14 speciale duemilatrentino
La strategia nazionale dei rifiuti Secondo la Corte dei Conti, realizzare un’opera per lo smaltimento o trattamento dei rifiuti urbani richiede mediamente 4,7 anni. Potremo valutare l’efficacia del Programma nazionale solo nel 2028.
Discariche
Incenerimento
Digestione anaerobica
Coincenerimento
zione, a fianco al Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti, e sopra i Piani regionali e delle Province autonome di gestione dei rifiuti. La Programmazione nazionale si ritrova a dover gestire circa 184 milioni di rifiuti, di cui solo 30 milioni sono di natura urbana (dato Ispra del 2019). Pertanto, proviamo ad analizzare i macroobiettivi a cui si tenderà al 2028. Il primo macro-obiettivo riguarda la riduzione del divario della dotazione impiantistica tra le diverse regioni, assecondando i criteri di sostenibilità, efficienza, efficacia ed economicità per corrispondere ai principi di autosufficienza e prossimità. Nel 2020, difatti, la distribuzione geografica degli impianti non risultava omogenea tra le Regioni italiane, in termini di numerosità, capacità autorizzata e scelte tecnologiche (tabella 1). Il secondo macro-obiettivo si occupa di garantire il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e recupero dei rifiuti e di riduzione dello smaltimento finale al minimo, come opzione ultima e residua, tenendo conto anche dei regimi di responsabilità estesa del produttore (Epr) per i rifiuti prodotti. Nel 2020, lo smaltimento in discarica dei rifiuti urbani, ad esempio, è ancora una pratica largamente diffusa in quasi tutti i territori italiani (tabella 2). Il terzo macro-obiettivo vuole razionalizzare e ottimizzare il sistema impiantistico e infrastrutturale
Trattamento Integrato Anaerobico e Aerobico
Compostaggio
del Ministero della Transizione Ecologica 257 del 24 giugno scorso è l’atto con cui l’Italia ha ufficialmente adottato il Programma nazionale di gestione dei rifiuti, uno strumento strategico sessennale di indirizzo per le Regioni e le Province autonome nella pianificazione della gestione dei rifiuti. Questo passaggio era indispensabile per ottenere i finanziamenti del Next Generation Eu, poiché l’Ue aveva fissato al 30 giugno la scadenza dei termini per centrare gli obiettivi della Missione 2, Componente 1 all’interno della roadmap del Pnrr. Il Pngr va a incasellarsi nel mosaico programmatico italiano per i rifiuti, idealmente sotto la Strategia nazionale per l’Economia circolare, di cui diventa uno strumento di attua-
TM e TMB
IL DECRETO
Capacità autorizzata N° [t/a]
Capacità autorizzata N° [t/a]
Capacità autorizzata N° [t/a]
Capacità autorizzata N° [t/a]
N°
N°
Nord Ovest 88
1.836.626
13
1.291.908
9
382.165
25
2.738.500
14
6
30
Nord Est
89
1.099.116
17
1.814.020
11
568.959
18
1.912.493
12
3
24
Centro
43
1.156.525
7
443.500
0
0
38
5.606.690
5
1
26
Sud
30
830.000
4
210.050
3
150.200
38
5.909.615
5
4
32
Isole
43
874.985
2
61.530
0
0
13
2.373.170
1
0
19
N°
Tabella 1: Capacità autorizzata degli impianti di trattamento dei rifiuti urbani per Regione, anno 2020. Fonte: ISPRA.
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2022