ERKER 07 2022

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Wipptal

Il mercato del lavoro in ripresa Il Rapporto sul mercato del lavoro da novembre 2021 ad aprile 2022 conferma che l’occupazione ha almeno approssimativamente raggiunto il livello pre-coronavirus. Il mercato del lavoro altoatesino offre un quadro sfaccettato nel periodo compreso tra il novembre 2021 e l’aprile 2022: rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso - l’inverno 2020/2021 senza turismo - l’aumento dell’occupazione del 9,5 per cento è senza precedenti. Il confronto con il periodo pre-pandemia, da novembre 2019 ad aprile 2020, mostra un aumento dell’1,3 per cento, che corrisponde a un aumento annuo dello 0,6 per cento all’anno e supera quindi la crescita degli anni dal 2008 al 2013 dopo la crisi economica mondiale. Questo è quanto emerge dall’ultimo Rapporto semestrale sul mercato del lavoro, presentato il 16 giugno a Palazzo Widmann. Dai dati emerge che le particolari sfide da affrontare sono la carenza di lavoratori qualificati, la disoccupazione di lunga durata ed il calo del numero degli apprendisti. Al fine di rafforzare l’inserimento lavorativo, è anche importante utilizzare la Garanzia statale di occupabilità dei lavoratori “GOL” e il Fondo di sviluppo PNRR. “L’occupazione dipendente ha

quasi ovunque raggiunto o addirittura superato il livello pre-Covid “, così il direttore della Ripartizione lavoro, Stefan Luther facendo riferi-

(+0,4%) e nel commercio (+1,3%). Tuttavia, il settore ricettivo (-1,6%), la finanza e le assicurazioni (-0,7%) ed il sociale (-0,4%) registrano un

mento ai contenuti della Relazione semestrale. L’evoluzione del mercato del lavoro è positiva. Siamo tornati alla normalità, ma è una “nuova normalità” con una dinamica elevata. In un confronto biennale, la maggior parte dei settori fa registrare una crescita: ciò è particolarmente evidente nel “settore manifatturiero” (+2,0%), nell’istruzione (+2,3%), negli “altri servizi privati” (+2,9%) e nella sanità ( +4,4%), la crescita è inferiore nell’agricoltura (+0,1%), nelle costruzioni (+0,6%), nella pubblica amministrazione

numero di dipendenti inferiore rispetto a due anni fa. Luther ha evidenziato da una parte la necessità di reperire lavoratori qualificati: “Il fatto che 360 rifugiati ucraini stiano già lavorando conferma l›elevata domanda di lavoratori, soprattutto nel settore ricettivo», ha affermato il direttore della Ripartizione. Dall’altra c’è un’”ondata di frustrazione” tra i dipendenti, che si esprime in dimissioni volontarie. “I licenziamenti volontari sono aumentati in media del 27 per cento, con i settori del sociale, sanitario e

della pubblica amministrazione particolarmente colpiti”, ha affermato Luther, annunciando un’attenzione particolare a questo fenomeno, che già si sta verificando in altri Paesi, tra i cui gli Stati Uniti Stati. Per quanto riguarda la Wipptal negli ultimi due anni di pandemia, i dati sulla disoccupazione sono aumentati in modo allarmante. Ora, però, il mercato del lavoro sembra essersi ripreso in modo significativo ed è tornato ai livelli pre-crisi. Anche nella Wipptal c’è da sottolineare che in diversi settori c’è una carenza di lavoratori qualificati. Le aziende sono alla disperata ricerca di personale. Ciò si riflette anche nei dati sulla disoccupazione: nei mesi da gennaio ad aprile 2019 - cioè prima dello scoppio della pandemia – nel nostro comprensorio si registravano in media 399 disoccupati, questi sono saliti a 564 nello stesso periodo del 2020 e nel 2021 si è arrivati a 869 disoccupati nel 2021. L’aumento maggiore è stato registrato nel settore alberghiero. Nei primi quattro mesi di quest’anno, il numero di persone registrate come disoccupate è sceso di nuovo a 435 unità (periodo gennaio- aprile).

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