Questo progetto prevede un Referente aziendale del SISP, supportato da assistenti sanitari e ha come scopo il monitoraggio della circolazione del virus SARS-CoV-2 nell’ambito scolastico, con l’obiettivo di fornire elementi utili ad adeguare le misure di sanità pubblica al variare dello scenario epidemiologico. Con la sorveglianza attiva vengono identificati precocemente i casi positivi tra studenti e docenti delle scuole secondarie di 2 grado pubbliche e paritarie (2 per provincia), mediante l’implementazione di una rete di scuole sentinella ideate per ottenere un campione rappresentativo della popolazione studentesca, spesso paucisintomatica o asintomatica. In un’ottica di prevenzione vengono proposte strategie di testing (test antigenico rapido di 1a generazione) nella comunità scolastica con eventuale conferma con test molecolari in caso di positività. Qualora uno studente venisse trovato positivo al test, si procederà con l’isolamento provvisorio in una stanza in attesa dei suoi genitori; verrà contestualmente avvisato il team COVID Scuole per gli adempimenti successivi. Nel progetto saranno incluse le scuole secondarie di 1° grado (una per provincia), dove verrà avviato un progetto pilota di auto-somministrazione vigilata di test antigenici nasali da parte degli studenti e docenti. Tutte le fasi del progetto sono su base volontaria. Il progetto avviato dal 12.04.21 terminerà con la chiusura dell’anno scolastico. Nel Progetto Scuole è prevista inoltre l’implementazione di webinar condotti dal team scuole con la partecipazione dei componenti dei Servizi interessati SISP, SPISAL, SIAN, e dell’UOS di Epidemiologia, ognuno per la parte di competenza. I webinar sono iniziati nel mese di ottobre 2020 e si sono succeduti con cadenza settimanale; sono rivolti ai Referenti COVID Scuole ed hanno la finalità di supportarli nella gestione dei contatti dei casi positivi nel setting scolastico. I webinar sono organizzati, in una prima fase di presentazione, con diapositive che illustrano le “Linee guida regionali sulla gestione dei contatti di casi da virus SARS-CoV-2 nel setting scolastico” e i successivi aggiornamenti, e in una seconda fase interattiva, in cui i Referenti COVID Scuole possono fare domande ai vari componenti del team.
Sorveglianza dei viaggiatori internazionali Una delle azioni più importanti per rallentare la diffusione di un’epidemia è il controllo e l’isolamento dei viaggiatori internazionali, come ben noto fin dai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia a cui si deve, fra le altre cose, il termine quarantena*, riferita a viaggiatori e merci provenienti da paesi in cui era stata segnalata qualche “pestilenza”. Nel corso del 2020 il primo provvedimento ad essere messo in atto fu proprio la quarantena, quando ancora il SARS-CoV-2 non era stato riscontrato in Italia. Inizialmente si sono tracciati e isolati i viaggiatori provenienti dai paesi asiatici, in particolare dalla Cina. Tuttavia, a causa di carenze nelle comunicazioni degli spostamenti aerei, i viaggiatori sono riusciti comunque a rientrare in Italia tramite voli indiretti, evitando l’isolamento. In seguito, a causa del diffondersi dell’infezione in tutto il territorio nazionale ed estero, la normativa italiana ha esteso il controllo a tutti i viaggiatori internazionali, a prescindere dalle provenienze, e disposto la quarantena a chi viaggiasse da Paesi considerati a maggior rischio epidemico. L’11 marzo 2020 l’OMS ha dichiarato lo stato di pandemia da SARS-CoV-2. Le indicazioni relative all’ingresso o al transito in Italia sono state inserite nei diversi DPCM che si sono susseguiti da febbraio 2020 in poi, adeguando le chiusure delle frontiere in base alla situazione epidemiologica italiana ed estera nonché alle esigenze produttive, normando i periodi di quarantena e l’esecuzione di tamponi diagnostici prima dell’ingresso in Italia, o all’arrivo del viaggiatore internazionale. Uno degli obiettivi della normativa regolante gli ingressi dall’estero in corso di pandemia è di permettere solo gli ingressi per ragioni inderogabili, vietando gli altri quando possibile, pur tenendo conto degli accordi internazionali di libero scambio specialmente con i paesi dell’Unione Europea, o comunque disincentivando i viaggi, in entrata ed in uscita dall’Italia, non essenziali (turismo, visite a parenti e amici…). Gli articoli dei DPCM, integrati o modificati da numerose Ordinanze Ministeriali o Regionali, hanno regolato gli ingressi da specifici paesi o regioni di stati esteri, a seconda dell’evolversi della situazione epidemiologica. Ad esempio, nel corso del 2020, oltre a quelle già in essere, sono state poste restrizioni specifiche agli ingressi 54