Trentino Industriale agosto-settembre 2022

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14 speciale duemilatrentino

La strategia nazionale dei rifiuti Secondo la Corte dei Conti, realizzare un’opera per lo smaltimento o trattamento dei rifiuti urbani richiede mediamente 4,7 anni. Potremo valutare l’efficacia del Programma nazionale solo nel 2028.

Discariche

Incenerimento

Digestione anaerobica

Coincenerimento

zione, a fianco al Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti, e sopra i Piani regionali e delle Province autonome di gestione dei rifiuti. La Programmazione nazionale si ritrova a dover gestire circa 184 milioni di rifiuti, di cui solo 30 milioni sono di natura urbana (dato Ispra del 2019). Pertanto, proviamo ad analizzare i macroobiettivi a cui si tenderà al 2028. Il primo macro-obiettivo riguarda la riduzione del divario della dotazione impiantistica tra le diverse regioni, assecondando i criteri di sostenibilità, efficienza, efficacia ed economicità per corrispondere ai principi di autosufficienza e prossimità. Nel 2020, difatti, la distribuzione geografica degli impianti non risultava omogenea tra le Regioni italiane, in termini di numerosità, capacità autorizzata e scelte tecnologiche (tabella 1). Il secondo macro-obiettivo si occupa di garantire il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e recupero dei rifiuti e di riduzione dello smaltimento finale al minimo, come opzione ultima e residua, tenendo conto anche dei regimi di responsabilità estesa del produttore (Epr) per i rifiuti prodotti. Nel 2020, lo smaltimento in discarica dei rifiuti urbani, ad esempio, è ancora una pratica largamente diffusa in quasi tutti i territori italiani (tabella 2). Il terzo macro-obiettivo vuole razionalizzare e ottimizzare il sistema impiantistico e infrastrutturale

Trattamento Integrato Anaerobico e Aerobico

Compostaggio

del Ministero della Transizione Ecologica 257 del 24 giugno scorso è l’atto con cui l’Italia ha ufficialmente adottato il Programma nazionale di gestione dei rifiuti, uno strumento strategico sessennale di indirizzo per le Regioni e le Province autonome nella pianificazione della gestione dei rifiuti. Questo passaggio era indispensabile per ottenere i finanziamenti del Next Generation Eu, poiché l’Ue aveva fissato al 30 giugno la scadenza dei termini per centrare gli obiettivi della Missione 2, Componente 1 all’interno della roadmap del Pnrr. Il Pngr va a incasellarsi nel mosaico programmatico italiano per i rifiuti, idealmente sotto la Strategia nazionale per l’Economia circolare, di cui diventa uno strumento di attua-

TM e TMB

IL DECRETO

Capacità autorizzata N° [t/a]

Capacità autorizzata N° [t/a]

Capacità autorizzata N° [t/a]

Capacità autorizzata N° [t/a]

Nord Ovest 88

1.836.626

13

1.291.908

9

382.165

25

2.738.500

14

6

30

Nord Est

89

1.099.116

17

1.814.020

11

568.959

18

1.912.493

12

3

24

Centro

43

1.156.525

7

443.500

0

0

38

5.606.690

5

1

26

Sud

30

830.000

4

210.050

3

150.200

38

5.909.615

5

4

32

Isole

43

874.985

2

61.530

0

0

13

2.373.170

1

0

19

Tabella 1: Capacità autorizzata degli impianti di trattamento dei rifiuti urbani per Regione, anno 2020. Fonte: ISPRA.

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2022


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