Il Corriere della Città - MAGGIO 2023

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Anno 15 Numero 5

MAGGIO 2023

ELEZIONI, CANDIDATI

A CONFRONTO

“Ecco perché dovreste votarmi” (da p.6)

COMUNALI POMEZIA

La guida al voto: tutte le informazioni utili sulle

Amministrative del 14 e 5 maggio (pag. 10)

IL MANIFESTO ELETTORALE

La “carica” degli oltre 250 aspiranti consiglieri: tutti i nomi e le liste (da p. 12)

ECO-X SEI ANNI DOPO

I rifiuti sono ancora lì e in tutto questo tempo non è stato fatto nulla. LO SPECIALE

ECO X E NON SOLO Intervista con il CdQ

Castagnetta-5 Poderi. L’8/05 incontro con i Candidati

DISABILITA’ A POMEZIA

Dossier in 7 punti chiave per il Sindaco che verrà (p. 18)

TERMOVALORIZZATORE

Appello ai Comuni dei Castelli e del litorale: “Chiedete a Roma la documentazione sull’impianto”

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libertà informazione politica cronaca cultura sport

COMUNALI, PER LA PRIMA VOLTA LA CITTA’ POTREBBE AVERE UNA SINDACA

Editoriale

APPUNTAMENTO STORICO A POMEZIA

La città di Pomezia, che il 25 aprile ha festeggiato il suo 85° anniversario dalla sua fondazione, si appresta ad una svolta che potremmo definire storica: per la prima volta infatti il Sindaco potrebbe essere una donna, eventualità mai accaduta fino ad oggi. Veronica Felici, Stefania Padula o Elenora Napolitano, in caso di vittoria, entreranno pertanto nella storia di Pomezia, oltre che chiaramente ad assumersi l'onere di governare un Comune che sta attraversando un periodo tutt'altro che semplice. Ma chi tra loro si aggiudicherà queste elezioni? E, prima ancora, chi sarà in grado di raggiungere il prevedibile ballottaggio? Scopriamo dunque tutte le carte in tavola in vista dell'appuntamento con le Comunali del 14 e 15 maggio.

(continua a pag. 4)

Inchieste

ESTATE PIU’ CARA SUL LITORALE

Prezzi più alti in tutti i settori: dagli stabilimenti al semplice gelato: “Colpa degli aumenti di bollette e materie prime” IL SERVIZIO DA PAG. 18

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M a sar à u na corsa a 5: g li altri candidati S te f ania P ad u la Eleonora N a p olitano Veronica F elici G iaco m o C astro A ntonio D i L isa
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ESTATE PIU’ CARA A POMEZIA E ARDEA: RINCARI IN TUTTI I SETTORI

Editoriale

POLITICA

Tre domande ai Candidati a Sindaco............da p.6

Elezioni Pomezia, la guida al voto................pp.6-7

Il manifesto elettorale con tutti i candidati...pp.12-13

Eco-X sei anni dopo............................................da p.14

Parola al CdQ Castagnetta-5 poderi............da p.16

Disabilità, le istanze ai Candidati.....................p.18

Inceneritore, l’audio choc da Roma.................p.28

CRONACA

“Via Pola è un deposito di auto dismesse”.......p.32

LE RUBRICHE DEL CORRIERE DA PAG. 38

Dagli stabilimenti, agli affitti fino al semplice gelato: cosa costerà di più e di quanto

CALCIO DILETTANTI, LE CLASSIFICHE

Verso il finale di stagione: il punto sulle squadre di Pomezia e Ardea

S u l w e b T u t t e l e n o t i z i e s u l t e r r i t o r i o l e t r o v i s u w w w i l c o r r i e r e d e l l a c i t t a c o m
T T u u tttt o o p p rr o o n n tt o o p p eerr iill vv o o tt o o aa P P o o m m eezziiaa
p. 34 MAGGIO 2023 NUMERO 5
Da

5 candidati e 260 aspiranti consiglieri per Pomezia

(segue dalla copertina)

Complessivamente, c'è da dire, saranno cinque i candidati in corsa per la carica di Primo Cittadino. Oltre alle candidate citate poc'anzi ci sono anche Giacomo Castro, outsider di questo appuntamento elettorale, e Antonio Di Lisa, con quest'ultimo che correrà con Sinistra Italiana. Grandi assenti di questo appuntamento elettorale – salvo eventuali ruoli post-voto - saranno invece l'ex primo cittadino Fabio Fucci, sparito, sembrerebbe, dai radar della politica locale, e Stefano Mengozzi, in quota PD, ovvero due tra i protagonisti del passato appuntamento elettorale che non compaiono in nessuna lista.

Le previsioni: sarà come nel 2018?

Ma tante, anzi tantissime, sono le incognite di queste Amministrative. A partire dai candidati scelti, quasi tutti dei “piani B”, e arrivati soprattutto a ridosso dei termini per la chiusura delle liste (Di Lisa addirittura quasi sul gong). Il che ha significato ritrovarsi con una campagna elettorale – ma di questo vi avevamo già avvisati – mordi e fuggi, con pochissimo tempo per approfondire i contenuti. Ad ogni modo, se dovessimo basarci soltanto sulle ultime due elezioni, ovvero le politiche del settembre scorso e le più recenti regionali, potremmo azzardare un pronostico abbastanza scontato, tanto più che Veronica Felici, candidata del centrodestra unito, potrà contare sulla solita maxi coalizione al cui interno figurano tanti nomi che potrebbero portare voti pesanti al primo turno. Sulla carta, dunque, sarà proprio la Felici a partire favorita per accedere quantomeno al ballottaggio in programma poi tra il 28 e il 29 maggio. A contendersi il possibile secondo posto, valido per il testa a testa finale, saranno allora il M5S, che candida Stefania Padula, e la coalizione di centrosinistra, che propone l'ex segretaria del Partito Democratico Eleonora Napolitano. Per quest'ultima non giocherà sicuramente a favore l'assenza nella coalizione della Sinistra Italiana che avrebbe potuto portare qualche punto percentuale in più utile al primo round e che invece rischierà ora di rosicchiare, per contro, voti utili. Ricordiamoci infatti che cinque anni fa il Sindaco uscente Fabio Fucci non raggiunse il ballottaggio per poco meno del 2% delle preferenze, circa 500 voti. A conti fatti, allora, assisteremo dunque ad un nuovo ballottaggio tra M5S e centrodestra come nel 2018, magari con un risultato invertito al primo turno? Oppure il centrosinistra sarà in grado di compiere la rimonta? In ogni caso, se non basterà l'appuntamento del 14-15 maggio, a quel punto si aprirà una partita completamente diversa e aperta davvero a qualsiasi risultato. Staremo a vedere.

I candidati a Sindaco e le coalizioni Diamo uno sguardo adesso più da vicino ai singoli candidati e alle coalizioni. Partiamo

dal centrodestra. Il nome di Veronica Felici, sul quale si è riunito lo schieramento di centrodestra come detto, conta Fratelli D'Italia, Forza Italia, Lega, UDC, Rivoluzione Ecologista Animalista e una civica per il candidato Sindaco; la sua candidatura è arrivata quasi al fotofinish considerando che le trattative sono state lunghe e per nulla semplici, tanto che ad un certo punto si è pensato perfino ad una spaccatura. La Felici arriva da Fratelli D'Italia, di cui è stata coordinatrice al livello locale; ma più recentemente è stata Assessora alle Finanze del Comune di Ardea, incarico che ha lasciato proprio per lanciarsi nella corsa elettorale a Pomezia. Veniamo al centrosinistra, o meglio alle forze progressiste. Qui abbiamo Eleonora Napolitano, che fino a poco tempo fa ha ricoperto il ruolo di segretaria del partito. A sostenerla anche il Partito Socialista Italiano, e due civiche, Pomezia in Testa e Pomezia sul serio (espressione del terzo polo e in particolare del partito Azione di Calenda); alla Napolitano spetterà il compito non facile di guidare una rimonta che appare tutta in salita considerando che, almeno inizialmente, il PD aveva preparato una campagna elettorale di tutt'altro tipo basata sulla possibile alleanza con il M5S, poi naufragata. E arriviamo così proprio ai Cinque Stelle. La candidata è Stefania Padula, molto conosciuta nel settore dello sport in città e al livello politico “rodata” dall'esperienza come Presidente del consiglio Comunale nell'ultima Amministrazione Zuccalà. Anche in questo caso, tuttavia, la scelta è stata tutt'altro che condivisa, considerando il fronte che avrebbe voluto stringere un patto elettorale con il PD promuovendo come candidata Valentina Corrado. Alla fine invece ha prevalso la linea più intransigente. Per il M5S si tratta comunque di un doppio appuntamento davvero unico e irripetibile: sullo sfondo c'è infatti la possibilità di far eleggere non solo la prima Sindaca di Pomezia, ma arrivare contemporaneamente a un terzo mandato consecutivo. Completano il quadro Giacomo Castro e Antonio Di Lisa. Il primo, già Presidente dell'Associazione Latium Vetus, è noto per le battaglie portate avanti a difesa del territorio (dal vincolo MiBact a Pratica di Mare tanto per fare due esempi) e per la valorizzazione delle sue risorse paesaggistiche, culturali e storiche, con i due obiettivi che spesso hanno viaggiato di pari passo in questi anni; quantomeno è l'unico candidato che ormai da mesi sta portando avanti la propria campagna elettorale culminata poi con la presentazione ufficiale il mese scorso. Di Lisa invece, Geologo, Professore di Scienze al liceo Pascal, già insegnante di matematica alla Pestalozzi di Torvaianica nonché ex candidato alle elezioni Amministrative del 2013 a Pomezia, avrà l'appoggio di Sinistra Italiana. Per loro

due l'obiettivo, ai nastri di partenza, non può che essere quello di riuscire ad entrare in Consiglio Comunale, con Giacomo Castro che, tra i due, sembrerebbe essere quello con più chance.

I soliti noti e qualche “ritorno di fiamma” tra i candidati consiglieri

Veniamo alla rosa dei candidati consiglieri che cercheranno di entrare in Consiglio Comunale. Davvero tanti i nomi noti, con l'aggiunta inoltre di qualche “vecchia conoscenza” della politica locale (e ci sono anche alcune candidature 'a sorpresa'). Guardando al centrodestra spiccano ad esempio i nomi dell'Avvocato Francesco Falco, degli ex Consiglieri Comunali Pinna e Pagliuso, ma anche di Roberto Vettraino e Paolo Ruffini. Per Forza Italia, dopo i dissidi col partito di qualche anno fa, ritroviamo l'ex Assessore Raimondo Piselli ma anche Claudio Mazza, molto conosciuto sul territorio (e non solo) in virtù del suo impegno con la Pro Loco. Con la Lega, scorrendo la lista, spunta un nome su tutti: quello di Omero Schiumarini che dopo lunghi trascorsi con il PD, si ripresenta alle elezioni dall'altra parte della barricata pronto a consumare, evidentemente, una sorta di “vendetta politica” dopo quanto accaduto nel recente passato. Passiamo al centrosinistra. Tra i “big” figurano l'ex Consigliere Comunale Paolo Zanin nonché Imperia Zottola, già consigliera per i dem all'opposizione durante l'Amministrazione Fucci. C'è anche Martina Battistelli, figlia dell'ex Consigliere Comunale Maurizio Battistelli, e l'ex Assessora Rosaria Del Buono. Tra le liste a sostegno della Napolitano menzioniamo inoltre Angelo D'Avino e Davide Nasso, rappresentante dei balneari. Nel PSI si candida Paolo Fiorentini, Presidente del CdQ Campo Ascolano. Diamo uno sguardo al Movimento 5 Stelle. Tra i 24 candidati alla carica di consigliere alcuni sono reduci dall'ultima Amministrazione Zuccalà, quelli cioè rimasti fedeli al Sindaco e che non ne hanno votato la sfiducia: Marcella Conte, Luisa Navisse, Alessio Ruggiero, Massimiliano Villani, ai quali aggiungere l'ex Presidente del Consiglio Comunale Renzo Mercanti. Nella lista di Valore Civico invece c'è Marco De Zanni, ex cinque stelle e tra i quattro consiglieri fuoriusciti dal Movimento che hanno determinato proprio la caduta della Giunta Zuccalà, insieme a Monia Bartulocci e Nicolino Fortugno, con questi ultimi protagonisti di numerose battaglie per i pendolari di Pomezia e della stazione FS di Santa Palomba negli ultimi anni. Finiamo “dando i numeri”: al voto troviamo 13 liste, per un totale di 260 aspiranti consiglieri comunali, a cui si aggiungono ovviamente i 5 candidati sindaci.

maggio 2023 4 Il Corriere della Città EDITORIALE

I candidati a confronto: il programma elettora

STEFANIA PADULA (M5S) - ’Il nostro programma si basa sul consolidamento delle nostre esperienze di governo, veniamo da 10 anni di amministrazione e sappiamo bene cosa deve e puo’ essere fatto e dove poter migliorare. Anche in questo programma elettorale abbiamo messo al centro il cittadino e il suo benessere, innovazione, aumento e fruibilita’ dei servizi. Ambiente: massima tutela degli arenili e delle dune, potenziamento monitoraggio nucleo controllo ambientale, raccolta differenziata puntuale. Partecipazione: investire sul personale comunale che rappresenta una risorsa fondamentale per poter realizzare il nostro programma e, quindi, per mettere il cittadino al centro della nostra attivita’; nuove assunzioni per il potenziamento degli organici. Servizi ai cittadini: reperimento nuovi spazi di aggregazione per i giovani, incremento spazi scolastici e attivazione di ulteriori servizi per l’infanzia.

Patrimonio: acquisizione a patrimonio dei beni e delle aree verdi terreni e strade ad uso pubblico previste da convenzioni pregresse che possono essere utilizzate per servizi pubblici

Cultura: estensione degli orari di apertura della biblioteca comunale di pomezia, apertura di una biblioteca a Torvajanica, iniziative per far conoscere il territorio e i beni presenti. Sviluppo: creativity center utile ai giovani per poter apprendere e formarsi sulle nuove tecnologie, attuazione piano marketing turistico e DMO e apertura del mercato del pesce locale, consentendo ai nostri pescatori di poter usufruire di locali ad hoc. Territorio: recupero

ELEONORA NAPOLITANO (PARTITO DEMOCRATICO, PARTITO SOCIALISTA ITALIANO, POMEZIA IN TESTA, POMEZIA SUL SERIO)

Quali sono i punti principali del vostro programma?

“I punti del nostro programma sono il frutto del lavoro di ascolto svolto sul territorio in questi ultimi anni. Per questo abbiamo messo al centro alcuni temi, per noi prioritari. Penso ad esempio alla questione sociale: dobbiamo costruire un Comune che sia in grado di prendersi carico delle fragilità e, allo stesso tempo, di fornire ai cittadini soluzioni concrete. Nessuno deve essere lasciato solo o, peggio ancora, indietro; un piano del territorio e della mobilità che liberi Pomezia dal traffico; migliorare la qualità della vita nei nostri quartieri: occorre fornire loro servizi spesso primari come acqua, fogne, strade, luoghi di aggregazione; un investimento su Torvajanica e sul nostro meraviglioso mare: investire e rilanciarli, significherebbe puntare sullo sviluppo economico e sociale di tutta la città; la difesa della salute, che significa anche - spesso - una grande attenzione alla salubrità dell’ambiente e del luogo in cui viviamo; ancora, un’attenzione al totale abbattimento delle barriere architettoniche, che purtroppo la nostra città conosce in modo ancor diffuso”.

Perché lei è la persona giusta per ricoprire il ruolo di Sindaco di Pomezia?

“Perché posso contare su una squadra di persone all’altezza della sfida che ho di fronte. Se

ecomostri per uno sviluppo senza consumo di suolo, riqualificazione Torvajanica, nuova area approdo pescatori, aree di sosta estive con circolare del mare. Perché sono la persona giusta per ricoprire il ruolo di sindaco a pomezia uolo di sindaco a pomezia? Per prima cosa perche’ sono di Pomezia figlia di una colona nata a pomezia 82 anni fa. Pomezia rappresenta le radici della nostra famiglia e di questo bellissimo territorio conosco la storia e lo sviluppo. Inoltre ho fatto una bellissima e grande esperienza nella consiliatura precedente come presidente del Consiglio Comunale al servizio della mia citta’: ricordo bene le difficolta’ dovute al lungo periodo del covid, nel quale mi sono prodigata per non fermare le attivita’ istituzionali, mettendo in condizione, attraverso la tecnologia e con il prezioso aiuto degli uffici comunali, i consiglieri di poter lavorare e i cittadini di poter partecipare. Ho pensato che fosse giusto dare ancora di piu’ per la mia Po-

mezia, con una consapevolezza ed una visione diversa dei bisogni della citta’. Ovviamente so bene cosa comporta la responsabilita’ di un incarico istituzionale cosi’ importante, ma mi sento pronta. Potro’ mettere a disposizione la mia esperienza istituzionale, quella professionale ma soprattutto la voglia di fare squadra con l’intero Consiglio Comunale e con i cittadini. Astensionismo? Partendo dal fatto che il voto e’ un diritto sancito dalla Costituzione e che il suo esercizio e’ un dovere civico, mi rivolgo a tutti quei cittadini che non si recano alle urne perche’ magari sfiduciati dalla politica nazionale e dico loro che le elezioni Amministrative sono importanti perche’ il comune e’ l’ente di prossimita’, quello piu’ vicino ai bisogni quotidiani delle persone. Si tratta di una politica attiva, fatta davvero sul territorio, nella quale si ha la possibilita’ e il piacere di conoscere le persone direttamente e non solo attraverso la tv o i social: in questo modo si da’ anche la possibilita’ ai rappresentanti politici di andare a fondo nelle varie questioni e di poter scegliere le misure piu’ adatte da portare avanti per le varie esigenze. Il mio e’ un invito ad andare a votare per cercare di migliorare le cose: non votare e’ la scelta piu’ comoda ma anche la piu’ rischiosa. E’ come lasciare le chiavi di casa nostra ad altre persone sapendo che poi non si potra’ piu’ mettere bocca su quanto avviene dentro. Non andare a votare significa anche lasciare spazio ad incompetenti o, nel peggiore dei casi, a chi e’ animato da interessi personali”.

“Posso contare su una squadra di persone all’altezza della sfida che ho di fronte. Se mi giro, al mio fianco trovo donne e uomini accomunati dalla grande passione e competenza politica”

mi giro, al mio fianco trovo donne e uomini accomunati dalla grande passione e competenza politica. Sono orgogliosa di rappresentarli e sono convinta che siano loro il mio vero valore aggiunto. Insieme abbiamo scritto un programma semplice è attuabile per Pomezia. Insieme batteremo la destra”.

Gli ultimi appuntamenti elettorali a Pomezia sono stati contraddistinti dall'astensionismo: un messaggio per convincere i cittadini comunque a recarsi alle urne?

“Un dato, quello dell’astensionismo, che deve interrogare tutta la politica e in modo particolare in nostro campo. Anche per questo abbiamo cercato, fino alla fine, di costruire una

coalizione che tenesse insieme un campo progressista più largo possibile. Per noi l’avversario era e sarà questa destra. Purtroppo hanno prevalso alcuni piccoli interessi personali che hanno prevalso sull'obiettivo comune. Noi invece abbiamo continuato a mettere al centro i programmi e le idee per Pomezia e questo ci ha permesso di strutturare una coalizione forte, fatta di persone per bene, e in grado di poter rappresentare l’unica vera alternativa a una destra che ha messo insieme tutto e il contrario di tutto, ignorando la richiesta di rinnovamento che arrivava dalla città. Anche per questo, ai cittadini voglio rivolgere un appello sentito: stringiamo noi un'alleanza per Pomezia perchè quest’anno, ancor di più degli altri, votare significa essere veramente protagonisti della scelta del Sindaco della città. Ci saranno milioni di euro di finanziamenti da gestire e la possibilità di veder cambiare il volto di Pomezia. Andare a votare significa decidere nelle mani di chi mettere il futuro della nostra città”.

“Astensionismo? Ai cittadini voglio rivolgere un appello sentito: stringiamo noi un'alleanza per Pomezia perchè quest’anno, ancor di più degli altri, votare significa essere veramente protagonisti della scelta del Sindaco della città”

le e l’appello al voto per le elezioni di Pomezia

VERONICA FELICI (FDI, FI, LEGA, UDC, R.E.A., FELICI SINDACO) - “Il programma che ha convinto l’intera coalizione del centro destra contiene tutti punti salienti e necessariamente attuabili, quindi è difficile estrapolarne solo alcuni, ma per esigenze giornalistiche indico i seguenti: abbiamo come primario interesse quello di tutelare l’ambiente e la salute pubblica, in primo luogo attuando tutte quelle misure, anche incrementando e rendendo efficiente il controllo dei progetti e degli impianti di trattamento dei rifiuti, al fine di evitare un nuovo disastro “eco x”, ma ancor di più ponendo rimedio a quello che rimane del rogo eco x, in sinergia con gli enti sovrapposti. Inoltre, saranno accentuati i controlli della qualità dell’aria e delle acque, al fine di intervenire, con ogni mezzo possibile, nell’immediatezza, per rendere fruibili tali elementi naturali. Non ultimo, sarà posta estrema attenzione alla preoccupante realizzazione del termovalorizzatore sul confine del nostro territorio con quello di Roma, e alle ripercussioni di tale scelta, dall’impatto ambientale a quello sulla salute, passando per i piani della sicurezza, per la gestione dei piani legata al trasporto dei rifiuti e sul conseguente impatto delle arterie stradali che collegano Pomezia alla capitale. Nell’ambito delle politiche sociali, sanitarie e abitative si porrà particolare impegno alle iniziative che riguarderanno le fasce deboli della popolazione, ossia agli anziani ed ai diversamente abili, con interventi mirati al miglioramento della qualità della vita degli stessi, non esclusa la regolamenta-

zione dei servizi sanitari domiciliari e di assistenza scolastica, nonché nell’evitare le discriminazioni, attuando i piani di eliminazione delle barriere architettoniche. Riguardo ai giovani, saranno attuate politiche di incentivazione dell’edilizia in cooperativa, per consentire alle giovani coppie l’acquisto di una prima casa con pagamenti agevolati. Infine, ma non ultimo, sarà oggetto di attenta considerazione, lo sviluppo paritetico dell’intero territorio comunale, in modo che tutti i quartieri godano di una parità di servizi a partire da quelli primari, al fine di eliminare quelle disuguaglianze tra la popolazione che persistono ingiustamente da molteplici anni”. “Perché sono la persona giusta per ricoprire il ruolo di Sindaco? Il sindaco formalmente è l'organo responsabile dell'amministrazione del Comune, rappresenta l'Ente, convoca e presiede la Giunta e sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all'esecuzione degli atti. Di fatto i valori della mission

di un sindaco sono quelli di raggiungere il benessere, inteso sotto ogni profilo, della propria comunità, attuando i punti di programma che lo connotano politicamente. Sono pronta a mettere a disposizione le mie competenze, sia come imprenditrice locale, sia come conoscente della macchina amministrativa, per l’attività che svolgo attualmente, in favore della cittadinanza e della città. Pomezia dovrà riprendere il proprio ruolo autorevole nell’ambito metropolitano, nonché attuare efficacemente una politica a sostegno delle persone fragili, dei giovani, dello sviluppo ambientale e non ultimo quello del tessuto imprenditoriale”. “Astensionismo? Una delle maggiori conquiste delle democrazie libere e moderne è il voto protetto dalla nostra costituzione, da intendersi un diritto inviolabile e al tempo stesso un dovere civico. Ma il numero di quanti non si recano alle urne è in crescita ovunque. Perché le persone non vanno a votare? In primo luogo perché in alcune occasioni la politica non è in grado di risolvere i problemi che dovrebbero essere affrontati. Secondo poi, oggi i politici saranno eletti per fare politiche sulle quali si sono impegnati che fra qualche mese dovranno mettere da parte di fronte ad altre urgenze. Tutto questo, anche se confusamente, porta a ulteriori incertezze dell’elettorato. C’è un solo modo per convincere i cittadini a votare, ossia riuscire a mettere a punto un programma che crei prospettive e speranze tali da attrarre certi settori dell’indifferenza, toccando interessi e sensibilità percepite da quegli elettori potenziali”.

Continua a pagina 8————->

L’affluenza alle elezioni Comunali di Pomezia

DALL'ARCHIVIO STORICO DELLE ELE-

ZIONI – Sul sito del Ministero il primo dato consultabile per ciò che riguarda le elezioni Comunali di Pomezia è quello del 1993 quando venne eletto Sindaco Tassile al ballottaggio. L'affluenza al primo turno era stata dell'82% mentre al secondo turno i votanti erano stati il 66% degli aventi diritto (31.738). Quattro anni più tardi a vincere fu Angelo Capriotti: la platea degli elettori crebbe arrivando a 34.551, con un'affluenza dell'81% al primo turno e del 65% al ballottaggio. Nel 1998 a vincere fu Maurizio Aureli: l'affluenza fu del 79% e bastò un unico

turno con il Sindaco che venne eletto con il 52% dei voti.

GLI ANNI 2000 – Scavallando il 2000 il primo appuntamento elettorale fu quello del 2002. A vincere fu Stefano Zappalà nuovamente al primo turno con il 53% dei voti. L'affluenza fu del 73% con gli aventi diritto arrivati a 38.527. Nel 2006 iniziò l'era De Fusco: i votanti al primo turno furono il 74% mentre al ballottaggio il 56%. Cinque anni più tardi il Sindaco venne confermato sempre al ballottaggio: alle urne si recò il 72% degli aventi

diritto al primo turno e il 54% al secondo. LE ULTIME ELEZIONI – Il resto è storia recente. Il 2013 segna l'inizio dell'era del Movimento 5 Stelle. Il Sindaco Fabio Fucci vince al ballottaggio contro Omero Schiumarini: al primo turno votò il 61% degli elettori – con la platea degli aventi diritto salita a 47.471 cittadini – mentre al secondo il 47%. Cinque anni fa a vincere è stato Adriano Zuccala, sempre del M5S, con un'affluenza del 56% al primo turno, e del 40%, minimo storico sin qui, al

ANTONIO DI LISA

(SINISTRA

ITALIANA)

- Quali sono i punti principali del vostro programma?

“In primo luogo un impegno attivo dell’Amministrazione comunale contro la realizzazione dell’inceneritore a Santa Palomba, voluto e deliberato dalla Giunta Gualtieri e l’Autostrada Roma-Latina, decisa dalla destra e sostenuta dalla Regione Lazio quando era guidata da Zingaretti. In ogni fase dei relativi processi amministrativi in cui l’Amministrazione pometina sarà chiamata a collaborare per la realizzazione dell’opera, dovrà opporsi. In secondo luogo, progettare e realizzare un collegamento più rapido tra il nucleo urbano di Pomezia e la stazione di Santa Palomba, per favorire la mobilità di studenti e pendolari, anche grazie alla realizzazione di corridoi della mobilità pubblica. In terzo luogo, realizzazione di un accordo di programma con la Città Metropolitana sull’edilizia scolastica, lavorando per la creazione del “polo scolastico” all’ex college “Selva dei Pini”, per le scuole secondarie di II grado che soffrono per la carenza di spazi.Ultimazione del Teatro, realizzazione della casa delle culture e con spazi per attività culturali e ricreative per i giovani e la terza età. Piena ottemperanza a quanto stabilito dalla sentenza sui PEBA, per il totale abbattimento delle barriere architettoniche. Rilancio del polo industriale di Pomezia attraverso un piano di interventi infrastrutturali per contrastare il declino industriale della città.Riqualificazione dell’arenile, della passeggiata a mare e realizzazione dell’attracco dei pe-

GIACOMO CASTRO (VALORE CIVICO) -

“Valore Civico è un progetto politico innovativo che ha come obiettivo, quello di rilanciare Pomezia. Siamo pronti a perseguire l’interesse della comunità di Pomezia, dove viviamo e che amiamo, e puntiamo ad amministrare con competenza, efficienza e progettualità la nostra comunità, esaltandone i valori e rimettendo (finalmente) al centro dell’agenda politica la lotta per i diritti sociali (lo sviluppo economico, il lavoro, l’ambiente, la qualità della vita e la cultura). Con orgoglio chiediamo ai nostri concittadini di investire su di noi il loro voto, per rendere possibile questa svolta. La credibilità di questa forza politica, infatti, risiede nella storia personale dei propri fondatori e candidati: attivisti e professionisti che nel corso degli anni si sono spesi in prima persona nella difesa del territorio, che conoscono bene le caratteristiche della nostra comunità e si sono battuti direttamente per tutelare la qualità della vita dei cittadini”. Valore Civico ha il suo garante nel candidato Sindaco, Giacomo Castro, ingegnere, fondatore e Presidente, negli ultimi undici anni, di Associazione Latium Vetus APS – molto attiva nella tutela del territorio e nella valorizzazione della storia e del patrimonio culturale locale – e la sua forza in una squadra di pari livello composta da 24 candidati e candidate, attivisti e professionisti a maggioranza donne, come non si riscontra in nessuna altra lista locale.Dopo anni di aspettative tradite e di promesse deluse, proprie di una classe politica distante dai cittadini, elitaria, in-

“Perché sceglierci? Perché non abbiamo fatto prevalere logiche di convenienza e di bottega ma abbiamo sfidato i nostri concorrenti nella convinzione che le buone idee e la buona amministrazione sono in grado di far breccia nel cuore degli elettori”

scherecci in zona decentrata per rilanciare la vocazione turistico-balneare di Torvaianica”. Perché lei è la persona giusta per ricoprire il ruolo di Sindaco di Pomezia?

Perché Sinistra Italiana è l’unico soggetto politico in grado di proporre e di sostenere i punti programmatici del proprio programma e scegliere i propri candidati senza dover scendere a compromessi coi propri vertici regionali e nazionali.Perché diversamente delle liste cosiddette “civiche” io e la lista che mi sostiene crediamo nella differenza tra destra e sinistra, come il governo nazionale sta drammaticamente dimostrando in questi mesi. Perché non

abbiamo fatto prevalere logiche di convenienza e di bottega, come altri hanno fatto, ma abbiamo sfidato i nostri concorrenti pur consapevoli della disparità delle forze in campo, ma nella convinzione che le buone idee e la buona amministrazione sono in grado di far breccia nel cuore degli elettori. Perché per impedire che una destra impresentabile faccia fare alla città un salto indietro di trent’anni, è necessario sostenere, affermare e proporre idee e valori contrapposti, che sono quelli miei e di Sinistra Italiana”.

Gli ultimi appuntamenti elettorali a Pomezia sono stati contraddistinti dall'astensionismo: un messaggio per convincere i cittadini comunque a recarsi alle urne?

“L’astensionismo è il sintomo di un disamore degli elettori nei confronti dei meccanismi democratici, provocato da anni di cattiva politica e di sottrazione ai cittadini del potere decisionale. Bisogna recuperare il valore della buona politica e della buona amministrazione e ridare ai cittadini il potere di scegliere. Questa è un’occasione, e ogni donna e uomo di Pomezia che abbia il diritto di voto, ha il diritto e il dovere di esercitarlo, proprio per recuperare la possibilità di scegliere le persone, le idee e le proposte per rendere migliore la nostra città”.

Valore Civico ha il suo garante nel Candidato Sindaco, Giacomo Castro, ingegnere, fondatore e Presidente, negli ultimi undici anni, di Associazione Latium Vetus APS – molto attiva nella tutela del territorio e nella valorizzazione della storia e del patrimonio culturale locale

concludente e priva di esperienza, siamo determinati a sostenere lo sviluppo economico della comunità di Pomezia, a perseguire la cura dei quartieri, la salvaguardia del territorio, la promozione della cultura, del sapere e del turismo ed il potenziamento della mobilità e delle infrastrutture. Pomezia, infatti, si trova al cospetto di un bivio e deve scegliere… non solo un programma amministrativo, ma anche la credibilità di chi dovrà governare e amministrare la nostra comunità nei prossimi anni. Come confermato anche nella fase di analisi e di stesura del nostro programma, il reddito

medio locale tende, da anni, a contrarsi rispetto a quello nazionale e persino regionale. Ancora di più, nonostante la giovane età media della popolazione ed il buon numero di famiglie, Pomezia continua ad essere una comunità respingente per i giovani, che fatica a trovare la propria vocazione strategica, un luogo di potenzialità inespresse, dove il bello è sopraffatto dal degrado e dall’incuria e dove la vita è più difficile e richiede di lottare per ogni cosa, anche il più semplice diritto. Non possiamo più permettercelo. La velocità dei tempi ci impone di individuare e perseguire le attitudini della nostra comunità, ridando ai cittadini l’orgoglio di appartenere a Pomezia e l’amore per questa comunità. Perseguire questi obiettivi è possibile… compiendo, liberamente, quelle scelte strategiche che permettano di svincolarci dai lacci delle dirigenze partitiche nazionali, le quali, invece, come ampiamente dimostrato negli anni, hanno tutto l’interesse a mantenere Pomezia un dequalificato centro al servizio di Roma. Il voto amministrativo di domenica 14 e lunedì 15 maggio sarà decisivo in tal senso, e avrà conseguenze sulla nostra società locale e sulla nostra vita. Disinteressarsene… sarebbe l’ennesima occasione sprecata, perché in questa tornata, anche il singolo voto può essere determinante al cambio di passo dell’amministrazione locale. Valore Civico. Una Nuova Idea di Città... per Pomezia!”

Elezioni Pomezia, la guida al voto

Primo turno il 14-15 maggio, eventuale ballottaggio fissato per il 28-29 maggio

Tutto pronto per l'appuntamento elettorale a Pomezia con le Comunali, terzo voto consecutivo dopo le politiche nazionali e le Regionali nello spazio di pochi mesi. Il primo turno è previsto tra domenica 14 maggio 2023 e lunedì 15 maggio mentre l'eventuale turno di ballottaggio, qualora nessun candidato (come appare scontato) riesca a superare il 50% più uno delle preferenze, si terrà tra domenica 28 maggio e lunedì 29 maggio. Per quanto riguarda l'apertura dei seggi gli orari saranno i seguenti: nelle giornate di domenica, sia per il primo turno che per il ballottaggio se previsto, si potrà votare dalle ore 7.00 alle ore 23.00; nei due lunedì invece le urne chiuderanno alle ore 15.00 (apertura sempre alle 7.00). Alle passate amministrative gli aventi diritto al voto erano 48.475: al primo turno, che aveva portato ben tre candidati Sindaco a contendersi il ballottaggio, aveva votato il 56,23% degli elettori mentre al ballottaggio poco più del 40%.

Come votare

Le modalità di espressione del voto cambiano in funzione della popolazione dei comuni. Pomezia rientra nella categoria dei Comuni con più di 15.000 abitanti. Pertanto sarà possibile: (1) tracciare un solo segno sul rettangolo recante il nominativo di un candidato Sindaco, senza cioè segnare alcun contrassegno di lista; in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco prescelto. In alternativa (2) si può tracciare un segno solo sul contrassegno di una delle liste oppure (3) tracciare un segno sia sul nominativo del candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco; in entrambi questi due ultimi casi il voto verrà attribuito sia al candidato Sindaco che alla lista collegata.

Il voto disgiunto e le preferenze ai consiglieri

Come di consueto sarà possibile scindere le proprie preferenze votando in modo cosid-

I turno: 14-15 maggio

II turno: 28-29 maggio

Domenica h 07-23*

lunedì h 07-15*

*(orari validi sia per il I che per il II turno)

Al primo turno con il 50%+1 dei voti, oppure al ballottaggio ottenendo più preferenze

Alle passate amministrative gli aventi diritto al voto erano 48.475: al primo turno, che aveva portato ben tre candidati Sindaco a contendersi il ballottaggio, aveva votato il 56,23% degli elettori mentre al ballottaggio poco più del 40%

detto “disgiunto”. In questo caso si dovrà tracciare un segno sul nominativo del candidato Sindaco ed un altro segno su una delle liste ad esso non collegata: il voto verrà così attribuito sia al candidato Sindaco che alla lista non collegata. E' possibile esprimere fino a due preferenze per i candidati alla carica di consigliere comunale, scrivendone il co-

gnome (o il nome e cognome) nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista. In caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso; le preferenze devono essere manifestate, esclusivamente, per candidati compresi nella stessa lista votata. Per quanto riguarda l'attribuzione dei seggi la legge elettorale ne prevede l'assegnazione per il 60% alle liste collegate al Candidato Sindaco eletto; dopodiché il resto dei seggi è attribuito alle altre liste in modo proporzionale al numero di voti ottenuto. Ricordiamo che i primi ad essere eletti come Consiglieri e quindi ad entrare nell'assise comunale saranno i Candidati a Sindaco sconfitti e a seguire i candidati consiglieri in base alle preferenze ricevute.

Come si elegge il Sindaco

È eletto Sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare tra domenica 28 e lunedì 29 maggio per il ballottaggio tra i due candidati più votati. All’eventuale turno di ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno su uno dei due rettangoli contenenti il nominativo del candidato sindaco prescelto.

maggio 2023 10 Il Corriere della Città POLITICA
Alle
comunali è ammesso il voto disgiunto ed è possibile indicare fino a due preferenze (un maschio e una femmina) per i candidati consiglieri
Candidati a Sindaco
Candidati Consiglieri
liste elettorali
I NUMERI DI QUESTE ELEZIONI 5
260
13

Elezioni Amministrative Pomezia 2023 -

Liste della coalizione: Fratelli D’Italia, Forza Italia, Lega, UDC, Rivoluzione

Ecologista Animalista (R.E.A.), Lista Felici Sindaco

Veronica Felici

Fratelli D’Italia

Elisa Arzente detta

Elisa;

Barbara Conte detta

Barbara;

Michele Conte detto

Michele;

Giuseppe Cimadon

Claudio De Lucia

Alessandra Duma

Romano Errico detto

Romanino;

Giovanni Fioravanti

Francesco Falco

Anna Giugliano

Giada Bardi

Cinzia Marinelli

Rosalia Mercogliano

Mario Pinna

Saverio Pagliuso

Sandro Paloni

Maria Rotonda Russo

Paolo Ruffini detto Lino

detto Ruff:

Roberta Ruggieri

Marzia Tosoni

Valerio Saccomanno

Roberto Vettraino detto

Prof;

Jessica Valle

Nicola Zara

Forza Italia

Raimondo Piselli

Francesco Lamanna

Domenico Rocco

Valentina Sartori

Luca Ponzi

Claudio Mazza

Aurora Malica

Alessandro Bruni

Daniele Terenzi

Massimo Serretiello

Candida Esposito

Paola Mansi

Erminia Di Fonso

Alberto Altamura

Vincenzo Resta

Pino Falvelli

Sabrina Gregori

Giuseppe Altese detto Peppe;

Francesca Bologna

Cristian Campana

Emanuela Carosi

Donato Ciprani

Velia D'Oronzo

Giuseppe De Luca detto

Pino;

Maria Dimasi

Marco Fusco

Rocco Guido

Andrea Loy

Alfonso Masciave'

Assunta Melchiorre

Francesca Miniaci

Aristide Montanera

Paolo Nazzaro

Antonietta Rinaldi

detta Etta;

Stefania Rufini detta

Ruffini;

Vanessa Salvioni

Fabrizio Salvitti detto

Salvini;

Valerio Santucci

Omero Schiumarini detto Omero;

Amir Siddique

Consuelo Terranova

Daniele Morbiducci

Giuliani Alizia

Stefano D'Amore

Andreina Cuomo

Andrea Mandaglio

Grazia Paulicelli

Davide Cordamo

Francesco Pivetta

Loredana Marchione

Patrizio Manni

Simona Decani

Filomena Rota

Guido Iacoponi

Jolanta Dabrowska

Malgorzata;

Roberto Longo

Claudio Nicosia

Dora Pantusa

Elena Galeone

UDC

Jessica Carla Fedele

detta Jessi;

Antonio Panaccione

Silvano Toppi detto

Luciano;

Gianluca D'Onofrio

Alessia Diamanti

Eva Valentini

Ciro Vitolo

Leonello Laurenzi

Gessica Melis

Micaela Micheli

Matteo Iacoboni

Melissa Calzolai

Gennaro Capone

Rossana Egerton

Daniela Leopardi

Maurizio Leggi

Valeria Formilli

Matteo Giampà

Claudio Baieri

Lista Felici Sindaco

Debora Anastasio

Marino Anzemi

Salvatore Arcella

Alessio Bertuccini

Laura Busti

Marco Crecco detto

Grecco;

Pier Paolo Cantone

Alfio Domenico Di

Carlo;

Antonio Di Cristoforo

Genny D'Andrea

Giorgio Di Lorenzo

Roberta Fracca

Emilia Giliberti

Adino Giorgi

Rosita Nicoletti

Bruno Paolini

Marco Polidori

Mara Pellegrini

Maria Luisi Sepe

Salvatore Raponi detto

Max

Liste della coalizione: Partito Democratico, Partito Socialista Italiano (PSI), Pomezia sul serio, Pomezia in testa

Eleonora Napolitano

Partito Democratico

Enrico Mangano

Ivano Capodimonti

Salvatore Russo

Valentina Fazio

Martina Battistelli

Claudio Armenia

Lorenzo Barabba

Alessandra Caponi

Alessio Caporaletti

Rosaria Del Buono

Martina Dell’Unto

Giorgio Di Micco

Malgorzata Monika

Drela;

Andrea Esposito

Francesca Fortezza

Alessandro Jannelli

Marianna Lunardini

Federica Nati

Elena Opariuc

Paolo Zanin

Imperia Zottola

Alessandro Bartoli

Deborah D’Auria

Federico Ripa

Pomezia in testa

Tina Muzi

Angelo D’Avino

Sara Morales Castro

Giuseppe Palmieri

detto “Peppone”;

Stefania Pipino

Davide Nasso

Michele Cilione

Annalisa Di Stefano

Sandro Barchiesi

Massimo Massimi

Giuseppe Martinelli

Angela Ferrara

Diego Lucarini

Luisella Balestrucci

Fiorella Zitola

Roberto Salvucci

PSI

Romina Parrucci

Maura Giovanbattista

(detto Nanni);

Laura Berni

Sergio Busti

Tea Flore

Alfredo De Cristofaro

Assunta Daniela De

Sena;

Paolo Fiorentini

Claudia Galli

Valter Frisicaro

Paola Leggi

Arnaldo Leone

Giorgia Migliori

Alfredo Nunziata

Francesca Nardi

Roberto Robotti

Giuseppe Zanni

Pomezia sul serio

Castellucci Massimo

Palumbo Claudia

Borgo Caratti Mario

Nardi Laura

De Paro Flavio

Clazzer Laura

Valeri Gianluca

Buratti Andrea

Saullo Matteo

Cannarsa Carmela

Caprita Mattia

De Lucia Priscilla

Pascucci Valentino

Chessa Pamela

Stuppia Giuseppe

Della Rovere Gioia

Albo storico dei Sindaci

2023...- ?

2018-2022 - Adriano Zuccalà

2013-2018 - Fabio Fucci

2011-2013 - Enrico De Fusco

2006-2011- Enrico De Fusco

2002-2006 - Stefano Zappalà

1998-2002 - Maurizio Aureli

1997-1998 - Angelo Capriotti

1993-1997 - Giancarlo Tassile

maggio 2023 12 Il Corriere della Città POLITICA
Lega
R.E.A.

Il manifesto elettorale con tutti i candidati

Mov. 5 Stelle

Stefania Padula

Movimento 5 Stelle

Daniele Bischetti

Isabella Cavezza

Marcella Conte

Alessandro Corruccini

Jocelyn De La Cruz

Castillo;

Dario Di Berto Mancini detto Di

Berto;

Maurizio Di Luzio

Domenico Donvito

Andrea Iorio

Laura Maceratesi

Renzo Mercanti

Francesco Milone

Luisa Navisse

Ida Nazzaro

Giovanni Oliva

Alberto Pierotti detto Alberto

Francesco Pierotti detto Cecco

Rachele Pizziconi

Alessio Ruggiero

Alessandro Serafini

Daniele Telesca

Alessia Tofanacchio

Massimiliano Villani

Dario Vitiello

Valore Civico

Giacomo Castro

Valore Civico

Juana Angela Abregu

Viviana Amato

Valter Barbone

Monia Bartolucci

Maurizio Castellani

Gemma Chiacchio

Emanuele Cimadon

Valentina Codispoti

Gloria D'Amore

Alberto D'Arcangeli

Lilla Rosanna De Lorenzo

Nicola De Lucia

Marco De Zanni

Massimo Di Giulio

Silvia Donfrancesco

Raffaela Florio

Nicolino Fortugno

Denny Garofano

Oriana Liviani

Veronica Loscrì detta Nika

Maria Mirela Prunescu

Claudio Ruggieri

Salvatore Verde

Romina Zanlucchi

Sinistra Italiana

Antonio Di Lisa

Sinistra italiana

Bianco Walter

Caputi Enrico Salvatore

Chirulli Vera

Crostella Susanna

Danza Maurizia

D’Aranno Vincenzo

Gallo Sergio

Galtieri Emilia

Girardi Giuseppe

Giustiniani Rita

Koene Giovanni

Mancini Sandra

Montibeller Carlo

Papini Elisabetta

Penge Sandra

Pulcinella Roberto

Ruzza Pasquale

Il precedente delle Amministrative del 2018

I RISULTATI - Alle passate amministrative gli aventi diritto al voto erano stati 48.475: al primo turno, che aveva portato ben tre candidati Sindaco a contendersi il ballottaggio, aveva votato il 56,23% degli elettori mentre al ballottaggio poco più del 40%.

IL PRIMO TURNO = Il primo partito era stato il Movimento 5 Stelle che con Adriano Zuccalà, diventato poi Sindaco, aveva raccolto il 28,71% di voti (7.673). Seconda era arrivata la maxi coalizione di centrodestra del candidato Pietro Matarese con il 25,39% (6.786 voti), tallonato letteralmente dal Primo Cittadino uscente Fabio Fucci, fermatosi al 23,48% con (6.275 voti) praticamente ad un passo dal ballottaggio. Stefano Mengozzi, che cinque anni fa si era presentato come candidato della coalizione di centrosinistra, aveva raccolto il 18,81% (poco più di 5.000 voti) arrivando quarto.

BALLOTTAGGIO SENZA STORIA - Al ssecondo turno invece il M5S, a fronte c'è da dire di un'affluenza molto bassa, poco più del 40%, aveva stravinto la sfida con Matarese ottenendo il 68% delle preferenze e “doppiando” (ma anche di più), di fatto, i voti complessivi ricevuti.

LA CADUTA DELLA GIUNTA - L'estate scorsa però, praticamente all'ultimo giro di boa, la fuoriuscita di quattro consiglieri dalla mag-

gioranza – seguite alle tante dimissioni e surroghe avvenute nel corso della legislatura (che hanno interessato anche gli Assessori) – ha decretato la crisi della maggioranza fino alla caduta dell'Amministrazione stessa il 31 agosto scorso. Il resto è storia recente con l'arrivo di due Commissari Prefettizi che hanno condotto il Comune alle elezioni dei prossimi giorni.

*

*Al 30/04/2023

Elezioni Pomezia: Il nostro sondaggio online, i risultati

maggio 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 13 POLITICA

Disastro Eco-X, sei anni dopo: mappatura e

Se chiudessimo per un attimo gli occhi tornando con la mente al maggio 2018 ci ritroveremmo nel bel mezzo di un'altra campagna elettorale proprio come quella che stiamo vivendo in questi giorni. Ora come allora, uno dei temi al centro del dibattito era quello del mega disastro avvenuto alla Eco-X di Pomezia, il sito andato in fumo giusto un anno prima, esattamente il 5 maggio 2017, generando una nube tossica che per giorni e giorni rese irrespirabile l'aria nel territorio e in tutto l'hinterland restando visibile fino a Roma. Causando chissà quali danni ambientali (di cui ancora oggi non se ne ha conto). Ebbene, seppur con qualche differenza rispetto alle Amministrative del 2018 - i candidati a Sindaco ad esempio erano sei, oggi sono cinque – per quanto riguarda Eco-X possiamo dire che davvero nulla è cambiato. Cinque anni fa non sapevamo cosa realmente avesse bruciato nell'incendio così come non lo sappiamo oggi. Cinque anni fa non sapevamo cosa e in che quantità venisse effettivamente stoccato alla Eco X proprio come non lo sappiamo oggi. Cinque anni fa veniva promessa la mappatura dei rifiuti e la successiva rimozione e bonifica, proprio come, immaginiamo, verrà fatto oggi. Cinque anni fa il reale impatto ambientale dell'incendio e le sue conseguenze eventuali sulla falda acquifera non erano note. Proprio come oggi. Cinque anni fa, ancora, a parte il capro espiatorio individuato dalla Giustizia, non era stato accertato chi avesse permesso, Istituzioni in testa, che tutto quello avvenisse. Così come non è dato saperlo oggi.

Eco-X non deve finire nel dimenticatoio Quella campagna elettorale fu molto sentita perché, per ciò che riguarda Eco-X, le terribili immagini di quello spaventoso incendio e quella nube che finì su tutti i telegiornali nazionali erano ancora vivide e negli occhi

di tutti i cittadini. Poi, pian piano, come sempre accade in questi casi, specie quando c'è da sorvolare su responsabilità anche pesanti della Pubblica Amministrazione, il tempo è in grado di lenire ogni cosa. E quanto accaduto in quel maggio di sei anni fa rischia oggi di finire seriamente nel dimenticatoio se non fosse per i pochi, tra cui anche il nostro giornale ma anche i cittadini, che tentano di tenere viva questa sorta di fiammella prima che si spenga del tutto. Sì perché la ferita inferta al nostro territorio è ancora lì e non possiamo e non dobbiamo far finta di nulla; in quella zona ci sono case, aziende agricole, scuole, attività commerciali. Cittadini che meritano risposte e soprattutto soluzioni, non vuote promesse. Del resto, non ci stancheremo mai di ripeterlo, l'unico dato certo in questa vicenda è che quel disastro poteva e doveva essere evitato. E di questo, a partire dal noto esposto presentato dal CdQ Castagnetta-Cinque poderi che avvisava dell'imminente pericolo di incendi visto lo scriteriato accumulo di rifiuti nel piazzale dell'azienda, vi abbiamo dato conto più e più volte così come per quanto riguarda il “giallo” per ciò che riguarda il famoso sopralluogo congiunto delle autorità sul sito ad inizio 2017, prima rinviato e poi saltato all'ultimo istante, che, di fatto, avrebbe potuto scongiurare il disastro. Quale futuro per l'area Adesso però è tempo anche di guardare al futuro. Futuro che non può prescindere dalla mappatura dei rifiuti senza la quale ogni discorso perde in partenza di contenuti; è solo capendo cosa c'è lì sotto che si potrà predisporre un adeguato piano di bonifica e ripristino dello stato dei luoghi. Perché se è vero che le somme economiche necessarie –che dovrebbero essere messe a disposizione dalla Regione Lazio o comunque da Enti superiori – sono proibitive per il Comune (peraltro con una situazione finanziaria all'insegna della precarietà) è altrettanto vero

che, in tempi di PNRR, risorse in tal senso dovevano e devono, se ancora in tempo, essere individuate, recuperate e stanziate. Infine c'è la questione della messa in sicurezza se così può essere definita: malgrado le rassicurazioni dell'ultima Amministrazione ciò che lo scorso anno avevamo documentato nell'area era una situazione di profonda incertezza considerando che le coperture sui cumuli di rifiuti, ai quali se ne erano aggiunti altri ex-novo portati non si sa bene da chi, erano tutte logore e sfilacciate.

(segue)

maggio 2023 14 Il Corriere della Città POLITICA
Già nel 2014, tre anni prima del rogo, la situazione alla Eco-X era preoccupante così come a fine 2016: perché nessuno intervenne?
Foto 25/10/2014
Foto 28/10/2016
L’incendio alla Eco-X il 5 mag

rimozione dei rifiuti subito, basta promesse

(segue)

Pensare cioè che quella possa essere considerata una “messa in sicurezza” nonostante quel miscuglio di rifiuti continui a rimanere a contatto col suolo – con un altro anno in più di intemperie sulle spalle – è un vero e proprio atto di fede. Ma, non essendo esperti o tecnici, dobbiamo fidarci gioco forza di ciò che ci è stato detto (e in tal senso gioverebbe disporre delle relazioni e della documentazione in merito), fermo restando che, in ogni caso, quell'intervento in termini di efficacia e durata non potrà essere “illimitato”.

Eco-X 2017-2023: sei anni dopo...

Rispetto allo scorso anno, c'è da dire, qualcosa comunque è cambiato. Le nostre telecamere nel 2022 avevano documentato tutto quello che era presente all'interno dell'azienda semi-carbonizzata sollevando al contempo il problema della sicurezza considerando che chiunque poteva tranquilla-

mente entrare ed uscire dal sito. Ora, quantomeno, ciò non è più possibile. A fianco della struttura è stato realizzato, anche se non sappiamo da chi, un muro che impedisce di avvicinarsi a ciò che rimane della Eco-X. Ad ogni modo, per quanto riguarda lo stato attuale del sito le ultime informazioni ufficiali ci erano state fornite dal Sindaco uscente Adriano Zuccalà che oggi siede come consigliere in Regione Lazio. Zuccalà aveva precisato che il “sito non era più sotto sequestro ed era in mano al curatore fallimentare”. Sul fronte sicurezza invece, come detto, l'ex Primo Cittadino aveva rassicurato sul fatto che “l'area è in sicurezza e che non ci sono porzioni residuali che possono andare in combustione”; e ancora: per Zuccalà gli interventi effettuati nel 2019 (ma sono passati altri 4 anni senza rimetterci mano ribadiamo) “garantiscono che non ci sia percolazione di sostanze pericolose nel terreno

o diffusione di sostanze pericolose nell'aria”. Sul tema bonifica, infine, la cifra fornita dall'ex Sindaco necessaria all'intervento ammontava “a sei milioni di euro” (ma a nostro giudizio, più passerà il tempo, più sarà destinata ad aumentare) con il Comune che però, oltre chiaramente a non disporre di tale cifra, ancora non era rientrato allo scorso anno delle somme anticipate alla Regione per l'iniziale messa in sicurezza della struttura. Insomma, proprio ora come allora la situazione non è cambiata. E se riapriamo gli occhi, a parte il candidato a Sindaco in meno rispetto a cinque anni fa nella corsa elettorale e l'avvicendamento dei personaggi politici, il tempo sembra essersi fermato: un'altra campagna elettorale dopo allora Eco-X è sempre al suo posto con tutti i suoi interrogativi rimasti irrisolti...

Le segnalazioni e il sopralluogo saltato nel febbraio 2017

IL DISASTRO SI SAREBBE POTUTO EVITARE – Era il novembre del 2016 quando il comitato di quartiere “Castagnetta-Cinque Poderi” inviò una segnalazione al Comune per evidenziare l’accumulo scriteriato di grossi quantitativi di rifiuti nel piazzale dello stabilimento Eco-X e il rischio di possibili incendi. Passò un mese e il 22 dicembre la polizia locale mandò una nota diretta al NOE Carabinieri e alla ASL locale, chiedendo di organizzare un sopralluogo congiunto per accertare quanto contenuto nella segnalazione. Quello che accadde dopo è contenuto nella relazione prodotta dal NOE (N.17/14-2017) in data 10 maggio 2017, ovvero dopo l'incendio. Sì, perché un

appuntamento tra i vari Enti venne effettivamente fissato per il 21 febbraio del 2017. Ma qualcosa però “ostacolò” l'intervento. Secondo il rapporto dei Carabinieri in quella data effettivamente il NOE si recò a Pomezia ma, “presi contatti con il funzionario quest'ultimo riferiva che il controllo sarebbe stato rimandato ad altra data poiché il personale della ASL non era potuto intervenire”. Una versione che ritroviamo anche nella relazione della Commissione d'Inchiesta che ebbe luogo nei mesi successivi all'incendio: quel giorno infatti la Polizia Locale di Pomezia aveva comunicato ai Militari di avere in corso un sopralluogo per uno sversamento illecito che riguardava un’altra azienda della

zona che di fatto “impedì” quello alla EcoX. Il 2 aprile 2017 il Responsabile della Polizia Ambientale di Pomezia certificò il mancato sopralluogo riservandosi di organizzare un nuovo sopralluogo che però, come sottolineato dai Carabinieri e confermato dalla Polizia Locale come riportato nella relazione della Commissione di inchiesta, non venne più organizzato. Ma perché non fu fatto? Perché non venne fissato subito un nuovo appuntamento data la gravità della situazione? E perché nessuno ha fornito mai spiegazioni in merito? Ad oggi non abbiamo risposta.

maggio 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 15 POLITICA
ggio 2017: dopo sei anni la situazione non è cambiata, i rifiuti sono ancora tutti lì. A destra una foto scattata a fine aprile 2023

CdQ Castagnetta-5 Poderi: Eco X e non solo. “Ecco

“Q

uesto ce lo avete già detto...”. E' questo il messaggio principale che vogliono lanciare i residenti della zona Castagnetta

Cinque Poderi a Pomezia in merito ai problemi rimasti irrisolti nel quartiere, Eco-X in testa. Sì perché di promesse, specie nell'ult ima campagna elettorale, ne erano state fatte tante ma, di fatto, cinque anni dopo, le questioni pendenti e quindi le nuove richieste ai Candidati sono rimaste le stesse. E questo già di per sé è un problema perché significa che a quelle parole non sono seguiti i fatti come sempre più spesso purtroppo accade. Stavolta, allora, il CdQ ha pensato bene di allegare alla classica lettera di invito per l'incontro pubblico con tutti i candidati a Sindaco – che si terrà il prossimo 8 maggio – una serie di frasi già pronunciate dalla politica sui vari temi che riguardano il quartiere. Come a dire: se proprio dobbiamo sentirci ripetere le solite vuote promesse che almeno siano diverse da quelle che ci sono già state fatte...

Parola al CdQ Castagnetta-Cinque Poderi In questo numero, dopo aver parlato di Campo Jemini e Nuova Lavinium nei numeri precedenti, diamo spazio al CdQ Castagnetta-Cinque Poderi a maggior ragione in questo periodo considerando la ricorrenza dell'incendio alla Eco-X.

Nella foto: la locandina dell’incontro pubblico con i Candidati a Sindaco in programma per il prossimo 8 maggio 2023

Partiamo proprio da qui: è passato un altro anno e alla Eco-X è ancora tutto fermo...

“A questo proposito vorremmo sottolineare che di anni noi nel quartiere ne consideriamo sette. Perché è vero che l'incendio è

A distanza di cinque anni dall’ultima campagna elettorale i temi e le richieste del quartiere ai Candidati a Sindaco sono sempre gli stessi: e questo è già di per sé un problema

scoppiato nel 2017 ma noi già mesi addietro, come è noto, avevamo denunciato con una lettera protocollata con tanto di documentazione fotografica al Comune ciò che avveniva in quella azienda con lo scriteriato accumulo di rifiuti nel piazzale. E chissà da quanto tempo quel modus operandi andava avanti. Ma nessuno allora fece nulla di concreto ignorando la segnalazione! La tragedia ha avuto rilevanza nazionale e gli effetti si sono sentiti fino a Roma est e ai Castelli. Ad oggi abbiamo 8.500 tonnellate di rifiuti che giacciono ancora lì sottoposti alle intemperie e a contatto con il suolo, con le falde acquifere e con il pericolo di nuovi possibili incendi. Non si è nemmeno proceduto alla classificazione dei rifiuti. Tutto questo con la vicinanza di attività commerciali, di abitazioni civili e addirittura di una scuola. E' sicuramente un'emergenza sanitaria non solo per il quartiere ma per tutta la città e forse non è nemmeno l'unica. Adesso ci aspettiamo dalla politica delle risposte concrete che non siano quelle che già ci sono state dette in passato”.

“Ci è stato detto...” è infatti la frase che ricorre nella lettera che avete inviato a tutti i candidati: cosa possiamo ribadire a proposito di Eco-X?

“Ci è stato detto: 'La nostra priorità sarà quella di risolvere finalmente la questione Eco-X, che non è più prorogabile. In tutta questa vicenda gli unici che hanno fatto la propria parte siete stati voi cittadini che avevate segnalato e denunciato alle autorità competenti quello che stava accadendo all'interno del sito rimanendo però clamorosamente inascoltati. Tutto ciò è inconcepibile. Per la bonifica abbiamo già un piano che non

è quello di rivalersi su una proprietà che oramai non ha più nulla...”; "…intensificare i controlli sul territorio per individuare eventuali siti a rischio incidente o danno ambientale, tenendo conto di quanto già accaduto"; "risoluzione definitiva del disastro eco x con bonifica completa delle aree interessate e monitoraggio e vigilanza sulle aziende a rischio esistenti sul territorio e integrazione del quartiere nella pianificazione del parco interconnesso"; "...la priorità assoluta è capire, attraverso specifici carotaggi, se le circa 8.500 tonnellate di rifiuti la cui natura è incerta stanno inquinando o meno la falda acquifera. Inoltre, verranno passati al setaccio tutti gli atti prodotti dall'amministrazione comunale su Eco X, per capire se e cosa è stato fatto. Rimozione immediata dei rifiuti che ancora stazionano sul piazzale ad un anno dal disastro ambientale. Infine accertarsi che i fondi annunciati in campagna...” Lasciamo ai lettori commenti e considerazioni”.

Veniamo al capitolo dei servizi primari in zona: qual è la situazione nel quartiere? “Anche in questo caso parliamo di questioni che si trascinano da anni e anni. Ma nonostante un contratto specifico con ACEA ATO2 che specificava strade e lunghezze e indicava il 31.12.2018 come termine dei lavori e nonostante siano stati spesi soldi pubblici per portare la dorsale dei servizi sulla via Castagnetta, di fatto i lavori non sono mai stati definitivamente avviati ed il quartiere attende servizi primari essenziali a soli pochi chilometri dalla capitale. Anche in questo caso ci è stato già detto: “...i servizi primari non sono delle richieste, sono un diritto, e non è possibile che esistano ancora zone a Pomezia senza acqua, fogne, ecc."; "….Da sindaco non permetterò che questi interventi vengano spacciati per straordinari, quando invece è compito del comune garantire l'ordinarietà";”

16 POLITICA Il Corriere della Città maggio 2023
(continua)
Le immagini scattate alla Eco-X lo scorso anno: adesso un cancello impedisce di avvcinarsi

(segue)

“..servizi primari (in virtù del principio della pari dignità delle periferie al centro città) promuovere e sollecitare in maniera ferma ed intransigente gli allacci alle condotta pubblica dell'acquedotto e delle fogne"; "la priorità assoluta come amministrazione la daremo alla realizzazione dei servizi primari come l'acqua potabile e fognature. Riteniamo essenziale coprire quanto prima tutto il territorio che da troppi anni si trova a vivere”. Anche in questo caso a voi il commento”. Quali sono le vostre altre richieste per chi diventerà Sindaco?

“Il tema sicuramente non più derogabile è quello della sicurezza viaria. Parliamo dei marciapiedi lungo via Castagnetta, della chiusura dei dossi, di aree attrezzate, della messa in sicurezza dell'incrocio con la Pontina vecchia. In attesa dei lavori infatti, per mancanza di fondi o altro, la via centrale del

quartiere è un'arteria molto pericolosa caratterizzata da un manto stradale disastrato particolarmente pericoloso per biciclette e motocicli, da dossi profondi e scoperti e da innesti pericolosi con via delle Gardenie e sulla Via Pontina Vecchia. Anche in questo caso ci è stato detto:“…realizzazione di una rotonda tra via della della castagnetta e pontina vecchia; rifacimento del manto stradale e manutenzione costante dei fossi, scoli, cunette, per regolare il flusso delle acque"; “è pronto un progetto per il rifacimento delle condotte delle acque bianche (che consentirà un efficace smaltimento delle acque piovane), finanziato dalla Regione Lazio. Per quanto riguarda la viabilità abbiamo pensato ad un progetto di asfaltatura straordinaria delle strade, necessario ...”; e infine: “...completando con marciapiedi in modo da rendere sicuro il cammino e la circolazione stradale..”.

Chiudiamo con un appello ai candidati a Sindaco...

“Le elezioni sono il momento centrale della democrazia, è il momento in cui i cittadini scelgono i loro leader e li legittimano a compiere scelte per loro conto. Per questo riteniamo, come Comitato di Quartiere, che sia molto importante che coloro che saranno i futuri leader democratici della comunità, possano confrontarsi direttamente con gli abitanti dei quartieri ed i loro problemi, ed è per questo che abbiamo invitato tutti i Candidati a Sindaco all'assemblea pubblica indetta per l'otto maggio 2023 alle ore 18:30 presso il bar Mengozzi ai Cinque Poderi via pontina vecchia 21”.

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Candidati
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che già ci avete detto...”, lettera ai
Sicurezza stradale, servizi primari, marciapiedi, aree attrezzate, questi i nodi rimasti irrisolti nella zona
17
“Appello ai candidati? Il futuro Sindaco dovrà, a nostro avviso, ricostruire il legame con i territori confrontandosi con i cittadini per cercare di risolvere i problemi della città”

Disabilità, l'appello: “Vogliamo un PEBA VERO. E tanto altro” L’

Dossier in 7 punti chiave per i Candidati alle elezioni di Pomezia: ecco cosa chiedono tre importanti associazioni

Associazione Nazionale Disabili Visivi Onlus, l’Associazione Italiana Sindromi Atassiche – Lazio, e la Cellula Coscioni Pomezia, hanno inviato a tutte le Candidate e ai Candidati per le elezioni amministrative del prossimo 14 e 15 maggio a Pomezia, alcune istanze che continuano sul solco delle politiche intraprese dalle singole associazioni sia sul territorio che nel resto d’Italia. Si tratta di un dossier redatto in sette punti chiave relativo ad alcune tematiche importanti, tra cui il PEBA, che attendono a tutt'oggi risposte concrete da parte del Comune. Cosa chiedono le associazioni ai candidati “Abbiamo costruito un documento – fanno sapere i rappresentanti delle tre associazioni – in alcune parti con la collaborazione tecnica dell’Arch. Paolo Moscogiuri, in cui poniamo all’attenzione dei candidati alcune questioni che reputiamo indispensabili per correggere gli errori del passato e suggerire come avviare una fase di seria programmazione volta al riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone”. Ecco le istanze portante all’attenzione dalle associazioni firmatarie. “Punto primo, chiediamo pertanto che venga avviata sul sito del Comune e sui suoi canali social, una campagna informativa sulle DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento). Esiste una buona legge in materia ma ancora poche persone sanno che presso

Nella foto: le tre Associazioni promotrici dell’iniziativa e il logo QR per visionare il dossier inviato ai Candidati a Sindaco

I sette punti: campagna informativa sulle DAT, un PEBA “vero”, la visione delle linee guida commissionate alla società Crealink di Pisa, messa a norma dei giardini Petrucci, risoluzione questioni pendenti già segnalate al Comune, accoglimento istanze contenute nella petizione popolare

l’ufficio di stato civile di OGNI comune di Italia è possibile depositare il proprio testamento biologico. Punto secondo, chiediamo la revoca della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 31/05/22 sul PEBA perché quello approvato è un PEBA discriminatorio, che non tiene conto della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e non è conforme alle Linee Guida della Regione Lazio. E quindi, punto terzo, per le stesse ragioni chiediamo l’avvio di un percorso di ascolto in strutturato, trasparente, documentabile e snello che porti alla definizione di un nuovo PEBA secondo le prescrizioni di legge. Punto quarto, continuiamo a chiedere la pubblicazione delle Linee Guida per il PEBA, che il Comune di Pomezia ha commissionato allo studio Crealink di Pisa nonostante la disponibilità di quelle gratuite for-

nite dalla Regione Lazioni. Inoltre, punto quinto, l’immediata messa a norma dei Giardini Petrucci che nonostante la recente ristrutturazione, risultano per diversi aspetti e sotto svariati profili non accessibili a tutti i cittadini e le cittadine. Punto sei, la presa in carico e risoluzione di tutte le segnalazioni, ancora pendenti, inviate progressivamente negli ultimi 4 anni dalla Cellula Coscioni Pomezia al Comune di Pomezia e poi consegnate in unico dossier al Commissario Prefettizio Straordinario dott. Giancarlo Dionisi. Infine, punto sette, ma non per importanza, l’accoglimento delle istanze contenute nella Petizione Popolare per l’inclusione, per cui sono state raccolte oltre 1000 sottoscrizioni su PEBA, spiagge accessibili, assistenza domiciliare e servizio amico bus.”

Il dossier

Il documento, con i dettagli di quanto sopra sintetizzato firmato da Giulio Nardone per l'Associazione Nazionale Disabili Visivi Onlus, Carlo Rossetti, per l'Associazione Italiana Sindromi Atassiche, Lazio e Giuseppe Di Bella della Cellula Coscioni Pomezia, è visionabile inquadrando il QRcode dell’immagine o visitando i nostri canali social, e verranno illustrati approfonditamente durante l’assemblea pubblica da noi indetta in data 11/06/23 alle ore 11 (secondo modalità che verranno rese note a ridosso dell’evento) e a cui sono stati invitate tutte le candidate e i candidati alla carica di Sindaca/o.

Per giugno è stata fissata un’assemblea pubblica straordinaria per illustrare i temi del documento

L’Associazione Nazionale Disabili Visivi Onlus, l’Associazione Italiana

Sindromi Atassiche – Lazio, e la Cellula Coscioni Pomezia, hanno

inviato a tutte le Candidate e ai Candidati

per le elezioni

Amministrative un documento con i temi da affrontare sul territorio

maggio 2023 18 Il Corriere della Città POLITICA

“Tutti al mare”...ma pagando di più: dagli stabiliment

Sarà un’estate calda, meteorologicamente parlando. Gli esperti infatti prevedono temperature diffusamente oltre la media tra

+1,5°C e +2°C tra Giugno e Luglio su buona parte Europa, Italia compresa. Ma gli aumenti non riguarderanno solo le temperature, cosa che già preoccupa fin troppo. Colpiranno infatti anche molti simboli della bella stagione, dai lettini agli ombrelloni fino agli appartamenti in affitto, almeno sul nostro litorale. Si va dai piccoli aumenti fino a rincari decisamente marcati. Complice l'aumento generalizzato dei prezzi praticamente dappertutto ma anche, per quanto riguarda lettini e ombrelloni, l'incertezza della direttiva europea della Bolkestein per quanto riguarda le concessioni che limiterà gli investimenti: senza nessuna garanzia infatti i balneari difficilmente investiranno risorse in un qualcosa che, tra pochi mesi, potrebbe finire a gara rimettendo in discussione (o cancellando) gestioni familiari che durano da decenni.

La situazione sul litorale romano

Mentre la nuova stagione balneare è dunque ormai praticamente alle porte bagnanti e turisti sono pronti a fare i conti con i listini dei prezzi ritoccati verso l'alto.

AFFITTI IN RIALZO A TORVAIANICA

Un trilocale a luglio può arrivare a costare fino 2.200 euro ma si resta comunque a 4km dal centro. Ad agosto invece sempre un trilocale con 4 posti letto raggiunge i 3.000 euro escluse le pulizie finali. Per risparmiare serve attendere settembre

Per ciò che riguarda la situazione sul litorale romano si parla, per l'Estate 2023, di un aumento che dovrebbe oscillare tra l'8 e il 10% per ciò che riguarda tutto il comparto degli stabilimenti, dall'affitto di ombrelloni e lettini fino ad arrivare agli abbonamenti mensili o per più mesi. I canoni delle concessioni sono schizzati dal 1 gennaio verso l'alto (+25%) e già questo di per sé dovrebbe provocare aumenti (che come visto saranno più contenuti tuttavia). Secondo Riccardo Di Luca – Base Balneare Lazio - “gli investimenti di riqualificazione non potranno andare oltre l'ordinario per colpa della Bolkestein”, senza contare i costi per i danni causati da maltempo e mareggiate. Conti alla mano dunque si stima che per una giornata di mare lungo la costa laziale con un ombrellone e due lettini si spenderanno tra i 25 e i 30 euro. La più cara Ostia, meno contenuti invece i listini di Ardea e Torvaianica.

Pomezia e Ardea: estate 2023 più cara?

Affitti in rialzo

Ma quale sarà proprio la situazione sul litorale pometino e rutulo? Partiamo dagli affitti che saranno anch'essi in rialzo. I migliori affari li hanno fatti coloro che si sono affrettati ad affittare già nei mesi scorsi, riuscendo ad accaparrarsi appartamenti agli stessi prezzi dello scorso anno. Ma quello che è rimasto adesso sul mercato vede, per esempio, monolocali per il mese di luglio, fronte mare ma a 4 chilometri dal centro, anche a 1.800 euro per l’intero mese (4 posti letto), disponibili per 15 giorni a 1.200 euro. Ci sono però anche trilocali con solo 100 euro in più, ma bisogna anticipare al mese di giugno e aggiungere 42 euro di spesa di condominio. Se proprio si vuole fare la vacanza a luglio e si cerca un trilocale, occorre sborsare una media di 2.200 euro. E si resta comunque a circa 4 chilometri dal centro, pur avendo il mare di fronte. Ad agosto i prezzi lievitano. Restando sempre in periferia, un trilocale di 50 metri quadri (soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale e bagno, per 4 posti letto) raggiunge persino 3.000 euro, escluse le pulizie finali. Nella stessa zona periferica a settembre i prezzi scendono di botto, con un attico di 100 mq che per una settimana costa 500 euro, mentre per il mese intero 1.700 euro. Ma questo accade in periferia, come abbiamo visto, a circa 3 o 4 chilometri dalla piazza dove si tengono le uniche – se mai quest’anno qualcosa verrà fatto – manifestazioni estive. Se ci spostiamo verso il centro i prezzi delle case in affitto inevitabilmente aumentano, anche se non di tantissimo. Spulciando tra

quest’anno il mare costerà di più

Spostandosi verso il centro i prezzi degli affitti sono ulteriormente più alti anche se non di molto: un trilocale a luglio costa 1.500 euro, ad agosto altri 1.800 euro

gli annunci, però, qualche affare si trova ancora: 1.200 euro più spese di pulizia per un bilocale periferico a giugno. Oppure un trilocale, sempre a 1.200 mese di giugno, 1.500 a luglio e 1.800 mese di agosto, più 100 euro al mese per le pulizie. Oppure miniappartamenti da 45 metri quadri da 1.500 euro al mese. Bisogna saper cercare tra le tante – ma non troppe – offerte, per poter riuscire a far quadrare i conti.

Le spiagge: andare al mare a Torvaianica costerà un po' di più

Anche andare al mare costerà di più, anche se non dappertutto. I gestori degli stabilimenti balneari non hanno infatti adottato una linea univoca, anche se tendenzialmente si registra un aumento, come spiega Davide Nasso, presidente di Assobalneari. “Nelle diverse spiagge attrezzate e negli stabilimenti balneari ci risultano piccoli aumenti rispetto agli anni passati, in linea con i rincari subiti”. Costi lievitati di poco, assicura Nasso, che però separa gli stabilimenti ‘vecchia gestione’ rispetto a quelli di nuova apertura. “Per quanto riguarda i nuovi lidi che apriranno questa estate – chiarisce infatti - sicuramente avranno un listino maggiore, visto il costo elevato della nuova attrezzatura”. Nasso parla poi del suo stabilimento, il Tinga, dove gli aumenti sono contenuti a un euro sul noleggio delle attrezzature (lettini, sdraio e ombrelloni) rispetto al prezzo dello scorso anno.

maggio 2023 20 Il Corriere della Città
(continua)
INCHIESTA
Aumento dei prezzi e incertezza sul futuro delle concessioni:
Sul litorale romano una giornata al mare potrà costare dai 25 ai 30 euro per un ombrellone e due lettini. La più cara Ostia, listini più contenuti, nonostante qualche aumento, a Pomezia e Torvaianica

i al semplice gelato, i rincari colpiscono tutti i settori

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Ecco il motivo. “Quest'anno, vista la carenza del personale stagionale, abbiamo aumentato l'offerta economica rivolta agli ‘spiaggini’ e agli assistenti bagnanti. Questo ha fatto di conseguenza scattare un piccolo aumento per il noleggio giornaliero delle attrezzature balneari”, chiarisce Davide Nasso. Restano invece invariati i prezzi dei noleggi giornalieri al Ragno d’Oro di Roberto Tammone, dove sono aumentati i costi degli abbonamenti mensili e stagionali. “Si tratta di un piccolo aumento, del 5% rispetto allo scorso anno”, spiega il titolare dello storico stabili-

Alcuni aumenti riguarderanno il noleggio giornaliero delle attrezzature balneari in altri casi il prezzo, nell’ordine del 5%, potrà salire per gli abbonamenti

mento. “Da anni non mettevamo mano al listino, adesso siamo stati costretti a causa del continuo aumento delle materie prime relative alla manutenzione e delle nuove attrezzature. Abbiamo preferito non andare a colpire chi viene a godersi la singola giornata di mare, ma di aumentare di pochissimo i prezzi degli abbonamenti, che comunque restano accessibili, soprattutto andando a guar-

dare la tipologia di offerta”. E infatti, come conferma Tammone, le prenotazioni fioccano. “Sembrerebbe che per quest’anno si prospetti una stagione ottima, con un numero di presenze davvero impressionante, almeno dai numeri che vedo finora”. Dopo aver visto Torvaianica nord e Torvaianica sud, al centro della cittadina passiamo a un altro stabilimento storico, Schiano Beach, che invece ha deciso di non ritoccare i suoi costi. “Abbiamo mantenuto gli stessi prezzi della scorsa estate, sia per gli ingressi giornalieri che per gli abbonamenti, nonostante il mare ci abbia tolto un’altra fila di ombrelloni, già ridotti a causa delle norme restrittive anti-Covid. Ma – spiega Marco Schiano, titolare dello stabilimento – non mi sembra giusto far ricadere sul cliente finale quelli che sono i rischi d’impresa. So che è aumentato tutto, però una giornata al mare deve essere accessibile a tutti”.

Ci sono anche situazioni in cui i prezzi sono rimasti invariati rispetto allo scorso anno nonostante il difficile contesto economico cui si deve far fronte

maggio 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 21 INCHIESTA
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Gelato più caro Nell'ondata di rincari anche il gelato, uno dei prodotti più gettonati dell'estate, sembra essere stato interessato da aumenti. Coni e coppette più “salate” dunque con la Coldiretti che stima il segno '+' nell'aumento del costo medio del gelato al livello nazionale di circa il 20%. Di fatto la spiegazione, purtroppo, è sempre la stessa: i continui aumenti delle materie prime dovuti alla complessa situazione

IMPENNATA NEL COSTO DELLE MATERIE PRIME

Rialzi record per latte (+34%), uova (+22%), zucchero (+54%). Inoltre a Pomezia c’è da fare i conti anche con l’aumento della TARI. Senza contare l’impennata delle bollette: per questo anche il cono potrà costare di più

“La testimonianza da Pomezia: in passato gli aumenti riguardavano una sola materia prima magari a causa di situazioni contingenti del momento; adesso assistiamo ad aumenti generalizzati con picchi specifici davvero spropositati”

internazionale. Si parla di ritocchi verso l'alto pari al 34% per latte, 22% per le uova e +54% per lo zucchero. A questo, come del resto per tutti i settori, c'è da aggiungere i costi lievitati delle bollette – a Pomezia perfino la TARI è aumentata del 20% - che da mesi ormai stanno mettendo in ginocchio gli esercenti. Ebbene, con tutte queste premesse è lecito attendersi dunque un aumento, a cascata, anche nella vendita al dettaglio.

Maria Corrao e Luca Mugnaioli

Bollettini TARI

AUMENTI TARI - Sono arrivati a fine mese, e dunque in abbandonate ritardo considerando che la scadenza della prima rata era il 30 aprile, i bollettini TARI ai cittadini di Pomezia. Come annunciato nelle scorse settimane gli aumenti hanno toccato trasversalmente tutte le utenze, sia per ciò che riguarda le abitazioni private che le attività commerciali. I rincari annunciati dal Comune erano stati nell'ordine del 20% che si sono tradotti in vario modo nelle singole bollette. Alcuni, stando alle segnalazioni inoltrate alla nostra Redazione, hanno avuto un aumento nel costo annuo fino a 20 euro, altri anche fino a 40 e oltre (come nel caso dell'attività commerciale pometina intervistata).

Gli importi, lo ricordiamo, possono essere pagati in un'unica soluzione (la scadenza era il 30 aprile), oppure in due rate, con la seconda scadenza fissata a fine ottobre, e non più a dicembre come avveniva in passato.

La Fonte del Gelato: l’intervista

POMEZIA - Sul tema rincari abbiamo intervistato Katiuscia Agostinelli che a Pomezia gestisce una delle gelaterie storiche in città (dal 1972, ndr), la Fonte del Gelato in Via Roma. Anche per loro convivere con il caro bollette e con gli spropositati aumenti delle materie prime è tutt'altro che semplice. “Stiamo vivendo un periodo davvero complicato – ci dice – e parto col dire che abbiamo chiuso un mese in anticipo lo scorso ottobre a causa proprio dell'impennata delle bollette (di solito l'attività chiudeva infatti a fine novembre, ndr). Se prima pagavamo circa 1800-2000 euro/mese ci siamo ritrovati con gli importi quadruplicati, una cosa mai vista”. Qual è la situazione attuale? “Al momento non so dirlo perché, cambiando gestore e avendo riaperto da poco, ancora non abbiamo ricevuto le nuove bollette. Il problema più grande adesso sono più che altro i costi delle materie prime”. Ci spieghi. “Gli aumenti dei prezzi in passato erano fisiologici nel senso che ci sono sempre stati ciclicamente ma riguardavano sempre sin-

goli comparti degli approvvigionamenti, che so magari legati a periodi di siccità o altre situazioni di questo tipo. Poteva aumentare una singola materia prima e per un determinato periodo di tempo. Oggi invece assistiamo a degli aumenti generalizzati di tutte le materie prime, senza nessuna esclusione, con alcuni picchi davvero spropositati”. Qualche esempio? “Tutto ciò che è legato agli imballaggi ad esempio, come i pacchi di cucchiaini nei nuovi materiali biodegradabili, il cui prezzo è triplicato; ma anche lo zucchero, il cui costo è salito verti-

ginosamente”. A Pomezia poi è aumentata anche la Tari...“In tre anni ci siamo ritrovati a pagare circa 160 euro in più, 148 se facciamo il raffronto soltanto con lo scorso anno. E' chiaro quindi che rispetto al 2022 l'aumento è stato importante”. In che misura tutto questo si traduce sul prezzo finale al consumatore? “Chiaramente abbiamo dovuto operare piccoli aumenti, necessari per permetterci di mantenere gli elevati standard qualitativi per cui ormai tutti ci conoscono”. In questi primi giorni di apertura avete notato cambiamenti in merito all'affluenza di clienti rispetto al passato? “E' ancora troppo presto per dirlo e poi in questo periodo le giornate sono ancora troppo instabili dal punto di vista del meteo, aspetto quest'ultimo determinante nella nostra attività. Però ad esempio per il Ponte del 25 aprile, dove c'è stato sempre bel tempo, abbiamo lavorato tantissimo. Ringraziamo per questo tutti i nostri clienti che continuano a sceglierci”.

maggio 2023 22 Il Corriere della Città INCHIESTA

Estate Ardea: rincari contenuti ma pesa l'incertezza concessioni

Sarà un'estate a due facce quella prossima ad Ardea. Da un lato le prospettive sul fronte turismo, che sembrerebbero essere positive, dall'altro l'incertezza per la spada di Damocle che pende sui balneari (ma non solo) in virtù della Bolkestein considerando che le concessioni dovrebbero andare a gara a fine anno. “La prossima sarà l'unica estate sicura che faremo”, è l'eloquente frase che ben riassume il momento che stanno vivendo i balneari sotto la Rocca come da altre parti. A parlarne con noi è Angelo Cavola del SIB (Sindacato Italiano Balneari), uno dei sindacati del settore balneari che ad Ardea rappresenta 17 strutture. Ripartiamo proprio da qui: quanto pesa questa situazione di incertezza su voi operatori?

“La prossima sarà l'ultima stagione sicura che faremo. Questo, ad oggi è l'unico dato certo. Poi per il futuro non è dato saperlo. Devo dire che il recente procacciamento della Corte Europea in merito al ricorso al Tar di Lecce sulla legittimità della Bolkestein e che, tutto sommato, ha aperto un piccolo spiraglio. Pur infatti riconoscendo che gli stabilimenti devono andare a gara – e dunque i rinnovi automatici vengono abrogati –stando al principio della “scarsità della risorsa”, ovvero il principio fondante della Bolkestein, che prevede gare proprio laddove ci sia scarsa possibilità di subentrare nella gestione di un dato bene, potrebbero aprirsi scenari differenti. Il presupposto per l'applicazione della direttiva alle concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo è per l'appunto “la scarsità della risorsa” e cioè l'impossibilità del rilascio di nuove concessioni. In Italia infatti ci sono intere Regioni dove la balneazione non è sviluppata come ad esempio la Sicilia, la Calabria e la stessa Sardegna. Inoltre viene stabilito che dovrà esserci uno screening preliminare approfondito concessione per concessione per valutare i singoli casi ed è stato dato tempo tre mesi per realizzarlo; l'idea che mi sono fatto è che potrebbe configurarsi un doppio binario, con le vecchie concessioni e quelle nuove o comunque post Bolkestein da assoggettare con un regime diverso. Il problema sono però, nuovamente, i tempi: questo studio dovrebbe concludersi entro tre mesi, un tempo davvero strettissimo. Per questo si era parlato di almeno un anno di rinnovo per completare quest'analisi, anche perché c'è da tenere presente che lo screening sarà com-

plesso perché di mezzo non ci sono soltanto gli stabilimenti ma anche ristoranti, alberghi o campeggi. Per non parlare dei ricorsi che ci saranno”.

Angelo Cavola, Presidente SIB Ardea e Provincia di Roma nonché Vicepresidente Regionale, ad Ardea gestisce anche lo stabilimento “Roma” che quest'anno festeggerà 50 anni di attività. Con lui parliamo anche della stagione estiva ormai alle porte.

Tema concessioni a parte qual è la situazione ad Ardea? Quali sono le prospettive per la stagione?

“Noi imprenditori cerchiamo sempre di guardare al lato positivo e in tal senso le prospettive per la stagione sembrerebbero rispecchiare le nostre aspettative. Detto questo dobbiamo constatare come il sistema balneare sia purtroppo bloccato ormai da due anni. Nessuno fa più investimenti nelle strutture perché l'incertezza è troppa”

Si parla di rincari un po' dappertutto anche nel settore balneare: sarà così anche ad Ardea?

“Negli ultimi due anni i prezzi sono andati totalmente fuori controllo sia per le materie prime che per le forniture in generale. Non solo. I canoni dal 1 gennaio sono aumentati del 25% ma nonostante questo si sta cercando di mantenere i prezzi ai livelli dello scorso anno. Forse qualche aumento potrà esserci eventualmente più nel settore della ristorazione che nel comparto spiaggia (anche perché come detto gli investimenti sono fermi), almeno parlando delle strutture rappresentate dal SIB qui ad Ardea. Del resto se una struttura è troppo cara e non consona all'offerta tende inevitabilmente a lavorare di meno e rischia di uscire dal mercato”. Ad Ardea la nuova ordinanza balneare do-

vrebbe essere più “snella” rispetto al passato: è così?

“Negli ultimi anni abbiamo avuto ordinanza mastodontiche spesso con parti prese e incollate dalle ordinanze di altre Regioni e Comuni. Per questo avevamo chiesto un testo più semplice, più leggibile e maggiormente consultabile da parte di tutti. Devo dire che in parecchi aspetti è stata alleggerita, in altri no. In particolare un passaggio ci sta creando difficoltà ed è quello relativo all'inizio del servizio di bagnino durante la settimana anticipato di un'ora, alle 9.00 anziché alle 10.00. Questo crea un problema perché reperire personale, quasi tutto giovane o molto giovane, non solo è diventato molto complicato negli ultimi tempi, ma a maggior ragione per quell'orario lo è ancora di più, e in caso di problemi abbiamo un'ora in meno per cercare delle sostituzioni. Anche il comparto pescatori so che ha sollevato perplessità dato che anticipando la balneazione si riduce per loro il tempo dell'attività in mare. Per questo stiamo cercando di risolvere il problema”. Chiudiamo con un ultimo passaggio sul tema concessioni: cosa vi aspettate?

“Per il momento navighiamo a vista non possiamo far altro. In ballo ci sono intere famiglie che hanno dedicato la loro vita a queste aziende, parliamo, in una peculiarità tutta italiana, del 93% di conduzioni familiari. Cosa faranno domani se dovessero lasciare la concessione demaniale? Come verranno riconvertite lavorativamente? Parliamo di 30.000 aziende e 1 milione circa di persone che ci lavorano indotto escluso che andranno per strada. Il danno per l'Italia, se non si troveranno altre soluzioni, sarà enorme”.

“Rincari? I prezzi rimarranno per la maggior parte in linea con quelli dello scorso anno. Incertezza? Pesa tantissimo, gli investimenti sono fermi. Questa sarà l’ultima stagione sicura che faremo, poi non sappiamo cosa accadrà”

maggio 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 23 INCHIESTA
Angelo
(SIB): “Prezzi in linea con lo scorso anno”, ma settore in stallo per la Bolkestein

LIBERI E FORTI

(Cit. Don Luigi Sturzo)

chiediamo di vedere il progetto”

Per il mega impianto a Santa Palomba le Associazioni hanno avanzato richiesta di visionare la documentazione

Afine aprile, precisamente il 27 del mese, il Consiglio comunale di Albano ha recepito la richiesta di trasparenza sollecitata da alcune Associazioni, nello specifico Salute Ambiente Albano, Pavona per la Tutea della Salute, Comitato USTUniti per la Salvaguardia del Territorio e Latium Vetus, e incaricato il Sindaco del Comune dei Castelli Massimiliano Borelli non solo di acquisire il progetto del maxiinceneritore al servizio di Roma al fine di renderlo immediatamente pubblico, ma anche di avviare un ampio e dettagliato dibattito pubblico presso le competenti sedi istituzionali (Commissione Trasparenza Regione Lazio, Commissione Trasparenza capitolina, etc).

L’iniziativa

Tale proposta di deliberazione consiliare è stata già inviata dal comune di Albano a gran parte dei comuni della provincia per ottenere una sorte analoga, a cominciare ovviamente da quelli dei Castelli Romani: Ariccia, Genzano, Castel Gandolfo, Rocca di Papa, Marino, Lanuvio, Nemi, ma anche Ardea, Pomezia, etc. “Lo scorso 27 marzo la nostra associazione ha inviato al comune di Roma e ad Acea una richiesta di accesso agli atti per ottenere copia del progetto di fattibilità tecnico-economica del mega forno bruciarifiuti”, si legge in una nota congiunta diffusa dall’Associazione Salute Ambiente Albano. Il Comune di Roma nega i documenti “Per tutta risposta, il 6 aprile il Campidoglio ci ha negato le carte, ponendo su di esse il veto della “segretezza” a tempo indeterminato. Il 19 aprile abbiamo depositato presso la Procura di Roma una querela per abuso d’ufficio, falso ideologico e omissione

Il Campidoglio avrebbe scelto la strada della “segretezza” sul progetto dell’inceneritore: le Associazioni puntano a coinvolgere tutti i Comuni dei Castelli insieme a quelli del litorale, Pomezia e Ardea in testa

d’atti d’ufficio nei confronti dei vertici del comune di Roma e Acea”, prosegue il comunicato. “Il 17 aprile abbiamo subito anche inviato una richiesta di convocazione a Marta Bonafoni, presidente della Commissione Trasparenza della Regione Lazio e responsabile della segreteria nazionale del PD, e chiesto che i vertici del comune di Roma e Acea fossero chiamati a rispondere di questo comportamento. Il 26 aprile abbiamo reiterato tale richiesta, ma stavolta chiedendo anche l’intercessione diretta e rapida dei sindaci dell’area sud di Roma, a cominciare da quello di Albano. La nostra richiesta è stata accolta: speriamo ora molti altri comuni seguano l’esempio di quello di Albano. State con noi, sosteneteci e aiutateci!”

Il Comune di Albano ha già accolto le istanze delle Associazioni: adesso si punta ad ampliare la condivisione dell’iniziativa agli altri Enti locali

Il Comune di Roma avrebbe negato per ora l’accesso

maggio 2023 26 Il Corriere della Città POLITICA
“Termovalorizzatore,
Alcuni
momenti della grande manifestazione (locandina in alto) contro l’impianto voluto da Roma organizzata nel mese di marzo
agli atti all’Associazione Salute Ambiente Albano-Cancelliera in merito alla documentazione relativa al termovalorizzatore

Rifiuti a Roma: una città sporca, con romani esasperati e turisti schifati. Una città di cui il resto del mondo parla male, che finisce in fondo alle classifiche anche (non solo, abbiamo pure altri record negativi, dai mezzi pubblici ai servizi mancanti) a causa delle tonnellate di rifiuti che si trovano in mezzo alle strade, in discariche a cielo aperto o semplicemente nei cassonetti traboccanti. E il Comune che sembra non riuscire mai a trovare una soluzione, nonostante i piani di emergenza (ricordate quello iniziale di Gualtieri appena insediato?

Roma doveva essere ripulita in 60 giorni, grazie a 40 milioni di euro: i romani stanno ancora aspettando).Ebbene, adesso spunta un audio shock, nel quale l'Assessora all'Ambiente e ai rifiuti di Roma, Sabrina Alfonsi rivela qualcosa che magari qualcuno avrebbe potuto anche sospettare, ma a cui non avrebbe mai voluto credere. È più "conveniente" lasciare Roma sporca. I motivi? Ascoltate l'audio. La rabbia di Legambiente

"Non lo abbiamo detto noi, ma l'Assessora all'Ambiente e ai rifiuti di Roma, Sabrina Al-

fonsi", scrivono sulla loro pagina dal Circolo Legambiente Agro Romano Meridionale. E poi accusano: "Quindi è inutile domandarsi perché non raccolgono l'immondizia e perché non viene sviluppata la raccolta: la risposta la dà direttamente la politica!" Poi partono le parole dell'Assessora pesanti come macigni. Che vanno a colpire i romani, ma non solo. Colpiscono quei cittadini che da anni combattono contro le discariche e - da quando hanno saputo che sempre lì si andrà a sbattere - contro l'inceneritore a Santa Palomba, in un punto che geograficamente appartiene a Roma, ma effettivamente coinvolge Pomezia, Albano e Ardea. Perché è proprio al confine tra questi quattro Comuni. Un'area già massacrata sotto il punto di vista ambientale.

per l'inceneritore'

A chi fa comodo l'inceneritore a Santa Palomba?

Senza contare i dubbi che sono sorti riguardo i costi del terreno scelto. 7 milioni e mezzo di euro, quando ci sono terreni, a poche centinaia di metri di distanza, che sono stati offerti a meno della metà di quel prezzo. E senza alcun tipo di vincolo o problema, come quello che sembra presentare invece l'area scelta dal Comune di Roma, dove il fosso sembra essere stato deviato per evitare allagamenti. Ma adesso non è su questo che ci stiamo focalizzando, ma sulle gravissime parole dell'Assessora Alfonsi.Ed ecco cosa ha detto Sabrina Alfonsi. "C'è un consenso altissimo sull'inceneritore, sul fatto che ci sia un Sindaco che ha preso una decisione e sul fatto che c'è un piano intero che è stato presentato. Però questo va accompagnato, anche perché il cammino è lungo e paradossalmente oggi siamo sull'esasperazione. Se noi oggi cominciamo a pulire la città, con meno esasperazione c'è meno consenso" Forse adesso l'assessora dovrebbe spiegare ai cittadini di Roma, di Pomezia, di Albano e di Ardea quale tipo di consenso vorrebbe, dopo che hanno scoperto quale metodo adotta...

maggio 2023 28 Il Corriere della Città POLITICA
'Se puliamo Roma ci sarà meno consenso
L'audio shock dell'Assessora all'ambiente Sabrina Alfonsi: a chi fa a comodo il mega impianto?

Elezioni, il manifesto generazionale degli studenti

La Rete degli Studenti Medi Pomezia presenta le istanze ai Candidati a Sindaco alle Comunali

In occasione delle elezioni amministrative di Pomezia del prossimo 14 e 15 maggio, la Rete degli Studenti di Pomezia ha stilato un documento contenente le richieste generazionali per la città. La loro richiesta è volta ai candidati e alle candidate di questa tornata elettorale, che firmando le proposte si impegneranno, una volta eletti, a portarle avanti.

La presentazione ai Candidati a Sindaco

Il Documento è stato presentato ai candidati e alle candidate, alle cittadine e ai cittadini il 29 aprile in Via Ugo la Malfa 42. Infatti dopo essersi riuniti per parlare dei problemi riguardanti la città e dopo aver raccolto necessità e criticità attraverso un sondaggio diffuso tra gli studenti, è stata chiara la necessità di portare

Nella foto: inquadra il logo QR per visionare il manifesto generazionale degli studenti

avanti le proposte dei giovani per Pomezia. Istruzione, spazi, trasporti, ambiente, salute mentale sono i macro temi su cui si incentra il documento. "Abbiamo deciso di scrivere e presentare questo documento perché le istituzioni fin'ora si sono dimostrate ancora troppo immobili sui temi della nostra generazione” - dichiara Eleonora Mazzuca, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi di Pomezia - “Questo manifesto raccoglie in realtà anni di confronto. A partire dalla vastissima popolazione studentesca, abbiamo racchiuso le necessità di noi giovani in que-

sto documento. Vogliamo infatti invitare tutte le candidate e tutti i candidati che vogliano ascoltarci e sostenere le nostre proposte, dalla scuola all'ambiente, alla salute mentale, ai trasporti e soprattutto agli spazi per giovani attualmente assenti. Quello che vogliamo è che chi sottoscriverà le nostre proposte, in caso di elezione e non, le prenda come un impegno e instauri un confronto costante con associazioni e studenti del territorio, per far sì che Pomezia si la città che ci meritiamo”.

maggio 2023 30 Il Corriere della Città POLITICA
L’Avvocato Ida Nazzaro ha anche curato in passato la rubrica “L’Avvocato risponde” per il Corriere della Città L’incontro degli studenti con i Candidati a Sindaco alle elezioni Comunali di Pomezia

“Via Pola, strada o deposito di veicoli abbandonati?”

La segnalazione di un cittadino: “Nel giro di 150 metri tre mezzi ‘buttati’ a bordo strada”

Torniamo ad occuparci del caso di Via Pola a Torvaianica una strada “particolare”. Sì perché un lettore ci ha segnalato la presenza, ormai da tempo, di alcuni mezzi abbandonati lungo la via. In particolare tre veicoli, tra cui un camper che avevamo già segnalato (in passato ostruiva un tombino, ora è stato spostato in una altro punto), risultano abbandonati in strada: uno, visibilmente incidentato e l'altro lasciato addirittura aperto. Tutti nello spazio di poche centinaia di metri.

“La strada trasformata in deposito di veicoli fuori uso”

“Praticamente Via Pola sta diventando pian piano un deposito di auto non più circolanti”, ci spiega un residente. Ma al di là dell'aspetto legato al degrado urbano ci sono anche altri problemi. “Qualche settimana fa una ditta incaricata dal Comune si è occupata dello sfalcio dell'erba a bordo strada: a causa del mezzo abbandonato in strada non è stato possibile completare il lavoro”, ci dice. In vista dell'estate, chiaramente, il pericolo incendi è sempre dietro l'angolo (e quella zona non è certo nuova ad episodi del genere) ma non solo; i cittadini temono che altre persone, vedendo una simile situazione, possano decidere di portare lì e lasciare altri mezzi destinati altrimenti allo sfascio o allo smaltimento. Dando così vita, di fatto, ad una discarica abusiva. “Chiediamo pertanto che venga fatto un controllo per capire se questi mezzi possano stare lì o meno. Dopo aver risolto o comunque migliorato il problema delle buche e ripristinato l'illuminazione grazie alle nostre segnalazioni e all'intervento del Corriere della Città, non vogliamo che si generi questo nuovo problema”.

Degrado chiama degrado: i cittadini temono che la strada possa trasformarsi in una discarica

Via Pratica di Mare

LO SCEMPIO A RIDOSSO DELLA PONTINA - In tema di discariche abusive alcuni cittadini ci hanno segnalato una concentrazione piuttosto cospicua di rifiuti abbandonati lungo Via Pratica di Mare, nel tratto di competenza del Comune di Roma, non molto distante dall'uscita della Pontina. La strada è percorsa ogni giorno da centinaia di pendolari e in questo slargo, come si può vedere dalle foto, è stato gettato di tutto. “In poco tempo la discarica abusiva è cresciuta a dismisura – ci spiega un pendolare che vive a Torvaianica – se non si interviene praticamente la spazzatura invaderà la strada”. Sul posto, in effettivi, c'è veramente di tutto, compreso un materasso.

maggio 2023 32 Il Corriere della Città CRONACA

Serie D, il Pomezia Calcio si gioca il tutto per tutto

Pometini a caccia della salvezza, il punto sui campionati: retrocede l’Indomita, salvo il T.N. Florida

Il punto sui campionati dilettantistici che vedono impegnate le squadre di Pomezia e Ardea.

Pomezia Calcio

Continua la bagarre in Serie D nel girone G per quanto riguarda la lotta per non retrocedere. A due giornate dal termine ll Pomezia Calcio si gioca il tutto per tutto per mantenere la categoria. Il 23 aprile è arrivato l’importantissimo successo contro l’Aprilia per 1-0 mentre a fine mese i rossoblu sono andati a far visita alla prima della classe la Paganese, a sua volta impegnata nel testa a testa con il Sorrento. L’ultimo turno invece, in programma il 7 maggio, il Pomezia chiuderà la stagione in casa contro il Nola. La classifica prima del 30 aprile vedeva il Tivoli a 38 punti (per la salvezza diretta) e poi a seguire Portici e Ilvamaddalena a 37, Atletico Uri 36, Pomezia 35 e infine Nola e Aprilia rispettivamente a 32 e a 30 punti. Ancora nulla era deciso per 180 minuti davvero di fuoco che dovranno stabilire retrocessioni e play out.

Team Nuova Florida

Sempre in Serie D troviamo la Nuova Florida protagonista quest’anno di un cammino altalenante e il cui percorso è stato segnato indubbiamente dalle tante vicende societarie. Tuttavia, ad aprile, la società ha potuto festeggiare la salvezza anticipata: e in un’annata di transizione l’obiettivo minimo, senza troppi patemi d’animo, può considerarsi raggiunto. Gli ultimi risultati. Il 23 aprile biancorossi, che hanno cambiato recentemente denominazione, vittoriosi contro il Roma City per 2-1. A fine mese trasferta contro il Vastese prima della chiusura in casa contro il Termoli il 7 maggio.

Unipomezia

In Eccellenza nel girone A troviamo l’Unipomezia del patron Valle. I pometina sono stabili nella parte alta della classifica anche se ormai ulteriori obiettivi stagionali sono fuori portata. A metà aprile è arrivato comunque

Il Corriere della Città

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Numero 5 Anno 15

MAGGIO 2023

EDITORE: La Città via Odessa 41 - 00071

Torvaianica (RM)

il bel successo per 3-2 contro il Nettuno prima della sfida in trasferta con il Flasche Lavinio. I pometina chiuderanno la stagione il 7 maggio contro l’Aureliantica.

Indomita

Pomezia

Nello stesso girone l’Indomita Pomezia saluta mestamente la categoria e il prossimo anno ripartirà dalla serie inferiore. Per la squadra resta l’ultimo posto in classifica con soli 19 punti conquistati fin qui. Ultimo atto di questa amara annata per l’Indomita il prossimo 7 maggio in trasferta contro il Civitavecchia. Virus Ardea

La Virtus Ardea in Promozione (Girone C) è quarta (classifica prima del 30 aprile, ndr). Davanti la Pescatori Ostia, ormai sicura del primo posto, seguita da Villa Adriana (48), Fiumicino (45) e Virtus Ardea per l’appunto a 44. Difficile l’aggancio al secondo posto considerando che mancano soltanto due partite alla fine. Per i rituli sfida il 30 aprile contro il Fiumicino in casa e poi ultima giornata in trasferta contro il Palocco. Città di Pomezia Veniamo alle categorie. In Prima, nel girone E, troviamo la Città di Pomezia che alla fine di aprile era quarta dietro al Tor De Cenci. Ancora aperta la lotta per il titolo con l’Eur Torrino che conduce le danze. Il 30 aprile pometini impegnati contro la Pro Calcio Cecchina. Per quanto riguarda il calendario in questo caso il torneo terminerà a giugno e dunque restano diverse partite ancora da affrontare.

FC Torvaianica

In seconda categoria (Girone H) troviamo l’FC Torvaianica, anch’essa quarta nel proprio

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TELEFONO: 392.6939763

DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Corrao

IN REDAZIONE:

Arianna Azzurra Achille, Luca Mugnaioli, Alessia Achille, Federica Rosato, Claudio Menafra, Concetta Alagna

girone. La classifica prima del 30 aprile vedeva al primo posto SS Pietro e Paolo a 48, La Rocca Calcio a 46, La Setina a 45 e quindi il Torvaianica a 40. Anche in questo caso il torneo proseguirà fino a giugno: dopo il riposo nell’ultimo turno di aprile per i pometini, squadra di nuovo in campo il 7 maggio contro il Cori Montelepini.

Risultati 30 aprile

Serie D girone G Paganese-Pomezia 2-0

Serie D Girone F

Vastese-Team Nuova Florida 1-0

Eccellenza Girone A

Falaschi Lavinio-Unipomezia 2-7

Indomita Pomezia-Centro Sportivo Primavera 0-0

Promozione C Virtus Ardea-Fiumicino 2-2

1° Categoria E Pro Calcio Cecchina-Città di Pomezia 1-2

2° Categoria H FC Torvaianica (riposo)

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: MA&MC

CHIUSURA REDAZIONALE: 30/04/2023

STAMPA:

Tipografia Graffietti

Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009

N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009

maggio 2023 34 Il Corriere della Città SPORT

Calcio a 5, rush finale per la Fortitudo Pomezia

Difficile l’aggancio ai playoff per i pometini, il punto sul campionato di Serie A giunto all’ultimo atto

Dopo le tante difficoltà incontrate in questa stagione la Fortitudo Pomezia, scrollatasi di dosso il peso della classifica, ha ingranato la marcia giusta nel mese appena terminato. La squadra era perfino entrata nella parte alta della graduatoria e nella zona playoff quando mancavano appena due partite al termine del campionato. Poi la partita con il Pescara - sconfitta 3-2 - ha complicato le cose. I pometini erano quindi attesi prima dal Napoli a fine aprile e poi, all’ultimo atto di questa stagione, dalla sfida in casa con il Ciampino. Sei punti in palio per regalarsi l’accesso ai playoff, un traguardo che sembrava davvero un’utopia soltanto qualche settimana fa: purtroppo però la sconfitta con la capolista Napoli ha messo fine (o quasi) al sogno per i pometini ai quali ora servirà un’impresa nell’ultimo atto del campionato. I risultati del mese

Il mese di aprile appena terminato si era aperto con il bel successo per 4-2 contro il Città di Melilli al quale aveva fatto seguito il roboante successo per 1-5 in trasferta contro il Feldi Eboli. Poi, il 22 aprile, era arrivata una

Aprile quasi perfetto per la Fortitudo che ha sfiorato l’en plein: soltanto Pescara e Napoli hanno rallentato la marcia dei pometini

vittoria ancor più rotonda considerando le 8 reti rifilate alla malcapitata L84. A “rovinare” il mese praticamente perfetto dei rossoblu è stato allora il Pescara - in una partita dove le polemiche non sono mancate - per 3-2: per i padroni di casa in gol Umberto Caruso, Murilo e Petrov mentre per i pometini a segno Pinto Junior Jonas e Raubo.

Risultati 30 aprile

29° GIORNATA - Fortitudo impegnata nella trasferta di Napoli di scena alle 18.15. In palio punti pesanti in ottica playoff. La classifica (prima della giornata) vedeva in testa il Napoli a 59 punti seguito dal Feldi Eboli a 55. Poi Olimpus Roma (54), Pescara (53), Sandro Abate, Came Dosson (47), L84 (45), Pomezia e S. Giuseppe (40).

NAPOLI-F. POMEZIA: 6-4

36 SPORT Il Corriere della Città maggio 2023

Impara l’arte e non metterla da parte

La psicologia dell’invecchiamento o psicogeriatria, o psicologia gerontologica, studia i cambiamenti dei processi psichici e neurologici in funzione del passare del tempo. La vecchiaia non è una malattia, anche la paura di morire non la riguarda in esclusiva, tutti possono avere paura, anche i bambini il cui tasso di mortalità, tra l’altro, è molto alto, nel 2021 sono morti nel mondo 5 milioni di bambini prima dei 5 anni, uno ogni 4 sec.- il 70% nei primi 28gg-, altri 2,4 mln prima dei 24 anni –(i giovani affrontano più rischi) e altri 2 mln nati morti, senza considerare quelli che neanche nascono più. In situazioni patologiche l’ansia per il tempo che si accorcia prende il sopravvento, è eccessiva e persistente, il tono dell’umore è basso,tutto sembra votato alla ripetizione, si ha sempre l’impressione di sforzarsi per nulla, che tutto sia inutile (gerascofobia). La paura della vecchiaia è l’ultima faccia che assume la paura e appare anche molto credibile, socialmente riconosciuto, ma rappresenta l’alibi miglior per continuare a non vivere, proprio come prima in presenza di paure diverse o fobie invalidanti. Al contrario, la vecchiaia è il premio della vita, si è più liberi, esperti, consapevoli, riflessivi, è possibile prendere in mano le redini della propria vita come mai in precedenza quando si era strattonati su mille fronti da varie incombenze. I discorsi nostalgici sui bei tempi passati (chissà perché le cose belle sono sempre passate come se non avessero mai avuto un presente) sono solo un mito, come quello dell’infanzia felice, molto spesso edulcorata ad arte per nascondere paure, incubi, traumi,etc. Sono pochi quelli che vorrebbero davvero tornare indietro, rischiando di rivivere tutti i dolori che la sorte prodiga gli ha dispensato, se gli eventi negativi di un’ intera vita accadessero tutti in-

sieme non si sopravviverebbe; la vita non è una soap opera dove accade di tutto e ogni volta ci si rialza “più belli e più superbi che pria” per dirla alla Petrolini, come se niente fosse accaduto. Dopo ogni delusione ci vuole tempo per riprendersi, per far ricrescere le piume e a volte non basta una intera vita per superare una sola di esse che può divenire il cruccio intorno al quale gira tutta l’esistenza. Fanno più paura le gioie che le catene, la felicità può finire (solo quando si ha un tesoro lo si può perdere), fa paura anche l’invidia, il più distruttivo dei sentimenti che non tollera il benessere dal quale è esclusa, fino ad ammazzare chi lo detiene. Le malattie sono il sesso dei vecchi, è il loro argomento preferito, a volte anche prima di salutare

Invecchiare è un’arte che va preparata per tempo, non è così scontato il premio finale

hanno già stilato un resoconto meticoloso dello stato di salute o di come hanno passato la nottata; soffrire, e farlo sapere, oltre ad assicurare il Paradiso in cielo e in terra dà l’illusione che null’altro possa accadere, come una garanzia di tranquillità per aver già pagato il conto, ci si sdraia a terra per non cadere. La vecchiaia ha conosciuto nell’ultimo mezzo secolo significative modificazioni, ciò che da secoli sembrava immutabile, da una generazione all’altra si è modificato permettendo di cambiare costumi anticamente stabiliti, gli anziani del terzo millennio sono i più in salute, attivi e longevi della storia dell’umanità. Studi sull“invecchiamento attivo” hanno affermato che la vecchiaia dipende da fattori genetici solo per il 20%, il restante 80% dipende dallo stile di vita; invecchiare è un’arte che va preparata per tempo, non è così scontato il premio finale. I progetti sono lo spartiacque tra gioventù e vecchiaia, sono fonti di energie, stimoli, nuove relazioni, aumentano l’autostima, la fiducia in sé. Si apre tutto un mondo se si considerano anche quelli fino a quel momento ritenuti “inutili” arte, sport,gioco, etc.. L’inutile è il sale della vita, nutre lo spirito, così importante oggi nell’era dell’IA, della razionalità, si invecchia quando si comincia a pensarci, e questo sì che è inutile “quando ci siamo noi non c’è lei, e quando c’è lei non ci siamo più noi” (Epicuro). E’ tempo di imparare l’arte e di non metterla più da parte.

Tomasino Francesca Psicologa-Psicoterapeuta francesca.tomasino@hotmail.it

38 RUBRICHE Il Corriere della Città maggio 2023
La vecchiaia non è una malattia, anche la paura di morire non la riguarda in esclusiva, tutti possono avere paura, anche i bambini

La storia del piccolo Enea

Di recente si è molto parlato della vicenda del piccolo Enea, lasciato dalla sua mamma in una delle moderne “Ruote degli esposti” con un biglietto di poche righe in cui ognuno di noi ha letto una storia. Se chiudo gli occhi riesco quasi a sentire il dolore di quella mamma che con mani tremanti sta per lasciare il suo bambino in un posto sicuro, ma anche sconosciuto. La vedo camminare nervosamente avanti e indietro un po' indecisa, con quel fagottino addormentato tra le braccia, fa freddo, il suo corpo non lo sente mentre la sua mente è affollata da mille pensieri. Sa che è la scelta giusta, forse l’unica scelta possibile, ma non vuole che suo figlio si senta abbandonato o che possa un giorno pensare di non essere sato amato da sua madre o che venga chiamato con un nome che non è il suo e quindi ha scritto poche righe in cui racchiudere tutto il mondo possibile. La vedo baciarlo, respirarlo forte, stringerlo, sorridergli tra le lacrime e poi lasciarlo delicatamente nella culla, il cuore stretto e il fiato corto, un ultimo sguardo e via lontana da lui forse per sempre… Enea piange… lui non sa niente, ma sente quell’addio…Difficile non lasciarsi andare alle emozioni e sospendere il giudizio, ne abbiamo lette tante e sentite tante. Qualcuno ha scritto “Come si fa ad abbandonare un figlio?” … tanto per cominciare non approvo questo modo di dire, la mamma di Enea non ha abbandonato suo figlio, ha scritto di non essere nella possibilità di occuparsi di lui, quale che sia il motivo, ha cercato di offrire un futuro a suo figlio, lo ha consegnato in un posto caldo, sicuro, accogliente dove c’era qualcuno pronto ad amarlo e ad accudirlo. Qualcuno ha scritto “Perché non aiutare questa mamma invece che trovare un’altra famiglia a questo bimbo?”, e devo essere sincera è stato il mio primo pensiero, di primo impatto mi è sembrato scorretto fare

tanta pubblicità al fatto che Enea ha subito trovato una nuova mamma quasi come se l’altra poteva in qualche modo essere dimenticata e lasciata nel suo anonimato, ma poi ho riflettuto su due cose da non sottovalutare, la prima è che vedendo la cosa da questo punto di vista si rischia di dare per scontato che il problema sia solo economico, ma se invece questa mamma avesse protetto suo figlio da un padre violento? Se fosse nato da una relazione tossica? Se fosse stato concepito fuori dal matrimonio o in conseguenza ad una violenza? Se la mamma fosse poco più di una bambina incapace di raccontare tutto alla propria famiglia, pur avendo fatto una scelta di grande maturità? Certo, per ognuna di queste situazioni si potrebbe trovare una soluzione, ma non è sempre tutto così semplice, immediato e risolvibile… non sappiamo niente se non che questa mamma ha consapevolmente accettato l’idea di non potersi prendere cura di suo figlio e lo ha protetto come ultimo gesto d’amore, avrebbe potuto abbandonarlo davvero e invece gli ha offerto l’occasione di una vita migliore. La seconda cosa su cui ho riflettuto è stata invece legata al fatto che rendendo pubblica la notizia dell’adozione anche la mamma biologica di Enea possa aver trovato un po' di conforto nel sapere suo figlio al sicuro. Qualcuno ha anche scritto su quanto una mamma biologica possa essere migliore di una mamma adottiva…ma davvero? So per esperienza che la famiglia perfetta non esiste, non esiste la mamma perfetta, il papà perfetto, il figlio perfetto, esistono però tante realtà in perfetto equilibrio. Spesso le mamme mi raccontano di come siano diversi i loro i figli e i legami che si creano con loro e non è una questione di dosi d’amore, ma semplicemente una questione caratteriale, una questione di pelle e di sentire…una mamma che è “colpevole” di non poter concepire un figlio non è meno madre di qualsiasi altra … ha solo bisogno di un’occasione diversa per avere un bambino… imparerà a conoscere suo figlio e creerà con lui legami speciali sbagliando e facendo scelte giuste come tutte le altre donne. Non voglio poi entrare nel merito della lunga e infinita polemica sulla presunta privacy violata, davvero basta!

Ammesso che

esista ancora una privacy in un mondo fatto di social, in cui pubblichiamo qualsiasi cosa accade nella nostra vita compreso quello che mangiamo a colazione, quanti passi facciamo al giorno, dove e con chi abbiamo condiviso cose, trovo che dare certe notizie sia di importanza fondamentale per diffondere informazioni socialmente utili. E’ giusto sapere che in Italia esistono ancora le “Ruote degli esposti”, si tratta di culle termiche sistemate in prossimità degli ospedali che si aprono verso la strada e poi un volta lasciato dentro il bimbo si richiudono senza poter essere aperte nuovamente e avvisano il personale ospedaliero che si occuperà del neonato. Andrebbe anche ricordato che per legge in Italia è garantito il parto in anonimato: si può partorire in ospedale, senza dover dichiarare nome e cognome e si può decidere di non riconoscere il bambino e di lasciarlo al sicuro in un posto dove qualcuno se ne prenderà cura. La mamma ha così la possibilità di partorire in sicurezza e il bimbo di essere accudito fin da subito e magari di trovare una famiglia adottiva più velocemente. La mamma di Enea è rimasta nell’anonimato, di lei non si è saputo niente, se non quello che lei stessa ha voluto fosse noto e cioè il nome di suo figlio, l’impossibilità di occuparsene e l’amore che nutre per lui. Ha partorito da sola, spaventata, ha attraversato una notte di pensieri che ti tolgono il sonno e il respiro e poi con il cuore gonfio di emozioni contrastanti ha lasciato il suo bambino ed è tornata ad una vita che solo apparentemente sarà uguale a quella vissuta fino a ieri. Non giudicare, questa è la cosa più difficile, spesso proprio la paura di quel giudizio ti spinge a fare le scelte sbagliate. Ho grande rispetto per questa mamma anche se non conosco la sua storia, credo che abbia fatto una scelta importante e coraggiosa, credo che in una notte sia cambiata per sempre e credo che Enea un giorno potrà capire ed esserle grato. Esiste un amore più grande di quello che ti spinge a separarti dal tuo bambino nella speranza di un domani migliore per lui? In questa storia io vedo solo amore: quello di una madre che lascia un figlio e quello di una donna che diventa madre entrambe mamme di Enea che mai per un solo istante è stato abbandonato!

Dott. Ost. Catiuscia De Renzis Papera.cd@gmail.com

40 RUBRICHE Il Corriere della Città maggio 2023

L’Avvocato risponde

ell’ambito delle procedure cosiddette Super Bonus, nel caso di cessione del credito, ci viene richiesto se il cessionario ha responsabilità nell’ipotesi in cui sia accertata la mancata sussistenza, anche parziale dei requisiti, che hanno dato diritto alla detrazione d’imposta, con obbligo alla restituzione. Al fine di meglio far comprendere la questione proposta, si rende necessario fare un breve cenno ai bonus edilizi ed all’istituto della cessione del credito e dello sconto in fattura. Il nostro ordinamento prevede attualmente numerosi bonus edilizi, ultimo dei quali viene denominato Superbonus. Il Superbonus è riconosciuto sotto forma di detrazione di imposta irpef o anche ires. Significando che il bonus può essere utilizzato per ridurre le imposte dovute, secondo la periodicità prevista dalla norma. La detrazione è riconosciuta entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi. La quota eccedente annualmente non potrà essere riportata all’anno successivo, né potrà esserne richiesto il rimborso, ma viene perduta. L’utilizzo diretto in dichiarazione è la classica modalità di utilizzo del bonus, ma il legislatore ha previsto anche altre modalità di utilizzo alternative alla detrazione, vale a dire la cessione del credito e lo sconto in fattura. Tra i vari bonus, il superbonus, per alcune tipologie di immobili, è stato esteso fino al 31 dicembre 2025. Tale bonus spetta solo per gli interventi puntualmente stabiliti dalla legge, che possono essere suddivisi in due categorie: la prima, dei cosiddetti trainanti, ovvero di interventi per i quali la detrazione spetta direttamente, fermo restando i requisiti previsti dalla legge; la seconda è quella degli interventi definiti trainati, per i quali il superbonus spetta solo se eseguiti congiuntamente con uno degli interventi trainanti. Gli interventi trainanti sono di tre tipi: i) l’isolamento termico degli edifici (cappotto); ii) la sostituzione degli im-

pianti di climatizzazione invernale esistenti; iii) gli interventi antisismici (sismabonus). Invece, gli interventi trainati possono essere raggruppati in quattro categorie: i) interventi di efficientamento energetico (ecobonus); ii) istallazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo integrati; iii) istallazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici; iv) eliminazione delle barriere architettoniche. Lo sconto in fattura consiste in un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino ad un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito di imposta, di importo pari alla detrazione spettante. In tal caso il contribuente/committente usufruisce di una decurtazione del corrispettivo, mentre il 10% di maggiorazione sulla parte scontata spetta al fornitore. La cessione del credito consiste nella possibilità di cedere a un terzo soggetto la detrazione spettante a seguito del sostenimento di una spesa per la quale spetta il bonus edilizio. Il committente riceve una fattura per i lavori e la paga al fornitore, diventando beneficiario della detrazione pari all’ammontare della spesa sostenuta. Subito dopo il contribuente trasforma il bonus in un credito che cede a un terzo soggetto. Le cessioni, ad eccezione della prima,

possono essere effettuate solo nei confronti di specifici soggetti, vale a dire banche e intermediari finanziari. A questo punto possiamo esaminare la questione delle responsabilità che sorgono nel caso in cui sia accertata la mancata sussistenza, anche parziale, dei requisiti che danno diritto alla detrazione d’imposta. Innanzi tutto va precisato che in tale ipotesi, l’agenzia delle entrate provvede al recupero dell’importo corrispondente alla detrazione non spettante, maggiorata degli interessi e delle sanzioni, pari al 30%. La norma in un primo momento disponeva il recupero dell’importo nei confronti del soggetto beneficiario fermo restando, in presenza di concorso nella violazione, anche la responsabilità in solido del fornitore che applica lo sconto e dei cessionari. Successivamente, la modifica legislativa della legge originaria prevede che il recupero sia effettuato nei confronti del soggetto beneficiario e che in presenza di concorso nella violazione risponde anche il fornitore che ha applicato lo sconto o il cessionario, aggiungendo però che tale ultima responsabilità scatta solo in presenza di dolo o colpa grave. Pertanto la responsabilità del cessionario è limitata alle sole ipotesi più gravi.Occorre ora specificare cosa deve intendersi per dolo o colpa grave, la normativa attuale afferma che la responsabilità del cessionario va individuata sulla base degli elementi riscontrabili nella singola istruttoria e tenendo conto di specifici indici, elencati nel documento di prassi. In tale documento, l’ufficio ha ritenuto che ai fini della solidarietà della responsabilità, rilevano le ipotesi in cui il cessionario ometta il ricorso alla specifica diligenza richiesta. In particolare, per poter considerare colpevole il cessionario non sarà sufficiente che questi abbia omesso la specifica diligenza, ma sarà necessario che lo stesso abbia agito e commesso una vera e propria violazione. Dunque, qualora sia accertata la mancanza dei requisiti che danno diritto alla detrazione, per i cessionari, i casi possibili sono due: i) qualora sia accertato il loro concorso nella violazione con dolo o colpa grave, questi saranno considerati responsabili solidalmente con il beneficiario della detrazione e, quindi, risponderanno degli importi dovuti; ii) qualora, invece, non sia accertato il loro concorso nella violazione con dolo o colpa grave, risponderanno solo per eventuali indebiti utilizzi del credito.

maggio 2023 42 RUBRICHE Il Corriere della Città N
Avv. Antonio Aquino
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L’arte di rendere invisibile il visibile

Parliamo di Liù Bolin l'artista cinese nato nel 1973 che utilizzando la tecnica del bodypainting si diverte a nascondere il proprio corpo con gli sfondi. Questa tecnica di "camouflage" regala straordinari effetti visivi proprio perché sfrutta l'arte del mimetismo, rendendo invisibile il visibile. Per lui è molto importante mimetizzare l'uomo con l'ambiente circostante perché ciò dà la possibilità all'osservatore di perdersi nella realtà per poi sapersi immergere nel mondo, con la piena consapevolezza di farne parte. Dopo aver selezionato il luogo giusto rimane in piedi, immobile per ore ed ore, mentre i pittori dipingono per intero la sua figura e solo alla fine, quando tutto è perfetto, vene scattata la foto. Il suo primo lavoro "invisibile" è datato 2005 e rappresenta la distruzione del Suojia Artist Village di Pechino, un'area molto vasta dove lui aveva il suo studio, che fu abbattuta dal governo per creare nuove strutture in previsione dei giochi Olimpici. Si diploma a Pechino all'Accademia di Arte Applicata ed è dal 2008 che inizia a prediligere l'Italia come base per i suoi originali lavori , proprio perché luogo ricco di valori artistici e storici, dando vita ad un ciclo di opere de-

nominate "Hiding in Italy" - Nascondersi in Italia - scegliendo come sfondo per le sue creazioni delle location famose. Come si può vedere nella foto ha utilizzato, in questo caso, il background del Colosseo di Roma, dove lui stesso appare appena evidenziato solo dalla linea della sua silhouette. Un effetto ottico molto interessante pienamente riuscito grazie alle abilità di Bolin. Successivamente in collaborazione con JR, famoso street artist, ha organizzato di fronte alla piramide di vetro del Louvre di Parigi una performance dove i due, totalmente dipinti, si mimetizzano tra le foto dei palazzi circostanti che gli fanno da sfondo. Altra artista famosa per i suoi camouflage ad acquerello è la pittrice americana, nata in California nel 1947, Bev Doolittle che ama rappresentare nei suoi quadri la bellezza della natura in pieno connubio con l'uomo, lavorando con maestria su immagini che si fondono e confondono con il paesaggio circostante. Il suo talento consiste nel far si che l'osservatore diventi attento ed attivo proprio per riuscire ad individuare ciò che viene celato nel dipinto, cose visibili rese invisibili, creando un differente modo di vedere le bellezze della natura che lei rappresentata.

maggio 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 43 RUBRICHE

“Caro Sindaco/a ti scrivo...”

Stiamo vivendo giornate molto intense: dibattiti, confronti, promesse. Il copione è sempre lo stesso.

Mi sono chiesto quale potrebbe essere l’augurio migliore da fare al futuro primo cittadino. Devo confessare che ci ho messo un po’ a trovare la risposta. Dopo questi ultimi anni di crisi e pandemia, con alle porte un conflitto internazionale non c’è una ricetta facile per risolvere le grandi questioni e nemmeno una condivisa per quelle più piccole. Ma di una cosa siamo certi, caro Sindaco/A, c’è tanto da fare, ci sono temi, problemi, bisogni e speranze che non possono attendere. Quali sono le priorità? Graduatoria difficile da comporre, io nella mia al primo posto vedo il lavoro. Anche se, obiettivamente, si assiste a dati contraddittori: crescita del posto fisso ma calo dell’occupazione giovanile; una persona su quattro a rischio di povertà. Dati e numeri letti e interpretati in maniera diversa, spesso opposta. Il lavoro di oggi e di domani non è e non sarà più il lavoro che abbiamo conosciuto fino a ieri. Bisogna essere consapevoli e avere il coraggio di mettere in discussione le proprie certezze anche cambiando rotta, ascoltando e confrontandosi, caro Sindaco/a, con chi rappresenta il nuovo. Alla fine, mi è venuto in mente quale può essere il vero augurio: riuscire ad avere un approccio diverso, da parte di tutti e non solo da parte sua, ai problemi. Essere consapevoli che bisogna basarsi sui dati di fatto: spesso non si vuol vedere il buono dov’era e neppure i difetti, dov’erano. Non faccia prevalere la partigianeria pre-concetto o la ricerca del consenso a tutti i costi. Ma si adoperi sulla possibilità effettiva di migliorare la vita dei suoi cittadini, senza ideologie. Faccia in modo che il suo operato vada oltre la faziosità! Certo che ognuno dia pure le proprie risposte, le più diverse, frutto delle differenti opinioni politiche, ma lei, signor Sindaco/A, dia risposte senza strumentalizzazione di chi ha interessi da tutelare. E c’è un altro auspicio, per illuminare il suo cammino: quando si critica o si contesta una proposta di altri, si proponga un’alternativa reale e fattibile e non ci si limiti a proposte irrealizzabili o dette solo per criticare o distruggere. E’ troppo facile, a ogni livello, sia maggioranza che opposizione, dire sempre “no, non va bene” o, come si usa spesso, “Il problema è un altro”. Mi piace richiamare

Non faccia prevalere la partigianeria pre-concetto o la ricerca del consenso a tutti i costi. Ma si adoperi sulla possibilità effettiva di migliorare la vita dei suoi cittadini, senza ideologie. Faccia in modo che il suo operato vada oltre la faziosità!

Quando si critica o si contesta una proposta di altri, si proponga un’alternativa reale e fattibile e non ci si limiti a proposte irrealizzabili o dette solo per criticare o distruggere

alcune riflessioni tratte dall’elaborato di un mio caro amico compagno di studi, Don Mimmo Battaglia, Arcivescovo di Napoli che indica la politica, quella sana, quella cha Paolo VI definì la più alta forma di carità! Don Lorenzo Milani, in “Lettera a una professoressa” ai suoi ragazzi scriveva: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Risolverlo insieme è la politica, uscirne da soli è l’avarizia. E l’avarizia porta alla morte sociale mentre essere generosi per il bene comune conduce alla fioritura della comunità.” Per questo è legittimo porci, senza girarci intorno, una domanda chiara: l’educazione è politica? Ma per ri-

“Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Risolverlo insieme è la politica, uscirne da soli è l’avarizia. E l’avarizia porta alla morte sociale mentre essere generosi per il bene comune conduce alla fioritura della comunità”

spondere dobbiamo porci altre due domande: che cos’è l’educazione? Che cos’è la politica’? Il vuoto dell’educazione e il vuoto della politica rendono la vita più povera, povera di opportunità, povera di diritti, povera di speranza, povera di sogni. Se uno sogna da solo è solo un sogno, ma se molti sognano insieme è l’inizio di una nuova realtà (Cit.) E’ dall’educazione che dobbiamo partire per suscitare un cambiamento. Non possiamo accettare l’idea che vivere onestamente sia inutile. Chi amministra, caro Sindaco/A, ha una missione che va oltre i confini delle appartenenze ideologiche poi-

il vuoto dell’educazione e il vuoto della politica rendono la vita più povera, povera di opportunità, povera di diritti, povera di speranza, povera di sogni

ché il suo operato si deve rivolgere all’intera comunità, con le sue diverse realtà garantendo più giustizia sociale, più servizi ed anche cercare di sviluppare alimentandolo il concetto di solidarietà. Per questo l’educazione è un fatto politico a partire dai giovani, dai contesti più difficili dove alberga l’ambiguità e il compromesso. Occorre, al contrario, riscoprire il significato più profondo dell’educazione a partire proprio dalle aspirazioni e dai sogni dei ragazzi. Nulla come educare impegna a coniugare i verbi al futuro, e pensare in prospettiva. Mi spiego meglio. Suscitare cambiamento nel proprio contesto, come per esempio nel proprio comune, caro Sindaco/A impone un concreto cambio di prospettiva, ovvero non continuare a intervenire esclusivamente sui bisogni che porta spesso a pensare al passato, a lavorare sulle emergenze e non in prospet-

E’ dall’educazione che dobbiamo partire per suscitare un cambiamento. Non possiamo accettare l’idea che vivere onestamente sia inutile

tiva a costruire un futuro migliore. Significa adattare i giovani al contesto in cui vivono e non educarli al cambiamento. Un bravo e saggio amministratore deve costruire percorsi educativi sulla speranza di futuro, lasciando intravedere possibili scenari di un territorio in cui potranno essere concretamente protagonisti. Però ammettiamolo, io per primo, difronte a queste parole al giorno d’oggi, sentiamo disaffezione, disillusione, a volte rabbia o scoraggiamento, soprattutto quando siamo chiamati a giudicare la classe politica che dovrebbe situarsi ad un livello comunicativo e valoriale ben più alto di quello a cui spesso assistiamo. Per questo, caro sindaco/A le auguro di non subire questo importante ruolo, ma di viverlo pienamente. Faccia in modo che avrà fatto così tanto per cambiare la propria comunità, il proprio paese, che sarà difficile riuscire a immaginare la sua storia senza di lei.

Un bravo e saggio amministratore deve costruire percorsi educativi sulla speranza di futuro, lasciando intravedere possibili scenari di un territorio in cui potranno essere concretamente protagonisti

44 Il Corriere della Città RUBRICHE maggio 2023

Rubrica cibo e salute: rinascita di primavera

Tutti i sistemi biologici degli esseri viventi, uomo incluso, sono programmati per seguire dei “ritmi”, connessi in modo diretto o indiretto a cicli astronomici su cui si sono tarati nel corso della evoluzione. Ma noi esseri umani, sopratutto nell’ultimo secolo, abbiamo incominciato ad alterare i ritmi naturali, per seguire quelli imposti dai nostri sistemi economici o dai nostri nuovi modelli culturali. Persino i momenti di socialità ed i divertimenti oggi si concentrano in ore notturne, in cui dovremmo riposare e dormire. Inoltre, sopratutto i più giovani, sono perennemente “incollati”allo schermo dei loro cellulari o di qualche altro tipo di dispositivo elettronico (computer, tablet, TV, playstation), per lavoro, studio o divertimento. Ma questi schermi emettono la cosidetta “luce blu”, una parte della radiazione dello spettro luminoso ad alta energia che interferisce con i nostri ritmi biologici, creando ulteriori disturbi. Purtoppo solo pochi sanno che le alterazioni di questi ritmi possono comportare, a lungo termine, disfunzioni metaboliche ed ormonali associate anche al sovrappeso ed alla obesità. Negli ultimi anni infatti, si è incominciato a capire meglio i meccanismi che regolano gli “orologi biologici” di questi cicli naturali; ad esempio con la scoperta di una serie di proteine che interagendo tra loro portano a cicli di attivazione ed inattivazione di particolari geni (clock controlled genes o CCG). Ma i nostri orologi molecolari, sono sensibili oltre ai ritmi giornalieri (circadiani), anche a ritmi più lunghi, influenzati dal numero di ore di esposizione alla luce solare, dalla sua intensità, dalle temperature, ecc. Ora siamo in piena primavera, una bellissima stagione che quest’anno è iniziata con l’equinozio del 20 marzo, in corrispondenza del quale la notte ha avuto la stessa durata del giorno (dal latino aequa nox) e che terminera

La primavera in particolare rappresenta un periodo dell’anno molto propizio per cercare di cambiare il nostro stile di vita e per correggere le nostre poco salutari abitudini alimentari

con il solstizio d’estate il 21 giugno, quando il giorno avrà la sua durata massima. A partire da quel momento le ore di luce si ridurranno e il 23 settembre avremo l’equinozio di autunno dopo il quale le ore della notte aumenteranno, sino al raggiungere il loro massimo nel solstizio di inverno, il 22 dicembre 2023, quando ripartira un nuovo ciclo. L’importanza di questi cicli astronomici non è limitata alle sole pratiche agricole, come comunemente si crede, ma si riflette su tutta la sfera del comportamento umano, cosa che era nota agli antichi popoli che, quasi ovunque nel mondo, celebravano gli equinozi ed i solstizi, con complessi riti e cerimonie. La primavera in particolare, rappresenta un periodo dell’anno molto propizio per cercare di cambiare il nostro stile di vita e per correggere le nostre poco salutari abitudini alimentari. Con l’aumento delle ore di luce diurna e delle temperature, gli orologi molecolari iniziano a mandare una serie di segnali biochimici ed ormonali molto intensi. Noi non siamo più abituati ad ascoltare il nostro corpo e nemmeno ci accorgiamo più dei cambiamenti che avvengono al suo interno, ma se

stacchiamo per qualche istante lo sguardo dal nostro cellulare per guardarci intorno, percepiremo immediatamente, persino nei parchi e nei giardini urbani, il risveglio delle forze vitali della natura che avviene a primavera. Una vera esplosione di colori e di profumi che, finalmente, liberi dalla schiavitu delle mascherine, possiamo tornare ad apprezzare (allergie permettendo). Iniziare una dieta a primavera può essere molto vantaggioso, perchè tutto il nostro organismo ed il nostro metabolismo sono già biologicamente predisposti per il cambiamento. Quindi, sopratutto se i vestiti dello scorso anno non si adattano più alle forme del nostro corpo e se la “prova costume” per la prossima estate ci terrorizza, questo periodo dell’anno è quello giusto per concentrare la nostra attenzione su noi stessi e per provare a cambiare la situazione. Inoltre la primavera è un momento di rinascita e di rinnovamento anche dal punto di vista delle nostre emozioni, che diventano più intense e questo può permetterci di affrontare con maggior successo quel radicale cambiamento del modo di pensare a noi stessi e del nostro rapporto con il cibo che una dieta richiede. Infatti, a primavera è più facile riempire la mente di nuovi stimoli, sviluppare nuovi interessi e provare nuove e positive emozioni, per trovare la forza di distaccarsi dalle dipendenze create dall’eccesso di cibo, di dolci o dalle bevande alcoliche. Inoltre, con l’allungarsi delle giornate, diviene più facile praticare quella moderata attività fisica, che dovrebbe sempre associarsi ad una dieta, se si vuole ottenere qualche risultato. In questa stagione, anche chi non vuole andare in palestra può invitare un amico o una amica a fare delle passeggiate all'aperto. Il nostro territorio è pieno di angoli meravigliosi da riscoprire. Inoltre, la nostra straordinaria dieta mediterranea si basa sul consumo di una grande varietà di frutta e verdura di stagione, cosa che permette di portare i colori ed i sapori della primavera anche sulle nostre tavole, fornendo al nostro organismo non solo i nutrienti essenziali ma anche vitamine e fitonutrienti, in modo naturale ed ad un costo irrisorio rispetto agli integratori.

Monica Grosso - Biologo nutrizionista

Se volete contattare l’Autore di questo articolo rivolgetevi al 3208942854 –monicagrosso1@tiscali.it

maggio 2023 46 RUBRICHE Il Corriere della Città

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