Nessuna tregua olimpica, c’è la guerra nell’Est europeo. Il 6 aprile è la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace
Giochiamo la partita dell’accoglienza e della solidarietà LA FAMIGLIA DEL CSI ALZA LA BANDIERA “SPORT E PACE” ED INVITA TUTTE LE SUE SOCIETÀ SPORTIVE A TESSERARE GRATUITAMENTE I RAGAZZI UCRAINI FUGGITI DAL CONFLITTO
di Marcello Sala
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essuno si sarebbe aspettato che un giorno sarebbe scoppiata una nuova guerra nel cuore dell’Europa, dopo le due spaventose e sanguinosissime guerre mondiali del 1915-18 e del 1940-45. Invece è successo, con tutto il suo tragico portato di morte, sofferenze e distruzioni. Non lo avremmo mai pensato e invece si muore… Muoiono soldati, adulti, vecchi, donne e bambini. Muore una nazione. Muore la civiltà, in Ucraina, nel 2022, sotto i colpi dei carri armati russi, al freddo della neve. La follia bellica e la tragedia umana toccano nel profondo i sentimenti umani. Sarà Pasqua tra poco, e poco prima, esattamente il 6 aprile, si celebrerà la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace, 8
una ricorrenza ideata dal CIO e collegata alla data d’inizio dei primi Giochi Olimpici del 1896 per esaltare il potere dello sport nel guidare il cambiamento sociale promuovendo una cultura di pace. La tregua olimpica è stata invece violata, e non solo, poiché la guerra in Ucraina, insieme con la strage di molti innocenti, ha anche completamente travolto lo sport, dalle Paralimpiadi - in corso di svolgimento in marzo a Pechino - al mondo del calcio. Il Centro Sportivo Italiano cerca di aiutare il popolo ucraino, rialzando nuovamente il cartello “Sport e pace”, invitando, fra le altre iniziative delle diverse società sportive, all’accoglienza e proponendo azioni a sostegno del cessate il fuoco.