AZIENDE
Alla scoperta de La Selvaggia di Marina di Ravenna di Elena Benedetti
Si parla e scrive tanto di economia circolare, un modello di produzione e di consumo che ha alla base la condivisione e il riciclo di materiali che possono così generare ulteriore valore. Ecco, c’è una realtà a Ravenna che si fonda proprio su un concetto di circolarità e che ha messo insieme soggetti sulla carta distanti anche anni luce tra loro. Lo scorso fine settembre il Comune di Ravenna ha firmato un accordo condiviso e si-
glato anche da ENI DICS, multinazionale leader nella produzione di gas ed energia elettrica, CIFLA (Centro per l’Innovazione di Fondazione Flaminia Distretto Centro-Settentrionale che promuove l’innovazione delle imprese e del territorio), CESTHA (Centro Sperimentale per la tutela degli Habitat), le cooperative di pesca LA ROMAGNOLA e NUOVO CONISUB SOC. COOP, Slow Food Ravenna e l’agenzia pubblicitaria Tuttifrutti.
Che cosa lega tutti questi soggetti? Una cozza unica e speciale: La Selvaggia di Marina di Ravenna. Ne abbiamo parlato con tre protagonisti del progetto, i presidenti delle due cooperative di pesca, SAURO ALLEATI de La Romagnola e Gabriele Barberini di Nuovo Conisub Soc. Coop, e con SIMONE D’ACUNTO, direttore del CESTHA, che ha seguito lo sviluppo del marchio.
La prima selezione delle cozze avviene a bordo delle barche (photo © Max Cavallari).
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IL PESCE, 1/22