POMEZIA-NOTIZIE
Luglio 2021
ALFREDO NOBEL SCIENZIATO E UMANISTA DI FAMA MONDIALE di Leonardo Selvaggi
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ARLARE di Alfredo Nobel vuol dire seguire il progresso che nel campo della scienza e dell’industria hanno fatto i prodotti esplodenti. L’attività di Alfredo Nobel è stata per tutta la sua vita incessante: uomo eminente e di grande simpatia per il nostro paese, di fervore idealistico, di nordica origine e nel contempo dotato di spirito latino. Fin dalla fanciullezza prodigiosa la sua passione per la meccanica e le ricerche tecnico-scientifiche. L’intraprendenza in lui connaturata, ereditata dalla famiglia. Suo nonno, intelligente e pieno di energia, suo padre nato a Gefle, presso Upsala il 24 maggio 1801, mente geniale, si dedica allo studio delle costruzioni navali, a Stoccolma è allievo dell’accademia di belle arti, in seguito nominato professore di geometria descrittiva all’istituto tecnologico, si è occupato fra i primi della lavorazione del caucciù in Svezia. Alfredo, terzo dei quattro figli, nato a Stoccolma il 21 ottobre 1833. Nei primi anni è vicino a suo padre, il quale è im-
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pegnato nelle sperimentazioni degli esplodenti. A Pietroburgo riesce a fare adottare dal Governo russo il suo sistema di mine di terra e subacquee per la difesa delle coste. Alfredo comincia a frequentare le scuole di Pietroburgo, a sedici anni come apprendista sempre con suo padre. Nel 1850 viene mandato in America presso lo svedese John Ericsson, il grande inventore della prima nave corazzata a Torre, per essere istruito nell’ingegneria meccanica. Ericsson rivoluziona i sistemi di guerra per mare con i suoi arditi congegni. Diviene un pacifista, convinto che le sue invenzioni avrebbero reso impossibili le guerre marittime. Tutte le nazioni obbligate a riconoscere la neutralità dei mari, che devono essere una vita comune al genere umano. Nel 1854 Alfredo Nobel torna a Pietroburgo, riprende la collaborazione con suo padre, si distingue per il suo vivissimo spirito di iniziativa. Dopo pochi anni prende un brevetto per la costruzione di un gazometro speciale ed altri due per un misuratore d’acqua e per migliorare i barometri. Inizia da ora il lungo cammino di indagini che lo porterà a grandi realizzazioni. Dopo la guerra di Crimea la fornitura delle mine ha un forte crollo. La famiglia Nobel ritorna a Stoccolma. Alfredo lo vediamo vicino al fratello Luigi, che è tutto preso dallo sviluppo dell’industria dei petroli e degli oli minerali russi, a Baku, e a Stoccolma per continuare lo studio delle materie esplodenti, con attenzione alla nitroglicerina scoperta nel 1847 dall’italiano Ascanio Sobrero. Con i necessari capitali trovati a Parigi sorge nei pressi della capitale svedese la prima febbrica di nitroglicerina. La difficoltà incontrata riguarda l’esplosione, con le micce usate per la polvere nera si riesce appena ad accenderla. Si preparano delle cartucce particolari nelle quali la polvere nera si tiene separata dalla nitroglicerina, in questo modo esplodono l’una e l’altra successivamente. Il nuovo esplosivo viene applicato nei lavori di mina, gli effetti sono straordinari, rispetto al semplice impiego della polvere nera. Per una più potente esplosione della nitroglicerina si adopera il fulminato di mercurio, un ritrovato che costituisce una tappa importante