Società Italiana di Storia Militare Quaderno 2017

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La rivalità economica anglo-americana di Mariano Gabriele

L

a pace di Parigi del 1783 concluse la guerra d’indipendenza americana, ma tra la vecchia colonia e l’Inghilterra rimasero divergenze e rancori che le guerre napoleoniche accentuarono. L’applicazione del blocco navale inglese era incompatibile con le idee americane dì libertà dei mari e del commercio, così che tensioni crescenti spinsero gli Stati Uniti a chiudere i porti alle merci britanniche con l’embargo del 1807. Seguì la guerra anglo-americana del 1812-14, segnata dal fallimento della conquista americana del Canada e dalla complessiva affermazione del potere marittimo inglese. Ma proprio quegli anni videro uno sviluppo fondamentale per l’avvenire dell’Unione: l’esplosione dell’industria manifatturiera negli Stati federati settentrionali, favorita dall’espansione delle ferrovie e del telegrafo in un Paese che poteva contare su un’abbondanza di risorse quale mai l’Europa aveva conosciuto. La diffusione della grande impresa ad alta intensità di capitale, punto d’incontro di nuove classi di imprenditori e operai, trasformò radicalmente l’economia che, ancora agricola al tempo dell’indipendenza per l’80-90%, avrebbe attirato ben presto capitali stranieri; per difenderla meglio, nel 1816 venne adottata una tariffa doganale protezionista. Nell’Ottocento Londra ebbe, a scala globale, l’egemonia politica ed economica. La Royal Navy godeva dopo Trafalgar di un dominante potere marittimo fondato sulla superiorità operativa appoggiata a una serie di basi acquisite al Congresso di Vienna, mentre la Marina mercantile, la maggiore esistente, assicurava nel mondo la penetrazione delle merci prodotte in patria, passando da un movimento commerciale di 30 milioni di sterline nel 1800 a 1467 nel 1900; nello stesso periodo l’Impero crebbe da 4 milioni di km2 a 20 e da 30 milioni di sudditi a 320. Prima a decollare in Europa, l’industria del Regno Unito non ebbe rivali sui mercati del continente e del mondo fino a quando lo sviluppo economico della Germania propose una concorrenza industriale tedesca. L’isolazionismo politico, praticato per gran parte del secolo XIX, ri-


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