Gli eventi di Maggio
TUTTI I TREND DEL RETAIL CON COCUZZA & ASSOCIATI Il consueto appuntamento milanese centra l’obiettivo sui nuovi trend, tra sostenibilità, ormai irrinunciabile, e inflazione
Stretti fra inflazione e stravolgimento dei consumi, i grandi player retail tentano la ripartenza in un 2022 che, ormai lo si può dire, ci si aspettava meno complesso e problematico di quanto si sia rilevato. E se la ristorazione sembra meglio intonata, c’è un comparto, quello dell’abbigliamento-accessori, che ad aprile mostrava ancora un -20% rispetto ai livelli pre pandemia. Questo è stato uno dei temi dominanti del recente Retail Trends 2022, l’appuntamento organizzato da Cocuzza & Associati che fa il punto sulle principali dinamiche del settore retail, dal punto di vista commerciale, immobiliare e legale. Dopo i saluti del Senior Partner Claudio Cocuzza, ha tenuto banco l’approfondimento fornito da Emanuele Pedrotti, responsabile “Apparel, Fashion & Luxury” di McKinsey & Company (Milano). Che ha messo in luce alcune novità dello scenario di oggi, che i vari brand devono saper sfruttare, e in qualche modo gestire.
Claudio Cocuzza, Senior Partner di Cocuzza & Associati
Nike, che ha un retail leggero e ormai cavalca anche il direct-to-consumer, o come TjX e Ross che in fondo sono stockisti” ha detto Pedrotti. Ora c’è l’inflazione, ma in una versione, per così dire, nuova. “Prima, anche sei prezzi salivano, la merce arrivava in negozio. Punto” ammette l’esperto. Oggi, invece, si è sperimentato non solo il caro energia e il caro trasporto, ma anche il rischio di scarsità dei prodotti. Che si stia avviando un ritorno della produzione in Europa e in Occidente? Nei vari interventi, il tema dell’energia si è ovviamente mescolato con quello della sostenibilità. Il mantra di oggi. “Essere sostenibili costa. Ma lo chiedono i clienti” secondo Amedeo Giustini, amministratore delegato di Prénatal. “E oggi la centralità del cliente è tutto” secondo Monica Cannalire, fondatrice di Younicorn. “Ammetto che il tema era sul tavolo, ma non mi aspettavo cosi tanti investimenti in Esg come quelli attivati nell’ultimo anno”. E poi, nel panel che metteva insieme i principali operatori in ambito real estate commerciale, si è ragionato sulle nuove formule retail, in modo particolare sui progetti che riescono a incidere nel tessuto urbano e migliorare l’aspetto delle città, al di dell’offrire nuove esperienze di acquisto. Tra gli esempi citati, il piano per riconvertire il noto cinema Odeon, a due passi dal Duomo a Milano. Un restyling ideato da Progetto CMR per il Fondo Aedison, gestito da DEA Capital Real Estate SGR, cui collaborano l’advisor Realty Partners e i broker internazionali Italy Sotheby’s International Realty e Colliers International Italia. PREZZI: LE PREVISIONI DEI CEO PER IL 2022 Fonte: The State of fashion 2022 – McKinsey&Company
La produzione torna a est? Il digitale è ormai una certezza: non si può non investire su questo canale. Ma la vera sfida sembra trovare il corretto equilibrio tra costo di produzione, logistica, rete retail. “Non a caso, nella classifica di McKinsey The State of Fashion, tra i grandi brand che riescono a fare utili, si notano realtà come
La tecnologia a supporto del “fuori casa”, a Cibus un focus sul settore Con 3.000 espositori, migliaia di nuovi prodotti, 60mila operatori professionali di cui tremila top buyer esteri l’edizione 2022 di Cibus, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, supera le attese e torna ai numeri pre-pandemia confermando la vitalità del made in Italy agroalimentare e della manifestazione fieristica che lo rappresenta da oltre quarant’anni. Fitto e vivace il programma degli eventi che hanno caratterizzato le quattro giornate. Un ampio spazio è stato dedicato anche al mercato del “fuori casa” con il convegno “I vantaggi dell’innovazione digitale nell’out of home: personalizzazione e attenzione al food cost”, moderato da Andrea Aiello, direttore responsabile di retail&food e organizzato in collaborazione con Jakala, compagnia specializzata nell’analisi del mercato attraverso un sistema di mappatura geografica disponibile a livello globale definito “Geo Intelligence”. Nell’era pre Covid, l’out of home valeva 85 miliardi, poi ha subito una forte caduta e nel 2021 è arrivato a 60 miliardi. Oggi si stima una chiusura del 2022 a 75 miliardi, circa il 90% del valore pre pandemico. Nel corso della tavola rotonda, hanno portato le loro esperienze Marco Scarzello di Jakala, Claudio Baitelli, CEO di Alice Pizza, Alan Laughlin CEO Vapiano, Andrea Macchia, Senior Purchaser Food & DrinkPizza Express, Luca Pizzighella Brand Manager di Signorvino, Stefano Raffaglio, Direttore Generale Dolcitalia. Tutti hanno evidenziato il forte impatto che il cambiamento della mobilità dei consumatori e lo smart working hanno avuto sulle loro attività, favorendo e accelerando il ricorso alla tecnologia, non più minaccia ma sostegno al business, oltre che il ruolo strategico del fuori casa nell’export dell’agroalimentare italiano. “È fondamentale per i brand conoscere a fondo i propri consumatori, attuali e potenziali, utilizzando i dati micro-territoriali a loro disposizione”, ha spiegato Raffaele Cerchiaro, Senior Partner Jakala.