Alla scoperta della filiera Cattel con il direttore di JesolPesca Angelo Cascella
Cattel Spa, dal mare alla tavola Un pasto a base di pesce al ristorante, magari con vista sul Canal Grande, è quanto di meglio si possa desiderare. Ma quanti si soffermano a considerare il lungo processo e i minuziosi controlli che precedono la consumazione di quel piatto? Lo spiega Cattel Spa, con un docu-video della serie “La filiera del gusto”. ANGELO CASCELLA, direttore dello stabilimento JesolPesca di Cattel Spa, descrive ai consumatori ogni fase dell’impegnativo lavoro svolto quotidianamente dall’azienda per assicurare pesce fresco e di ottima qualità ai suoi clienti. «Per arrivare sulle vostre tavole il nostro pescato segue una filiera pensata per preser-
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vare l’eccellenza, e ogni categoria di prodotto — allevato e pescato, nostrano e estero — viene gestita e controllata col massimo rigore». Ad essere determinante è l’impegno dei dipendenti e degli operatori di JesolPesca che ogni notte si muovono per acquistare i prodotti nostrani nei mercati ittici di Chioggia, Venezia e Caorle (il nostrano arriva prevalentemente dall’Adriatico e in parte dal Mediterraneo, mentre il pescato estero proviene dall’Atlantico). Tempestività ed efficienza sono cruciali anche nell’acquisto sul mercato estero: la merce viene acquistata alcuni giorni prima (5
giorni per il pescato estero, il giorno stesso per il nostrano) e arriva in sede alle prime ore del mattino, dove viene sottoposta ad accurati controlli, che prevedono la verifica del numero di casse, conformità della pallettizzazione e del mezzo (il quale deve rispettare tutti gli standard sanitari di pulizia e ordine), ma soprattutto qualitativi: ogni cassa viene aperta per permettere il controllo dei singoli prodotti ittici affinché possano essere verificati tutti i principali parametri di qualità: occhio, livrea, consistenza e colore delle branchie… Entro una o due ore dai suddetti controlli la merce è pronta per essere spedita.
IL PESCE, 6/21