Osteria 22: quando il Garda diventa gourmet di Luca del Grammastro
Gli Italiani hanno riscoperto il fascino dei laghi e dei luoghi vicino casa: è uno degli effetti della pandemia da Covid-19 che, a partire dall’estate 2020, ha trasformato il turismo di prossimità in un trend e permesso a migliaia di persone di scoprire meraviglie e delizie tipiche senza fare troppi chilometri e andare per forza fuori confine. Certo, il lago di Garda non ha bisogno di presentazioni e rappresenta sempre un’occasione incredibile per godere di una vista unica insieme alle prelibatezze autoctone della cucina locale, che sapranno soddisfare anche i palati più esigenti. I prodotti offerti derivano dalla fusione di tradizioni diverse,
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provenienti dalle province lombarde e dalla cucina veneta, dove prevalgono prodotti semplici e genuini. Il pesce di lago resta il protagonista, da gustare in pranzi e cene a “filo d’acqua”. Le proposte aumentano durante la stagione della pesca, grazie al pescato fresco offerto dai pescatori che si tramandano lavoro e passione da generazioni. Tra i pesci tipici di acqua dolce troverete nei menù della maggior parte dei locali affacciati in posizione privilegiata sul lago la trota, il lavarello, l’agone, il salmerino, ecc… preparati in svariate sfumature. Scegliete l’Osteria 22, a Garda, se all’ottimo pesce fresco di lago
vorrete abbinare location, servizio impeccabile, in un ambiente da cartolina, caldo, familiare non formale. Gestita con passione da anni dai giovani MARCO e MATTIA, ispirati dall’antica tradizione culinaria italiana, all’Osteria 22 tutti i piatti vengono preparati con grande attenzione e gusto, all’insegna del motto “tradizione e artigianalità”: «tutto è fatto in casa e al momento» precisano i due gestori. L’Osteria 22 ha sviluppato la sua idea di “mangiare in casa” per cui decide ingredienti, preparazioni e gusti da proporre al cliente che, con fiducia, si fa guidare in un percorso gastronomico che cambia ogni giorno.
IL PESCE, 1/22