Trentino Industriale agosto-settembre 2020

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Nuova liquidità per le imprese Dai Finanziamenti per l’internazionalizzazione di Simest al Fondo patrimonio pmi, il punto sulle opportunità messe in campo per sostenere le aziende nella delicata fase di ripresa. a cura dell'Area Finanza d’impresa di Confindustria Trento

IL RECENTE

seminario “Sace Simest: interventi innovativi a sostegno delle imprese” ha informato le imprese esportatrici trentine, in termini concreti e operativi, su nuovi strumenti finanziari agevolati e le modalità previste per accedervi. Il seminario, molto partecipato, è stato introdotto da Alessandro Lunelli, vicepresidente di Confindustria Trento con delega per Credito e Finanza d’impresa, che ha sottolineato l’importanza per le imprese, impegnate a mantenere lo spazio faticosamente conquistato nei mercati esteri e garantirsi nuovi sbocchi, della conoscenza di tutti gli strumenti finanziari innovativi a loro disposizione per favorire la ripresa e il rilancio dell’attività. In questo l’Associazione è in prima linea a fianco delle proprie aziende. Nel corso dell’incontro Vincenzo Pagano, Relationship manager per il Nord-Est Italia di Sace Spa, è intervenuto per ricordare l’opportunità di “Garanzia Italia”, misura straordinaria che consente il rilascio di garanzie a condizioni agevolate, controgarantite dallo Stato, sui finanziamenti erogati dai soggetti finanziatori alle grandi aziende. Carlo de Simone, senior expert relazioni esterne Simest Spa, ha

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invece presentato le novità riguardo ai diversi finanziamenti per l’internazionalizzazione delle imprese, che, grazie all’introduzione della concessione di una quota di agevolazioni a fondo perduto, risultano ora ancor più interessanti che in passato: la misura a fondo perduto può raggiungere infatti un importo pari al 50% del finanziamento. Questo è tuttavia solo l’ultimo step di un progressivo potenziamento dello strumento dei finanziamenti per l’internazionalizzazione, che ha preso il via nel culmine della pandemia da Covid-19, ampliando senza precedenti gli strumenti Simest, sia in termini di risorse che di raggio d’azione. Con l’introduzione del Decreto Rilancio (D. Lgs 34/2020), è stata, infatti, quadruplicata la disponibilità del fondo pubblico da cui Simest attinge la liquidità per finanziare le aziende, è stato eliminato per il 2020 l’obbligo di presentare garanzie, sono stati innalzati gli importi massimi, è stata ampliata la gamma di spese finanziabili, è stata allargata la platea delle imprese che possono accedervi ed inoltre è stata estesa l’operatività dei finanziamenti anche a progetti di internazionalizzazione in Paesi dell’Unione Europea. Ma il rafforzamento dello strumento “Finanziamenti per l’internazionalizzazione” è solo uno degli interventi previsti dal Decreto Rilancio per risollevare la difficile congiuntura economica e per sostenere le imprese nella delicata fase di ripresa. Il decreto n. 34/2020, infatti, nel prevedere misure per il rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni, ha istituito il Fondo Patrimonio Pmi, gestito da Invitalia e attivo fino al 31 dicembre 2020. Attraverso il Fondo, le imprese di piccole e medie dimensioni particolarmente colpite dall’emergenza – devono aver subito una riduzione dei ricavi almeno pari al 33% nei mesi di marzo-aprile 2020 rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente – possono ottenere finanziamenti a condizioni vantaggiose destinati ad investimenti, capitale circolante e costi del personale. Il Fondo Patrimonio Pmi interviene quindi acquistando obbligazioni di nuova emissione, con rimborso previsto al termine del sesto anno dalla sottoscrizione, per un importo pari a 3 volte l’aumento di capita-


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