di Andrea Salvadori
CONTRARIAN
ENTREPRENEURS
Lo sport all’italiana
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Guidata dal 1988 dalla famiglia Gandolfi, Erreà è una delle principali aziende di abbigliamento tecnico del nostro Paese. Punta sulla qualità del prodotto e sul controllo di tutta la filiera, dalla scelta delle materie prime alla grafica. Tra i suoi partner ci sono il Parma e la nazionale di pallavolo
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Un’azienda a conduzione familiare nata dalla passione per il calcio del suo fondatore e cresciuta negli anni grazie all’attenzione alla qualità del prodotto, nella migliore tradizione della manifattura italiana. Erreà Sport - gruppo specializzato nella produzione di abbigliamento tecnico sportivo, il cosiddetto teamwear - è un marchio che è riuscito a imporsi nel giro di pochi anni anche sui mercati internazionali, a cui deve oggi il 60% del fatturato. È nato nel 1988, su iniziativa di Angelo Gandolfi. “Ho sempre amato il calcio e, quando non ho più potuto praticarlo a livello dilettantistico, ho deciso di mantenere viva questa passione dando vita a Erreà”, racconta il presidente. Gandolfi ha capito presto che le società di calcio hanno bisogno di capi sportivi e tecnici in grado di migliorare le performance di chi li indossa. Ha deciso allora di investire in una produzione capace di garantire i massimi standard di qualità, sicurezza e comfort. “La divisa rappresenta l’identità di una società, esprime i suoi valori, è uno degli elementi più importanti della sua immagine. Per questo motivo le nostre linee sono pensate e realizzate sulla base delle esigenze di ogni singola società”. Il punto di forza dell’azienda di San Polo di Torrile, in provincia di Parma, è il controllo diretto di tutta l’attiva produttiva tra l’Italia e la Romania, dove hanno sede i suoi stabilimenti. “Erreà realizza i propri capi internamente, mettendo insieme la produzione per lo sport e una cultura sartoriale. Fin FORBES.IT
da subito la capacità di creare e confezionare capi e di selezionare tessuti sono stati il segreto nel nostro successo. Una sapienza antica, ma portata in un’epoca di filati e impianti sempre più moderni”. Anche la famiglia gioca un ruolo centrale nel modello di business di Erreà. “Mia moglie e i miei figli sono sempre stati al mio fianco in questo cammino”, dice Gandolfi. A confermarlo il nome e il logo aziendale: Erreà nasce infatti dall’unione della lettera R e della lettera A, le iniziali dei figli del fondatore. Il gruppo gestisce tutte le fasi di lavorazione del prodotto: dalla selezione delle materie prime alla progettazione dell’aspetto grafico, dai prototipi fino alla consegna dei capi finiti. “Questo percorso completo costituisce il punto di forza dell’azienda”, afferma il vicepresidente Roberto Gandolfi, uno dei figli di Angelo. “Ci distingue dai concorrenti e ci consente di rappresentare l’unica azienda europea ancora produttrice nel settore dell’abbigliamento teamwear. La possibilità di effettuare controlli accurati e scrupolosi sulla provenienza delle materie prime ci permette anche di garantire al mercato la massima sicurezza e qualità. Dettagli per noi fondamentali, al centro della nostra strategia”. Grazie alle attività di controllo sulla filiera, Erreà garantisce al mercato prodotti che rispettano anche i più alti standard di sostenibilità, sia dal punto di vista sociale, sia da quello ambientale. “Essere sostenibili significa anche operare nel pieno rispetto di tutte le normative internazionali, puntando a creare un prodotto che abbia un lungo ciclo di vita”, spiega ancora Roberto. “Per farlo, controlliamo costantemente il modus operandi dei nostri fornitori. Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, dal 2007 siamo certificati da Oeko-Tex Standard 100, un attestato che pone limiti estremamente rigorosi in tema di sostanze nocive per la salute. Siamo l’unica azienda di abbigliamento tecnico sportivo a potersi fregiare di questa etichetta”. Il business di Erreà è partito dal mondo del calcio (la prima sponsorizzazione è quella stretta con il Genoa nel 1988), ma presto si è allargata anche alla APRILE, 2022