centrale c’è tanta opposizione che il movimento cremazionista deve difendere le sue ragioni di fronte alla Corte Suprema della Svizzera Federale. Ad oggi, l’apertura c’è stata, soprattutto con l’ammorbidimento della posizione cattolica. Le ceneri possono essere anche disperse o conservate a casa oltre che nei cimiteri e attualmente, nelle città il tasso di cremazioni raggiunge il 70-80%. In particolare, dal 1986 ci sono anche parametri di legge che limitano l’inquinamento dell’aria dovuto alle emissioni dei crematori. 2.5 Francia La Francia, i cui ideali rivoluzionari ispirarono l'ondata di tanta ideologia sulla cremazione dei cadaveri, risulta avere il suo mentore già nel XVII secolo quando Theophraste Renaudot (1586–1653), si schiera per la cremazione dei corpi già in una conferenza a Parigi nel 1642. In realtà durante la Rivoluzione Francese, alcuni corpi furono cremati ma non si provvede a dotare la cremazione di ufficialità legislativa. Qualche anno dopo, nel 1804, Napoleone emana l'editto di Saint Claude che sancisce la costruzione dei cimiteri fuori dalle mura cittadine. In questa disposizione non si parla di cremazione, ma egli esprime la volontà di far bruciare il suo cadavere. Sull'Isola di Sant'Elena, le sue volontà vengono disattese (Davies, Mates 2005:196). Negli anni Settanta dell'Ottocento, la cremazione e la lotta per la sua affermazione sfiora le tematiche igieniste sulla scia dell'epidemia di colera del 55