Italia Ornitologica - numero 5, 2021

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CRONACA

I rapaci notturni in Sardegna Tra leggende e presagi

L’Oasi è caratterizzata da un rimboschimento a pino situata a circa 600 metri d’altitudine sul versante orientale del monte Arci, con zone di Leccio e Sughere

testo e foto di PIER FRANCO SPADA

P

au è un paesino di 290 abitanti, nella provincia di Oristano situato nell’area geografica denominata Alta Marmilla, sul versante occidentale del massiccio vulcanico del Monte Arci, dove i boschi di lecci e sughero primeggiano tra le essenze dell’intero territorio. Qui la mano dell’uomo non è intervenuta a modificare il terreno impiantando vigneti e frutteti, anche perché questo splendido territorio montano fa parte del Parco Naturale del Monte Arci, dove sono presenti numerosi sentieri utilizzati un tempo da cacciatori e pastori che permettono

Uno dei tanti cartelli in legno di indicazione presenti nell'Oasi di S’Ennixeddu

58 NUMERO 5 - 2021

oggi di visitare il monte nei suoi aspetti più nascosti, scoprendo ad ogni passo le meraviglie naturali. Questo paese è infatti anche il paese dell’ossidiana, l’oro nero della preistoria, un prezioso vetro vulcanico ben conosciuto sin dal VI millennio a.C. da tutti i popoli del Mediterraneo per la sua utilità, prima che l’uomo maturasse la perizia di lavorare i metalli. Per questo motivo, tutti i popoli del Mediterraneo giungevano via mare in questa parte dell’isola per approvvigionarsene. Proprio in questo paesino dell’isola si trovano il Museo dell’ossidiana e la famosa “Oasi naturale di S’Ennixeddu”. Questa Oasi è caratterizzata da un rimboschimento a pino situata a circa 600 metri d’altitudine sul versante orientale del monte Arci, con zone di Leccio e Sughere confinanti con zone agricole, condizioni ideali per i rapaci notturni in quanto consentono di trovare riparo e cibo. Nell’oasi la specie maggiormente presente è l’Assiolo (Otus scops) che rimane stanziale tutto l’anno. Secondo alcuni censimenti eseguiti dal “Progetto O.TU.S.” si segnala anche la presenza del Barbagianni (Tyto alba) mentre scarseggiano le Civette (Athene noctua) e non è stato segnalato il Gufo comune (Asio otus). Il Progetto O.TU.S. nasce nel 2017 con l’obiettivo di studiare le principali specie di rapaci notturni presenti in Sardegna; tra le azioni più importanti vi è la realizzazione di zone di tutela chiamate

“Oasi” dove vengono posizionate delle cassette-nido artificiali per la nidificazione degli Assioli, cassette che diventano oggetto di monitoraggio costante durante tutto l’anno e in particolare nel periodo riproduttivo. Per le altre specie si stanno attualmente raccogliendo dati sulla presenza, con particolare attenzione al Gufo di Palude (Asio flammeus) e al Gufo Reale (Bubo bubo), quest’ultimo segnalato raramente in Sardegna. Le cassette-nido possono ospitare microcamere o foto trappole utili per cogliere e documentare ogni momento della loro vita. Questo progetto, oltre

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