Parte I -Il primo dopoguerra e gli scritti sulla Rivista Aeronautica (1945-1953)
!;AVIAZIONE DIVENTA JNUTILE5? J;aerobombardierc senza equipaggio, vergeltungswaffe eins «V. 1» e l'aerobombardiere senza equipaggio e senza ali, vergeltungswaffe zwei «V. 2», sono forse tra le più sensazionali novità di questo conflitto; tali armi iniziano una nuova fase nella storia della guerra aerea 6 • Veramente qualcuno opinerà che, se anche la «V. 1» potrebbe essere classificata nella storia dell'Aviazione perché è un proietto volante, è una granata d'una nuova artiglieria senza cannone ma a lunghissima gittata, (la «grossa berta» della seconda guerra mondiale) e soltanto nella storia dell'artiglieria potrà trovare il suo posto . Questa banale osservazione ci porta diritti a l centro d'una vecchia polemica che ebbe per tesi, appassionatamente sostenuta e contestata, «l'Aviazione è soltanto un'artiglieria che spara più lontano». Quella affermazione dietro la sua apparenza semplice, nascondeva la tendenza a risolvere in una direzione preconcetta i più gravi problemi d'ordinamento della forza armata dell'aria rispetto alla forza armata terrestre: «se l'Aviazione è tale, perché non deve essere manovrata dallo stesso comando che manovra le grosse artiglierie?>,. Certo, coh l'avven to della «V. 1» e della «V. 2 » l'aviazione da bombardamento e l'artiglieria si assimilano, ancor più di quanto nel passato; anzi, se la «V. l» può dirsi un'aviazione bombardiera giunta all'estremo della sua evoluzione, la «V. 2» può dirsi un'artiglieria di grosso calibro giunta all'estremo dell'evoluzione propria; gli estremi ancora una volta si toccano. Nella guerra futura, se le <<V. 1» e le «V. 2» diverranno d'impiego più intenso e generale (oh! La scoraggiante domanda che correva sui libri e sui . periodici militari fin da poco dopo il termine d ella prima lotta mondiale: «come sarà la guerra futura?») si dovrà pur decidere se l'arma nuova, il proietto senza aeroplano e senza cannone, faccia parte «organica>, dell'Aviazione oppure dell'artiglieria.
5. Anche questo autore, come ogni altro di cui la Rivista ospiti gli scritti, esprime opinioni personali, non le opinioni della Direzione e tanto meno quelle del Ministero dell'Aeronamica. 6. Vederne le descrizioni nella Rivista Aeronautica, anno 1945, n. 1, p. 86 e p. 90.
Anzi, all'estre mo dell'evoluzione di questa nuova arma non siamo ancora giunti, poiché si parla della «V. 3», la vergeltungswaffe che parteciperebbe d ei caratteri delle prime due; sarebbe cioè alata, autopilotata, radioguidata, a lunghissimo raggio d'azione. Qualcuno con molta fantasia pensa perfino che possa essere radioguidata sia dal punto cli partenza sia (con l'intervento d ' una superquinta colonna) dalle prossimità del punto d'a rrivo ; così le questioni organiche si complicano; la radio che sta prendendo tanta importanza resterà un «servizio»? od aspirerà al ruolo di «arma», e chiederà di avocare taluni mezzi alla propria competenza e pertinenza organica? Non è una domanda maligna. Tra parentesi: a quando una terminologia sintetica che per indicare queste ed altre nuove armi ci dispensi dalla perifrasi e dalle parole ostrogote e dalle sigle? Teleproietti? Ricordare le denominazioni di telebomba e telesiluro imposte dal compianto Guidoni a due suoi ritrovati che forse erano progenitori degli attuali. In fatro d'evoluzione si può osservare che i teleproietti «V. 1» <N 2,> «V. 3» stanno sopra una linea la cui determinante sembra del tutto opposta éÌ quella di altre tre armi ch e i tedeschi avrebbero adoperato largamente negli ultimi mesi contro i convogli navali alleati: - la bomba a razzo, non alata, non radioguidata, adoperata da velivoli a tuffo, specie contro navi d a guerra (non alludiamo alle piccole bombe a razzo adoperate da breve distanza «serra ndo sotto,/, ma a grossi calibri); - la bomba alata, lanciata da un aeroplano e da ~o radioguidata, a vista, verso il bersaglio; - il siluro radiogu idato, il quale ultimo, nella sua traiettoria aerea, è stato sperimentato anche provvisto di ali 8 • Infatti per le prime tre armi «V. l» ,<V. 2» «V. 3» gli obiettivi debbono essere d i vasta superficie, giacché la loro dispersione almeno per ora è notevole; invece le tre ultime costituiscono nu ovi tentativi per rimediare alla scarsa probabilità di colpire imputata alla bomba normale gettata in quota a volo orizzontale, e (in minor misura) imputata al siluro normale.
7. Vedere la ri produzione di un suggestivo disegno nella Rivista Aeronautica, an no 1945, n. 1, p. lO. 8. Vederne un chiaro articolo illustrativo nella Rivista Aeronautica, anno 1945, n. 1, p. 43.
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