Theorizing Economic Warfare
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del sender e che le uniche sanzioni davvero temibili e credibili sono quelle imposte dagli Stati Uniti. L’art. 41 della Carta delle Nazioni Unite recepì l’istituto delle sanzioni economiche collettive come misure «short of war» (e senza burden sharing), ma l’applicazione, che presuppone l’unanimità dei membri del Consiglio di Sicurezza, fu paralizzata dalla guerra fredda sino al 1988, restando comunque assai limitata (2 casi negli anni 1960 contro Rhodesia e Sudafrica e 18 negli ultimi trent’anni). In compenso a partire dal 1944 gli Stati Uniti hanno fatto un ricorso crescente alle sanzioni unilaterali, con oltre 120 misure in settant’anni, non solo collegate alla guerra fredda (URSS e COMECON 1948, Cina 1949, Corea del Nord 1950, Vietnam del Nord 1954), ma pure contro governi ostili per destabilizzarli e provocare cambi di regime. Prassi imitata dall’URSS (Blocco di Berlino 1948-49, Jugoslavia 1948-55, Finlandia 1958, Albania 1961) ma inefficace per insufficiente impatto economico. Dal 1973 (Corea del Sud) in oltre 50 casi le sanzioni anche unilaterali sono state motivate con la tutela della democrazia e dei diritti umani (anche da parte della Russia a favore delle minoranze russe nei paesi ex-URSS)32. L’Istituto Peterson per l’Economia Internazionale (PIIE) di Washington, fortemente schierato a favore della globalizzazione e del libero mercato, produce da vari anni un prezioso monitoraggio statistico delle sanzioni, sempre più frequenti (8 casi nel 1946-50, 15 nel 1960-65, 25 nel 1975-80, 34 nel 1990-95) e sempre più protratte nel tempo. Su 174 casi censiti, solo 20 riguardano misure internazionali ex-art. 41 UNC. Le altre sono tutte misure unilaterali di coalizioni: 109 USA e alleati, 16 UK e alleati, 14 EU, 13 URSS e alleati, 4 Lega Araba33. I paesi target sono quelli eurasiatici, balcanici, medio-orientali, africani e sudamericani e i blocchi antagonisti all’Occidente, pari a un terzo dell’economia mondiale e a due terzi della popolazione. Infatti, come il «blocco navale a distanza» praticato dalla Gran Bretagna violando il diritto internazionale, anche le sanzioni unilaterali sono 32 Riferimenti in Ilari, «Crono-bibliografia», alle ntt. 172-178. 33 Gary Clyde Hufbauer, Jeffrey J. Schott and Kimberly Ann Elliott, Sanctions Reconsidered, PIIE, Washington, 20083, Appendix. Aggiornamenti in Hufbauer et al., «Post-2000 Sanctions Episodes», PIIE, 2012, online.