L’AVVENTO DI UNA NUOVA DIMENSIONE SPORTIVA? LE IMPLICAZIONI DEL COVID-19 NEL MONDO SPORTIVO, SIA REALE CHE VIRTUALE
Uno dei settori economici maggiormente colpiti dalla pandemia di COVID-19 è certamente quello sportivo: quasi tutti gli eventi sportivi, di ogni tipo e in ogni dove, sono stati sospesi a causa dell’emergenza sanitaria mondiale, con l’obiettivo di non creare luoghi di assembramento che favorirebbero inevitabilmente il contagio. In ogni caso non tutti i protagonisti si sono comportati allo stesso modo: le reazioni e le risposte al coronavirus sono state molto diverse tra loro. Infatti, durante le prime settimane dalla comparsa e dalla repentina diffusione del virus, alcuni enti sportivi hanno provato a resistere fino all’ultimo e hanno continuato la loro attività, utilizzando l’escamotage delle porte chiuse. C’è chi invece ha guardato subito in faccia la realtà. Ad esempio, mentre la Lega Basket aveva rinviato le gare addirittura prima dell’estensione della zona rossa a tutta la penisola, il calcio, anche se il numero dei contagiati era arrivato già a livelli estremamente preoccupanti, ha stretto i denti e giocato fino all’ultimo, ricevendo per questo motivo critiche dai calciatori della Juventus. Infatti l’8 Marzo la squadra piemontese ha disputato contro l’Inter la penultima gara di Seria A prima della sospensione, in un Allianz Stadium chiuso ai tifosi. Nonostante la vittoria, i bianconeri hanno pagato a caro prezzo le scelte della Lega Calcio, perché il primo calciatore positivo a covid-19 della Serie A è proprio il difensore juventino Daniele Rugani. Il giorno seguente al “derby d’Italia” la Lega, obbligata dal decreto, ha bloccato tutte le partite.
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Marzo 2020