4x4 MAN TGE 3.180 4x4

MERCEDES-BENZ

CONFIGURAZIONE Cassone fisso con cabina singola o doppia cabina Cassone fisso con cabina singola o doppia cabina CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE 140 CV 177 CV MOTORIZZAZIONE

VOLUME

O

PORTATA DI CARICO

3,5 t 3,5 t PORTATA DI CARICO

Sprinter

Furgone 3665 mm 4x4

2143 cc - 143 CV

10,5 m³

3,5 t

Vito

Mixto Long 4x4

1950 cc - 136 CV

3,6 m³

3,05 t www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

47


TRUTT

O

GUIDA ALL’ACQUISTO

CO S

RE

CO DA

L

TI

TRASPORTO PASSEGGERI

NSIGLIA

motorizzazione “verde”

CITROËN Spacetourer

CONFIGURAZIONE Passo M, Business

VOLUME

2.0 BlueHDi, 140 CV S&S EAT8

-

PORTATA DI CARICO 9 posti

Spacetourer

Passo XL, Business Lounge

2.0 BlueHDi, 180 CV EAT8

Configurazione ufficio 6/7 posti mobile

ë-Spacetourer

Passo M, Business

Batteria 75kw, 136 CV

-

FIAT PROFESSIONAL

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

Passo medio tetto alto

2.2 Mjet 140CV E6D-Final

N.A.

Ducato Combi

Passo medio tetto alto

2.2 Mjet 140CV E6D-Final

N.A.

CONFIGURAZIONE Tourneo, 320 Passo Corto, Titanium Tourneo, 320 Passo Corto, Titanium Bus, 460 passo extra lungo, Titanium CONFIGURAZIONE

MAN TGE 5.180/6.180 Mini Lion’s MAN TGE 3.140 Combi

Tourneo Custom Tourneo Custom Transit

MAN TRUCK & BUS

9 posti VOLUME

Ducato Panorama

FORD

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

PORTATA DI CARICO 290 kg (inclusi conducente + 7 posti) 685 kg (inclusi conducente + 4 posti) PORTATA DI CARICO

Plug-in Hybrid 126CV

-

8 posti

185 CV Mild Hybrid

-

9 posti

170 CV, trasmissione automatica 10 rapporti MOTORIZZAZIONE

-

18 posti

Modalità 16 o 19 posti

177 CV

-

Fino a 9 posti

140 CV

Predisposizione anche 3,5 t per trasporto disabili VOLUME PORTATA DI CARICO

MERCEDES-BENZ

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

PORTATA DI CARICO Da 5,0 a 5,5 t

Vito

Tourer Select ExtraLong

1950 cc - 190 CV

4990 l

3,2 t

Sprinter

Tourer 43

2143 cc - 190 CV

13710 l

3,5 t

Classe V

Sport Extralong

1950 cc - 239 CV

5010 l

3,1 t

OPEL Vivaro Movano Combo

PEUGEOT Expert Doppia cabina

CONFIGURAZIONE Van Doppia cabina fissa, Enjoy, M, portata std Van doppia cabina Base, L3H2, 35 q Van doppia cabina Essentia , M, portata maggiorata CONFIGURAZIONE Comfort Plus Long

RENAULT Nuovo TRAFIC Passenger Master Red - COMBI 8/9 FWD 3T5 L2H2

VOLKSWAGEN Veicoli Comm.li Caravelle

MOTORIZZAZIONE

INTENS Passo lungo L2, 9 posti

-

2.3 T. diesel 180CV MT6 Traz. anteriore

9 m³

-

1.5 diesel 130 CV MT6

3,5/4,0 m³

-

MOTORIZZAZIONE Blue HDi 150 S&S

Comfortline

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

VOLUME -

MOTORIZZAZIONE Blue dCi 150 EDC

2940 kg

1,8 m³

PORTATA DI CARICO 919 Kg

VOLUME 9 posti

MOTORIZZAZIONE 2.0 TDI 110kW 4MOT DSG

PORTATA DI CARICO

VOLUME

MOTORIZZAZIONE 145 CV

CONFIGURAZIONE

PORTATA DI CARICO

3,2 m³

CONFIGURAZIONE Bus

VOLUME

2.0 diesel 150CV S&S MT6

CONFIGURAZIONE

RENAULT TRUCKS

48

MOTORIZZAZIONE

VOLUME -

PORTATA DI CARICO PORTATA DI CARICO 3,0 t


LI V E

una produzione

Giovedì 22 luglio Giovedì 23 settembre Giovedì 7 ottobre Sabato 16 ottobre Domenica 17 ottobre

ore 20.30 ore 20.30 ore 20.30 Misano live Misano live

sui canali social di Trasportare Oggi e Vado e Torno

in collaborazione con

media partner



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