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FISCO LAVORO BANDI
Speciale Decreto Rilancio Alcune delle principali misure contenute nel decreto legge n°34 2020
Il 19 maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge n°34 del 2020, cosiddetto “decreto Rilancio”. Il maxi provvedimento contiene 266 articoli e 55 miliardi di nuovo indebitamento. In questa sede è impossibile analizzare tutte le misure contenute nel decreto, tuttavia riportiamo alcune delle principali, rimandando alla consultazione del nostro sito internet o all’assistenza delle nostre sedi per domande e casi specifici. È possibile consultare nel dettaglio queste misure, visitando il portale:
www.lapam.eu
52 Imprese & Territorio
n° 02 - 2020
Fisco Il titolo VI del decreto legge “Rilancio” contiene alcune importanti misure di carattere fiscale. In questa sintesi, non certo esaustiva della più grande manovra della storia recente, è bene citare la proroga dei pagamenti fiscali. In particolare è prorogata la ripresa dei versamenti sospesi dai precedenti DL “anti Covid-19”. I termini per pagare imposte e contributi già sospesi per marzo, aprile e maggio slittano infatti dal 30 giugno al 16 settembre 2020. I versamenti potranno essere effettuati in un’unica rata o rateizzati fino ad un massimo di quattro rate mensili di pari importo (art.126). È prorogato alla stessa data anche il versamento della prima o unica rata dei versamenti relativi alle mediazioni, alle conciliazioni, al recupero dei crediti di imposta e agli avvisi di liquidazione per gli atti i cui termini scadono tre il 9 marzo e il 31 maggio 2020 (art.149). Tra le altre misure di carattere fiscale, come illustrato a pagina 36 di questo numero di “Imprese & Territorio”, il maxidecreto incrementa al 110% l’aliquota di detrazione spettante a fronte di specifici interventi di efficientemente energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica energetica (art.119), prevedendo per i soggetti beneficiari delle detrazioni, uno sconto sul corrispettivo dovuto e un credito di imposta cedibile per gli interventi suddetti (art.121). La misura è prevista “in via sperimentale” per gli anni 2020 e 2021. Così come sperimentale fino al 31 dicembre 2021 è la possibilità di cedere i crediti di imposta riconosciuti per provvedimenti emanati per fronteggiare la crisi
Covid-19, come per esempio quelli per la santificazione degli ambienti di lavoro (art.122). Nel titolo II, tra le misure di “Sostegno alle imprese e all’economia”, il maxidecreto prevede per imprese e lavoratori autonomi con volumi di affari fino a 250 milioni euro nel 2019, l’esenzione dal versamento del saldo IRAP per l’anno 2019 e dalla prima rata, pari al 40%, dell’acconto per il 2020. L’importo di tale versamento è comunque escluso dal calcolo dell’imposta da versare a saldo per lo stesso periodo di imposta (art.24). Il “Dl Rilancio” prevede poi una misura richiesta sin dall’inizio della crisi dalle associazioni datoriali, ossia contributi a fondo perduto per il ristoro di danni causati da Covid-19. La misura si rivolge a soggetti esercenti attività di impresa e di lavoro autonomo, titolari di partite iva, anche commerciale e in forma di impresa cooperativa, con un fatturato inferiore a 5 milioni di euro nell’ultimo periodo di imposta. A questi soggetti spetta un contributo a fondo perduto, a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Tali contributi, variabile a seconda dell’ammontare dei ricavi, non concorrerà alla formazione della base imponibile e sarà erogato nella seconda metà di giugno dall’Agenzia delle Entrate direttamente sul conto corrente del beneficiario (art.25). Da segnalare è poi il credito di imposta al 60% per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo destinato a soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, con un fatturato fino a 5 milioni di euro ed alberghi