A. MECOZZI - Scritti scelti - Yol. Il (19p45-1970)
caccia, da esplorazione e da trasporto, quasi soltanto per l'aviazione d'assalto.
I «TELEPROIETTI»: LORO RENDIMENTO E LORO AVVENIRE Le nuove a rmi che i tedeschi indicano con le sigle V. 1 - V 2 - V 3 hanno ottenuco un successo di curiosità vivissima, sebbene non altro risultato decisivo che di provocare negli Alleati una intensificazione dello sforzo bellico; come si vedrà nel dettaglio in altre pagine di questa Rivista, esse si basano sopra una propulsione a reazione e sopra una dirigibilità ottenuta con l'autopilota, o con la radio-guida od entrambi. Già i tedeschi adoperavano, specie contro navi, bombe alate plananti, lanciate da velivoli e da essi radioguidate, aiutandosi nell'operazione mediante la luce d' una lampada che la bomba porta accesa dietro la coda; naturalmente la visuale della bomba dal velivolo può essere preclusa da sbarramenti fumogeni, e dal chiarore degli scoppi antiaerei specie se illuminanti. Circa la radioguida, già da dieci anni prima della guerra gli inglesi, sotto il nome di ,<Queen Bee» (ape regina) avevano un bersaglio volante e radioguidato per esercitazioni di tiro contraereo. Il pilotaggio automatico non è cerco una novità; si rammenti t ra l'altro a titolo di curiosità che nel 1936 il primato di modelli volanti era stato battuto in Germania da un apparato con mocore ad esplosione di qualche centimetro cubo di cilindrata, che aveva un dispositivo giroscopico di pilotaggio automatico simile a quello dei siluri marini. Tra i due sistemi, radioguida ed autopilota, forse il secondo risulta più economico. I tedeschi hanno vantata tremenda l'efficacia dei loro «V»; essa è notevole, ma non per la quantità d'esplosivo, bensì forse per la qualità; probabilmente i tedeschi hanno pensato che da un lato convenisse accrescerne l'efficacia adottando esplosivi più costosi, dall'altro che su apparati consimili, destinati a viaggiare senza pilota, si potessero mettere anche esplosivi pericolosi. Tra gl i esplosivi più potenti ma più pericolosi di quelli generalmente adoperati per la carica delle bombe da aeroplano stanno la tolite, la panclastite (perossido di azoto e petrolio), quello cosiddetto «ad aria liquida» (miscela ossidrica, ossigeno e carbone di legna) ed anche la nitroglicerina.
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Tra gli esplosivi «di lusso» a grande potenza stanno quelli del genere pentrite; val la pena di impiantarne la fabbricazione in grande quando ci si prefigga uno scopo ambizioso come la distruzione di Londra. Siccome una macchina volante come la «V. l» non deve atter rare dolcemente e non deve subire gli sforzi delle manovre di combattimenco aereo, la sua strnttura alare non ha bisogno d'una grande robustezza, né deve essere di grande superficie portante; in conclusione può essere costruita economicamente e celermente in legno od anche in materiale plastico, come taluni velivoli da turismo (sperimentali) americani; quella possibilità fa intravedere in avvenire la costruzione .in grandissime serie. Anche l'apparato motore si presta a qualche considerazione. La macchina volante con dette ali piccole ha una grande finezza aerodinamica, perciò a parità di potenza s'ottiene velocità più elevata che da un aeroplano, e viceversa. D'altronde la propulsione a reazione s'ottiene a parità di potenza con un apparaco più leggero dei consueti, e viceversa; il consumo di combustibile è più elevaco, ma la brevità del tempo necessario a raggiungere l'obiettivo costituisce una compensazione. In conclusione, scrive Camillo Rougeron sul periodico Dérnières Nouvelles d'Algeri, da cui riportiamo questi dati, la bomba alata differisce notevolmente per la ripartizione del peso dai comuni velivoli, perché il carico utile (corpo di bomba ed esplosivo) raggiunge 1'80% del totale. Il Daily Telegraph scrisse tempo fa che con questa novità l'aviazione tedesca rivela la sua impotenza, perché invece di mandare velivoli che sarebbero abbattuti ma i cui equipaggi mi rerebbero a bersagli prescelti, manda bombe cieche che colpiscono tali bersagli solo per caso. Questa osservazione dà allo stesso Camillo Rougeron in un altro scritto lo spunto per acute osservazioni; egli ricorda che i Parti invece d'affrontare il rischio della lotta individuale con la spada, fecero retrocedere i Romani lanciando loro contro da grande distanza tante frecce «da oscurare il sole»; e che da allora, fino agli odierni campi di mine usati in luogo del cannone, si sono sempre criticati tali metodi e simili mezzi, ciò che non ha impedito ch'essi si sviluppassero. In realtà il tiro d'artiglieria ed il bombardamento aereo hanno spesso un rendimento superiore se usati «su grandi zone» invece che contro obiettivi precisi; naturalmente ciò avviene perché gli obiettivi precisi