Parte J - Il primo dopoguerra e gli scritti sulla Rivista Aeronautica (1945 -1953)
sperare di riconquistarla se no n con un impiego tattico combinato delle loro forze aeree terrestri e navali altrettanto ineccepibile, di quanto lo fu , dal punto di vista professionale, quello dei Giapponesi.
I BOMBARDAMENTI AMERICANI. - Il iVfiksche a ffronta il problema pratico scrivendo : A questo punto sorge inevitabile la q uestione d i che cosa si possa aspettare da i nost ri bo mbardamenti aerei sulla Germania. La risposta no n d ipende solo da co nsiderazioni tecniche, ma a nch e da considerazioni politiche e psicologiche. È la tangibile esperie nza della battaglia d'I ng hil terra che ci fa r itenere che una d istruzio ne decisiva dell' intiero potenzia le d i guerra di una nazione sia diffi cilmente effet tuab ile dall 'a r ia. f te deschi, non. poterono Otte nerla in Inghilterra malgrado la loro potente forza aerea, poiché essi era no costrett i a d istribuire le loro incursioni nel te mpo e nello spazio sop ra un'area di 80 .000 mig lia quadrate. Come s i potrebbe ottenerla no i sopra un'area c inq ue volte più grande dell 'Ing hilterra? Lascio agl i esperti aeronautici il calcolo di quante m ig liaia d i incursioni dovremmo fa re per otte nerla. Nell'ad diz io ne, dovremmo aggiungere all a relativa lung hezza delle rotte aeree, un alt ro fattore che non può essere a lterato da]l 'aviaz ione a largo raggio di Seversky. Le basi della Luftwaffe d istano da mille a duem ila miglia dai punti più vul nerabil i dell'Inghil terra, mentre la R.A.F. deve volare per una distanza che è quasi tre volte maggiore prima di raggiu ngere il cent'ro della Germania. Se c'è una cosa sbagliata ne l libro di Seversky questa è decisamente la sentenza: <<il fatto che la forza aerea debba viaggiare alcu ne ore d i più per raggiungere la sua meta e per ritornare a ll a base dopo aver scaricato il suo carico d i morte, no n d imi nuirà la fo rza dist ruttiva altro che molto lievemente». Lascerò che il Ma resciallo dell'aria Sir Hugh Dowding risponda a Seversky. Dowding, scrivendo nel Sunday Chronicle del 20 settembre 1942 d isse : «naturalmente, la difesa ha un vantaggio basilare che aumenta con la distanza tra gli attaccanti ed il bersaglio, e non sembra irragionevole il sup porre che la guerra dell'Aviazione a largo raggio tra d ue avversari lontani e ben a ppoggiati, finirebbe per sfociare in un'innocua mossa scacchistica». Seversky ci racconta che «l ' intera logica della gue rra aerea rende sicuro il fa tto che in definitiva la guerra nei cieli sarà condotta dal suolo della pat ria e tutto ciò che sarà nel mezzo verrà trasformato in una
terra d i nessuno». In altre parole la guerra di Seversky fin irebbe per d ive ntare d i «logoramento»! Questa non conosce né decisioni militari né vincitori. E spesso finisce dopo mo lti anni in un malsano compromesso, giacché dopo una lunga g uer ra il vincitore riconosciuto ha raggiunto un tale stato d i esaurime nto, d i poco migliore di q uello dell'avversario riconosciuto per vinto. Hitler basò i s uo i pian i per la seconda guerra mondiale sulle esperienze della prima. La famosa frase «mai più un novembre 918» è più che uno <<slogan»: essa è un programma politico. Il suo sign ificato può essere capito nel «Gle ic hscha ltung» po litico de lla Germania : il sistema totalitario. Un'opposizione politica può solo aver successo se i suo i capi sono in una posizione tale da poter coord inare le loro az ioni in tono con gli eventi. Questa convinzione di successo esisteva nel secondo Reich. Il Kaiser dovette combattere contro un'opposizione poli tica che organ izzò le masse contro di lui e la sua gue rra. La lot ta dell'opposizione fu condotta dai partit i pol it ici. Ma nella Germania di oggi le condizio ni sono nulle per qualsiasi forma d i vita po litica. Il «fronte in terno» ha un significato specifico: sign ifi ca un sistema d i polizia che fa una guard ia scrupolosa al popolo ed una propaganda ben organizzata che lo influenza continuamente, e vi sono anche le d ivisioni di S.S. pronte a reprimerlo con la fo rza della arm i in qualsiasi emergenza. E qui sorge una q uest ione: l'effetto morale dei bombardamenti aere i pot rà essere sufficiente a rovesciare, nel momento dell'attacco finale, l'intero edificio del nazio nal-socialismo? <<In ogni caso il panico che ci si attendeva dovesse spargersi in una città, o in una nazione, non ap pena le bombe fossero cominciate a cadere, è d ive ntato un m ito. Si deve ritornare quindi alla idea base che la volontà di resistenza d i un popolo p uò essere spezzata solo distruggendo effettivamente i m ezzi esse nz ia li d i sussistenza e precisamente le provviste d i viveri , i rifugi, la luce, l'acqua ed il resto». Così parla Seversky, il quale sembra aver dimenticato una distruzione decisiva e tota le di tutte q ueste cose è asso lutamente impossibile. Il nostro bombardamento de ll a Germania lascerà certamente delle tracce fis iche e morali più profonde di quelle che non abbiano lasciato Je incursioni della Luftwa ffe sull' Inghilterra. Il temperamento tedesco è difficilmente capace d i una resistenza simile a quella mostrata dagli inglesi. J.e masse tedesche sono attualmente insoddisfatte per la durata della guerra e per i sacrifici che essa impone loro.
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