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Numero 200 / COVER STORY
Un futuro ancora da illustrare
Ci abbiamo provato noi, con la copertina speciale del numero 200, a pensare a cosa ne sarà del verde in un domani non troppo lontano: un mondo sommerso da piante e fiori, in cui potersi perdere e lasciarsi meravigliare
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colloquio con FRANCESCO GULINA di FRANCESCO TOZZI
Questo numero 200 è speciale per noi perché se da una parte celebra gli oltre vent’anni della rivista, dall’altra è un esperimento che tenta di rileggere in chiave futura la storia del garden center. Il domani, per come ce lo immaginiamo noi, sarà all’insegna della natura, una natura che si riappropria dei suoi spazi e che convive con noi, proprio perché l’uomo non potrà più farne a meno. Idee e visioni che avevamo bisogno di mettere su carta, ma non con i tipici strumenti di una redazione: volevamo che le parole e i pensieri si potessero trasformare in forme e colori. Per essere più concreti e, come sempre, stimolare i lettori a immaginare. Ci siamo affidati allora a chi ogni giorno traduce le parole in arte visiva, Francesco Gulina, un illustratore dal pollice verde e una passione smisurata per le sue piante. Quando si dice “prendere due piccioni con una fava”. Illustratore e plant lover, come ti sei ispirato per creare la copertina del numero? «La copertina nasce dall’unione di due concetti: invasione di piante e garden del futuro. Con la crescita esponenziale del verde come trend (e io ne sono vittima e rappresentante) è stato facile immaginare un mondo invaso dalle piante. Non le semplici piante che siamo abituati a vedere sui balconi delle nonne, ma quelle del futuro: sempre più variegate e sempre più colorate, con foglie grandi quanto un essere umano. E se le piante, in un futuro forse non troppo lontano, si fanno sempre più grandi e imponenti, per il garden tradizionale, per come lo conosciamo adesso, sarebbe impossibile contenerle. Così anche il garden, quello del futuro
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