l’Unità Laburista - Giochi Senza Frontiere - Numero 43 del 24 settembre 2021

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Storia

Due italiani oltre ogni confine Giovan Giuseppe MENNELLA

Questa è la storia di due italiani, Cosma Manera e Andrea Compatangelo, uno del Nord e uno del Sud, uno militare e uno civile, che si lanciarono in una serie di avventure di attraversamento di guerre e confini per salvare e riportare a casa altri italiani, abitanti di regioni, il Trentino, il Friuli, la Venezia Giulia, la Dalmazia, contese per tutto il secolo XX tra vari Stati e attraversate da confini sempre variabili, tanto che alcune persone, nate in quei luoghi all’inizio del 900, hanno cambiato cinque o sei volte nazionalità. Nella parte finale della Grande Guerra, a partire dagli ultimi mesi del 1916, il Regno d’Italia decise di concedere la cittadinanza italiana ai sudditi dell’Impero Austroungarico di lingua e etnia italiane, trentini, friulani, giuliani, dalmati, che erano stati spediti a combattere in Galizia austriaca contro l’esercito russo e che erano stati presi prigionieri su quel fronte. Furono presi accordi con l’alleato russo e fu distaccata una missione militare ufficiale italiana, al comando del colonnello dell’Esercito Ernesto Bassignano, per rintracciare gli ormai ex prigionieri e riportarli a casa. Della missione faceva parte il Maggiore dei Reali Carabinieri Cosma Manera, un personaggio particolare, già esperto di operazioni di pacificazione all’estero a Creta, in Macedonia, in Grecia e che parlava il francese, l’inglese, il tedesco, il russo, il greco, il turco, il serbo, il bulgaro. La conoscenza delle lingue e l’innata capacità di cavarsela in ogni frangente già lo avevano salvato in Macedonia dove era sfuggito alla morte per la com42


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