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IA
LA RIVISTA DEGLI AUTOTRASPORTATORI
ERTA D OFF A
217 ANNO 23
SPECIALE NOLEGGIO
La prima puntata sul noleggio a “lungo termine” è dedicata ai furgoni
BREXIT
aprile 2020
RUOTE COMMERCIALI
Mercedes: le novità del Vito Volkswagen: il Caddy si rinnova
L’impatto sul settore della logistica
IL LEONE TORNA A RUGGIRE
A 20 anni dal lancio della Trucknology Generation, MAN presenta la nuova gamma NEWS - ANFIA - COMPONENTISTICA I RICAMBI DEL GRUPPO MAURELLI CRISTIANO STURARO (SAF -HOLLAND) LA BORSA NOLI DEL FREDDO - NEWS
SOMMARIO PG.
n. 217
aprile 2020 www.trasportale.it
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IL POKER DI VOLVO Quattro veicoli completamente nuovi
ATTUALITÀ E OPINIONI 4 EDITORIALE
20
di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore
8 DALLA STRADA
In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende
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EDITORIALE DI FERRO
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VOLTA PAGINA
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NON SOLO TIR
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ON THE ROAD
Dagli Stati Uniti le notizie più curiose di un mercato fuori dai nostri standard
LO SCATTO 6 LOGISTICA:
L’ULTIMO MIGLIO PER BARILLA (PARMA, 1922)
di Ferruccio Venturoli La voce della passione
di Paolo Volta Un Professore prestato alla logistica di Alessandro Musumeci Tutto ciò che non è veicolo industriale
SPECIALE NOLEGGIO 44 FURGONI E VAN
Primo appuntamento col noleggio a lungo termine.
IL DORSALE
di Gian Paolo Pinton Opinioni e analisi sulla nostra società e sulla politica
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RUOTE INDUSTRIALI 22 MAN: IL LEONE
RUGGISCE ANCORA
A 20 anni dalla Trucknology Generation ecco la nuova gamma di MAN 34
A DN LOGISTICA
Snam è lo storico cliente del trasportatore siciliano. Per lui i nuovi Scania LNG
RUOTE COMMERCIALI 40 VOLKSWAGEN: E FANNO 5
La quinta generazione del Caddy è… in strada
L’offerta del Gruppo PSA 43
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Il lancio di quattro nuovi veicoli tutti insieme: FH, FH16, FM e FMX
37 SCANIA CONSEGNA
FREE2MOVE
siamo
VOLVO CALA IL POKER
MERCEDES-BENZ: UNA NUOVA “E”
Il Vito Tourer diventa elettrico
RUOTE VINTAGE 50 MERCEDES-BENZ:
25 ANNI DI SPRINTER Il primo quarto di secolo del furgone della Stella
PROFESSIONE CAMIONISTA 60 ISTANTANEE DALL’INDIA Un altro reportage esclusivo tra i professionisti del trasporto
SOMMARIO n. 217 aprile 2020 EVENTI 54 CALENDARIO
Un programma ideato e condotto da Luca Barassi e Ferruccio Venturoli
STRAVOLTO
Tutte le manifestazioni e gli eventi del primo semestre sono state riprogrammate
RUBRICHE FUORI STRADA 28 LA LOGISTICA AL TEMPO DELLA BREXIT Cosa cambia per chi lavora con il Regno Unito?
30 QUESTIONE BRENNERO L’Austria apre una guerra commerciale contro il nostro settore e limita il transito ai TIR
ogni Giovedì, tra le ore 17 e le ore 19 sulle seguenti emittenti nazionali:
La programmazione di aprile e le novità della trasmissione ON AIR
56 CAMPIONATO
DEL MONDO CAMIONISTI Ad agosto a Zagabria si confronteranno autisti da tutti i Paesi
■■ Radio Emme
Intervista a Sabrina Loner, responsabile del comparto costruzione cantiere del Grifone
64 LEGALOGISTICA Le norme della Brexit
IN COPERTINA Nel 2020 e 20 anni dopo il lancio della Trucknology Generation arriva la nuova gamma di MAN Trucks & Bus.
h. 18,00-18,30 (FM 96.8-100.4-100.5)
h. 18,00-19,00 (FM 88.0)
■■ Radio Frejus
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h. 18,00-19,00 (FM 94.6-100.2-100.3)
VENETO
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■■ Radio System
UMBRIA
■■ Jonica Radio - h. 18,00-19,00
■■ Radio Galileo
EMILIA ROMAGNA
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CAMPANIA
h. 18,00-19,00 (FM 100.5) ■■ Radio Bussola h. 18,00-19,00 (FM 88.5-93.3-99.7-106.5)
h. 18,00-19,00
h. 20,00-20,20 (FM 94,1-101,3-103,2)
CALABRIA
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BASILICATA
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SICILIA
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(FM 87.5-88.3-95.5-04.9 -106.7)
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h. 18,00-19,00 (FM 93.3)
La rivista degli Autotrasportatori n. 217 aprile 2020 DIRETTORE RESPONSABILE
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■■ Radio Stella Vicenza
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editoriale
Non ci resta che... trasportare di Luca
Barassi
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ualsiasi cosa scriviamo OGGI, giorno di chiusura del nostro giornale, sarà sicuramente anacronistico quando lo leggerete. Il virus si diffonde a una velocità inaudita e così anche gli interventi, le reazioni, gli atteggiamenti della gente, la comunità internazionale. Se proviamo a catapultarci col pensiero indietro di un paio di mesi, a quando stavamo approntando un 2020 ricco di progetti, eventi, fiere e iniziative di vario genere, sembra di parlare di un secolo fa. OGGI – e ribadisco OGGI che vi scrivo – le nostre vite sono cambiate, per forza di cose. Non sappiamo – ad oggi – per quanto tempo, ma sicuramente molte cose non saranno più come prima. Nel bene e nel male. Questo virus ha scatenato l’inferno in tutto il mondo, ma sono certo che ha anche scatenato le coscienze e la creatività di molti. Se da un lato, grazie a Dio, le Istituzioni stanno promulgando leggi e decreti per cercare di contrastare un nemico “invisibile” e sconosciuto e i sanitari (che non ringrazieremo mai abbastanza per ciò che stanno facendo) lottano per salvare quante più vite umane possibile, la comunità imprenditoriale, dei professionisti,
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TRASPORTARE OGGI aprile 2020
commercianti e lavoratori in genere sta elaborando modi nuovi per fare economia. Sarà un esercizio utile anche per il futuro, ne sono certo.
passato, stanno sconvolgendo il nostro mondo, senza confini, senza differenze di religione, colore della pelle o credo politico.
Questo virus, poi, ci ha insegnato a fermarci un attimo, a rallentare i ritmi e forse, io spero, a dare importanza ai giusti valori. Ce ne ricorderemo quando sarà tutto finito? Io mi auguro di sì. Dovremo essere tutti pronti, sulla griglia di partenza, quando lo “starter” darà di nuovo il via, quando il male sarà sconfitto e la nostra vita riprenderà a scorrere con i suoi abituali ritmi. Sarebbe bello, però, che le esperienze vissute in queste settimane (o mesi, ancora non si sa), non si cancellino mai dalla nostra memoria. Sarebbe bello che facessimo tesoro delle nostre personalissime riflessioni, dell’immenso altruismo delle tante persone che sono oggi in prima linea, dell’italianità che affolla i nostri balconi e finestre all’appuntamento delle ore 18 di ogni sera.
OGGI, che non sappiamo cosa accadrà domani, quando ci sarà la fine e come ne uscirà il nostro Pianeta, abbiamo però una certezza: il mondo del trasporto c’è! Il nostro settore, tanto bistrattato e poco considerato, sta garantendo all’Italia e al mondo, che ognuno di noi possa continuare, senza panico, a rifornirsi dei prodotti di cui ha bisogno. Forse – OGGI – qualcuno si accorge di noi. Forse qualcuno in più capisce e comprende l’importanza di chi ogni giorno è sulle strade, virus o non virus, guerra o non guerra, a consegnare le merci. #IOSTOCOLTRASPORTO è la campagna che, insieme agli amici di Vado e Torno, abbiamo lanciato per testimoniare ed esaltare il lavoro dei professionisti del trasporto. Gli A.D. delle Case costruttrici ci hanno messo la faccia per dire grazie a chi ci consente di continuare a vivere più o meno con le nostre abitudini.
Finalmente qualcuno si accorgerà della nostra categoria.
Un altro immenso grazie, un po’ speciale, va poi all’Ospedale Sacco di Milano, per il qua#IOSTOCOLTRASPORTO le abbiamo attivato una raccolta fondi che potete trovare tra le pagine di questo giornale. Siamo un Paese unico. Siamo un setNon conosciamo – OGGI – la ditore fantastico. Siamo la forza della mensione finale di questa tragedia. società. Non fermiamoci, non fermiaSappiamo solo che – già OGGI – mo i nostri pensieri. numeri piccolissimi rispetto alle tan#ANDRÀTUTTOBENE. te calamità e drammi attraversati in
LO SCATTO
offerto da
LOGISTICA, L’ULTIMO MIGLIO PER BARILLA PARMA 1922 CIRCA
TRASPORTO COMBINATO AGADEZ NIGER 2014
BREAKING NEWS
Flixbus è sempre più green Flixbus ha presentato un nuovo progetto di installazione di pannelli solari sui propri mezzi. Il progetta pilota è stato realizzato sulla linea internazionale Dortmund-Londra. I pannelli solari contribuiscono anche ad alimentare le funzionalità presenti a bordo dell’autobus: porte USB, prese di corrente, aria condizionata e Wi-Fi. Attualmente sono previste solo due corse a settimana, ma si arriverà a corse giornaliere in alta stagione.
Strade da pneumatici riciclati a Olbia Asfalti modificati con aggiunta di polverino di gomma riciclata da pneumatici fuori uso: a Olbia un tratto di circa 1 km, per una superficie totale di 8.000 mq, sarà rifatto usando asfalti fonoassorbenti modificati con l’aggiunta di circa 8 tonnellate di polverino di gomma riciclata da Pfu, equivalente al peso di circa 1.000 pneumatici fuori uso.
100 milioni da Anas per la manutenzione delle gallerie
dalla STRADA IVECO S-WAY
Iveco vincitore dI iF DESIGN AWARD 2020
È l’IVECO S-Way il vincitore del prestigioso iF DESIGN AWARD 2020, premiazione annuale sull’eccellenza del design organizzata da iF International Forum Design GmbH, uno degli istituti di design indipendenti più antichi al mondo. L’IVECO S-Way è stato selezionato da una giuria internazionale composta da 78 esperti indipendenti, tra 7.298 candidati proposti da 56 paesi. L’obiettivo alla base del design dell’IVECO S-Way è quello di combinare le migliori caratteristiche tecniche e aerodinamiche per creare un insieme armonioso e integrato, in grado di trasmettere tecnologia e potenza, dinamismo ed equilibrio, raffinatezza e qualità. Una tela perfetta sulla quale i clienti potranno dar voce alla loro creatività con personalizzazioni sorprendenti: un’idea che sta alla base della nuova iniziativa lanciata sui social da IVECO e che invita gli appassionati di IVECO S-WAY a condividere le immagini dei loro veicoli personalizzati sulle pagine di Facebook e Instagram del marchio. Al termine dell’iniziativa, la community IVECO voterà il design migliore.
Anas ha pubblicato sulla Gazzetta ufficiale “il bando relativo a un accordo quadro quadriennale, del valore complessivo di 100 milioni, per l’esecuzione di lavori di manutenzione programmata delle gallerie”. Il bando, che si riferisce a tutte le arterie viarie dell’Ansa, riguarda otto lotti, divisi per regione. Gli investimenti varieranno di regione in regione.
E-COMMERCE
Amazon alla conquista di Roma Dopo l’annuncio della costruzione di un nuovo HUB Logistico situato in provincia di Rovigo, tra i comuni di Castelguglielmo e San Bellino, Amazon ha annunciato che realizzerà una nuova struttura a Colleferro, alle porte di Roma e che sarà utilizzata dal colosso dell’e-commerce per gestire i prodotti di grandi dimensioni. In entrambe le strutture saranno installati impianti fotovoltaici, luci a led e sistemi di isolamento termico, con l’obiettivo di conseguire la certificazione BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method) che certifica la sostenibilità degli edifici. Nel complesso Amazon, che ha investito 140 milioni di euro nella costruzione dei due edifici, conta di impiegarvi a regime circa 1.400 addetti.
Nuove nomine in Peugeot Nuovo assetto per le direzioni vendita e marketing di PEUGEOT Italia: Andrea Ciucci è il nuovo Direttore Vendite e Giovanni Falcone è stato nominato Direttore Marketing. Una scelta volta ad affrontare le sfide determinate dall’elettrificazione della mobilità nel nostro Paese e che conta sulle novità importanti della gamma PEUGEOT introdotte da poche settimane.
SISTEMI ADAS
Meno incidenti con il rilevamento laterale di
Scania
FedEx e Chanje pionieri dell’elettrificazione in California FedEx Corp. intende elettrificare 42 filiali FedEx in California. Sulla base di un accordo con Chanje Energy Inc., la società prosegue il progetto iniziato a gennaio di incrementare il numero dei veicoli elettrici nella sua flotta.
Il futuro dell’industria automotive sarà a Parma Autopromotec Conference sceglie il PalaVerdi di Parma per la terza edizione degli Stati Generali dell’aftermarket in programma il 2 e 3 dicembre 2020. Due giorni dedicati al futuro dell’industria automotive a 360 gradi.
Evitare o ridurre la gravità degli incidenti causati soprattutto da possibili errori umani, in cui si possa verificare il contatto tra il veicolo e altri utenti della strada è l’obbiettivo del nuovo sistema di rilevamento laterale introdotto da Scania sui suoi veicoli. Questa nuova funzionalità utilizza due diversi sistemi che lavorano in parallelo e in parte si sovrappongono, nonostante si concentrino su aspetti diversi.
Gli incidenti più comuni si verificano quando un autocarro con la guida a sinistra svolta a destra a un incrocio, mentre un ciclista cerca di superare l’autocarro proprio sulla destra. Se un ciclista (o un pedone) entra nella zona a rischio, il sistema avverte l’autista con un segnale luminoso sul montante anteriore e un segnale acustico. A beneficiare di questi “occhi” extra che Scania, con l’aiuto di
radar e telecamere, fornisce ai suoi autocarri saranno soprattutto gli utenti deboli della strada come pedoni e ciclisti. “Aggiungere questi nuovi sistemi di supporto attivo alla guida, come il rilevamento laterale, ai nostri autocarri può, letteralmente, fare la differenza tra la vita e la morte” – ha sottolineato Alexander Vlaskamp, Senior Vice President, Head of Scania Trucks. – “Consentirà di salvare delle vite e, al tempo stesso, ridurrà lo stress alla guida degli autisti, anche se no n li solleverà dalla grande responsabilità a cui devono far fronte quando il traffico è molto intenso”. Sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS), come il rilevamento laterale, aiutano l’autista a controllare costantemente i punti ciechi ai lati dell’autocarro.
dalla STRADA IVECO E CNH INDUSTRIAL
Nikola TRE arriva in Europa Nikola TRE, il veicolo commerciale pesante a batteria elettrica passando per la Germania
frutto della joint venture tra CNH Industrial N.V. e Nikola Motor Company, sarà prodotto in Germania presso lo stabilimento industriale IVECO di Ulm. L’avvio della produzione è previsto entro il primo trimestre del 2021, con le prime consegne del Nikola TRE attese a partire dallo stesso anno. Lo stabilimento riceverà forniture di moduli dalle sedi produttive IVECO di Valladolid e Madrid in Spagna e ciò consentirà una rapida accelerazione iniziale per far fronte alla richiesta attesa da parte dei clienti finali. Le versioni elettriche a celle a combustibile, costruite sulla stessa piattaforma, saranno testate nel 2021 all’interno del progetto H2Haul finanziato dall’Unione Europea, per un lancio sul mercato previsto per il 2023.
VDO E TELEPASS
VDO e TELEPASS insieme per gli autotrasportatori Telepass e VDO hanno presentato una nuova soluzione che integra la piattaforma telematica KMaster di Telepass con TIS-Web®,il software intelligente di gestione della flotta di VDO e che consentirà agli autotrasportatori di gestire al meglio le loro flotte e ottimizzare le loro prestazioni alla guida. Infatti, questa nuova soluzione, già funzionante da gennaio 2020, consentirà agli autotrasportatori di pagare comodamente i pedaggi autostradali in tutta Europa, gestire la flotta con dati relativi alla localizzazione e allo stile di guida, scaricare da remoto e analizzare in automatico i dati del tachigrafo intelligente.
INTERMODALITÀ
Trieste, primo porto d’Italia 62.000.000 di tonnellate movimentate, a cui si aggiungono 4.000.000 dello scalo di Monfalcone: questi sono i numeri che fanno del Porto di Trieste il primo porto in Italia. Il riconoscimento arriva in seguito al raggiungimento di due importanti traguardi: da un lato il traffico container ha registrato lo sviluppo più dinamico, toccando i 790.000 TEU con un incremento del +9% sul 2018. Si tratta del record storico per il porto, oltre che dell’aumento più alto fra tutti i settori merceologici. Dall’altro il traffico ferroviario, già fortemente irrobustito negli ultimi anni, porta al consolidamento dei dati raggiunti nel 2018, arrivando al traguardo di 10.000 treni e 210.000 camion tolti dalla strada. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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dalla STRADA DAF TRUCKS
GUIDA AUTONOMA
Zenuity e HPE verso la guida autonoma del futuro
Un ottimo 2019 per DAF Trucks Con il 16,2% della quota di mercato nel segmento dei veicoli per impieghi gravosi (16 tonnellate e più), DAF si colloca nella top 3 dei maggiori produttori di veicoli industriali in Europa. Leader del mercato in 6 paesi europei, Paesi Bassi, Regno Unito, Polonia, Ungheria, Belgio e Bulgaria, DAF può vantare la seconda più alta quota di mercato nella sua storia. “Prevediamo che il 2020 sarà un altro buon anno per il mercato europeo dei veicoli industriali, non quanto il 2019, ma attestandosi tra 260.000 e 290.000 veicoli” – ha affermato il presidente di DAF Harry Wolters. – “E siamo pronti a crescere ulteriormente per quanto riguarda valori di mercato, affidabilità, costi di esercizio ridotti ed elevato livello di comfort di guida dei nostri fantastici veicoli. Inoltre, la nostra gamma completa di trattori e veicoli professionali offre soluzioni su misura per tutte le esigenze di trasporto”.
La guida autonoma permetterà di rivoluzionare l’industria automobilistica. Per questo motivo Zenuity ha scelto HPE come fornitore dell’infrastruttura IT end-to-end dei suoi nuovi sistemi di guida autonoma del futuro. PE fornirà servizi di elaborazione dati che consentiranno a Zenuity di raccogliere, archiviare, organizzare e analizzare i dati generati a livello globale dalla sua rete di veicoli di prova e centri di sviluppo software. Il servizio si basa su tecnologie HPC appositamente progettate: sistemi HPE Apollo, server HPE ProLiant e una soluzione di archiviazione parallela ad alte prestazioni basata su Lustre®, e verrà fornito as-a-Service attraverso HPE GreenLake. HPE Pointnext gestirà la soluzione, creando un ambiente di facile utilizzo per gli sviluppatori di Zenuity impegnati nello sviluppare, testare e validare le nuove generazioni del proprio software di guida autonoma. L’inizio dell’implementazione è previsto per l’estate 2020 e avverrà inizialmente in Svezia, con piani per un’espansione globale nel prossimo futuro.
DIESEL TECHNIC
Le novità del programma Parts Specialists di Diesel Technic Un sito web dedicato, un apposito HelpDesk disponibile online tramite il quale i Parts Specialists rispondono alle richieste individuali degli utenti, corsi di formazione gratuiti: queste sono alcune delle novità introdotte da Diesel Technic al suo programma Parts Specialist. Il programma fornisce ai dipendenti di officine e flotte consigli utili e un valido aiuto a rendere più facile il lavoro quotidiano in officina a tutti i colleghi nel mondo, dando loro consigli e suggerimenti pratici relativi ai prodotti a marchi DT Spare Parts e SIEGEL Automotive.
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TRASPORTARE OGGI aprile 2020
s
ul tavolino del salotto di casa mia c’è un bell’orologio d’argento. Sotto lo stemma smaltato dei Savoia, c’è una scritta: “Ai gloriosi soldati d’Italia”, una data, “Natale 1917” e una firma, “la Regina Elena”. Quell’orologio fu il regalo di Natale della Regina agli ufficiali che stavano combattendo contro gli austro-ungarici, quindi anche a mio nonno, giovane tenente colonnello di artiglieria a cavallo, che era stato ferito dagli austriaci sull’altopiano di Asiago. Tutto questo per dire che, a casa mia, gli austriaci ci sono sempre stati, come dire, un po’ sul gozzo. Gente strana gli austriaci, vicini di casa, quasi cugini, ma per nulla affettuosi con noi. Anzi, diciamoci la verità, piuttosto antipatici e spesso acidi. Senza andare troppo lontano nel tempo, il braccio di ferro ingaggiato con noi sulle limitazioni al transito dei Tir attraverso il Brennero, non è certo una prova di amicizia ma, al contrario, sembra proprio un atto di guerra commerciale. Tant’è che anche l’incontro che si è tenuto, tra la commissaria Ue ai Trasporti, Adina Valean, la nostra ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, e il governatore del Tirolo, Guenther Platter ha rimarcato e sancito la distanza tra le posizioni in campo. “Sulla questione dei divieti alla circolazione dei Tir in Austria – ha detto la ministra De Micheli – la posizione italiana è di ferma contrarietà rispetto
alle scelte unilaterali che il Tirolo ha preso in merito al transito delle merci italiane”. Perché, poi, diciamocelo chiaramente, amicizia o no, vicini di casa o no, l’Europa è l’Europa e ha le sue precise regole di concorrenza e di libertà nei trasporti; le cosiddette scelte unilaterali (che potrebbero anche essere scambiate per bieche misure protezionistiche) non vanno bene per niente. L’arcigno governatore del Tirolo, Platter, l’ispiratore dei divieti ai Tir, poverino, è rimasto “molto deluso” perché, secondo lui, saremmo tornati al punto di partenza per quanto riguarda il transito delle merci, visto che la commissaria Valean si è “permessa” di chiedergli un passo indietro sui divieti per i Tir.
… e lui mi disse serio: “diffida dei vicini di casa, soprattutto se parlano tedesco” Ernest Hemingway, Parigi 1923 “Non ci muoveremo di un millimetro” ha detto Platter, con lo stesso tono che aveva il maresciallo Radtezky quando ordinava di sparare con i cannoni contro il popolo di Milano. Ma attenzione: i cugini austriaci, non contenti di sottoporci a vessazioni economiche e commerciali, in
di
Ferruccio Venturoli
questo periodo, galeotto il coronavirus, tentano lo stop ai nostri prodotti agroalimentari, partendo dal Brennero. “Stiamo registrando i primi blocchi alle frontiere delle merci provenienti dall’Italia, perché temono il contagio dai nostri autotrasportatori” raccontano alcuni addetti ai lavori. Tra l’altro sembra che alcuni autisti stranieri si rifiutino di recuperare le merci in Italia per paura di esser posti in quarantena una volta rientrati. D’altra parte, anche grazie alla “splendida” strategia di comunicazione che è stata messa in atto nel nostro Paese, all’estero appare che se qualcuno entra in Italia, automaticamente si becca il coronavirus. Alla fine la questione è: quanto sta soffrendo l’export, in particolare quello agroalimentare, in questo momento? Uno dei rischi più importanti che stiamo affrontando è la messa in discussione della qualità del made in Italy, anche per la diffusione della fake news, secondo cui il virus sarebbe trasportabile tramite i prodotti. E tutto ciò, per ritornare al tema iniziale del discorso: è possibile che questa situazione che rischia di bloccare il nostro export sia orchestrata, appoggiata o, comunque, tollerata da alcuni Paesi che potrebbero trarre vantaggio da una riduzione dell’export italiano? Come diceva qualche anno fa un noto personaggio in pubbicità: “riflettete, gente, riflettete!”
editoriale di ferro
Scelte unilaterali o misure protezionistiche?
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CONVEGNI
dalla STRADA
TRASPORTO PUBBLICO
Lussemburgo, primo Paese con mezzi pubblici gratuiti Il Lussemburgo è il primo Paese al mondo ad aver deciso di offrire i mezzi pubblici gratuitamente a tutti i viaggiatori. La decisione, presa dal Governo di Xavier Bettel è già attiva dal 2 marzo. L’iniziativa si sposa con la volontà di combattere i cambiamenti climatici anche riducendo l’inquinamento dovuto al traffico degli autoveicoli privati. Inoltre rientra all’interno delle iniziative sociali, permettendo alle famiglie di risparmiare circa 100 euro l’anno. La gratuità dei trasporti pubblici è garantita sia ai lussemburghesi che ai non residenti e appositi accordi sono stati stipulati con le società ferroviarie dei Paesi confinanti per “scontare” le tariffe dei biglietti che comprendono tratte in territorio lussemburghese.
Sustainable Tour 2020 A tutto green in giro per l’Italia Si torna a parlare di sostenibilità nell’ambito del Sustainable Tour 2020, iniziativa di EvenT promossa da Vado e Torno e Trasportare Oggi. Quest’anno declinato in quattro tappe: negli Interporti di Pescara e Parma, a Verona e, infine, a Ecomondo in quel di Rimini. E lo si fa in modo più verticale. Detto che i gas serra presenti nell’atmosfera lasciano passare molte delle radiazioni che dal Sole raggiungono la Terra, ma trattengono parzialmente quelle infrarosse emesse dalla Terra, provocando, appunto, l’effetto serra, fenomeno naturale che regola la temperatura del Pianeta. L’Emissions gap report 2019, prodotto dal Programma per l’ambiente delle Nazioni unite, fa il punto sulla riduzione delle emissioni di gas serra fissata al 2015 dagli accordi di Parigi. Obiettivo fondamentale per contrastare l’aumento delle temperature medie
globali, più 1,5-2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali, il che renderebbe le conseguenze del cambiamento climatico catastrofiche. Anche il mare nel Sustainable Tour 2020, le navi portacontainer trasportano circa l’80% del commercio mondiale. E in navigazione utilizzano combustibile con tenore di zolfo molto superiore a quello ammesso, da ormai 15 anni, nei carburanti terrestri (0,001%). Nonostante sia entrata in vigore, a partire dal 1° gennaio 2020, la normativa dell’International maritime organization sui carburanti a basso tenore di zolfo che riduce la percentuale di zolfo allo 0,5%. Il Sustainable Tour 2020 sarà attento anche alla tematica delle emissioni. Il Sustainable Tour del 2020 ha come partner strategici Iveco e Scania, aziende impegnate a diffondere una mobilità commerciale sostenibile.
VOLKSWAGEN
AUDI alla guida dello sviluppo del gruppo Volkswagen RENAULT
Il Renault Business Booster Tour è arrivato alla sua sesta edizione Sesta edizione del Renault Business Booster Tour: i veicoli commerciali, suddivisi in 5 carovane mostrano le soluzioni personalizzate per tutte le esigenze professionali su tutto il territorio nazionale. Il tour, partito a marzo, girerà l’Italia fino a dicembre e prevede 82 tappe, 60 concessionari e 20 mezzi coinvolti. Con Renault PRO+, la Casa transalpina conferma la Strategia integrata tra gamma, servizi e Rete, rivolta alla soddisfazione dei clienti professionali. I veicoli commerciali Renault che partecipano all’edizione 2020 del Tour sono: Nuovo Master, Nuovo Trafic, Kangoo e Zoe Van.
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Dopo la nomina di Markus Duesmann come nuovo CEO, Audi assumerà la guida per la ricerca e lo sviluppo all’interno del Gruppo Volkswagen. In questo modo Volkswagen AG intende rafforzare il ruolo di Audi all’interno del Gruppo. Volkswagen AG prevede di acquisire lo 0,36% delle azioni Audi quotate in borsa tramite squeeze-out secondo la legge tedesca sulle società per azioni. La partecipazione del Gruppo in Audi passerebbe così dal 99,64% al 100%. Lo squeeze-out sarà proposto all’Annual General Meeting di Audi AG che, inizialmente previsto a maggio, verrà rimandato a luglio o agosto 2020.
d
al 31 gennaio il Regno Unito esce formalmente dall’Unione Europea. A tre anni e mezzo dal referendum del 23 giugno 2016 in cui il sì all’addio ha vinto sul no, la Brexit si compie. Il Regno Unito è il primo paese a lasciare la Ue da quando l’organizzazione internazionale è stata fondata. Londra aveva aderito nel 1973, si ritira 47 anni dopo. L’ultimo passaggio formale ma necessario è stato il voto dell’Europarlamento mercoledì 29 gennaio, concluso con un largo sì all’accordo. Dal punto di vista operativo fino al 31 dicembre 2020 non cambierà niente poiché sarà in vigore il periodo di transizione (che potrebbe essere prorogato). In pratica è stata scongiurata la cosiddetta hard Brexit e per tutto il 2020 il regno Unito sarà trattato come uno Stato membro dell’UE, ma non avrà alcun diritto d’intervenire nelle decisioni dell’Unione. Dal 1° febbraio, quindi, gli Stati membri sono 27. Per quanto riguarda l’andamento dell’interscambio commerciale con il Regno Unito nel corso del 2018, l’Italia si è posizionata all’ottavo posto tra i paesi fornitori, mentre rappresenta il nono mercato di sbocco per le esportazioni britanniche. Viceversa, sul fronte nazionale, questo Paese rappresenta per le esportazioni italiane il quinto mercato e il decimo per le importazioni. La dinamica dei flussi commerciali conferma il saldo positivo a favore dell’Italia. Il valore complessivo delle esportazioni italiane nel Regno Unito nello scorso anno è stato pari a oltre 23,4 miliardi di euro (+1,1% rispetto al 2017) a fronte
di un valore delle importazioni pari a circa 11,1 miliardi di euro (-3,5% rispetto al 2017). Nel primo trimestre del 2019 l’export italiano è cresciuto del +6,3% rispetto allo stesso periodo del 2018, anche in relazione all’incremento degli immagazzinamenti determinatisi antecedentemente alla scadenza originariamente prevista per l’uscita britannica dall’UE (29 marzo 2019). Coerentemente con tali premesse, i dati sull’interscambio commerciale tra Italia e Regno Unito continuano a mostrare valori positivi per il nostro Paese. In particolare, nel 2018 il valore del saldo commerciale è stato pari a 12,3 miliardi di euro, mentre nel 2016 era stato quantificato in 11,7 miliardi. Nel primo trimestre 2019 il saldo commerciale è stato pari a 2,3 miliardi di sterline, in leggero aumento rispetto agli 1,9 miliardi dello stesso periodo nel 2018. A trainare
di
Paolo Volta, giornalista, saggista e consulente
di
Economia dei trasporti
volta pagina
Logistica a 27
Esistono aziende medio grandi che possiedono un largo numero di veicoli per il trasporto, ma non è poi tanto rara la presenza di “padroncini” che peraltro spesso si associano insieme o si appoggiano a primarie Aziende di trasporto. Una recente indagine dell’Unione Europea ha rilevato che il Paese con il maggior numero di incidenti pro-capite è proprio il Regno Unito. Per quello che riguarda i trasporti, il 30% dei vettori che portano merci tra Roma e Londra sono operatori di uno dei due Paesi, mentre il 70% viene effettuato da vettori di altri Paesi comunitari; un dettaglio estremamente rilevante. Nel corso del periodo di transizione anche per il trasporto di merci su strada il diritto dell’Unione continuerà ad applicarsi al Regno Unito.
Un accordo Bilaterale è necessario per limitare al minimo l’impatto che la Brexit avrà nel settore logistico. le esportazioni italiane verso il mercato britannico nel corso del 2018 è stato, come di consueto, il settore dei macchinari, seguito da quello degli autoveicoli, dalla farmaceutica, dall’abbigliamento, dall’agroalimentare, dalla componentistica automotive e dall’arredamento. Il trasporto merci sul territorio è prevalentemente realizzato su gomma.
Sotto il profilo pratico, i trasporti continueranno quindi a eseguirsi, secondo il regime della licenza comunitaria (di cui al regolamento n. 1072/2009), sia per i trasporti internazionali diretti o provenienti dal Regno unito con partenza/arrivo nell’Unione Europea sia per i trasporti di cabotaggio.
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non solo TIR
Quando il virus diventa social Alessandro Musumeci, PSA Group Network Development Manager di
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ari lettori di Trasportare Oggi in Europa, ci eravamo lasciati immaginando e proponendo un 2020 basato sul rinnovo degli schemi valoriali e, invece, ci ritroviamo ad affrontare una crisi dovuta all’epidemia di coronavirus del calibro e paragonabile, per stati emotivi e impatto sulla quotidianità, a quando il Paese era in guerra. Il confronto può sembrare forte ma è evidente che le nostre abitudini di vita debbano cambiare drasticamente e rapidamente. Non è facile per un popolo occidentale, e in particolare per noi italiani, così abituati alla democrazia che è sinonimo di libertà, anche se in alcuni comportamenti spesso ne abusiamo. Ma ora il pensiero che voglio condividere riguarda soprattutto lo spirito darwiniano, insito nell’uomo in generale, e molto spiccato tra gli italiani. Mi riferisco alla nostra estrema capacità di adattamento e sfruttamento in senso positivo di tutte le situazioni, anche quelle in principio vissute come negative.
Il primo forte cambiamento a cui siamo sottoposti riguarda la socialità, i contatti tra amici e conoscenti a cui siamo così abituati e che sono parte integrante del nostro modo di essere e vivere. Ecco, la lotta al nemico invisibile rappresentato dal virus ci costringe oggi a rimodulare la maniera in cui lavoriamo e ci confrontiamo, affidandoci completamente agli strumenti tecnologici che ci permettono di essere molto vicini anche se distanti fisicamente.
Ante-Virus e Dopo-Virus: impariamo qualcosa e portiamocelo dietro.
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Una maniera “smart” di lavorare, di sentirci vicini e di continuare la vita quotidiana. Chiaramente all’inizio si avverte la non naturalezza di questi momenti e gesti, bisogna rieducarci ai nuovi canoni di comunicazione, reimparare le regole con cui ci si relaziona: ad esempio, nelle riunioni presenziali spesso si creano brevi micro-discussioni tra piccoli gruppi, cosa assolutamente non compatibile con una call conference, dove chiaramente è necessario che si parli uno alla volta, e dove ogni frase è necessariamente rivolta a tutti e non più ad una persona in particolare. Soprattutto vorrei condividere una novità che si ritrova in maniera
simpatica, ovvero come organizzare le pause caffè: capita che se stai lavorando da casa con la famiglia, e con la moglie anche lei in smart working, ti fermi a preparare il caffè (con la moka…), ti disconnetti un attimo dal lavoro e fai due chiacchiere con lei nel mezzo della mattina, riscoprendo un piacere originale e intenso, non avendo il tempo normalmente nella normalità della vita di ufficio di prendersi queste pause mattutine con la famiglia. Quando arrivi ad apprezzare dei nuovi momenti grazie al cambiamento, significa che si supera il momento inizialmente impegnativo in cui la nuova situazione è vissuta come coercitiva, obbligata, peggiorativa e riscopri, invece, dei nuovi modi di vivere che apprezzi e che, potenzialmente, possono diventare la nuova normalità. Sperando che questa crisi si arresti molto rapidamente, è possibile che alcuni di questi nuovi comportamenti, sperimentati obbligatoriamente per fronteggiare la contingenza del momento, rimangano anche nel “dopo virus”, diventando un nuovo paradigma di normalità: ovviamente mi riferisco alla possibilità di lavorare senza confini temporali e spaziali netti ma in maniera fluida e adattativa, potendo anche alternare e mixare momenti di lavoro e famiglia. Credo che questo rappresenti il vero work-life balance, e non una worklife “split” come spesso era identificata nel periodo “ante virus”, che oramai appartiene al passato.
dalla STRADA LOGISTICA
Coronavirus: i rischi per la logistica italiana GRUPPO GEFCO
Spedizioni freight forwarding semplificate con GEFCO Visibility Con GEFCO Visibility è possibile gestire le spedizioni freight forwarding, dal momento della prenotazione fino alla fatturazione. Il nuovo portale, lanciato dal Gruppo GEFCO, leader mondiale nelle soluzioni multimodali per la supply chain e leader europeo nella logistica automotive è sviluppato da WiseTech Global, società che sviluppa soluzioni software basate su cloud per il settore della logistica a livello nazionale e internazionale. Con GEFCO Visibility, è possibile semplificare la gestione delle spedizioni via mare, aereo, strada o rotaia, collaborare in modo più efficace con il proprio ecosistema e ottimizzare i processi. La soluzione offre vari moduli, e ne include, tra gli altri, uno per l’estrazione di report dettagliati sulle attività di spedizione, uno per l’accesso alle informazioni finanziarie e uno per la gestione delle eccezioni che permette ai clienti di impostare un alert automatico e un servizio di notifiche per qualsiasi deviazione dal processo di spedizione standard fino al punto di arrivo. GEFCO Visibility è connesso anche con TRACY, la soluzione innovativa per il tracking delle spedizioni, ad attivazione vocale, fornita grazie alla tecnologia Smart Speaker.
L’esplosione del coronavirus in Italia ha aggravato la situazione, già critica, della logistica. Già nei primi giorni del mese di febbraio il Freight Leaders Council aveva stimato che la crisi dovuta alla diffusione del Coronavirus e il conseguente blocco della produzione cinese avrebbero potuto causare danni alla logistica italiana a partire da una riduzione del 20% del traffico di merci nei porti di tutto il mondo. Oggi per il nostro Paese la situazione è ancora più grave. Dopo la serrata su Lombardia e Veneto, primi focolai italiani del virus, l’Italia intera è stata sottoposta a regole restrittive per contenerne la diffusione, causando pesanti ripercussioni sulle filiere logistiche. Nonostante le rassicurazioni da parte del Governo secondo le quali tutte le merci possono circolare liberamente poiché il loro trasporto viene considerato un’esigenza lavorativa, il comparto del trasporto e della logistica resta uno dei settori maggiormente colpiti da questa crisi straordinaria, correndo anche il rischio dell’emanazione di disposizioni nazionali, regionali e locali, nonché di limitazioni internazionali sul transito delle merci.
MERCEDES BENZ TRUCKS
eEconic: il truck della Stella completamente elettrico Silenzioso, pulito, sicuro: con il Mercedes-Benz eEconic, un autocarro pesante elettrico a batteria a pianale ribassato, Daimler Trucks compie un ulteriore importante passo in avanti nell’elettrificazione dei truck. Figlio di eActross, altro truck elettrico di Mercedes utilizzato nel servizio di distribuzione pesante, l’eEconic verrà sperimentato nel 2021 mediante l’impiego per servizi municipali. L’eEconic verrà
offerto inizialmente nella configurazione 6×2/N NLA e sarà impiegato prevalentemente come veicolo per la raccolta dei rifiuti. L’utilizzo del truck elettrico a batteria nel settore dello smaltimento dei rifiuti in ambito urbano è particolarmente indicato in virtù dei tragitti relativamente brevi, non superiori a 100 km circa, e delle percorrenze stabilmente pianificabili con un elevato numero di arresti e partenze.
Se il conducente adotta uno stile di guida parsimonioso, grazie al recupero di energia in fase di frenata è possibile recuperare energia elettrica che andrà a ricaricare la batteria del veicolo, con un conseguente aumento dell’autonomia e del livello di efficienza. Già a livello di concept, il Mercedes-Benz eEconic è sinonimo di responsabilità e rispetto dell’ambiente. La propulsione elettrica non produce emissioni locali né alcuna rumorosità e ciò influisce positivamente sulla qualità della vita, sia degli abitanti sia degli utilizzatori del veicolo. Posizionata molto in basso, la cabina
“DirectVision” con tetto panoramico e porta lato accompagnatore in vetro, consente al conducente un contatto visivo diretto con gli utenti della strada maggiormente vulnerabili, quali ciclisti e pedoni – un aspetto di decisiva importanza per la sicurezza nel traffico stradale. Allo stesso tempo il conducente viene supportato da molteplici sistemi di assistenza intelligenti finalizzati alla sicurezza, come ad esempio l’assistente alle svolte. Il conducente e l’equipaggio salgono o scendono dal veicolo attraverso due soli scalini, sempre sul lato opposto rispetto alla circolazione stradale. Ciò rende più sicura la discesa e contribuisce a evitare incidenti. Nell’abitacolo, la confortevole altezza interna rende più agile il passaggio da un lato all’altro della cabina.
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dalla STRADA NASDAQ EXCHANGE
Nikola Corporation si quota in borsa Nikola Corporation ha deciso di quotarsi nel corso di quest’anno sul NASDAQ Exchange di New York, attraverso la fusione con VectoIQ, e la decisione ha trovato il pieno supporto da parte di CNH Industrial N.V. Hubertus Mühlhäuser, Chief Executive Officer di CNH Industrial, ha dichiarato: “Si tratta di una notizia elettrizzante, nonché di un’altra pietra miliare del nostro progetto congiunto di realizzare sia veicoli commerciali pesanti a zero emissioni sia l’infrastruttura per l’idrogeno attraverso un modello di business unico. La quotazione al NASDAQ di Nikola imprime uno slancio ulteriore agli ambiziosi obiettivi che insieme ci siamo dati, cioè guidare gli investimenti in tecnologie pulite e modulari così da trasformare i nostri ambiti di attività e l’ambiente in generale”. GRUPPO SMET
Il Gruppo SMET termina la prima fase di test dei nuovi veicoli IVECO S-WAY
UNI. TRA. CO.
Nasce a Napoli il più grande consorzio dedicato ai container Si chiama UNI.TRA.CO. (Unione Trasportatori Containers) ed è il più grande consorzio d’Italia del settore container. Con un parco veicolare di 400 mezzi pesanti, 500 addetti, 100.000 mq di aree destinate a operazioni logistiche e con un fatturato complessivo di circa 70 milioni di euro, 20 imprese operanti nel settore del trasporto e della logistica portuale, l’iniziativa si propone di favorire lo sviluppo dei cluster portuale dell’area mediterranea. “Questa iniziativa storica, soprattutto per la realtà campana – ha dichiarato Attilio Musella, Presidente del neonato consorzio – è stata raggiunta con la precisa volontà di generare sinergie per ottimizzare le attività e quindi per migliorare le condizioni delle medesime imprese, degli addetti ai lavori e di tutto il cluster portuale sia nelle loro potenzialità, sia nella loro operatività funzionale”.
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Si è conclusa a marzo la prima fase delle prove di percorrenza per l’IVECO S-WAY lungo le strade d’Europa affidate al Gruppo SMET da IVECO e CNH Industrial. I nuovi veicoli IVECO S-Way presentano un’efficienza di consumi eccezionale, abbinata a tecnologie all’avanguardia e ai più avanzati sistemi di connettività. “Abbiamo percorso un totale di 50.000 km, con risultati molto soddisfacenti – ha dichiarato l’Amministratore Delegato Domenico De Rosa – I consumi registrati durante questa prima fase di test superano i 3,3 km al litro, confermando l’eccezionale efficienza di consumi garantita da questi nuovi veicoli”. I veicoli sono anche dotati di una nuova tecnologia del motore e della trasmissione Hi-Tronix, oltre che di numerose soluzioni integrate per il risparmio di carburante. “IVECO S-Way è un prodotto di altissima qualità, dove nulla è stato lasciato al caso – ha commentato Mihai Daderlat, Business Director Mercato Italia di IVECO. – I riscontri ottenuti dal Gruppo SMET in questa prima fase di test su strada ci confermano che le aziende apprezzano questo nuovo mondo IVECO, fatto di connettività, servizi e digitalizzazione”.
IL MONDO DELL’AUTOTRASPORTO A SOSTEGNO DELL’OSPEDALE SACCO DI MILANO
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emergenza
CAMPAGNA PROMOSSA DA
il dorsale
La reputazione che ci manca pregiudicano (anche esageratamente a mio parere) i rapporti con alcuni Paesi europei (Francia e Paesi del Nord Europa in primis). di
Gian Paolo Pinton
l’
analisi che tento di fare in questo mio intervento riguarderà una serie di eventi che stanno coinvolgendo il nostro Paese e soprattutto la qualità dei nostri governanti. Un cittadino orgoglioso, un patriota, un italiano normale, dovrebbe provare grande fastidio vedendo la mancanza della presenza dell’Italia agli incontri istituzionali internazionali. Una situazione causata dalla scarsissima preparazione e al prestigio, quasi inesistente, del nostro attuale Ministro degli Esteri e al disinteresse dello stesso a rappresentare adeguatamente l’Italia nel mondo. Patetica la sua figura, che condiziona negativamente l’immagine dell’intero nostro Paese. Per contro, il Premier si è rivelato un combattente politico, ambizioso, con una grande capacità di mediazione e orgoglioso di difendere l’Italia nello scenario internazionale. Una persona che ha imparato in fretta quali sono i perimetri del suo ruolo e che ha guadagnato la stima dei colleghi esteri. Purtroppo, non è ancora riuscito a riparare al gap negativo di immagine prodotta da personaggi politici del passato come il fauno di Arcore o del presente come il leghista urlatore la cui personalità talvolta presenta sospettosi segnali di bipolarità o, ancora, l’ex venditore di bibite, diventato “capo banda” di un partito, che voleva identificarsi politicamente con i gilet gialli francesi. Modelli che tuttora
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Cosa comporta tutto questo? Direi principalmente a consolidare una bassa reputazione politica del nostro Paese, alimentata anche da fattori socialmente deleteri quali la mancanza della certezza della pena, a tutto vantaggio delle migliaia di spacciatori illegali e clandestini che scorrazzano liberamente per le nostre città. Possiamo, dunque, affermare che L’Italia è in mano, a mio parere, a una maggioranza di politici inconsapevoli della situazione reale del Paese, la cui incompetenza è drammatica. Opposizione compresa. Una classe politica, che abbiamo eletto noi, che ci ha messo in queste condizioni di assoluto pericolo.
La nostra classe politica è lo specchio della nostra società. Pensate come si possono sentire gli italiani in un Paese nel quale la legge si fa (o non si fa) rispettare in questo modo. A mio parere, questo vulnus legislativo si chiama mancanza di certezza del diritto. A loro si aggiungono anche gli imprenditori disonesti e criminali, classificati come appartenenti alla criminalità organizzata, la quale
controlla più del 20% delle aziende italiane di grandi dimensioni, mentre le aziende piccole subiscono il pizzo illegale, un taglieggiamento non fiscalmente detraibile… Ci sono poi le grandi partite industriali che hanno del tutto dimostrato l’impreparazione dei manager sia pubblici che privati e la mancanza di controllo da parte degli organi istituzionali che dovrebbero controllare il rispetto delle leggi e degli accordi. La lista è lunga, partendo dai 160 casi di crisi aziendali fermi da anni presso il ministero dell’economia, prime fra tutte gli scandali di Alitalia, la situazione incandescente dell’Ilva, i banchieri truffatori e via dicendo. Manager padri padroni che non andranno mai in carcere, che non restituiranno il denaro rubato o dissipato (oltre 50 miliardi di euro) e che non permetteranno ai risparmiatori feriti di recuperare i loro risparmi. Ultimo scandalo in ordine di tempo è quello della compagnia aerea Air Italy: un buco di 260 milioni tutto sulle spalle delle banche. Mi chiedo su che basi sono stati prestati questi soldi? A fronte di quali garanzie? Infine: in Italia ci sono circa 500 mila negozi sfitti e quasi 600 mila immobili domestici invenduti (fonte Confedilizia). Nessun altro Paese europeo ha legato alle gambe del proprio PIL queste enormi ancore che bloccano ogni tentativo di sviluppo socioeconomico. Anche in questo caso i provvedimenti governativi stentano a farsi strada nella palude della stagnazione che ha preso in ostaggio il Bel Paese. Non perdetevi questo libro di Luca Ricolfi: La società signorile di massa. Euro 15.50.
ON THE ROAD Dopo il debutto in Europa di FE e FL Electric, è arrivata la prima uscita di un modello Volvo Trucks Classe 8 a batteria. Volvo Trucks intende applicare la tecnologia dell’elettromobilità del Gruppo, anche per mezzi più pesanti, destinati a impieghi come le costruzioni o la distribuzione su aree più ampie. Volvo ha applicato questa tecnologia al VNR, modello realizzato in Virginia, nell’ambito del progetto Volvo LIGHTS (Low Impact Green Heavy Transport Solutions), una collaborazione tra 15 partner pubblici e privati con lo scopo di dimostrare la possibilità, per il trasporto merci, dell’uso di veicoli completamente elettrici anche nel traffico ad alta densità e nelle aree urbane. Il gruppo Volvo ha contribuito al progetto con un investimento di 36,7 milioni di dollari, su un totale di 90 milioni, mentre il South Coast Air Quality Management District si occupa dell’amministrazione e della supervisione del progetto Volvo LIGHTS. Per il momento il Volvo VNR Electric verrà impiegato
l’elettrico VOLVO prova sui Classe 8
da due società di trasporto californiane: Dependable Supply Chain Services e NFI. In Nord America il camion svedese sarà il modello ideale per le
applicazioni in zona urbane altamente trafficate, dove l’utilizzo dei camion elettrici avrà uno dei più importanti impatti nel settore trasporti pesanti.
Da JEEP la nuova edizione speciale del Gladiator
La prima auto a guida autonoma è un FURGONE
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Il primo veicolo autorizzato alla guida autonoma sulle strade americane non è un’auto, ma un furgone. Il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti (DOT) e la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) hanno, infatti, approvato un’esenzione normativa per il Nuro R2, il veicolo di seconda generazione di Nuro, una startup attiva nella progettazione e realizzazione di veicoli a guida autonoma. Per il momento l’autorizzazione riguarda solo il trasporto delle merci; l’R2 contribuirà a implementare il commercio locale con le consegne dell’ultimo miglio di prodotti di consumo, generi alimentari e cibi caldi da negozi e ristoranti locali. Progettato dalla Roush, grazie alle sue dimensioni, il peso, i sistemi di protezione dei pedoni, la velocità operativa, la propulsione elettrica e le attitudini di guida appositamente progettate, R2 è l’ideale per assumere il ruolo di “veicolo di quartiere”. L’R2 di Nuro è pensato per la strada: è largo 1,30 m, lungo 2,75 e ha una struttura anteriore realizzata per assorbire energia in caso di collisione. Ha una velocità massima di 50 km/h e una batteria da 31 kWh.
Jeep ha recentemente presentato una nuova edizione speciale del pickup Gladiator. Il Mojave rende il veicolo decisamente più preparato a gestire situazioni difficili e dona al modello il suo nuovo badge Desert Rated, una variazione del più famoso Trail Rated del marchio. Jeep, sul Gladiator Mojave, si concentra principalmente sul miglioramento delle sospensioni per la gestione dei terreni desertici. Per questo monta ammortizzatori fox con escursione supplementare all’anteriore fino a 6,35 cm (2,5 pollici) con serbatoi esterni che alzano il Gladiator di circa 2,5 cm per un’altezza da terra complessiva di quasi 30 cm. Il Gladiator Mojave è spinto da un V6 da 3,6 litri, 285 CV e 353 Nm di coppia, di serie il cambio è un manuale a sei velocità, in opzione è possibile scegliere anche un automatico a otto marce. Indipendentemente dalla scelta del cambio, c’è sempre la trazione integrale con una scatola di trasmissione a due velocità (normali e ridotte) e il differenziale posteriore bloccabile. La carreggiata è più larga di 1,27 cm per una migliore stabilità.
ON THE ROAD
TRATON verso l’acquisto di Navistar Il Thomas Built Buses diventa elettrico
Negli Stati uniti si sta affermando la trazione elettrica grazie anche all’impegno di Daimler Trucks. In virginia gli studenti andranno presto a scuola su autobus elettrici. Thomas Built Buses, la sussidiaria nordamericana di Daimler Trucks, ha vinto la gara per fornire i primi 50 esemplari completamente elettrici degli iconici scuolabus neri e gialli. Si tratta del primo passo di un’iniziativa della compagnia elettrica della Virginia, Dominion Energy, che prevede di cambiare 1.050 degli scuolabus che operano in Virginia dal diesel all’elettrico: Daimler Trucks ha vinto la gara d’appalto per quello che è il più grande ordine per gli scuolabus elettrici negli Stati Uniti. Il nome tecnico del veicolo è Saf-T-Liner C2 Jouley, solo Jouley per gli amici. La tecnologia delle batterie elettriche è il risultato di una collaborazione con la società californiana Proterra e offre una capacità di potenza totale di 220 kWh con un’autonomia stimata di 134 miglia circa, quindi 215 km, con una potenza di circa 295 CV con un accelerazione da 0-100 km/h in poco meno di 50’’. La trasmissione è automatica a due rapporti, con due modalità di marcia per salvaguardare la carica. Al momento, Thomas Built Buses è l’unico produttore di scuolabus a offrire un’architettura di ricarica rapida a corrente come equipaggiamento standard. Il Jouley esente da emissioni locali può essere caricato in circa tre ore con sistema di ricarica rapida Proterra opzionale da 60 kW e, se adeguatamente equipaggiato, può fornire energia alla rete elettrica utilizzando la tecnologia da veicolo a rete (V2G).
Traton SE, la società del Gruppo Volkswagen che raggruppa MAN e Scania, ha offerto di acquisire tutte le azioni ordinarie di Navistar International Corporation – non comprese nel 16,8% già posseduto da Traton – al prezzo di 35 dollari ciascuna, cioè un premio del 45% sul prezzo di chiusura pari a 24,11 dollari del 29 gennaio. Dal 2017, Traton e Navistar hanno beneficiato di un’alleanza strategica che ha offerto un valore significativo a entrambe le società attraverso un maggiore potere d’acquisto e l’integrazione di nuove tecnologie. Poiché l’industria globale dei veicoli commerciali continua a evolversi – si legge nella nota – Traton ritiene che la transazione proposta sia il passo logico successivo e comporterebbe vantaggi ancora maggiori. Se l’offerta proposta fosse accettata e l’acquisizione completata, la società combinata avrebbe una maggiore capacità di soddisfare le esigenze delle nuove normative e lo sviluppo rapido di tecnologie in termini di connettività, propulsione e guida autonoma. Combinando la posizione di leader di Traton nei mercati europeo e sudamericano (va ricordato che fanno parte del conglomerato del Gruppo Vw anche la brasiliana Volkswagen Caminhões e Ônibus e una quota di rilievo della cinese Sinotruk) con la presenza di Navistar in Nord America, si creerebbe un leader con portata globale e capacità complementari.
Il pericolo paga di più
Certe volte fare l’autista può essere un mestiere molto redditizio. Chi guida un camion può arrivare a guadagnare fino a 80mila dollari netti all’anno, a seconda del tipo di carico, del chilometraggio, delle licenze e dell’esperienza. Il sito specializzato Trucking Wave ha realizzato uno studio per definire quali sono le tipologie di trasporto nelle quali si guadagna di più. Al primo posto c’è il trasporto sul
ghiaccio dove gli autisti per tre mesi, i soli nei quali si può guidare sul ghiaccio, riescono a guadagnare fino a 40mila dollari. Tuttavia, questo salario impressionante ha naturalmente un costo, visto che è un lavoro estremamente pericoloso e disagiato. L’autista deve percorrere strade ghiacciate nel nord del Canada per consegnare merci ai minatori in inverno. Le Compagnie hanno diversi parametri e chiedono differenti qualifiche
per l’assunzione, ma la maggior parte dei camionisti che si candidano per queste posizioni non ottengono il lavoro. Un’altra tipologia di trasporto pericoloso ma redditizio è quello di materiali pericolosi come gas, liquidi infiammabili o sostanze corrosive. Carichi che richiedono un’attenzione particolarissima e una grande specializzazione, ma che possono arrivare a pagare fino a 1500 dollari a settimana. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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RUOTE INDUSTRIALI
MAN TRUCK & BUS
Il Leone
ruggisce di nuovo
202020.
Insomma, il 20 sembra essere un numero magico per il Leone di Monaco che sceglie (forse non a caso, N.d.R.) il mese di febbraio (02) del 2020 per presentare, dopo 20 anni, una gamma di veicoli perfettamente allineata con le esigenze di trasporto del nuovo millennio: connettività, digitalizzazione, sicurezza e, soprattutto, attenzione alla vita di bordo e al comfort dell’autista. “Driver Fit”, infatti, come vedremo, è uno degli elementi caratterizzanti della nuova generazione MAN che si innova soprattutto all’interno, più che negli aspetti esteriori. Ci saremmo, forse, aspettati un intervento più incisivo anche nell’estetica e
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nel design della cabina esterna, magari con l’introduzione dei mirror screen, ma l’impatto comunque è quello che il Costruttore tedesco vuole trasmettere da sempre: eleganza, semplicità e grande identificazione del marchio. Se guardiamo come è evoluto il design dei veicoli MAN dal 1967 a oggi notiamo una notevole costanza e continuità di impostazione della calandra,
pur nell’adeguamento agli standard aerodinamici e al gusto attuale. MAN è MAN, comunque. Non ci possono essere fraintendimenti. Un marchio che ha sempre puntato sulla concretezza e su soluzioni pratiche ed efficienti per chi lavora nel mondo della mobilità e del trasporto. “Per quanto riguarda i mirror screen – ci hanno detto i responsabili di
Sono passati 20 anni dal lancio della
Trucknology Generation. Per MAN è ora di svoltare con la nuova gamma di veicoli
#SimplyMyTruck di
Luca Barassi
Monaco – si tratta indubbiamente di un elemento che sarà implementato sulla nuova generazione, ma abbiamo preferito attendere di sviluppare il miglior prodotto possibile. Siamo abituati a rendere disponibile al nostro Cliente soluzioni perfette”.
OBIETTIVO SEMPLIFICAZIONE
#SimplyMyTruck e, più in generale per l’intera azienda, #SimplifyngBusiness sono i dettami della nuova era di MAN Truck & Bus e della nuova generazione di veicoli. Ridurre la complessità di un veicolo, infatti, significa ottimizzare tutti i processi e quindi rendere più efficiente il lavoro dell’operatore del trasporto. Da qui la necessità di intervenire su cablaggi, catena cinematica e poi, di conseguenza, sui processi di utilizzo del mezzo, costruito su misura dell’autista grazie a un percorso di sviluppo cominciato nel 2014 e che ha coinvolto più di 700 clienti dell’azienda tedesca. Un’architettura più semplice del veicolo significa anche più facilità di intervento, minori fermi macchina e quindi, ancora una volta, efficienza dell’esercizio. C’è di più però. L’evoluzione della tecnologia, la strada verso l’automazione dei veicoli e la connettività
sempre più sviluppata, impongono il contributo di attori che possono essere anche esterni a MAN. Per questo motivo, il Costruttore ha deciso di rendere open source il sistema di configurazione della gamma, in modo da poter contare anche sul contributo di sviluppatori terzi in futuro. Per MAN, la nuova generazione di autocarri non rappresenta solo un nuovo prodotto. Va, infatti, di pari passo a innovazioni complete negli ambiti della produzione e della vendita. Insomma, la nuova era del Leone passa sì attraverso la trasformazione del veicolo, ma per arrivare alla trasformazione di tutta l’azienda. Per comprendere questo nuovo approccio di mercato vediamo per esempio come MAN abbia anche riallineato il processo di offerta al cliente con l’introduzione della nuova generazione di autocarri. L’attenzione si concentra su un cambiamento fondamentale dei metodi nella logica di prodotto, che si concretizza in nuove procedure e strumenti di configurazione. L’idea centrale è quella di concentrarsi costantemente sull’attività di trasporto del singolo cliente quando si prepara un’offerta. Ciò si traduce in un portafoglio più orientato al mercato e al cliente con un’offerta integrata completa di camion nonché servizi post-vendita, finanziari e digitali. Il processo di configurazione e di quotazione non è quindi solo molto più veloce, ma offre anche un’elevata flessibilità nell’assemblare il mezzo perfetto per l’attività di trasporto del cliente. Insomma, meno “pezzi” e più varianti.
FOCUS SU CHI GUIDA
Abbiamo visto, e lo si può notare anche dalle immagini di queste pagine, come la vera rivoluzione della gamma MAN è all’interno della cabina, totalmente ripensata e che ha come fulcro l’innovativo SMARTSELECT, una sorta di joystick estremamente evoluto in grado di controllare tutto l’infotaiment del veicolo ma con uno scopo ben
preciso: non far distogliere lo sguardo dell’autista dalla strada. Il touch screen, infatti, è stato bandito dal cruscotto MAN in quanto ritenuto pericoloso per l’attenzione dell’utente che tende a guardare la posizione del dito sullo schermo, distraendosi dalla guida. L’abbiamo provato a Bilbao, in occasione del lancio dei nuovi TGX, TGM, TGL e TGS e dobbiamo dire che si tratta di un dispositivo davvero straordinario, intelligente e intuitivo. La manopola di selezione è posizionata ergonomicamente nel cruscotto in modo ideale, a portata di comandi accanto al sedile di guida, ed è completata da una funzione touchpad. L’adattamento del feedback tattile come bloccaggio o punto di pressione consente di effettuare un’immissione mirata anche durante un viaggio movimentato. Un supporto del palmo stabilizza la mano utilizzata per il controllo e sostiene il braccio del conducente. Si è detto, però, che tutta la cabina è stata ripensata, cosa che si può notare non solo dall’aspetto estetico che, pur sempre nell’impronta essenziale del brand, fa percepire la modernità di un cockpit di ultima generazione, ma anche nelle soluzioni pensate per la vita di bordo. “I requisiti per il conducente durante il viaggio sono severi – spiega il Dr. Manuel Marx, Direttore dello sviluppo generale dei veicoli di MAN Truck & Bus SE. – Per questo, il nostro obiettivo era rendere l’autocarro ancora più ergonomico, semplice e sicuro”. E aggiunge Stephan Schütt, Direttore dello sviluppo cabina di guida e autotelaio di MAN Truck & Bus SE: “Per molti conducenti l’abitacolo rappresenta un rifugio dopo il lavoro. Vogliamo che al suo interno si sentano come a casa. Più spazio a disposizione, un vano portaoggetti più grande, letti accoglienti, un’illuminazione funzionale e piacevole al tempo stesso, nonché interfacce multimediali ben studiate, sono tutti pensati in tal senso”.
#SIMPLYMYTRUCK DRIVER FIT Focus sul conducente con
1 uno spazio di lavoro avveniristico, una zona
di riposo eccezionalmente a misura d’uomo e gli assistenti alla guida di ultima generazione. EFFICIENZA ECONOMICA
2 Una catena cinematica efficiente
in grado di apportare un risparmio fino all’8%, grazie soprattutto alla famiglia di motori Euro 6D recentemente presentata da MAN.
FOCUS UPTIME OTTIMIZZATO
3 I lunghi fermi macchina sono
un lontano ricordo grazie alla manutenzione predittiva e al controllo remoto del veicolo.
PARTNER, NON FORNITORI 4 Attraverso la vasta offerta di servizi
digitali e ad un approccio nuovo dei processi aziendali, MAN si pone come un partner forte e vicino alle esigenze dell’azienda di trasporto. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI 23
RUOTE INDUSTRIALI
MAN TRUCK & BUS
L’ABITACOLO: LA POSTAZIONE DI LAVORO PERFETTA
conducente per un migliore adattamento degli occhi in termini di nitidezza nel passaggio tra la visione notturna dell’abitacolo e la visione a distanza sulla strada. MAN ha riprogettato e riposizionato poi anche il comando del cambio MAN TipMatic, con un commutatore a leva sulla
L’abitacolo della nuova generazione di autocarri MAN è suddiviso in due livelli e offre distanze di presa e di lettura ideali dal punto di vista ergonomico. Tutti gli elementi di comando necessari durante il viaggio sono a portata di mano, organizzati in modo ottimale per essere comodamente raggiungibili dalla posizione di guida. Nel complesso, ora gli elementi di comando sono più orientati verso il conducente rispetto alla gamma precedente e tutti i display si trovano a una Il selettore inferiore distanza leggerè sensibile al tocco mente supedella mano e si attiva riore dal non appena la si
colonna dello sterzo a destra del volante che integra anche il retarder. Insomma, la postazione di guida ottimizzata mette in evidenza la nuova filosofia di comando, che si rivela estremamente efficace in particolare durante la marcia, sia di giorno che al buio.
posiziona su di esso.
L’appoggio per il palmo può essere richiuso verso l’alto, rendendo più agevole il passaggio verso la zona notte o il sedile passeggero.
La parte superiore del selettore è in realtà un touch screen dove poter scrivere fisicamente col proprio dito.
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Il selettore superiore serve per confermare le varie voci del menù che appaiono sullo schermo e per scendere nei vari livelli del menù stesso.
La postazione di guida è stata completamente riprogettata per garantire il massimo comfort e sicurezza durante il viaggio. Lo SmartSelect è il fulcro di questo nuovo cockpit e comanda le infroazioni visibili sullo schermo di destra che può essere wide oppure standard a seconda delle esigenze del Cliente.
In pratica il display centrale può essere controllato con il volante multifunzione utilizzando i tasti a destra per attivare la parte di infotaiment sullo schermo e la parte a sinistra per quella relativa alle informazioni di marcia e delle funzionalità del motore. Attraverso una rappresentazione tridimensionale del proprio veicolo, e in alcuni casi dei veicoli che precedono o già in fase di sorpasso, la visualizzazione centrale dell’autocarro mostra le informazioni relative ai sistemi di assistenza alla guida. Sono sempre visibili sullo schermo e si spostano solo leggermente a destra o sinistra in base al secondo livello di informazioni aperto. Per quanto riguarda la vita di bordo non alla guida, anche la zona notte e gli spazi abitativi sono stati riprogettati. A garantire il riposo dei conducenti sono i lettini della nuova generazione di autocarri MAN,
predisposti con rete a doghe sopra e sotto, e nel lettino inferiore, a destra della direzione di marcia, come opzione è possibile prevedere anche una regolazione pratica per la testata. Oltre ai numerosi scomparti portaoggetti è stato previsto, come optional, un innovativo telecomando
FOCUS
posizionato al centro della zona notte. Con il telecomando, che dispone di un display a colori leggibile molto facilmente e che fornisce una panoramica delle funzioni nella schermata iniziale, il conducente controlla numerosi aspetti del veicolo. Ad esempio, l’accensione e lo spegnimento della luce e la regolazione delle luci interne o della luce ambiente. Consente di azionare l’alzacristalli elettrico e il blocco della porta o di attivare il climatizzatore autonomo e il riscaldamento, nonché di modificare impostazioni come la temperatura e la programmazione. Inoltre, il menu mostra lo stato delle batterie del veicolo oppure, se lo si desidera, i tempi di guida (DTCO). Permette inoltre di controllare le funzioni di Infotainment, come selezione dei mezzi multimediali, elenco delle emittenti radio, banda di frequenza, volume e programmazione del timer di riposo e della sveglia. Infine, anche i sedili sono di nuova generazione. Non solo per la loro comodità e ammortizzazione, ma anche per la capacità di trasformazione.
RIO
Tutti i veicoli prodotti da MAN dal 2017 hanno installato a bordo il sistema di controllo DRIVERAPP RIO, un apparato open Una applicazione source in grado di ricevere semplice ma completa, e fornire numerose sia per iOS che Android, informazioni in grado di permettere il DESIGN dall’ambiente controllo di molte funzioni L’identificazione circostante. del veicolo anche da terra: nel DNA MAN si nota controllo digitale pre partenza, principalmente dalla quick display, informazioni calandra dei nuovi veicoli, ma tachigrafo (DCTO), sono molti gli elementi che performance di contraddistinguono il marchio guida. come il Leone in diversi punti della carrozzeria, e i nuovi loghi applicati sulle fiancate.
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RUOTE INDUSTRIALI
MAN TRUCK & BUS Il sedile del passeggero, infatti, può essere ribaltato e ruotato in diverse posizioni per essere usato come tavolino di lavoro o comodino.
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1 L’indicatore di direzione ha integrato il logo di MAN, per una maggiore riconoscibilità del brand. 2 Il gruppo fari è ancora più moderno e accattivante, oltre a garantire una perfetta illuminazione della strada. 3 Nuova posizione del cambio TipMatic con integrato il freno motore. 4 Il telecomando che controlla le funzioni del veicolo dalla zona notte. 5 Il tavolinetto estraibile di fronte al sedile passeggero. 6 Il sedile del passeggero può essere convertito in tavolino.
UNA GAMMA AMPIA CON UN -8% DAVANTI
Come si può vedere dalla tabella di queste pagine, i TGL, TGM, TGS e TGX della nuova generazione coprono una gamma di portate da 7,5 a 41 tonnellate con una possibilità di configurazioni davvero mirata e destinata a tutti gli utilizzi in strada e fuori strada. Oltre alle varie potenze disponibili con le quattro motorizzazioni previste (D38, D26, D15 e D08), i telai previsti accanto ai classici trattori stradali 4x2 e 6x2, sono per il TGX i 6x4 e 8x4 come richiesto ad esempio nei trasporti eccezionali, mentre per il TGS anche 8x2, nonché gli specialisti della trazione integrale con formula 4x4, 6x6, 8x6 o 8x8. Integrati alla perfezione, i componenti della catena cinematica nella nuova generazione di autocarri MAN accrescono il livello di efficienza del carburante. Il tutto grazie alla famiglia di motori Euro 6d, ecologica e al tempo stesso potente, presentata da MAN per la prima volta nella primavera del 2019. Una simbiosi che permette di ottenere fino all’8% di risparmio di carburante e, conseguentemente, di emissioni di CO2. L’ottima prestazione, con al tempo stesso un
GAMMA
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consumo di carburante ridotto, viene inoltre garantita anche dalle migliorie apportate alla geometria della camera di combustione, caratterizzata da una maggiore compressione e da una ridotta percentuale EGR. Ciò assicura una combustione del carburante più efficiente con temperature di punta più elevate e un rendimento nell’insieme eccellente. A migliorare ulteriormente l’efficienza complessiva del motore concorrono anche il nuovo sistema d’iniezione a tenuta stagna (dotato di ugelli a portata elevata e di nuovi iniettori per un’iniezione ancora più precisa), le misure volte a
ridurre la potenza di attrito all’interno del motore, nonché la riduzione delle perdite da variazioni del carico. L’efficienza complessiva di questa nuova generazione di veicoli deriva da un insieme numeroso di fattori e di elementi di progettazione. Sicuramente a monte di questo traguardo raggiunto vi è la digitalizzazione e lo sviluppo di una connettività di altissimo livello, in grado di incrementare non solo il comfort e la diminuzione del TCO, ma anche la sicurezza che resta per MAN un pilastro fondamentale nella realizzazione dei propri prodotti. La digitalizzazione, da un lato, è evidente come abbiamo visto soprattutto nell’esperienza di navigazione dell’elettronica di bordo con protagonista il MAN Smartselect, mentre la connettività interviene sia con l’implementazione degli assistenti di guida di ultimissima generazione (per lo più di serie), sia con la gestione della manutenzione predittiva che, anche da remoto, ottimizza l’uptime del veicolo, rendendolo disponibile sempre all’utilizzatore finale. Un modo di cambiare l’approccio al trasporto commerciale che vedrà i suoi effetti nei prossimi decenni ma che da oggi è già realtà con l’ultimo ruggito del Leone di Monaco.
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NORME E REGOLAMENTI | BREXIT
La logistica al tempo della
Periodo transitorio e uscita effettiva dalla UE. Che effetti si hanno sul mondo del trasporto merci e come si devono regolare gli operatori del settore? Lo vediamo in questo approfondimento. di
Mauro Di Curzio
Dottore Commercialista e revisore legale
I
l 29 gennaio scorso il Parlamento europeo ha ratificato il testo dell’accordo di recesso del Regno Unito dall’Unione Europea, la cosiddetta Brexit, termine ormai divenuto di uso comune. In particolare, in questo ultimo atto del percorso cominciato oltre tre anni fa, viene concordato un periodo transitorio, iniziato l’1.2.2020 e che si concluderà il 31.12.2020, durante il quale nulla cambia: nei confronti del Regno Unito restano in vigore le disposizioni dell’Unione Europea, come se UK fosse ancora uno Stato membro della UE. Dal 1° gennaio 2021, invece, il Regno Unito uscirà in modo effettivo dal territorio doganale e fiscale della UE. Un’eventuale proroga del periodo transitorio dovrà essere assunta congiuntamente dall’Unione Europea e dal Regno Unito entro il 30 giugno prossimo.
IL PERIODO TRANSITORIO
Come detto è previsto un periodo transitorio fino alla fine di quest’anno (salvo un’eventuale proroga), durante il quale nei confronti del Regno Unito continueranno ad applicarsi le norme attualmente vigenti. Salvo diversi accordi, quindi, le disposizioni in materia di IVA, accise e dogane non subiranno variazioni fino al 31 dicembre. Pertanto, durante questo periodo, per quel che riguarda le norme fiscali e doganali, il territorio dell’Unione Europea comprenderà anche il territorio del Regno Unito. Di conseguenza, fino alla fine dell’anno, non vi saranno limitazioni allo scambio di beni tra il Regno Unito e gli altri Stati membri della UE; i rapporti commerciali infatti continueranno a essere regolati dalle norme armonizzate in materia di IVA, dogane e accise. In particolare, le cessioni tra operatori economici dell’Unione Europea, relativamente a merci spedite o trasportate dal Regno Unito a un altro Stato membro della UE o viceversa, continueranno a essere regolate dalle disposizioni previste per le cessioni intracomunitarie, con l’ulteriore obbligo di presentazione degli elenchi
riepilogativi INTRASTAT, ove dovuti. Per quanto riguarda gli aspetti fiscali, fino al 31.12.2020 nei rapporti con il Regno Unito resteranno salvi gli effetti delle norme fiscali di derivazione comunitaria. In particolare: l’esenzione da ritenuta sui dividendi nei rapporti infragruppo, l’esenzione da ritenuta sugli interessi e sulle royalties nei rapporti infragruppo e il regime di favore per le operazioni straordinarie intracomunitarie.
LIBERTÀ DI STABILIMENTO E SERVIZI FINANZIARI
Salvo diversi e nuovi accordi, rimangono vigenti fino alla fine del 2020, anche nei rapporti con il Regno Unito, la normativa e le procedure della UE in materia di libera circolazione delle persone, dei servizi, dei capitali e delle merci. In particolare, per i servizi bancari, finanziari e assicurativi, è prorogato di diritto l’attuale regime di mutuo riconoscimento delle autorizzazioni e del sistema di vigilanza (il c.d. “regime di passaporto”) ed è assicurata la continuità operativa e dei rapporti tra infrastrutture dei mercati finanziari, intermediari e clienti da e verso il Regno Unito, nonché la tutela di depositanti e investitori.
CIRCOLAZIONE DEI LAVORATORI
Il periodo di transizione fino al 31.12.2020, finalizzato a garantire un recesso ordinato, la certezza del diritto e le necessarie tutele ai cittadini comunitari soggiornanti nel Regno Unito e ai cittadini britannici presenti nella Ue, conserva inalterate le regole attuali, comprese quelle di circolazione dei lavoratori e di coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale.
EFFETTI DAL 1° GENNAIO 2021
Al termine del periodo transitorio, salvo nuovi accordi tra UE e UK, si applicheranno le disposizioni previste per i rapporti con Stati terzi negli scambi e nelle operazioni tra Unione Europea e Regno Unito e dunque a decorrere dall’1.1.2021, salvo diversi e nuovi accordi, il Regno Unito sarà assimilato agli Stati terzi. Le principali conseguenze in materia di IVA saranno le seguenti: ■■ Le cessioni e gli acquisti di beni tra Italia e Regno Unito non saranno più identificate come operazioni intracomunitarie, ma avranno natura rispettivamente di cessioni all’esportazione (per i beni spediti dall’Italia
verso il Regno Unito) e di importazioni (all’atto dell’introduzione in Italia di merci provenienti dal Regno Unito); ■■ Non sarà più possibile beneficiare delle semplificazioni previste per le operazioni triangolari comunitarie, per le vendite a distanza, per il trasferimento di beni mobili in altro Stato membro per lavorazioni (salvo eventuale applicazione di regimi doganali quali il perfezionamento attivo e passivo), per rendere un servizio, ecc.; ■■ Per le prestazioni di servizi generici di cui all’art. 7-ter DPR 633/72, variano gli obblighi formali; per le prestazioni rese, si dovrà indicare che l’operazione è “non soggetta”, non sarà infatti più applicabile l’inversione contabile; per le prestazioni di servizi ricevute, invece, il soggetto passivo italiano sarà tenuto ad emettere un’autofattura, in quanto non sarà più possibile integrare la fattura ricevuta dal prestatore inglese. In ogni caso, decadrà l’obbligo di dichiarare le operazioni ai fini degli elenchi riepilogativi Intrastat. Entro il termine del periodo transitorio, tuttavia, l’Unione europea e il Regno Unito potranno stabilire regole più vantaggiose per le merci che entrano, escono o transitano attraverso il territorio doganale e fiscale dell’Unione Europea e del Regno Unito.
REDDITO, FISCO E CIRCOLAZIONE
Il Regno Unito diverrà dall’1.1.2021, ai fini delle imposte sui redditi, uno Stato extracomunitario a tutti gli effetti. Oltre alle norme in precedenza citate (esenzione da ritenute su dividendi, interessi, royalties, ecc.) cesseranno,
ad esempio, le procedure di scambio automatico dei dati delle attività finanziarie e dei connessi redditi previste dalla direttiva 2011/16/CE; di converso lo scambio di dati tuttavia continuerà in virtù dell’adesione del Regno Unito alla Convenzione Multilaterale per la mutua assistenza ai fini fiscali (strumento su base mondiale, e non comunitaria). Al termine del 2020, salvo diversi e nuovi accordi, alle entità del Regno Unito operanti nel territorio dell’Unione Europea e, quindi, anche in Italia, si applicherà la normativa relativa ai soggetti di Stati terzi. Allo stesso modo, in assenza di accordi differenti, alle entità dell’Unione Europea (incluse quelle italiane) operanti nel Regno Unito verranno applicate le norme che disciplinano l’operatività extra-UE. In materia di circolazione dei lavoratori e sicurezza sociale non è al momento possibile individuare con certezza il quadro giuridico che si prospetterà dal 2021. Una prima ipotesi riguarda il raggiungimento di accordi finalizzati ad istituire un’area di libero scambio, in cui sarebbero di fatto mantenuti i principi del coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale. In caso contrario, e quindi in mancanza di accordi in tal senso, dal 2021 il Regno Unito diventerà uno Stato extracomunitario a tutti gli effetti e si potrebbe assistere alla stipula di accordi bilaterali di sicurezza sociale tra lo stesso Regno Unito e i singoli Paesi UE. Occorrerà quindi verificare caso per caso quali forme assicurative verranno regolate dall’accordo e quali ne resteranno escluse.
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RUBRICHE FUORISTRADA
NORMATIVE
si passa! Chi auspicava di arrivare alla primavera con buone notizie dal Brennero è destinato a rimanere deluso. Infatti, il braccio di ferro tra Italia e Austria, con l’Unione Europea in veste di arbitro, sulle limitazioni al transito dei Tir attraverso il valico alpino, è destinato a irrigidirsi ulteriormente di
Andrea Trapani
D
i cosa stiamo parlando? Di una questione storica che, dal 1° gennaio 2020, ha visto entrare in vigore una nuova serie di divieti di transito in territorio tirolese: nello specifico, con il nuovo anno sono entrati in vigore divieti di transito settoriale per ulteriori tipologie di merce come la carta e il cartone, i prodotti minerali liquidi, il cemento, la calce, i tubi, i cereali e financo divieti per classe Euro dei veicoli, indipendentemente dalla merce trasportata.
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Secondo la Camera di commercio di Bolzano, la più attiva per ovvia vicinanza territoriale, “le varie misure tirolesi, tra cui il divieto settoriale, si traducono in una chiara discriminazione e in un danno economico per le imprese italiane e tedesche”. La questione del Tirolo come ben sappiamo è tutt’altro che ignota alla politica italiana, anzi.
UN PROBLEMA STORICO
Basti pensare che solo in questa giovane legislatura i due governi hanno
già tentato di affrontare di petto il problema. Era il giugno 2019 quando fu inviata una lettera congiunta dall’allora Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, e dall’omologo tedesco, Andrea Scheuer, al precedente Commissario europeo ai Trasporti, Violeta Bulc, in cui si chiedeva di bloccare le misure austriache di limitazione di passaggio di merci e veicoli nel “Corridoio del Brennero”, prese unilateralmente dal Tirolo,
o Italia e Germania avrebbero posto in essere tutte le misure necessarie per tutelare e proteggere le proprie imprese di autotrasporto, compreso il ricorso alla Corte di Giustizia europea. Lettera che ha fatto tanto rumore, ma che non ha fermato il governo austriaco. Tanto che, nelle scorse settimane, il nuovo Governo italiano ha deciso di portare al centro la questione durante il cosiddetto “incontro di San Valentino” – programmato presso i cantieri della galleria base del Brennero – tra la nuova Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli e la nuova Commissaria Europea ai Trasporti Adina Valean. Al di là dell’occasione per visitare i lavori in corso di un’opera tanto attesa e della data romantica, i divieti adottati per il traffico pesante nel territorio del Tirolo austriaco sono stati l’argomento su cui le parti hanno provato a confrontarsi. Un incontro che non solo non è stato risolutivo, ma che al contrario ha rinfocolato lo scontro Italia-Austria. Una situazione che esperti come Paolo Uggè circoscrivono con parole chiare: “La scelta dell’Austria viene da una cultura del passato, quando era normale mettere ostacoli al libero passaggio delle merci nel vecchio Continente”. Per paradosso, seppur dal lato
opposto, è quel che ha detto lo stesso governatore del Tirolo Günther Platter, l’ispiratore dei divieti ai Tir, che non solo si è detto “molto deluso dall’incontro”, ma pure di “essere tornati al punto di partenza per quanto riguarda il transito delle merci. La commissaria Ue ci getta indietro di dieci anni”. Una sorta di autogol comunicativo. La Commissaria Valean, infatti, partendo proprio da queste basi avrebbe chiesto al Tirolo – coerentemente con la libera circolazione Ue – un passo indietro sui divieti per i Tir.
LA VOCE DEI TRASPORTATORI
Divieto di cui lo stesso Uggè ne svela i segreti senza tanti giri di parole nella nostra intervista esclusiva: “Questa decisione viene presentata con la veste di misura ecologica, mentre in realtà è di natura economica come si può notare dalla scelta fatta sulle merci che possono circolare. Il legname no, i frigoriferi sì: è una situazione dove si vuole dare al Tirolo la possibilità di gestire la logistica su strada. I mezzi austriaci da/ per la regione tirolese, infatti, sono esonerati dai divieti e questo dimostra quanto la questione economica sia preminente per l’Austria”. Anita, l’associazione di autotrasporto di Confindustria, dal canto suo ha redatto e inviato un report alla titolare del MIT, sottolineando come l’unico sentiero da percorrere in risposta alla stretta di Vienna sia quello del “ricorso da parte del governo italiano alla Corte di giustizia Ue sui tre provvedimenti
che sono in palese contrasto con le regole comunitarie”. I tre provvedimenti citati sono il divieto settoriale, in quanto sproporzionato e discriminatorio, il pedaggio autostradale notturno da Innsbruck al Brennero, in quanto superiore ai limiti massimi consentiti dall’Europa, e i divieti di transito notturni, divieti di sabato mattina e sistemi di dosaggio, in quanto contrari alla libera circolazione e non funzionali al perseguimento di finalità ambientali. Non meno tenera è stata l’analisi di UnionCamere che ha seguito lo stesso solco evidenziando dati importanti che mettono alla scoperto il problema sulla concorrenza tra Tirolo e resto d’Europa: “Analizzando i divieti di transito tirolesi, risulta una distinzione tra i trasporti con origine o destinazione in Tirolo e il traffico di transito, per cui le limitazioni sono decisamente più rigide. Ad esempio”, ricordano in UnionCamere, “secondo il divieto di circolazione settoriale, fino al 31/12/2019 un trasporto tra Trento e Monaco di Baviera poteva avvenire solo con veicoli Euro VI, mentre sui percorsi da Trento a Innsbruck o da Innsbruck a Monaco potevano viaggiare anche veicoli Euro IV, i quali provocano un inquinamento di ossidi di azoto (NOx ) superiore dell’88%”. Cosa provoca tutto ciò? Quanto già anticipato. Ovvero che molte imprese altoatesine, trentine e bavaresi hanno attuato investimenti significativi per rinnovare il parco veicoli con mezzi Euro VI, che però dal 1° gennaio 2020 non possono più viaggiare se trasportano merci soggette ai divieti, a meno che non siano stati immatricolati dopo il 31/08/2018. “Tuttavia, dimostrando di avere il carico o lo scarico in Tirolo, si possono anche utilizzare veicoli Euro V, che emettono l’80% in più di ossidi di azoto e quindi inquinano molto di più. Solo a partire dal 2023 anche www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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NORMATIVE
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i trasporti con origine e destinazione in Tirolo saranno soggetti alla stessa limitazione”, sottolinea l’Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura che è anche l’ente pubblico che unisce e rappresenta istituzionalmente il sistema camerale italiano.
TRA TAVOLO DI LAVORO E VERTENZA ALPINA Coerentemente alle voci provenienti dal mondo del trasporto, anche la posizione del Governo italiano è stata ribadita dal ministro De Micheli sulla stessa linea d’onda: “Queste decisioni unilaterali non sono né produttive né accettabili. Devono essere rispettati i principi europei di libera circolazione delle persone e delle merci”. Il ministro ha proposto la costituzione di un tavolo di lavoro per l’elaborazione di proposte e soluzioni che possano essere condivise da tutti i Paesi interessati. Sintonia, in tal senso, anche dal Presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher: “L’obiettivo è quello di trovare soluzioni condivise nel segno di una comune politica dei trasporti, alla quale aderiscano le regioni limitrofe e il maggior numero possibile di partner”. Kompatscher ha espresso anche comprensione per la posizione del governo tirolese “finché non vi sono alternative concrete. E proprio per questo ora è necessario elaborare delle soluzioni transfrontaliere”. Un’affermazione che però non è andata giù a Conftrasporto: “Non si può richiamare una direttiva comunitaria e dimenticarsi che esiste un trattato basato su principi chiari, come quello della libera circolazione delle merci”, ha risposto sul merito il vicepresidente di Confcommercio-Conftrasporto, Paolo Uggè. “La salute dei cittadini e
Bernhard Ebner, Business Unit Manager Intermodal di Rail Cargo Group, promuove il servizio ROLA sul Corridoio del Brennero – (C) OBB-Muehlanger.
il rispetto dell’ambiente sono valori che appartengono anche al governo e agli operatori italiani. Infatti, proprio in quella direzione ci si muove. Non è necessario ricordarlo, soprattutto se chi lo fa consente ai veicoli con origine e destinazione Austria di transitare lungo il valico, anche a motorizzazione inferiori agli Euro6. Le intese sono possibili e da ricercare, ma occorre iniziare dal rispetto dei principi indisponibili presenti nei trattati: da lì si deve partire con umiltà e senza dare la sensazione di voler decidere in casa d’altri, se si vuole dare un segnale di buona volontà”, continua il vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio che a Trasportare Oggi in Europa parla, a chiare lettere, di una vertenza alpina. “Vogliamo aprire con il Governo italiano una vertenza alpina per rilanciare l’economia europea e nazionale”, annuncia in anteprima. “Quello del Brennero è l’episodio che ha fatto scoppiare il problema, ma per la competitività italiana è necessario risolvere il problema delle merci che escono dal nostro paese. In questo momento il problema è sì dell’Unione Europea, ma è anche una vicenda nazionale in una fase come questa in cui subiamo sia le difficoltà dell’asse per Genova, sia i lavori del tunnel del Monte Bianco e quelli del Frejus da affrontare. Come escono le nostre merci senza risolvere i problemi della vertenza alpina?” Una domanda che porta conseguenze su tutta l’economia europea e a cui, per il bene del mondo del trasporto nonché della futura crescita, sarà necessario dare una risposta concreta quanto prima.
L’ALTRA CAMPANA, LA SODDISFAZIONE AUSTRIACA
Se l’Italia piange, l’Austria sorride. O almeno alcuni dei protagonisti logistici ne hanno ben donde per farlo. Gli affari vanno bene e come ricorda Rail Cargo Group, una delle principali società di logistica ferroviaria in Europa che fa riferimento a ÖBB, l’estensione del divieto di circolazione settoriale in Tirolo, in vigore dall’inizio dell’anno, ha portato il trasferimento di un numero considerevolmente maggiore di camion su rotaia. I treni ROLA sul Brennero, infatti, sono in piena attività. Infatti, come evidenzia la stessa società, l’unica alternativa possibile, per molti camion di transito interessati dal divieto di circolazione, è stata propria la ferrovia. Le Ferrovie Austriache (ÖBB), dal canto loro, hanno posto le premesse per questo trasferimento su rotaia tanto che, dall’inizio dell’anno, la stessa Rail Cargo Group ha incrementato progressivamente le capacità della Strada Viaggiante (ROLA) al fine di garantire lo spostamento di un numero significativamente maggiore di camion su rotaia, contribuendo così in modo significativo, parole testuali, “ad alleviare la popolazione colpita dal transito dei mezzi pesanti”. A livello logistico, quello offerto dal sistema d’oltralpe vuole essere un vantaggio anche per le aziende di trasporto, che possono trasferire rapidamente i loro camion su rotaia senza dover acquistare ulteriori attrezzature. Intanto i numeri parlano chiaro: oltre al collegamento Wörgl-Brennersee, anche il collegamento Wörgl-Trento è a disposizione delle aziende di trasporto per un totale di 46 treni al giorno sull’asse del Brennero.
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VOLVO TRUCKS
Volvo cala il poker I
l lancio è di quelli spettacolari, tipico di Volvo Trucks. Quattro camion uno sopra – e sottolineiamo sopra – all’altro che avanzano in una notte tempestosa. In cima a questa “torre” di camion alta oltre 30 metri chi c’è? Roger Alm, presidente di Volvo Trucks. La cosa incredibile è che non si tratta di un video montaggio, ma di realtà. D’altronde la Casa di Göteborg doveva lanciare un messaggio forte, incentrato sul cambiamento di prospettiva nel progettare il veicolo. Una prospettiva che doveva partire, ed è partita, dall’autista, dagli “Heros” come dicono in casa Volvo, in modo da rendere il principale strumento di lavoro di questa categoria il più appetibile di tutti. Un cambiamento che vede coinvolta tutta la gamma, FH e FH16 compresi, ma che in FM e FMX trova i suoi veri protagonisti.
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TRASPORTARE OGGI aprile 2020
Quattro nuovi veicoli in un solo colpo. Così il Costruttore svedese presenta la sua nuova gamma totalmente incentrata sull’autista di
Luca Barassi MARCHIO DI FABBRICA
Lo stesso Roger Alm ha dichiarato: “Siamo davvero orgogliosi di questo importante e lungimirante investimento. Puntiamo a essere il miglior partner commerciale per i nostri clienti, aumentandone la competitività e aiutandoli ad attrarre i migliori conducenti in un mercato sempre più difficile”.
UNO SGUARDO… AVANTI
Se il miglioramento dell’ambiente di lavoro dell’autista, ovvero il camion, è stato il focus dello sviluppo della nuova gamma Volvo, gli altri valori che da sempre appartengono al DNA della Casa svedese, ovvero sicurezza e produttività, hanno contribuito a mettere in strada veicoli che evidenziano significative differenze rispetto al passato, dentro e fuori la cabina. Un’evoluzione che, allo stesso tempo, anticipa la direzione che il Costruttore sta prendendo per la mobilità del futuro: una catena cinematica che nel breve punta sull’efficienza del Diesel di ultima generazione e nell’LNG al momento disponibile sui motori di 13 litri. Il futuro, però, è elettrico, anche per i veicoli pesanti. Naturalmente per arrivare a questo obiettivo è necessario l’impegno e la partecipazione di diversi attori, non solo i Costruttori che possono mettere a punto la
Ingrandito e reso più accattivante il logo del Costruttore, come richiesto da molti Clienti.
tecnologia, ma anche le Istituzioni, le infrastrutture, i media e tutto il processo di filiera che, come ben sappiamo, nella sua totalità non è oggi ecosostenibile al 100 per cento. Ad ogni modo per Volvo Trucks l’introduzione di veicoli a propulsione elettrica avviene e dovrà continuare ad avvenire passo dopo passo. La gamma FL e FE dedicata alla distribuzione urbana e la raccolta rifiuti ha visto già l’introduzione dei modelli elettrici. Secondo passo è l’introduzione di queste motorizzazioni per il settore construction. “Sicuramente per le applicazioni a lungo raggio – afferma Jessica Sandström, global product manager di Volvo Trucks – la propulsione a combustibile fossile, efficiente come è oggi, sarà la soluzione per molto tempo. Per questo motivo la nostra filosofia è quella di offrire una gamma con motorizzazioni e catene cinematiche differenziate, in grado di utilizzare i diversi carburanti alternativi disponibili oggi, a seconda della mission”.
FH, FH16, FM E FMX
FM e FMX sono i modelli che risentivano di più il bisogno di un miglioramento dello spazio vitale a bordo e quindi è qui che si vedono le innovazioni più
TUTTO AUTOMATICO
Il nuovo selettore di marcia è più intuitivo ed ergonomico.
profonde, sia all’interno della cabina che nell’aspetto esteriore del veicolo. FH e FH16 avevano già sviluppato di recente un’evoluzione del design e della postazione di guida dell’autista, ma con questo lancio si rinnovano ulteriormente negli elementi aerodinamici esterni, nel design del gruppo fari ma anche nell’impostazione del cruscotto che introduce una serie di elementi atti a non far distogliere lo sguardo dalla strada da parte dell’autista, oltre ad una digitalizzazione ancora più avanzata. Partiamo proprio da qui, ovvero dall’area del conducente che ha introdotto importanti modifiche ed evoluzioni per tutta la gamma. L’interfaccia è totalmente nuova sia per le informazioni di guida che per la comunicazione, ed è stato studiata per facilitare la visione d’insieme e gestire le diverse funzioni creando meno stress e distrazioni. Il quadro strumenti è quindi costituito fondamentalmente Controllo degli strumenti tramite volante multifunzionale e comando vocale
Monitor 12’ con strumenti digitali e fino a 4 videate predefinite di informazioni
da due display: uno completamente digitale, con uno schermo da 12 pollici, esattamente di fronte allo sguardo del conducente e che gli consente di scegliere facilmente le informazioni di guida necessarie in qualsiasi momento. Il secondo display, da 9 pollici, è laterale ed è destinato a Infotainment, navigazione, informazioni sul trasporto e monitoraggio tramite telecamera. Le funzioni possono essere comandate tramite i pulsanti al volante, il controllo vocale o tramite il touchscreen e il pannello di controllo del display. Per meglio comprendere questa struttura e le funzioni principali che si possono attivare, ecco una visione della nuova postazione di guida:
Lo schermo principale, quello posizionato frontalmente, può essere personalizzato di volta in volta in una serie di “viste” che meglio si adattano all’autista in un determinato momento. Di seguito le videate che può configurare il conducente:
La videata principale offre una panoramica generale sulle informazioni per l’autista.
I principali comandi sono riportati anche sul pannello di controllo in modo funzionale e pratico
Monitor 9’ (opzionale) touch screen facilmente raggiungibile, per tutte le attività di infotaiment
Questa videata è per l’autista che vuole avere solo le informazioni principali in evidenza.
In questa modalità sono riportate tutte le informazioni relative al viaggio.
La nuova postazione di guida è il posto più bello per lavorare. Il concetto di cruscotto è stato completamente riprogettato nell’ottica del maggiore comfort e sicurezza.
Direttamente tramite il volante si può accedere alle informazioni relative al carico.
VOLVO TRUCKS STEP BY STEP
RUOTE INDUSTRIALI
Per FM e FMX un nuovo sistema di accesso in cabina a due gradini.
a otto) che danno una visuale pressoché globale del veicolo, anche con la simulazione della vista dall’alto. Una scelta legata, secondo gli ingegneri di Göteborg, alla ancora non perfetta e affidabile tecnologia dei mirror cam.
IN CAMION COME A CASA
Come abbiamo detto tutto è partito da qui, ovvero dal far sentire a casa coloro che per ore, giorni o settimane si trovano a bordo di un veicolo. In particolar modo su Volvo FH e FH16, particolarmente rivolti a chi fa lungo raggio e viaggi internazionali. Abbiamo visto come la postazione di guida sia stata riprogettata in funzione del lavoro e del viaggio dell’autista ma, non meno importante è la zona notte dove sono stati introdotti dei nuovi materassi che, oltre ad essere ergonomici hanno la possibilità di estendersi in larghezza di ulteriori 40 cm durante l’uso della cabina a veicolo fermo. Il lay-out complessivo della cabina è stato comunque modificato, in modo da rendere estremamente confortevole ogni momento di vita a bordo. Tutta nuova, come anticipato, la cabina del nuovo FM e FMX che introduce anche un sistema di accesso a due scalini unico per la categoria. La nuova cabina lunga è stata rinnovata con un letto rialzato e offre più spazio per gli effetti personali, ad esempio con l’ampio scompartimento sotto il letto rialzato e un vano portaoggetti posteriore in alto con pannelli a LED nei divisori del vano. Il passaggio dal sedile al letto è più facile che mai, grazie al nuovo selettore di marcia I-Shift dal design più sottile ed ergonomico. In cabina, il livello di comfort è ancora più elevato grazie
OCCHIO DI LED
Il disegno del gruppo fari è stato ulteriormente accentuato per un impatto ancora più accativante.
a un migliore isolamento che aiuta a proteggere dal freddo, dal calore e dal rumore. Per il settore della cantieristica anche il nuovo Volvo FMX offre più spazio, anche nella cabina corta, e vani portaoggetti che possono contenere fino a 800 litri. Grazie alla linea della portiera ribassata e ai nuovi specchietti retrovisori, i conducenti godono inoltre di una migliore visuale, ulteriormente migliorabile con l’aggiunta di una telecamera sul lato passeggero che consente di vedere anche cosa succede di fianco al veicolo.
IL LOOK CHE INVOGLIA
Il nuovo, grintoso aspetto degli esterni è caratterizzato dagli inconfondibili fari a forma di V, ora spostati verso l’esterno per armonizzarsi con la caratteristica linea delle portiere della cabina. Anche gli indicatori di direzione sono stati spostati sulla portiera: tutto questo conferisce al veicolo una migliore aerodinamica e un aspetto più determinato. Il pannello del tergicristallo è più pulito e sottile, mentre l’Iron Mark più grande rende i nuovi veicoli facilmente riconoscibili anche a distanza. Anche in questo caso, se per FH e FH16 si tratta di interventi che vanno a valorizzare e a rafforzare il lavoro fatto recentemente, per FM e FMX si tratta di innovazioni radicali che avvicinano maggiormente questa gamma ai fratelli maggiori. Molti degli interventi fatti sugli esterni, inoltre, hanno ulteriormente migliorato l’aerodinamica del veicolo, a partire dai montanti fino ai nuovi specchietti retrovisori. A tal proposito va sottolineato il fatto che Volvo Trucks al momento ha deciso di non introdurre i cosiddetti mirror cam sostituendo gli specchi tradizionali ma ha voluto integrare questi ultimi con alcune videocamere (fino
CATENA CINEMATICA E SICUREZZA
“Safety first” è legge in Volvo. Tutto, quindi, sul veicolo è pensato e studiato per una sicurezza attiva e passiva di livello superiore, per tutti gli utenti della strada, a partire dagli abbaglianti adattivi che disattivano automaticamente sezioni specifiche dell’abbagliante a LED quando il veicolo incontra traffico proveniente in senso opposto o un altro veicolo da dietro. La guida è agevolata anche dal Cruise Control Adattivo (ACC), migliorato per velocità fino a 0 km/h, e dal cruise control in discesa, che attiva automaticamente i freni delle ruote quando serve forza frenante aggiuntiva per mantenere costante la velocità in discesa. L’impianto freni a controllo elettronico (EBS), necessario per dotazioni di sicurezza quali l’Avviso di collisione con frenata di emergenza e l’ESP (Controllo elettronico della stabilità), è ora disponibile di serie su tutte le versioni. Come optional è disponibile anche Volvo Dynamic Steering con i sistemi di sicurezza Controllo attivo della corsia e Controllo del sovrasterzo. Il sistema di riconoscimento dei segnali stradali mostra nel quadro strumenti i segnali rilevati, ad esempio divieti di sorpasso, tipo di strada e limiti di velocità. Per quanto riguarda le motorizzazioni non ci sono novità di rilievo in quanto la nuova gamma sfrutta tutte le tecnologie e anche le propulsioni alternative fino ad ora disponibili, compreso il motore LNG da 13 litri, in grado di funzionare anche a biogas con un abbattimento di CO2 del 100%. Il nuovo Volvo FH può anche essere personalizzato con un nuovo ed efficiente motore diesel Euro 6 che è incluso nel pacchetto I-Save e che consente di ridurre in modo significativo i consumi, fino al 7%, come abbiamo evidenziato sul numero di Trasportare Oggi dello scorso agosto/settembre.
SCANIA | DN LOGISTICA
in codice: di
Valeria Di Rosa
I
l gas naturale è stato, sino a pochi anni fa, un combustibile essenzialmente regionale: il suo commercio era per lo più limitato alle principali reti di gasdotti nordamericani, europei e russi. Basti pensare che nel 2003 solo il 21% della produzione mondiale di gas attraversava un confine internazionale. Oggi, invece, le aziende sono sempre più sensibili all’utilizzo di questa nuova forma di carburante. Complici la diminuzione dei giacimenti di petrolio e la crescente attenzione al problema ambientale, il gas naturale sta diventando una delle risorse ecosostenibili più interessanti sulle quali investire.
UNA SFIDA PER IL FUTURO
Ne sono ben consapevoli Scania, leader nel trasporto sostenibile, DN Logistica, operatore logistico siciliano, e Snam, la celebre società di infrastrutture energetiche con sede a San Giuliano Milanese, che proprio su queste premesse fondano la loro nuova partnership.
IL GAS NATURALE LIQUEFATTO Il Gas Naturale Liquefatto è un gas naturale che, attraverso una serie di processi di raffreddamento e condensazione, viene liquefatto. In condizioni di temperatura adeguate, circa -160°C, può essere stoccato allo stato liquido in appositi contenitori e trasportato ovunque. L’LNG è un prodotto a basso impatto ambientale: azzera le emissioni di particolato e abbassa notevolmente le emissioni di CO2. Basti pensare che un veicolo LNG inquina molto meno rispetto a un veicolo a gasolio Euro 6 permettendo di ridurre le emissioni di CO2 del 15% e fino al 90% con l’utilizzo di biogas.
DN Logistica ha deciso di affidarsi a SCANIA per convertire parte della propria flotta in veicoli ecologici. L’annuncio è avvenuto presso la Snam, cliente storico dell’azienda di trasporto siciliana fino a 1.100 Km e prestazioni elevate. Una sfida per il futuro, in un Paese, quello italiano, nel quale se da un lato il consumo di LNG è passato in 5 anni da 0 a 100.000 tonnellate, dall’altro soffre di una grande difficoltà di approvvigionamento e ha bisogno di investire su una piattaforma di fornitura diretta che permetta di implementare l’attuale rete di punti vendita (63 già attivi e 42 in progetto) e di rendere ancora più competitivo il consumo di LNG.
RUOTE INDUSTRIALI
Nome
“La partnership con Scania e DN Logistica – ha dichiarato Federico Ermoli, Chief Energy Transition Officer di Snam – rientra tra le numerose iniziative intraprese da Snam per dare ulteriore impulso alla mobilità sostenibile a gas naturale e biometano, che garantisce rispetto dell’ambiente, risparmio e prestazioni e nella quale l’Italia ha un ruolo leader in Europa”. In Italia sono attivi 63 punti vendita Una scelta che mira a un futuro più sostenibile attraverso inve(1/4 della rete UE), che riforniscono stimenti finalizzati a fare cultucirca 2.250 veicoli industriali, di cui ra verso i carburanti alternativi e a svecchiare la logistica e i 1.041 immatricolati nel 2019 (+50% parchi veicolari, molti dei quali rispetto al 2018). Il primo distributore addirittura antecedenti all’Euro 6. “Nei prossimi cinque anni LNG è stato aperto nel 2014 e altri DN Logistica investirà 100 mi42 sono al momento in progetto. lioni di euro per la produzione di 100 veicoli a LNG” ha anticipato Luigi Nicosia, Amministratore Scegliere l’LNG come carburante, inUnico di DN Logistica. somma, significa scegliere la soluzioUn progetto di mobilità sostenibile ne migliore per garantire un trasporto che è stato inaugurato dalla consegna sostenibile e un futuro a impatto zero. della prima flotta di veicoli a LNG di È ciò che sostiene Franco Fenoglio, DN Logistica a Snam e che sarà utiPresidente e AD di ItalScania che aglizzata dall’azienda per il trasporto giunge: “Le aziende che non investodei tubi in acciaio in tutta Italia: veino in sostenibilità in futuro non esicoli Scania dotati di motori a gas nasteranno più”. turale da 13 litri, con una coppia di www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI 2.000 Nm e 410 cavalli, un’autonomia
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RUOTE COMMERCIALI
VOLKSWAGEN
La quinta vita del
Caddy Presentata, a 42 anni dalla nascita e dopo 3 milioni di esemplari venduti, la nuova e rivoluzionaria edizione della furgonetta multiuso di Volkswagen di
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TRASPORTARE OGGI  aprile 2020
Ferruccio Venturoli
I designer di Volkswagen si sono sbizzarriti anche nel frontale, ora decisamente più aggressivo e sportiveggiante.
del Caddy 5 un riferimento non solo nel mercato dei commerciali, ma anche, a tutto tondo, nel mercato automobilistico”.
DETTAGLI RIVOLUZIONATI
L
a prima novità del 2020, per quanto riguarda i van, è il nuovo Volkswagen Caddy che arriva alla sua quinta generazione. Una piccola rivoluzione per lo small van tedesco che ora può beneficiare della nuova piattaforma MQB, di una connettività assolutamente inedita e di un livello di sicurezza da record, con sei dei diciannove sistemi di assistenza alla guida che sono novità assoluta.
I VANTAGGI DELLA PIATTAFORMA MQB
Fabio Di Giuseppe, brand manager di Volkswagen Italia Veicoli Commerciali, appare entusiasta del nuovo veicolo e sintetizza cosi i suoi pregi: “quarantadue anni fa – dice – Caddy è partito con il pianale della Golf e oggi ritorna alle sue origini. Il grosso vantaggio della quinta generazione è quello di aver acquisito interamente la piattaforma MQB, quella della Golf 8, che porta con sé una serie di plus molto importanti, proprio derivati dalla piattaforma. Per esempio – continua Di Giuseppe – è più largo e ha vantaggi in termini di guidabilità, perché si sono abbandonate le balestre posteriori, in favore di una sospensione di tipo automobilistica a ruote indipendenti e, in termini di features tecnologiche, dall’infotainment, ai sistemi di assistenza alla guida, che fanno
Comunque, in effetti, rispetto alla precedente serie, quasi ogni dettaglio è stato rivoluzionato, a partire, appunto, dal pianale modulare trasversale su cui nasce, per finire al design sportiveggiante. Il DNA originale del Caddy, tuttavia, resta al 100%: versatilità, funzionalità e praticità, insieme con la sua spiccata flessibilità, ne fanno un vero veicolo multiuso per consegne urbane, senza dimenticare le diverse versioni passeggeri. “Esteticamente – ci dice ancora Di Giuseppe – il passaggio al pianale modulare trasversale MQB si nota subito per il passo corto allungato e dalle conseguenti proporzioni dal carattere più dinamico del nuovo Caddy. I designer hanno sfruttato l’opportunità tecnica per realizzare su questa base una carrozzeria completamente nuova. Per esempio, guardando la nuova versione rispetto a quella precedente, si vede subito che sono diminuiti gli sbalzi anteriori e posteriori con lo spostamento delle ruote molto più vicino all’inizio e alla fine del veicolo, lasciando molto più spazio al passo, all’abitabilità, alle dimensioni interne e a quelle dell’abitacolo”.
SPAZIO E SOLUZIONI HIGH-TECH
Gli esterni del nuovo Caddy si distinguono anche per le molte dotazioni, come i dispositivi elettrici per le porte scorrevoli e il portellone o il sistema di chiusura e avviamento automatici Keyless Access. All’interno il veicolo si presenta con soluzioni high-tech e uno spazio notevolmente maggiore. Nella versione a passo lungo, Caddy Maxi offre lo spazio per trasportare fino a due euro-pallet caricabili entrambi in posizione trasversale, oppure uno in posizione trasversale e l’altro dietro, longitudinalmente. Le porte posteriori a battente sono in lamiera; la larghezza della porta scorrevole è di 840 mm. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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RUOTE COMMERCIALI
VOLKSWAGEN
Nel Caddy 5 è stata aumentata anche la larghezza della porta scorrevole laterale, ora arrivata a 840mm.
Con passo standard, il nuovo Caddy ha una lunghezza di 4.501 mm, mentre l’altezza del vano di carico è di 1.273 mm; è anche più largo (1.855 mm) e ne beneficia anche il vano di carico che arriva a 1.606 mm di larghezza. Il volume massimo di carico del Caddy a passo corto è di 3,3 metri cubi che arrivano a 4 nel Caddy Maxi. In questo caso la lunghezza del vano arriva a 2.150 mm per una lunghezza esterna di 4.853 mm. Il passaggio al pianale modulare trasversale MQB, si denota anche dalla notevole diminuzione degli sbalzi, anteriore e posteriore. Ora le ruote sono più vicine alle estremità del veicolo, con benefici per le dimensioni del passo ma anche dell’abitacolo e del vano di carico.
MOTORI INNOVATIVI
Il design degli elementi di visualizzazione e di comando è stato completamente rinnovato, con le interfacce interattive che danno vita al nuovo “Digital Cockpit”, e ai sistemi radio e di infotainment. Dalla fusione di “Digital Cockpit” e sistema di navigazione, nasce un vero panorama digitale: l’“Innovision Cockpit”. Innovative anche le nuove motorizzazioni 4 cilindri del Caddy, conformi agli standard sui gas di scarico Euro 6 del 2021. Per la prima volta, per i motori TDI tra 75 e 122 CV, viene utilizzato il nuovo Twindosing; tramite due catalizzatori SCR e una conseguente doppia
Completamente nuovi anche gli interni, con una grande attenzione all’economicità e al comfort di guida.
iniezione di AdBlue le emissioni di ossido di azoto (NOx) vengono ridotte in modo significativo. Altrettanto efficienti ed ecocompatibili sono il motore turbo benzina (TSI) 116 CV e un motore sovralimentato a gas metano (TGI). A seconda della variante di motorizzazione, i consumi previsti del Caddy rispetto alla generazione precedente sono inferiori del 12% a cui contribuisce anche la nuova aerodinamicità, con un CX a 0,30.
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Una nuova
di Valeria Di Rosa
“e”
RUOTE COMMERCIALI
sul mercato
MERCEDES-BENZ
Sin dalla sua introduzione sul mercato, Mercedes-Benz Vito, il cui nome è legato alla città spagnola di Vitoria dove venne prodotto il primo modello, rappresenta la quintessenza di un funzionale van di medie dimensioni. Oggi arriva sul mercato l’eVito Tourer, dopo il lancio del furgone elettrico nel 2018
L’
attuale terza generazione di Vito ha venduto, da quando è stata lanciata sul mercato nell’autunno 2014, circa 530.000 esemplari in tutto il mondo. Grazie alla sua funzionalità, Vito è un partner affidabile per i piccoli e medi imprenditori, in particolare per aziende mediopiccole che utilizzano fino a cinque veicoli. Più del 70% di tutti i MercedesBenz Vito è impiegato in questo settore.
IL NUOVO EVITO TOURER: SPECIALISTA NEL TRASPORTO PASSEGGERI A ZERO EMISSIONI LOCALI
Già oggi la trasformazione della mobilità influisce in misura sempre maggiore sul traffico urbano. Per garantire anche in futuro il traffico nell’ultimo miglio, la trazione esclusivamente elettrica nel segmento dei trasporti è la logica conseguenza: con eVito nel 2018 ed eSprinter nel 2019, Mercedes-Benz Vans ha precorso i tempi nel segmento premium per un trasporto merci commerciale a zero emissioni locali in aree urbane. Il nuovo eVito Tourer, che viene ora presentato, apre una nuova dimensione grazie a un’autonomia e a prestazioni di marcia all’altezza di qualsiasi compito: che si tratti di navetta
alberghiera, taxi di grandi dimensioni o veicolo per servizi di ride sharing. Il nuovo Mercedes-Benz eVito Tourer riprende l’estetica caratteristica della variante Vito con motore a combustione. Il dinamico frontale nasconde però la catena cinematica elettrica (eATS), che aziona le ruote anteriori con una potenza di picco massima di 150 kW. Il motore elettrico, il cambio con rapporto di trasmissione fisso, l’impianto di raffreddamento e l’elettronica di potenza formano un’unità compatta. L’energia viene accumulata in una batteria agli ioni di litio montata nel sottoscocca del veicolo, in una posizione bassa e centrale che influisce positivamente sul comportamento di marcia di eVito Tourer. Le velocità massime di 140 km/h e 160 km/h rispettivamente della versione di serie e della versione disponibile a richiesta assicurano la rapidità anche al di fuori del traffico urbano.
RICARICA RAPIDA AMPIA AUTONOMIA
Mercedes-Benz eVito Tourer è equipaggiato con un caricabatteria di bordo (OBL) a corrente alternata da 11 kW raffreddato ad acqua, quindi è predisposto per la ricarica in corrente alternata (CA) a casa o presso stazioni di ricarica pubbliche. La presa di carica
CCS, situata sul lato sinistro del paraurti anteriore, permette anche la ricarica in corrente continua (CC). In questo modo, grazie alla potenza di carica massima di 110 kW, la batteria di eVito Tourer può essere ricaricata dal 10 all’80% presso una stazione di ricarica rapida in meno di 45 minuti. La batteria, con una capacità utilizzabile di 90 kWh, permette un’autonomia di 421 chilometri. Grazie alla strategia di funzionamento intelligente, la batteria di MercedesBenz eVito Tourer si ricarica anche durante la marcia. In fase di rilascio o di frenata, il movimento rotatorio meccanico viene trasformato in energia elettrica utilizzata per ricaricare la batteria ad alto voltaggio (recupero di energia). In questo processo svolge un ruolo fondamentale il conducente, che all’occorrenza può variare l’intensità del recupero di energia utilizzando gli interruttori basculanti dietro il volante.
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speciale
NOLEGGIO VEICOLI COMMERCIALI
Una formula
Negli ultimi anni sta prepotentemente prendendo piede, nel mercato dei veicoli commerciali, il noleggio a lungo termine. Una formula, ormai adottata anche da tutti i costruttori, che è in grado di assicurare una discreta serie di vantaggi di
Ferruccio Venturoli
A
breve o a lungo termine, il noleggio offre una serie di benefici non solo economici. Se nelle auto si sta affermando gradualmente, nei veicoli commerciali l’alternativa all’acquisto o al leasing è ben nota e utilizzata da tempo. Come confermano gli ultimi dati forniti da ANIASA (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi
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Alcuni costruttori, nei contratti di noleggio a lungo termine, prevedono anche dei supporti telematici per la gestione delle flotte, in grado di fornire, in tempo reale, tutti i dati relativi a ogni singolo veicolo.
Automobilistici) nel noleggio, il settore dei commerciali leggeri, è quello più in forma e, tra breve e lungo temine, vale poco meno del 30% del mercato totale. Negli ultimi tre anni il noleggio a lungo termine dei LCV è stato in continua crescita, con una media del 15% annuo. Nell’ultimo anno l’aumento dei contratti di noleggio a lungo termine dei van è stato maggiore di quello delle vetture: 15% contro meno del 14; si tratta di 25.400 contratti in più rispetto all’anno scorso,
che hanno portato la flotta dei furgoni a noleggio a poco meno di 196.500 unità. VANTAGGI ECONOMICI E GESTIONALI In generale, il noleggio offre una serie di vantaggi soprattutto economici: mette al riparo dalla svalutazione, non richiede immobilizzo di denaro, anche se qualcuno chiede un anticipo o un deposito. Inoltre, cosa importantissima, consente di avere la massima
La maggior parte dei noleggiatori è in grado di offrire per il noleggio a lungo termine anche veicoli allestiti; nella foto un furgone isotermico.
regolarità nella gestione dei costi e delle spese grazie ai canoni, comprensivi di bollo, assicurazione con soccorso stradale, manutenzione, cambio gomme e altri servizi spesso personalizzabili, oltre alla detraibilità dell’Iva e delle spese. Non si deve dimenticare il fatto che alcuni contratti prevedono anche dei supporti telematici per la gestione delle flotte, in grado di fornire, in tempo reale, tutti i dati relativi a ogni singolo veicolo, e neppure che molti noleggiatori o le Case stesse, forniscano per il noleggio veicoli con allestimenti particolari a richiesta del cliente.
inquinamento in continua evoluzione fanno invecchiare rapidamente i veicoli penalizzandone l’uso. Stipulare un nuovo contratto alla fine del precedente permette invece di avere più facilmente a disposizione mezzi recenti e aggiornati sia sul fronte tecnologico sia su quello ambientale, facendo fronte al rischio sempre più concreto di problemi e limitazioni alla circolazione che non sempre contemplano adeguate deroghe anche a chi lavora. Concentriamoci quindi sul lungo termine.
Mercedes-Benz, nel suo programma MyMobility Pass offre, senza alcun anticipo, la gamma completa dei suoi veicoli commerciali, compreso il nuovissimo eVito.
QUANDO CONVIENE IL LUNGO TERMINE La formula del lungo termine, ossia fino a 4 anni, è la vera alternativa all’acquisto ma anche al classico leasing e amplifica molti dei vantaggi già citati, iniziando dalla perdita di valore del mezzo che, soprattutto per i veicoli professionali, arriva a ridursi anche di tre quarti nel giro di un quinquennio o anche meno, e da costi e tempi della burocrazia. Superati i quattro anni, in teoria, il vantaggio economico diminuisce perché il costo totale del noleggio torna ad avvicinarsi a quello complessivo che si sarebbe sostenuto per l’acquisto, fino ad annullarne la convenienza. In ogni caso, in questo particolare momento, che vede grandi cambiamenti nel mondo del trasporto su ruota, è comunque potenzialmente svantaggioso tenere lo stesso veicolo per un periodo superiore a quattro anni perché le normative su sicurezza e Fiat Professional, per il noleggio a lungo termine si affida a Lysis, società di noleggio controllata da FCA Bank, che propone il programma Be Free Pro.
LEASING O NOLEGGIO? Il primo è più simile a un acquisto rateizzato, con vari benefici fiscali, il secondo è un affitto senza obblighi a fine contratto. Il primo esiste da decenni, il secondo è una novità relativamente recente, eppure non è insolito che si faccia confusione chiamando uno per l’altro: leasing e noleggio (a lungo o breve termine) sono le due principali alternative all’acquisto di un bene strumentale, incluso un veicolo da lavoro, ma tra i due corrono moltissime differenze. Vediamo quali sono.
10 VANTAGGI Riassumendo, con il noleggio a lungo termine si ha una serie di vantaggi, alcuni dei quali rientrano nei contratti standard, altri per i quali occorrono delle “personalizzazioni”. Va ricordato che alcuni contratti prevedono anche soluzioni telematiche di supporto ai fleet manager nell’ottimizzazione e nella gestione della flotta fornendo dati sull’utilizzo del parco veicoli auto. ❱◗ Minore o nessuna esposizione del capitale ❱◗ Regolarità nella gestione dei costi ❱◗ Assicurazione RCA compresa ❱◗ Assicurazione incendio e furto comprese ❱◗ Assicurazione Kasko compresa ❱◗ Vettura sostitutiva ❱◗ Assistenza stradale ❱◗ Manutenzione ordinaria e straordinaria ❱◗ Gestione sinistri semplificata ❱◗ Sostituzione e stoccaggio degli pneumatici
LEASING
Un acquisto a rate per partite IVA Fondamentalmente, il leasing è una formula di pagamento rateale per aziende o professionisti in possesso di Partita IVA. Simile al finanziamento, prevede un piano di pagamento solitamente triennale, con rate mensili, che copre una parte del prezzo del veicolo, interessi e spese accessorie.
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VEICOLI COMMERCIALI
NOLEGGIO Iveco, con il Real Road Rent lancia sul mercato un pacchetto rivolto a padroncini e proprietari di piccole flotte: una soluzione di trasporto integrata con pagamenti mensili fissi e la possibilità di rimborsi annuali sulla base del reale utilizzo del veicolo.
LE PROPOSTE DELLE CASE A puro titolo di esempio, essendo i contratti, come abbiamo detto, sempre molto “personalizzabili”, abbiamo riportato le offerte, per il noleggio a lungo termine, dei maggiori brand nel mondo dei veicoli commerciali. Ricordiamo che sul mercato sono presenti numerosissimi noleggiatori (alcuni in partnership con le stesse Case costruttrici, n.d.r.), anche con offerte economicamente diverse tra loro; un consiglio è quello di studiare con attenzione quelle troppo allettanti. 46
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Durante questo periodo, il mezzo è a tutti gli effetti di proprietà della società di leasing che ne concede l’utilizzo in locazione. Dunque, il cliente ne usufruisce come se fosse effettivamente suo. Al termine del contratto, è possibile riscattare il valore residuo del mezzo ed entrarne definitivamente in possesso oppure sostituirlo con uno nuovo stipulando un altro contratto. L’accordo include un vincolo di chilometraggio: se lo si supera, in caso si decidesse di non acquistare il veicolo ma di cambiarlo, si dovrà pagare una penale. Le spese complementari come bollo, assicurazione, manutenzione sono a carico del cliente e possono essere comprese nel canone mensile oppure gestite a parte. Il beneficio maggiore per i possessori di Partita Iva è la possibilità di scaricare una parte dei costi (nel caso di veicolo immatricolato a uso promiscuo) pari al 20% del costo del leasing e al 20% dell’Iva. Nel caso che un veicolo sia solo adibito al lavoro, sarà detraibile al 100%.
FIAT PROFESSIONAL BE FREE PRO Fiat Professional, per il noleggio a lungo termine si affida a Leasys, azienda controllata da FCA Bank e propone il programma Be Free Pro. L’offerta Fiat Professional-Leays è di un contratto, senza anticipo, a canone fisso per 60 mesi, con i principali servizi assicurativi, di assistenza e di infomobilità inclusi; se Be Free Pro diventa Plus, salgono (oltre al canone) anche i servizi inclusi. Particolarità della proposta Fiat Professional è la possibilità offerta al cliente, superata la metà contratto, di restituire il veicolo senza nessuna penale. Con Fiat Professional-Leasys c’è anche il programma Come Nuovo, stesse peculiarità ma il tutto con un veicolo di recente immatricolazione e con il programma di assistenza in regola: si risparmia, in media, il 20%.
NOLEGGIO
Libertà di utilizzo senza pensieri A differenza del leasing, il noleggio non è un acquisto parziale, ma un affitto del veicolo a tempo determinato ed è disponibile anche senza partita IVA. Di qui la definizione di “leasing per privati” che crea un po’ di confusione. Anche in questo caso la proprietà effettiva è della società locatrice e anche qui è possibile, per chi lo desidera, riscattare il veicolo alla fine del periodo stabilito, pagando la rimanenza del valore, ma se non succede questo (di solito non conviene) viene semplicemente restituito. Il vantaggio principale è che non comporta alcun impegno all’acquisto e dunque, non pone il cliente di fronte al problema di doversi prima o poi far carico di un bene che nel frattempo è “invecchiato”, perdendo valore e magari risultando poco aggiornato tecnicamente, cosa molto frequente oggi con la rapida evoluzione degli standard di sicurezza e delle normative ambientali. Il noleggio a lungo termine prevede quasi sempre formula “all inclusive”, che include, nelle rate, i costi di bollo, assicurazione e manutenzione programmata, cambio gomme e altri servizi, in modo da sgravarlo di ogni pensiero.
FORD BUSINESS PARTNER Ford Business Partner è il noleggio a lungo termine studiato per chi desidera un pacchetto di servizi modulabile e una gestione del veicolo a 360°. La durata dei contratti è compresa tra 12 e 72 mesi, il canone mensile è fisso, mentre c’è la gestione opzionale della quota contanti (anticipo o deposito). Tra i servizi offerti l’assistenza e il soccorso stradale, la gestione sinistri, l’assicurazione RCA, l’incendio e furto e per i danni al veicolo, infortuni e spese mediche del conducente a seguito d’incidente. Prevista naturalmente nel contratto la manutenzione ordinaria e straordinaria. www.ford.it
IVECO REAL ROAD RENT Iveco lancia sul mercato il pacchetto Iveco 3R - Real Road Rent rivolto a padroncini e proprietari di piccole flotte. Si tratta di una soluzione di trasporto integrata con pagamenti mensili fissi, servizi inclusi e la possibilità di rimborsi annuali sulla base del reale utilizzo del veicolo. È la connettività all’avanguardia del Nuovo Daily che fornisce dati in tempo reale consentendo alla Casa di personalizzare Iveco 3R in funzione dell’uso effettivo del veicolo da parte del cliente. Alla fine di ogni anno, vengono analizzati i dati sull’uso del veicolo e verrà effettuato un rimborso fino a 600 euro se il chilometraggio annuale è inferiore ai 30mila chilometri previsti dal contratto, con la possibilità di un ulteriore rimborso di 100 euro se il Daily è stato utilizzato per missioni poco usuranti. Alla possibilità di cashback si aggiungono i vantaggi della soluzione finanziaria della locazione operativa che prevede rate fisse e a piano lineare che semplifica al cliente la pianificazione del budget. Al termine del contratto, infine, il cliente dovrà solo restituire il veicolo al concessionario. www.iveco.com
CONTRATTI STANDARD E PERSONALIZZABILI Anche nel noleggio ovviamente esiste un limite di chilometraggio che può essere modificato in corso d’opera adeguando il canone. Inoltre il noleggio, in quanto prestazione di servizi, prevede benefici fiscali per chi ne ha diritto. Quando si parla di contratti, comunque, anche se esistono quelli standard, la maggior parte delle volte sono assolutamente personalizzabili sia come tempi, sia come prestazioni e servizi. Un’ultima considerazione va fatta per i veicoli elettrici il cui noleggio a lungo termine, in questo momento, appare una soluzione intelligente. Un furgone elettrico, infatti, ha due ordini di
Nei contratti di noleggio a lungo termine è prevista la sostituzione degli pneumatici usurati, spesso anche il cambio estate/inverno.
problemi: il primo è il costo, ancora decisamente più elevato del “fratello” endotermico, mentre il secondo è quello delle batterie. Malgrado le garanzie sulle batterie ormai coprano, in media, 8 anni, un furgone elettrico, a fine carriera rischia davvero di avere una gestione dai costi altissimi, se non altro proprio le batterie da sostituire. Senza contare che, essendo l’elettrico l’ultima frontiera della mobilità commerciale, è soggetto a repentini aggiornamenti, tali da far apparire obsoleto un veicolo di soli due anni. Meglio dunque noleggiarlo e poi restituirlo. #
Tutti i contratti prevedono la manutenzione ordinaria dei veicoli, qualcuno anche quella straordinaria.
MERCEDES MYMOBILITY PASS Senza anticipo la Casa della Stella propone per i suoi commerciali la formula myMobilityPass, che offre formule da 48 mesi senza anticipo con canoni mensili a partire da 390 euro per Vito, 475 per Sprinter, 495 per il mini van Marco Polo e 655 per eVito. Le percorrenze incluse vanno da 80mila a 120mila chilometri; il pacchetto include bollo, RCA + incendio/furto, manutenzione ordinaria/straordinaria, assistenza stradale Mobilo e gestione amministrativa. Ma la formula del noleggio a lungo termine myMobilityPass, fino a ieri riservata solo ai veicoli nuovi, oggi è aperta anche a quelli usati del programma Certified: versando un canone mensile, il cliente potrà guidare un usato certificato, appunto, della Casa della Stella. Alla fine del noleggio (massimo quattro anni), potrà anche comprare il veicolo, con un prezzo fissato dalla concessionaria. www.mymobilitypass.mercedes-benz.it PSA CITROEN, PEUGEOT E OPEL Del programma Free2Move Lease, studiato per il noleggio a lungo termine del Gruppo, e dedicato alle Aziende e ai professionisti, parliamo approfonditamente a pag 48.
RENAULT SERVIZI LEASE L’offerta della Casa francese rientra nell’articolato piano dei servizi Renault Lease per clienti professionali e abbraccia tutti i modelli, da Kangoo a Master, inclusi i modelli elettrici. Renault punta a soluzioni totalmente “all inclusive”. Queste comprendono manutenzione e riparazione ordinaria e straordinaria presso le officine della rete, assicurazione RCA con incendio e furto, Kasko, soccorso stradale in caso di veicolo non marciante 24 ore su 24 e gestione delle pratiche auto (multe, sinistri, revisioni, collaudi, certificati, Bollino blu ecc.). Durate e canoni variano anche qui a seconda del periodo e del veicolo. www.renaultlease.it VOLKSWAGEN 48 MESI PER TUTTI Per i clienti Business la casa tedesca ha un ampio piano di noleggi per Caddy vetrato o furgone e varie versioni di Multivan e Crafter furgone. Per tutti la formula è 48 mesi e da 80 a 120mila chilometri. Include RCA, tutela conducente, limitazione di responsabilità per incendio/furto, atti vandalici ed eventi naturali, questi ultimi due con una penale. Comprende inoltre manutenzione ordinaria e straordinaria presso la rete ufficiale, due treni di gomme oltre l’originale, soccorso stradale e traino 24/24 in Italia ed Europa. La stessa formula, supportata da Volkswagen Financial, vale anche per MAN TGE, gemello di Crafter, presso la rete MAN. www.volkswagen.it www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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speciale
VEICOLI COMMERCIALI
NOLEGGIO
GROUPE PSA,
un servizio al passo con i tempi Il gruppo francese ha lanciato nel 2016 Free2Move, un brand per offrire servizi studiati sulle nuove esigenze di mobilità. di
Marco Perri
Andrea Valente, Direttore di Free2Move in Italia.
F
ree2Move è il nuovo brand di Groupe PSA che offre servizi di mobilità universali e accessibili a tutti. È stato concepito per rispondere al meglio alle esigenze e ai comportamenti legati agli spostamenti di oggi e di domani per tutti i tipi di Clienti. In Italia ha lanciato la sua prima soluzione di mobilità con il noleggio a lungo termine Free2Move Lease nel 2017. In seguito l’offerta si è arricchita con le piattaforme telematiche di gestione flotte aziendali Free2Move Connect Fleet e Fleet Sharing. Nel 2019 si è aggiunta l’offerta sul noleggio a breve e medio termine
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Free2Move Rent e, proprio in questi giorni, l’offerta Free2Move Services, l’applicazione accessibile via Smartphone per la mobilità elettrica.
L’obiettivo di Free2Move è di fornire, nel tempo, servizi di mobilità sempre nuovi e aggiornati che seguano la tendenza e le esigenze di un mercato in continua evoluzione e siano accessibili in modo facile e smart.
L’INTERVISTA Per capire bene quali siano le peculiarità di Free2Move, abbiamo rivolto alcune domande ad Andrea Valente, Direttore di Free2Move in Italia. Chi è il cliente tipo di Free2move Lease? Free2Move Lease è in grado di rivolgersi ai privati, ai professionisti o alle grandi flotte aziendali in maniera diretta e tramite la capillarità dei concessionari del Gruppo. Il Cliente tipo del noleggio a lungo termine desidera una soluzione chiavi in mano che lo liberi da ogni incombenza amministrativa e assicuri un budget mensile certo e tutto incluso: utilizzo del veicolo, bollo, manutenzione ordinaria e straordinaria, copertura assicurativa completa, cambio pneumatici e così via. L’offerta di Free2Move Lease comprende anche veicoli commerciali? Certamente, l’offerta di noleggio a lungo termine è disponibile su tutti i veicoli commerciali del Gruppo, Peugeot, Citroën e Opel, garantendo una proposta che si adegua a ogni esigenza di trasporto. Nell’offerta di veicoli elettrici, in questo momento mancano completamente i veicoli commerciali. È una scelta o è una questione di tempo? Ci sarà un’offerta completa di veicoli commerciali elettrici di nuova generazione, in coerenza con il nostro piano strategico Push to Pass. Questa nuova offerta è un elemento competitivo maggiore per i nostri Brand in un segmento molto concorrenziale come quello dei veicoli commerciali leggeri. Si tratta di un’opportunità per rinforzare la nostra leadership in Europa rispondendo alla necessità Zero Emissioni senza rinunciare alle prestazioni e alle tipologie di utilizzo dei nostri clienti professionali. Ad esempio, i furgoni elettrici Peugeot Boxer e Citroën Jumper saranno offerti con due livelli di autonomia a seconda della versione: 225 km sul ciclo NEDC per lunghezze L1 e L2, e 270 km sul NEDC per le lunghezze L3 e L4. Dopo la loro produzione nel sito di Sevel, i veicoli saranno elettrificati e omologati dal partner BD AUTO. Sul segmento dei furgoni compatti, Peugeot Expert e Traveller, Citroën Jumpy e SpaceTourer, Opel Vivaro Cargo e Vivaro Life
offriranno una versione elettrificata nella seconda parte dell’anno. Nel segmento dei van compatti, Peugeot Partner Tepee elettrico (vettura), Partner Elettrico (van) e Citroën Berlingo Multispace-E (vettura) e Berlingo elettrico (van), sono disponibili dal 1998. La nuova generazione di questi veicoli Peugeot, Citroën e Opel saranno offerti nella versione elettrica entro il 2021. Abbiamo detto prima di Free2move Connect Fleet? Che cos’è? Il servizio Free2move Connect Fleet è una soluzione telematica che supporta il fleet manager nell’ottimizzazione e gestione della flotta fornendo dati in tempo reale sull’utilizzo del parco auto. Consente la riduzione del TCO attraverso il monitoraggio del consumo di carburante, del chilometraggio percorso e del comportamento di guida tramite dati accurati provenienti dalla centralina installata a bordo della vettura. E Free2move fleet sharing? È il servizio di car-sharing per i professionisti che semplifica la condivisione dei veicoli e riduce le spese di viaggio (spese chilometriche, taxi, noleggio a breve ecc.). Con questo servizio si massimizzano i rendimenti della flotta e si permette ai driver di usare il veicolo in modo flessibile. Che tipo di assistenza prevede il contratto di Free2move Lease? L’assistenza prevista assicura tranquillità nel quotidiano e nessuna incombenza amministrativa. Il contratto prevede assistenza stradale 24/7, veicolo sostitutivo in caso di guasto, gestione dei sinistri e un customer service dedicato a disposizione dei driver e dei fleet manager per tutta la durata del contratto. Qual è la manutenzione prevista? Il contratto di noleggio a lungo termine Free2Move Lease prevede di default
l’inclusione di manutenzione ordinaria e straordinaria, assistenza stradale e veicolo sostitutivo in caso di guasto. In opzione, sostituzione pneumatici per usura, pneumatici invernali e auto sostitutiva per tagliandi. Da un punto di vista assicurativo cosa comprende il contratto? Free2Move Lease offre un pacchetto assicurativo completo. Tutti i nostri contratti comprendono di base RCA e antifurto con polizza incendio e furto. In opzione è possibile aggiungere anche la Kasko; tutti i servizi hanno in opzione diversi livelli di franchigie fino a un livello con franchigia azzerata. Quanto dura un contratto? Il contratto Free2Move Lease ha durata dai 12 ai 60 mesi, da 10mila chilometri annui a 200mila totali. Durante il contratto è possibile variare in ogni momento durata e chilometraggio in base all’effettivo utilizzo del veicolo oltre integrare alcuni servizi. I contratti sono personalizzabili con l’aiuto di consulenti specializzati, in base alle esigenze del singolo cliente. È possibile effettuare un test drive e scegliere l’allestimento, l’equipaggiamento, la motorizzazione e i servizi legati all’utilizzo del veicolo. Qual è la differenza, dal punto di vista del cliente, tra Free2move Lease e un altro noleggiatore a lungo termine? Free2Move Lease comprende un’offerta completa di vetture e veicoli commerciali e può gestire la permuta di un precedente veicolo su un contratto di noleggio a lungo termine. Inoltre, vanta una capillarità sul territorio con più di 300 punti vendita. # www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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RUOTE
MERCEDES-BENZ
1995
: con gli accordi di Dayton, dopo 250mila morti si chiude la Guerra in Jugoslavia; in Serie A esordisce un diciassettenne destinato a una grande carriera, Gianluigi Buffon, mentre lasciano questo mondo Mia Martini, Carlos Monzon e Nanni Loy. Ma, in quell’ormai lontano ’95, nasce un
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veicolo destinato a un futuro radioso, si chiama Sprinter e lo produce (negli stabilimenti di Düsseldorf, di Ludwigsfelde e di Buenos Aires) Mercedes-Benz. Si trattava di un modello che definì subito un intero segmento basato sulla grandezza e
che, negli anni, ha presentato un’ottima soluzione per le future sfide della logistica. Una logistica, le cui regole e priorità (nessuno poteva immaginarlo) sarebbero state dettate dallo sviluppo esponenziale dell’e-commerce.
1995: la prima versione.
Uno dei veicoli commerciali più riusciti in assoluto doppia la boa del quarto di secolo. Un’evoluzione continua che ha permesso, negli anni, di fissare nuovi standard di riferimento in materia di redditività, sicurezza e
versatilità di
Ferruccio Venturoli
Nel 2000 il primo facelift.
contenuti e da diverse innovazioni, lo Sprinter fissò nuovi parametri in fatto di sicurezza, efficienza e comfort tant’è che, in alcuni Paesi, nacque il concetto di Classe Sprinter. Fin dal principio, il nuovo furgone si rivelò molto versatile: disponibile in versione autotelaio, veicolo cassonato o cassone ribaltabile, con cabina doppia o singola, furgonato e Kombi, con tetto basso o alto, con passi e pesi che permettevano svariate mission.
SOLUZIONI SU MISURA SICUREZZA, EFFICIENZA E COMFORT
Equipaggiato con freni a disco sulle ruote anteriori e posteriori, sistema antibloccaggio ABS con differenziale frenante automatico ABD, oltre a essere caratterizzato da consumi
Dopo aver venduto oltre 1,3 milioni di esemplari e realizzato numerosi restyling, nel 2006 Mercedes ne presentò una versione perfezionata:
mentre prima venivano offerte diverse varianti, ora la Casa offriva la possibilità di scegliere una soluzione su misura in grado di soddisfare praticamente qualsiasi esigenza. Il nuovo veicolo era caratterizzato da numerose innovazioni, come porta scorrevole del vano di carico particolarmente larga, tetto super-rialzato e una quarta lunghezza della sovrastruttura. Una nuova gamma delle motorizzazioni e un nuovo cambio a 6 marce per le versioni Diesel ottimizzarono ulteriormente il gruppo motoretrasmissione. Inoltre, furono introdotti un impianto frenante migliorato, l’Adaptive ESP con funzioni estese per tutti i tonnellaggi e un concept di stivaggio più evoluto per l’abitacolo.
È il 2001 e Mercedes-Benz effettua i test sullo Sprinter a celle di idrogeno.
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MERCEDES-BENZ
2013: nuovo facelift e maggiore tecnologia arriva l’ECO start/stop.
DALLO START/STOP ALL’MBUX
Nel 2013 fu presentato un nuovo Sprinter, con numerose innovazioni come, per esempio, la funzione ECO start/stop. Grazie alla tecnologia SCR, lo Sprinter fu il primo commerciale a soddisfare la norma Euro VI; lo Sprinter, poi, è stato il primo anche a essere equipaggiato di serie con un sistema di assistenza in presenza di vento laterale. Lo Sprinter di terza generazione è stato il primo a incarnare la filosofia adVANce, presentata da MercedesBenz Vans nel 2016 come fornitore di soluzioni complete per la mobilità. Innovativa anche la connessione a
Arriva l’elettrico, è storia di oggi.
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Internet a 360 gradi: i servizi di Mercedes PRO connect e il sistema multimeLo stabilimento di Düsseldorf, uno dei siti dove viene prodotto diale MBUX (Merlo Sprinter. Gli altri sono Ludwigsfelde, Buenos Aires e, cedes-Benz User recentemente anche Charleston, negli Stati Uniti. E xperience) che sono le basi delle ampliata con l’introduzione della trasfide future, con nuove possibilità zione anteriore e di due nuovi cambi. sia per la gestione di una flotta sia per le aziende di piccole dimensioL’INGRESSO ni. La molteplicità di varianti per lo Sprinter è sempre alta: è possibiNEL MONDO ELETTRICO le configurare oltre mille versioni, Sempre parco nei consumi, ma ora scegliendo tra tutte le sovrastrutanche in grado di distribuire merci ture, gli autotelai, i tipi di trazione, a zero emissioni: è l’eSprinter, prei tonnellaggi. Dal 2018, anche l’ofsentato alla fine del 2019. La trazioferta della catena cinematica è stata ne anteriore elettrica di cui è dotato sviluppa una potenza fino a 85 kW e una coppia massima di 295 Nm. Un concept di carico utile e di batteria adattabile tiene conto delle singole esigenze: una capacità utile della batteria pari a 47 kWh consente un’autonomia di 168 chilometri, a fronte di un carico massimo di 891 kg. Un aspetto particolarmente utile e interessante per i gestori di flotte è lo strumento di consulenza eCharging Planner, che fornisce supporto in fase di passaggio alla mobilità elettrica a zero emissioni locali con Mercedes-Benz Vans. Oggi, a venticinque anni dalla nascita, Sprinter diventa anche americano: la fabbrica Daimler di Charleston, negli Stati Uniti, è stata ampliata per diventare a tutti gli effetti un efficiente sito produttivo per il modello attuale.
ON AIR
collegamento esterno
con i luoghi degli eventi del nostro settore
Anche in
“esterna”
D
ensissimo programma quello delle trasmissioni che ormai da oltre due anni vanno in onda ogni Giovedì tra le 17 e le 19 sul network di emittenti nazionali. Un appuntamento fisso per chi si interessa del mondo del trasporto e della logistica che, da quest’anno, è ascoltabile anche tramite i canali podcast più famosi, come Spotify, Applepodcasts o Googlepodcasts. Un modo in più per essere sempre in contatto con il nostro settore. Oltre ai numerosi ospiti intervistati da Ferruccio Venturoli e Luca Barassi, febbraio e marzo hanno visto due collegamenti live: uno da Bilbao, dove è stata lanciata la nuova generazione
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Tutte le puntate possono essere ascoltate tramite podcast sui principali circuiti:
Cercate
TRASPORTARE OGGI
LE EMITTENTI
TRASPORTARE OGGI
La radio degli autotrasportatori, come ormai è chiamata Trasportare Oggi On Air, ora trasmette anche in
DOVE TROVARCI IN ONDA
ABRUZZO Radio Centrale BASILICATA Radio Potenza Centrale CALABRIA Jonica Radio CAMPANIA Radio CRC Targato Italia,
Radio Bussola 24
EMILIA ROMAGNA Radio Centrale, Radio Bologna 1 LAZIO: RCF Radio Città Futura
di veicoli MAN e uno da Stoccarda, dove Dario Albano, general manager Mercedes-Benz Vans Italia, ci ha parlato del nuovo Vito. Gli altri ospiti del programma sono stati: Marcello Di Caterina di Alis (6/2), Gianluca Annunziata, Alltrucks (20/2), Andrea Verdolotti, Mercedes-Benz Vans (27/2), Ismaele Iaconi di Lamberet (5/3), Claudio Sivilotti di Volvo Trucks (12/3), Massimo Revetria di Iveco (19/3) oltre al collega Francesco Stazi che ci ha parlato di furgoni il 13 febbraio. Ovviamente tutte le puntate possono essere riascoltate sui vari canali postcast ma anche su Trasportale.it.
Radio Lombardia Radio Dora, Radio Frejus PUGLIA Radio Popizz SICILIA Radio Amore, Radio One TOSCANA Radio Emme UMBRIA Radio Galileo VENETO Radio Cortina, Radio Stella FM LOMBARDIA PIEMONTE
RUBRICA SICUREZZA
Come è stato anticipato da Domenico Andreoli nell’intervista del 23 gennaio, quest’anno Mercedes-Benz Trucks promuove uno spazio molto importante della nostra trasmissione, quello dedicato alla Sicurezza e alla Sostenibilità. Un appuntamento mensile che, di volta in volta, approfondisce e spiega i principali dispositivi di bordo di ultima generazione: il 13 febbraio Giuseppe Crognale, Product Manager Sales dei pesanti della Stella, ha parlato dell’Active Brake Assist, mentre il 5 marzo è stata la volta di Federico Cordoglio, Product Manager di Mercedes-Benz Trucks Italia con l’Active Drive Assist.
Le puntate di febbraio e marzo sono andate in onda in collaborazione con:
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EVENTI
SAMOTER, ALSPHALTICA E GREEN LOGISTIC EXPO
Saloni ai tempi del
Covid-19
Le ordinanze del Presidente del Consiglio volte a sospendere le manifestazioni pubbliche e private per prevenire il contagio da COVID-19 costringono a ridisegnare il calendario degli eventi previsti nei prossimi mesi. Samoter, Let Expo, Alsphaltica e Green Logistic Expo sono alcuni degli appuntamenti rinviati di
Valeria Di Rosa
I
l 21 febbraio 2020 sarà una data che l’Italia ricorderà a lungo. È il giorno in cui viene registrato il primo caso di Coronavirus nel nostro Paese, a Codogno, in Lombardia. Nell’arco di 48 ore i casi moltiplicano e il Governo decide di attuare una serie di provvedimenti per arginare la diffusione del virus.
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ENDARIO CAL
Il resto è storia nota: da Tutte le date domenica 23 febbraio a mercoledì 11 marzo venSamoter e Asphaltica gono varate quattro orsi svolgeranno dinanze recanti “misudal 21 al 25 ottobre re urgenti in materia di a Verona. contenimento e gestioGreen Logistic Expo ne dell’emergenza epidesi terrà dal 13 al 15 miologica da COVID-19”, maggio a Padova. nell’ultima delle quali si prevede la chiusura di tutte le attività commerciali e di vendita al dettaglio, ad eccezione dei negozi di generi alimentari, di prima necessità, delle farmacie e delle parafarmacie. motivo Veronafiera, dopo aver anI DECRETI nunciato il posticipo a maggio di SaObiettivo di questi decreti è quello di moter, il salone internazionale delle limitare le situazioni di affollamento macchine per costruzioni, Asphaltidi più persone in un unico luogo al ca, manifestazione sulle infrastruttufine di evitare nuovi casi di contagi, re stradali, e LetExpo, il nuovo saloin virtù del carattere particolarmenne sulla logistica e sull’intermodalità te diffusivo dell’epidemia. sostenibile organizzato in collaboraTra le varie misure restrittive si zione con Alis, annuncia un nuovo sancisce la “sospensione di macambiamento: Samoter e Asphaltica nifestazioni o iniziative di qualvengono riprogrammati dal 21 al 25 siasi natura, di eventi e di ogni forottobre 2020, insieme a ICCX Souma di riunione in luogo pubblico thern Europe, mostra-convegno sulla o privato, anche di carattere cultuprefabbricazione in calcestruzzo, e a rale, ludico, sportivo e religioso, anOil&nonOil, appuntamento nazionache se svolti in luoghi chiusi aperti le per gli operatori della filiera delal pubblico”. la distribuzione dei carburanti e delAl fine di rispettare l’ordinanza e le energie per la mobilità. LET Expo di garantire a clienti e pubblico viene rimandata a data da definirsi. un servizio efficiente, incompatiQuelli del settore dei trasporti e della bile con le disposizioni prese per logistica non sono gli unici appuntaarginare il Covid-19, molte manifementi rimandati: il Salone del Mobile stazioni iniziano a essere annullate di Milano si terrà dal 16 al 21 giugno, o rinviate, anche in virtù delle prime b-open, fiera del food certificato che disdette da parte di aziende partesi svolge a Verona, è riprogrammata cipanti, buyer e addetti al settore. dal 22 al 24 giugno, Identità Golose dagli inizi di marzo slitterà al 3-5 LE MANIFESTAZIONI luglio, il Mido, la fiera degli occhiali RIMANDATE prevista a Milano dal 29 febbraio al 2 Il 26 febbraio 2020 la Fiera di Padomarzo, ha annunciato le nuove date va annuncia la decisione di rimandadal 5 al 7 luglio. Dopo un primo sere la seconda edizione di Green Lognale di fiducia da parte del Vinitaly gistics Expo, il Salone Internazionale che aveva confermato le date della della Logistica Sostenibile, programsua 54ª edizione (19/22 aprile), il Cda mata dal 18 al 20 marzo 2020, ma di Veronafiere decide di posticipare posticipata dal 13 al 15 maggio 2020. il grande evento a giugno. Il nuovo decreto dell’11 marzo, che impone il blocco fino al 25 marzo QUALI CONSEGUENZE? di tutte le attività che non sono volSecondo le stime diffuse dall’associate ad assicurare i servizi minimi eszione Federcongressi&eventi, costretsenziali, diventa però incompatibile ta anche lei a rimandare la propria con le tempistiche organizzative leconvention annuale (MICE), previgate alle rassegne, che prevedono sta a marzo, a data da destinarsi, il allestimenti complessi e un sistesettore della Meeting Industry sama logistico articolato legato alla rebbe destinato a perdere circa 1,5 movimentazione e al montaggio miliardi di euro nel prossimo mese, dei grandi macchinari. Per questo incidendo sul Pil per il 13%. La sua
filiera produttiva, che include alberghi, centri congressi, agenzie organizzatrici, aziende di trasporti, società di catering e di servizi tecnici, rischia di essere fortemente penalizzata dall’annullamento o dalla riprogrammazione degli eventi. Un settore al quale è legato quello della logistica e dei trasporti che coinvolge terminal portuali, interporti, centri di distribuzione, autotrasportatori, spedizionieri, operatori del cargo aereo e di quello ferroviario, anche loro costretti a fronteggiare blocchi operativi, ostacoli amministrativi e limitazioni al transito sia nazionali che internazionali e che rischia di registrare una perdita annua di oltre 30 miliardi di euro. I danni economici si preannunciano ingenti: tutti gli ordini in corso sono stati sospesi o annullati così come le consegne. Le aziende valutano una perdita di fatturato tra il 30% e il 40%. Il collasso delle tariffe, probabilmente più basse rispetto a quelle di marzo, è quasi inevitabile. Le città e i territori che avrebbero ospitato gli eventi annullati o riprogrammati perderanno l’indotto che questi generavano. Il Governo ha varato una serie di misure di supporto economico alle imprese in termini di sgravi contributivi e fiscali, posticipo rispetto alle scadenze delle imposte e possibilità di accedere all’attivazione di ammortizzatori sociali. Il Governo italiano ha dichiarato la sospensione di ogni evento fino al 3 aprile. La decisione di molte associazioni di ricollocare gli appuntamenti saltati nel 2020, però, lascia aperta la speranza che nei prossimi mesi il trend si inverta e il settore possa uscire da questa crisi.
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gara!
EVENTI
MONDIALE CAMIONISTI
Tutti in…
Si svolgerà a Zagabria dal 27 al 30 Agosto la 32ª edizione
del Campionato Mondiale Camionisti. La manifestazione, che ha cadenza biennale, è indetta dalla UICR, l’unione mondiale delle associazioni degli autisti di veicoli industriali e autobus
L
o scopo principale del Campionato del Mondo Autisti è promuovere la professionalità degli autisti di veicoli industriali e di autobus, perciò le competizioni si baseranno esclusivamente sull’abilità di guida e sulla conoscenza delle norme di sicurezza. Non sono assolutamente previste gare di velocità, mentre ci sarà una prova di consumo di carburante. I partecipanti dovranno
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INFO Per avere informazioni e ricevere il modulo di iscrizione potete rivolgetevi a “Noi Camionisti”: P.zza Libertà, 7 21050 Cairate (VA) Tel. 0331.361004 Fax 1786080042 Mob. 335.5485297 www.noicamionisti.it info@noicamionisti.it
innanzitutto affrontare una serie di quiz teorici – basati sulle regole di circolazione e di primo soccorso – poi una prova statica, dove dovranno trovare alcune anomalie al veicolo e al sistema di fissaggio del carico, create appositamente dagli organizzatori.
GARA DI ABILITÀ
La parte più spettacolare sarà quella del circuito a ostacoli dove i concorrenti dovranno affrontare con il camion una dozzina di prove di abilità, precisione e capacità di manovra. Questa gara comprenderà cinque
categorie, distinte dalla tipologia di veicolo: furgone fino a 3,5 tonnellate, motrice isolata sopra 12 tonnellate, motrice con rimorchio, autoarticolato, autobus. Una sesta categoria è riservata ai giovani fino a 22 anni, che guideranno una motrice isolata con massa complessiva inferiore a 12 tonnellate. La classifica finale prevede sia campioni mondiali per ciascuna prova e categoria, sia la nomina della squadra campione del mondo, sulla base del punteggio acquisito in tutte le prove. L’associazione ha sempre messo al primo posto della nostra attività le tematiche relative alla sicurezza del camionista e degli altri utenti della strada. Tra queste attività c’è anche la partecipazione ai Mondiali UICR con la squadra nazionale italiana. La competizione, infatti, non si basa sulla velocità, bensì su prove di abilità alla guida e di conoscenza delle regole sulla sicurezza e del comportamento durante il carico e la marcia su strada. (L.G.)
RUBRICHE FUORISTRADA
CONSTRUCTION Una delle chiavi di successo di Scania è stata quella di puntare sulle specializzazioni del trasporto. Abbiamo incontrato chi si occupa del comparto
Construction del Grifone di
Andrea Trapani
Specializzarsi N
el nostro continuo viaggio nel mondo dell’autotrasporto, abbiamo incontrato Sabrina Loner, Responsabile vendite e sviluppo Costruzione, Distribuzione e Public & Special Vendite Veicoli di Italscania S.p.A., con cui abbiamo sfruttato la possibilità di comprendere come l’azienda si stia muovendo nei diversi segmenti. Loner occupa un ruolo importante che, fin dalla sua nascita otto anni fa, ha visto crescere questo ramo di attività: “Al di là di questa funzione, il mio primo obiettivo è partorirne uno più sintetico”, dice sorridendo. “È un nome lungo e cacofonico e spero che presto”, ci anticipa, “lo si possa cambiare con qualcosa di più semplice come ‘Responsabile vendite e sviluppo applicazioni’ o qualcosa di simile”. Una definizione che da sola, in realtà, ben introduce la funzione svolta all’interno di un settore sempre più importante: “Il nostro è un ufficio in costante crescita, anche numerica. Ultimamente abbiamo assunto due persone e presto dovrebbe arrivarne un’altra. A quel punto saremo cinque impiegati con tre compiti principali da svolgere”, ci spiega Loner.
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L’OBIETTIVO DI UN SEGMENTO IMPORTANTE
“Il primo compito è supportare l’intera rete di vendita nell’analisi dei veicoli nell’ambito della distribuzione, della costruzione e delle applicazioni speciali: in pratica, un po’ tutto quello che non è il classico trattore stradale e di cui necessita un veicolo o un telaio per essere allestito con un’attrezzatura particolare adatta al cliente finale”. “Questi clienti – continua il racconto che ci introduce nella vita commerciale di questa fetta di mercato
– hanno bisogno di un supporto tecnico in sinergia con l’allestitore: il nostro veicolo ‘vive’ solo con una determinata attrezzatura e ciò rende estremamente importante il rapporto che si instaura tra noi e il rivenditore per realizzare esattamente il truck desiderato”.
“Questa tipologia di vendita, infatti, richiede un tempo maggiore rispetto al semplice trattore: basti pensare che ci rivolgiamo anche al mondo dell’ecologia con tutte le sue speciali necessità per i rifiuti e quant’altro. Una realtà che pertanto ha bisogno di un supporto dedicato come quello del nostro ufficio”, ricorda con orgoglio Sabrina Loner. Che ci spiega anche il secondo grande compito, un concetto introdotto da Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato dell’azienda, ovvero lavorare con la famosa margherita. “Il concetto di lavorare con la ‘margherita’ significa per esempio il doverci impegnare con il cliente del cliente. Nel mondo dell’ecologia, prima dobbiamo parlare con un ente, con un’amministrazione pubblica e con un’associazione per far conoscere come lavora Scania Italia e per mostrare la ricchezza dei nostri mezzi a combustibili alternativi. Insomma, dobbiamo illustrare e diffondere cosa possiamo offrire in un mercato sostenibile, in cui siamo leader, per far sì che il cliente del cliente ci faccia lavorare in un mondo di realtà sempre più ampio. Un concetto
voluto e introdotto dal dottor Fenoglio con risultati di rilievo: farci lavorare sul cliente del cliente, infatti, rappresenta un approccio fondamentale visto che le applicazioni sposano perfettamente questa filosofia di vendita”.
ALLESTIMENTI E ALLESTITORI. LINK INDISSOLUBILE
C’è un terzo, ma non ultimo, compito importante in carico al team guidato da Sabrina Loner: “Tra i nostri impegni c’è quello di instaurare un contatto forte non solo a livello tecnico ma anche commerciale. Il nostro rapporto con tutti gli allestitori è fondamentale anche per capire come poter far un’evoluzione del nostro prodotto affinché sia più facilmente allestibile. Assieme all’allestitore abbiamo la necessità di ridurre ogni spreco di tempo e di farlo in tempi minori anche per far meglio dei nostri competitor: lavorare con gli allestitori per far sì che sia tutto il processo più facilmente assistibile è quindi un compito importantissimo. Queste tre grandi aree non solo rappresentano tanti impegni per il nostro ufficio ma ci permettono di essere bravi e sempre più efficienti nello scegliere le priorità su cui lavorare: ad aiutarci in questo progetto, non dimentichiamolo, abbiamo 18 concessionarie e più di 100 officine”. Un lavoro di squadra: “Esatto, e per farlo al meglio dobbiamo comunicare con la forza vendita che è allineata come lo sono le officine. Tutti sono a bordo con noi, ci supportano e svolgono importanti pezzi della nostra attività”. Le attenzioni sono quindi rivolte al “cliente tipo” che, parole di Loner, “di solito è un cliente territoriale. Per il nostro ‘modus operandi’ ha come riferimento il concessionario della propria zona e, se ha necessità particolari, ci contatta per configurare insieme il veicolo usando noi come tramite. Ugualmente si può avere la stessa richiesta dall’allestitore
che ha, a sua volta, un concessionario di riferimento oltre a poter contattare direttamente Italscania stessa”.
IL MERCATO DI RIFERIMENTO
Un ufficio che cresce, anche in vista degli obiettivi ambiziosi che si pone l’azienda. Un mercato che fa numeri importanti tanto che, se dovessimo dare un valore 100 al mondo dei truck, gli allestiti rappresentano il 30% delle vendite. “Ci troviamo di fronte a un mercato che cresce”, ci conferma Loner. “Scania negli ultimi anni è il brand che cresce di più: all’interno di quella fetta di mercato nel mercato italiano, infatti, cresciamo più dei competitor tanto da essere diventati il primo marchio estero nel nostro Paese. Non solo, abbiamo sviluppato un delta di crescita talmente importante da farci conquistare il secondo posto assoluto”. Un risultato che racconta un successo. “I nostri punti di forza? L’approccio, un team dedicato e la logica del ‘cliente del cliente’. Abbiamo accresciuto all’interno di questo ambito, la consapevolezza sull’importanza della qualità e delle caratteristiche del nostro prodotto. Un’altra spinta importante per conquistare sempre più clienti è stata la connettività: Scania con la ‘New generation’ ha spinto molto su un prodotto connesso il più possibile, una scelta che tra veicoli e allestimento ha rappresentato un tassello importante che ci ha aiutato a crescere in un segmento molto competitivo”.
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PROFESSIONE
INDIA
CAMIONISTA
Istantanee
dall’India
Nella più grande democrazia del mondo tra povertà e curiosità, con alcuni degli autisti dei quasi 12 milioni di camion che affollano le strade indiane di Fergus G. Flaherty, fotografie di Richard
Kienberger
Un Tata, esempio tipico del parco veicoli pesanti in India: negli ultimi anni il trasporto è cresciuto moltissimo, di pari passo con la crescita del Paese.
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La marcia dei camion viene continuamente interrotta da animali, persone, altri camion, che portano la velocità media di un viaggio a non superare i 20 chilometri orari.
N
L’India, per certi versi, è il paradiso di chi si sente il “re della strada”, di chi vuole fare esattamente quello che crede, nonostante il traffico, nonostante i passanti, nonostante lo stato delle infrastrutture sia pessimo.
on ci sono segnali stradali che regolano i sorpassi o limitano la velocità: non avrebbero senso; come non ci sono limiti di tempo per chi guida un camion: può, se vuole, guidarlo anche ventiquattro ore su ventiquattro. E non importa a nessuno quanti passeggeri si trasportano e quanto marmo o ferro, o chissà cosa, si carica sul cassone e neanche come è legata e assicurata la merce caricata sul camion. L’India, per certi versi, è il paradiso di chi si sente il “re della strada”, di chi vuole fare esattamente quello che crede, nonostante il traffico, nonostante i passanti, nonostante lo stato delle infrastrutture sia pessimo. Sulla Strada Nazionale 8, una delle arterie principali che collega Delhi, la capitale, con Mumbai, sulla costa del Mar Arabico, incontriamo due personaggi, apparentemente differenti tra loro, ma entrambi accomunati dalla vita tra i camion e sulla strada: Shapura e Jadhu. Shapura fa il camionista e il suo vecchio Tata si è fermato in panne per l’ennesima volta, in una cittadina dal nome sconosciuto tra Pune e Mumbai; Jadhu, fa il poliziotto, ma non guida una vettura bensì un carro attrezzi, l’unico, sembra, nella zona.
UN RUDERE CHE CAMMINA
Si conoscono da anni, a prima vista si detestano, ma fanno parte della stessa realtà e quindi si sopportano a vicenda, come se ognuno di loro fosse un male necessario che ci si deve tenere addosso. Jadhu, appena vede il camionista non può esimersi dal fargli la solita ramanzina per come tiene il suo camion e per come lo guida visto che – desidera sottolineare il poliziotto – Shapura, solo pochi mesi prima, ha distrutto la sua cabina contro lo spigolo di un’abitazione in quello stesso paese. Sembrerebbero parole d’oro, quelle del tutore della legge, se non che, a guardare il suo carro attrezzi ci sarebbe da fare un lungo discorso. Il suo veicolo, un Ashok Leyland neanche tanto vecchio, sembra davvero un rudere. Se la scritta “Police” sul tetto, gli dà una certa aria di “autorità”, il resto lo fa decadere a un rottame da strada: le frecce e i fari sembrano essere degli optional inutili, due pezzi di compensato hanno preso il posto dei finestrini della cabina, il paraurti è una massa contorta, la ruggine sembra essere la padrona assoluta sia fuori che dentro. L’abitacolo è semplicemente uno spazio chiuso con il pavimento bucato dalla ruggine, dove è presente un solo sedile sbilenco. Al nostro stupore il poliziotto risponde con un sorriso che dice tutto di come si vive in India: l’importante è che cammini. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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PROFESSIONE
CAMIONISTA
INDIA
ancora lascia un po’ a desiderare in quanto a qualità, ma che sta crescendo molto, grazie soprattutto all’ingresso nelle aziende più importanti dei capitali dei Gruppi industriali europei. A uno sviluppo così rapido del trasporto, però non corrispondono né infrastrutture adeguate né, tanto meno, un’educazione “stradale” di chi guida. Così, le aumentate necessità di carico e di trasporto portano a situazioni paradossali e, naturalmente, molto spesso, pericolose: vecchi autotreni con freni, telai e organi meccanici buoni per il rottamaio, vengono caricati all’inverosimile e si muovono in un traffico che, definire caotico, è davvero poca cosa.
14 MILIONI DI CAMION
Dunque, davanti a quello del poliziotto, il camion di Shapura è un “signor veicolo”, e l’autista ne è talmente fiero che ci mostra con orgoglio gli pneumatici; incredibilmente sani! Shapira, con il suo Tata tira un enorme semirimorchio metallico nel quale carica di tutto, dagli animali, ai prodotti alimentari ai rottami; a nessuno viene in mente di controllare il contenuto. Quanto peso può sopportare quel semirimorchio? Shapira non lo sa né sembra interessargli. Finché il trattore riesce a tirare il semirimorchio va bene così... poi si vedrà. Il trasporto su strada in India ha avuto negli ultimi anni un incremento
esponenziale di pari passo con la crescita dell’economia del Paese, tant’è che, a fronte di quasi dodici milioni di autovetture, i veicoli commerciali superano i quattordici milioni. Per la stragrande maggioranza si tratta di veicoli di produzione locale, una produzione, che
Jadhu fa il poliziotto e guida un carro attrezzi. Nonostante la scritta “Police” l’Ashok Leyland è davvero un rottame: frecce e fari ormai inesistenti, due pezzi di compensato come finestrini, il paraurti è una massa contorta, la ruggine è la padrona assoluta.
Shapira, con il suo Tata tira un enorme semirimorchio metallico nel quale carica di tutto, dagli animali, ai prodotti alimentari ai rottami; a nessuno viene in mente di controllare il contenuto QUALCHE VEICOLO MODERNO
Nelle città, nelle ore di punta, è praticamente impossibile muoversi, in un traffico sempre e comunque accompagnato dal continuo suonare dei clacson; nelle strade extraurbane i camion viaggiano in lunghe, infinite colonne che si fermano ogni metro a causa dei continui attraversamenti di altri camion, di mucche, di elefanti. E, soprattutto nelle zone più povere, è nato e cresciuto, nel
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Su gran parte delle strade indiane i camion viaggiano così: lunghe colonne di veicoli affiancati a passo d’uomo.
Anche questo è un camion: a che serve la cabina, se il veicolo marcia lo stesso e può essere caricato?
Delhi, 2.700 chilometri che si percorrono in 15, 20 giorni. “Sono fortunato – dice Sanjeev – con camion di questo tipo è uno scherzo fare quel viaggio; hanno la cabina comodissima, la branda dove si dorme bene. Prima guidavo un Tata e per dormire mi sdraiavo sotto il cassone, come d’altra parte fa la maggior parte dei colleghi”.
tempo, tutto un mondo fatto di prostitute, venditori ambulanti, mendicanti, che quasi aggrediscono i camionisti, costretti sempre al “passo d’uomo.” Accanto a camion fatiscenti, circolano anche veicoli in condizioni accettabili. Sono i Volvo FH12 della ABC, una delle più grandi imprese di trasporti e logistica indiane. La ABC ha l’appalto per il trasporto dei vagoni della metropolitana di Nuova Delhi. Non sono, naturalmente, FH12 di ultima generazione, si tratta sempre di veicoli con almeno 15 anni sulle spalle, ma che, comunque, spiccano nel rugginoso panorama del parco veicoli indiano. Sanjeev e Jagtar sono due degli autisti che guidano i Volvo; la loro rotta, secondo la commessa di questo momento, è quella che va da Bangolore, nel Sud, fino a Nuova
Qualcuno avrà idea di cosa sia la portata massima?
Non c’è immagine più comune del mondo dei camionisti indiani: un uomo in canottiera che, beato, magari sfiorato da un traffico bestiale, se la dorme all’ombra del camion.
Una scena abbastanza usuale: il camionista si prende il suo giusto riposo sdraiato all’ombra del cassone. Stavolta gli è andata bene, ha trovato uno spiazzo e non è sul ciglio di una strada, sfiorato continuamente dal traffico.
L’APPRENDISTA-SCHIAVO
E Sanjeev ha ragione, perché non c’è immagine più comune e allo stesso tempo più esplicativa del mondo dei camionisti indiani: un uomo in canottiera che, beato, magari sfiorato da un traffico bestiale, se la dorme all’ombra del camion. Come dire, per oggi ho fatto abbastanza, è ora di riposare. In realtà, però Sanjeev non ce la racconta proprio tutta: l’autista non viaggia solo, ma con un “secondo”, una via di mezzo tra lo schiavo, l’apprendista e l’assistente, che ha il compito di svolgere ogni funzione che non sia quella di guidare: dal carico e scarico, al controllo di qualche problema, alla pulizia (molto, molto relativa) del veicolo. Questi personaggi che, se hanno fortuna e sono molto bravi dopo un po’ di anni avranno la possibilità di diventare autisti, non hanno la “dignità” di dormire insieme all’autista. Così se Sanjeev passa le notti nella comoda cuccetta del Volvo, il suo secondo (che è molto fortunato perché lavora per un’impresa importante) ha a disposizione una piccola tenda che monta vicino al camion.
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Legalogistica
a cura di: Avv. Paolo Moroni e Avv. Claudia Balestreri
Poche le certezze ad oggi sull’impatto dell’uscita del Regno Unito dalla UE. Vediamone gli aspetti normativi
Brexit on the road
Dal 1° febbraio 2020, a seguito della sottoscrizione dell’Accordo del 24.01.2020 con cui sono state definite le modalità di recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione Europea e dalla Comunità europea dell’energia atomica, il Regno Unito è diventato uno Stato terzo rispetto all’Unione Europea.
Con la ratifica del suddetto accordo è stato previsto un periodo di transizione (fino al 31 dicembre 2020) nel corso del quale il Regno Unito continuerà a partecipare all’unione doganale, al mercato unico e a tutte le politiche dell’UE, con applicazione dei diritti, degli obblighi giuridici e degli obiettivi politici che accomunano e vincolano gli Stati membri dell’Unione europea. Tale periodo potrebbe essere esteso con l’accordo tra le parti (nell’ambito del comitato misto istituito dall’Accordo di recesso), entro il 30 giugno 2020, una sola volta, per un periodo fino a uno o due anni. Tuttavia, il primo Ministro del Regno Unito, Boris Johnson, ha indicato più volte che non intende richiedere alcuna estensione. Il 25.02.2020 il Consiglio UE ha formalmente autorizzato l’avvio di negoziati con il Regno Unito, al fine di instaurare un partenariato che dovrà poggiare su garanzie di parità per una concorrenza libera e leale, in considerazione della prossimità geografica e dell’interdipendenza economica tra l’UE e il Regno Unito.
Palazzo Chigi una Task Force apposita che promuova un’adeguata preparazione delle imprese e la gestione di emergenze relative ad alcuni ambiti settoriali tra cui trasporti e dogane. Rispetto al trasporto su strada le direttive di negoziato prevedono che il partenariato tra l’Unione e il Regno Unito dovrà prevedere un accesso aperto al mercato del trasporto bilaterale di merci su strada, effettuato nell’ambito di operazioni di autotrasportatori dell’Unione a partire dal territorio dell’UE verso il territorio del Regno Unito e viceversa e di autotrasportatori del Regno Unito verso il territorio dell’Unione e viceversa e prevedere un adeguato regime di transito.
I negoziati per il settore
Il Governo del Regno Unito ha pubblicato il 27 febbraio 2020 il documento “The UK’s approach to Negotiations” che contiene le direttive di negoziato per il Regno Unito, nel quale viene esplicitato che il
Regno Unito e l’UE dovrebbero continuare a consentire ai veicoli stradali commerciali come i trasportatori di operare verso, da e attraverso i rispettivi territori senza restrizioni quantitative. L’Italia, comunque, si è già dichiarata pronta a intraprendere la strada dei negoziati bilaterali sulle materie che non formeranno oggetto di accordo a livello UE. Pertanto, in materia di trasporti internazionali, saranno da definire i temi del numero delle autorizzazioni complessive e le modalità di rilascio, la gestione dei transiti da e verso l’Irlanda, la definizione delle condizioni di reciprocità nella determinazione degli standard, tra cui tempi di guida, velocità, sicurezza e qualità. Sul fronte delle misure legate alla concorrenza, il nostro Stato, come anche l’UE, a oggi pare non abbia intenzione di consentire il cabotaggio, trattando il Regno Unito come Paese terzo a tutti gli effetti e non garantendo, quindi, le regole di libera circolazione delle merci nei termini vigenti sino a ora. A oggi, quindi, l’unica certezza è che fino alla fine dell’anno in corso non cambieranno le regole per i trasporti da e per il Regno Unito, ma non risulta possibile prevedere concretamente a quali novità dovrà adattarsi il settore dal 2021 in poi.
Situazione in evoluzione
Il 2 marzo scorso l’Ufficio Rapporti con l’Unione Europea della Camera dei Deputati ha stilato un Quadro riepilogativo delle conseguenze della Brexit e dalla medesima data sono in corso i negoziati per il futuro accordo, che si svolgeranno parallelamente su 11 capitoli tra i quali risultano il commercio di merci e servizi e i trasporti. Per seguire e coordinare le attività inerenti la Brexit il Governo italiano ha istituito a
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TRASPORTARE OGGI aprile 2020
I NOSTRI ESPERTI Lo Studio si occupa di diritto amministrativo, contrattuale, commerciale, della navigazione e dei trasporti, del lavoro e delle nuove tecnologie. In particolare, sta attualmente sviluppando un progetto sull’u-
tilizzo diffuso delle tecnologie blockchain e dei ledger distribuiti, nonché sulle potenzialità degli smart contract, al fine di impiegare tali strumenti, ad esempio, per semplificare, velocizzare e conferire maggiore trasparenza al flusso di informazioni sottostante ad ogni trasporto nazionale ed internazionale. Inoltre, lo Studio può offrire consulenza alle piccole, medie e
grandi imprese che si occupano di trasporti nelle problematiche relative all’individuazione dei siti di logistica, dei contratti d’appalto per la realizzazione degli stessi. Inoltre, propone assistenza mirata sia in fase di redazione di contratti di subtrasporto, appalto di servizi di trasporto, individuali di lavoro, accordi aziendali e sindacali, sia nella eventuale fase patologica del rapporto tra le parti coinvolte.
INFO Per maggiori informazioni e richieste di consulenze legali: www.pmeg.it
36 ANNO 5
I RICAMBI NON SI FERMANO Trasporto e aftermarket in prima linea in questo momento di emergenza
GRUPPO MAURELLI
TRANSPOBANK SI FA... FREDDA
LNG ANCHE A TORINO
aprile 2020
Presenta la 5ª EDIZIONE di CONVEGNO
2020
BLOCKCHAIN: l’anello certificato della catena del freddo
giovedì
18 GIUGNO 2020
NEL CORSO DELL’EVENTO:
STUDIO E RICERCA
ore 14,30
Saranno presentati i risultati di una ricerca di mercato effettuata da un pool di docenti dell’Università di Bologna sull’evoluzione dei nuclei famigliari nei centri urbani e di conseguenza della distribuzione delle merci nell’ultimo miglio.
VILLA JUCKER LEGNANO (MI)
TAVOLA ROTONDA
Gli ospiti saranno invitati a discutere sul ruolo delle blockchain nella filiera logistica commentando nel contempo i dati fuoriusciti dalla ricerca di mercato presentata.
ZERO GRADI AWARD
Seconda edizione del premio dedicato alle eccellenze della filiera.
CON LA PARTECIPAZIONE DI
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La partecipazione è gratuita previa registrazione entro il 31/05/2020 su www.trasportale.it/zerogradi2020
oppure inviando una e-mail a tforma@trasportale.it MEDIA PARTNER
NOTIZIARIO Test effettuati da TÜV SÜD sui
Bridgestone Duravis R002
DUE NUOVE BATTERIE DA EXIDE TECHNOLOGIES Exide Technologies, fornitore di soluzioni per l’accumulo di energia elettrica, amplia la gamma di batterie dedicate ai veicoli commerciali e industriali inserendo le nuove batterie StrongPRO EFB+ ed EndurancePRO EFB. Si tratta di due nuove soluzioni in grado di consentire l’ottimizzazione del TCO (Costo Totale di Gestione) consentendo alle aziende di tenere sotto controllo i costi operativi. L’algoritmo impiegato da Exide per la valutazione del TCO è fondamentale nello sviluppo dei prodotti. Prende in considerazione i costi iniziali, i costi di manutenzione, la durata della batteria, la probabilità di avaria, assicurando che ogni batteria garantisca il migliore risultato economico. Anche quando paragonate a batterie con un costo iniziale inferiore, le batterie della gamma per veicoli commerciali di Exide contribuiscono alla riduzione dei costi, spesso in modo considerevole. Le nuove StrongPRO EFB+ ed EndurancePRO EFB combinano le caratteristiche della tecnologia EFB a quelle delle tecnologie HVR (High Vibration Resistance) e Carbon Boost. Estremamente robuste e resistenti alle vibrazioni, sono perfette per i terreni accidentati e per i camion utilizzati nelle lunghe percorrenze, dotati di numerosi equipaggiamenti per il comfort di bordo, dato che garantiscono affidabilità a ogni avviamento, anche dopo le
soste notturne. La nuova batteria StrongPRO EFB+ assicura una ricarica più veloce, accettazione di carica migliorata, migliore ciclaggio e un’ulteriore riduzione della stratificazione dell’acido, garantendo così una durata più lunga e un’ottimizzazione del TCO. La gamma è dotata di tecnologia HVR e soddisfa i parametri V4 (EN 50342-1:2015). Le nuove batterie EndurancePRO EFB di Exide, garantiscono una capacità di ciclaggio del 50% in più rispetto a una batteria tradizionale grazie alla progettazione con strati di lana di vetro sulla materia attiva, che permette eccellenti performance di ciclaggio (fino a 200 cicli al 50% Depth of Discharge). È dotata di tecnologia HVR, che soddisfa i requisiti V4. Le griglie della batteria sono inserite in un box rinforzato, dotato di separatori in polietilene HP potenziato con strati di lana di vetro sulla materia attiva. Il bloccaggio delle piastre è stato rinforzato grazie all’aumento delle parti del sistema fissate con la resina. Il coperchio della batteria, grazie al nuovo design fa sì che possa essere montata su un numero sempre maggiore di applicazioni. Exide fornisce anche strumenti di supporto per la scelta della corretta batteria per ogni applicazione, per consentire alle aziende di selezionare ogni volta la giusta batteria, una selezione che può avere un impatto significativo sul risultato finale.
OSRAM
presenta la lampada D5S per l’aftermarket
Mancava proprio lei nella famiglia delle lampade OSRAM XENARC® ORIGINAL, che vanta una straordinaria gamma di prodotti e l’affidabile qualità OEM. Queste lampade sono utilizzate con successo in milioni di nuovi veicoli di marchi prestigiosi, sia come prima dotazione standard, sia come ricambio originale. Grazie alla temperatura di colore di 4400 K, la luce è più vicina a quella naturale rispetto a una lampada alogena tradizionale (3200 K), con un minore affaticamento della vista. La straordinaria intensità della luce, inoltre, offre una migliore visibilità. Le lampade fungono da ricambi originali e convincono per la lunga durata. www.trasportale.it
Duravis R002, il pneumatico Bridgestone ultra-resistente progettato per tutti i tipi di veicoli commerciali, offre le migliori prestazioni della categoria su fondo bagnato. Lo dimostrano i test effettuati da TÜV SÜD – uno degli istituti europei indipendenti più autorevoli per quanto riguarda i test in ambito automotive. Nei test di riferimento, che hanno esaminato la frenata e l’aderenza laterale sul bagnato, BridgestoneDuravis R002 ha dimostrato un miglioramento significativo rispetto sia al suo predecessore, R0012, sia ai suoi principali competitor.
Sviluppati e testati in collaborazione con 17 flotte in 13 Paesi i pneumatici Duravis R002 sono stati progettati per essere utilizzati tutto l’anno in diverse condizioni stradali. Gli pneumatici sono risultati i migliori della categoria per aderenza sul bagnato grazie all’etichettatura di classe “A” 4. E ora TÜV SÜD ha confermato che Duravis R002 offre le migliori performance della categoria anche in situazioni di asfalto bagnato. I test TÜV SÜD hanno messo a confronto Duravis R002 di Bridgestone con Hybrid HS3 / HD3 di Continental, Kmax S / D Gen-2 di Goodyear e X MultiWay 3D XZE / XDE di Michelin. Il pneumatico Bridgestone ha mostrato performance migliori rispetto ai suoi competitors sia per aderenza laterale sia per frenata su fondo bagnato – con una distanza di frenata di soli 24,9 metri. Queste ottime prestazioni sul bagnato dimostrano un ulteriore vantaggio in termini di sicurezza per tutti gli autisti, soprattutto in condizioni di pioggia. Bridgestone Duravis R002 è disponibile in 15 misure e semplifica la gamma Bridgestone dei prodotti “regional”, andando così a sostituire tutti i prodotti già esistenti in questa categoria. Sviluppati e prodotti in Europa, i nuovi pneumatici rappresentano l’unione di un innovativo modello di battistrada e una nuova mescola, oltre ad essere il risultato di un nuovo processo produttivo. TRASPORTARE OGGI
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NOTIZIARIO
DAIMLER apre una stazione
di ricarica per camion e van elettrici
Il nuovo assale di
SAF-HOLLAND
aiuta a resistere alle peggiori condizioni atmosferiche
SAF-HOLLAND ha lanciato INTRA ASSALE ZINCATO, un nuovo rivestimento a base di zinco, in grado di resistere al sale di sghiacciamento. I sali di sghiacciamento utilizzati in inverno contro ghiaccio o neve, se da un lato garantiscono la sicurezza del traffico su autostrade, strade statali e collegamenti urbani, dall’altro il loro utilizzo causa danni da corrosione su ponti, superfici stradali e anche ai veicoli. Per questo motivo SAF-HOLLAND ha progettato un assale in grado di resistere anche alle peggiori condizioni atmosferiche: SAF INTRA PC PREMIUM COATED. “Grazie all’elevato contenuto di zinco nel rivestimento, vengono raggiunti eccellenti livelli di protezione dalla corrosione – in funzione di una protezione a lungo termine e una maggior efficienza economica dei veicoli”, afferma Alexander Geis, CEO di SAF-HOLLAND. La maggior durata e la salvaguardia dell’aspetto degli assali forniscono inoltre agli operatori delle flotte un valore di rivendita maggiore, in particolare su veicoli cisterna o silos. PREMIUM COATED è disponibile come opzione per le sospensioni SAF INTRA nella gamma da 9 tonnellate.
CON FILTRO IBRIDO NASCE IL NUOVO DIESEL Una nuova tipologia di veicoli diesel a ridottissimo impatto ambientale, sia a livello costruttivo che di emissioni. Offre una concreta alternativa ai veicoli elettrici il filtro ibrido antiparticolato sviluppato dal progetto di ricerca europeo Partial-PGMs. Finanziato con oltre 4,5 milioni di euro dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020, ha coinvolto 14 partner di 10 Paesi diversi, coordinati da Warrant Hub, società leader nella consulenza alle imprese del gruppo Tinexta. La ricerca, durata 42 mesi, ha permesso di sviluppare nuovi materiali nano-strutturati in grado di ridurre le emissioni inquinanti delle auto abbattendo l’utilizzo di terre rare e di metalli del gruppo del platino impiegati nei filtri antiparticolato tradizionali ma molto costosi e poco reperibili in Europa. Warrant Hub ha coordinato il progetto attraverso la sua European Funding Division, business unit promossa da Fiorenzo Bellelli, ad della società. La nuova tecnologia è già a disposizione del mercato.
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TRASPORTARE OGGI
Le stazioni in uso dei veicoli in test di Daimler Trucks e Mercedes-Benz Vans dispongono di una potenza totale di 1 MW di cui due a ricarica rapida a corrente continua da 300 KW in uso dei Trucks e tre da 150 KW di potenza per i Vans. I veicoli commerciali e industriali Daimler alimentati con energia elettrica sono sempre di più. In qualche caso stanno entrando nella fase di lancio commerciale, in altri sono impegnati nei test che precedono l’inizio della produzione in serie. Ecco perché, per dare testimonianza diretta del suo impegno nell’elettrificazione della mobilità, Daimler ha inaugurato presso la sede centrale di Stoccarda-Untertürkheim una nuova stazione di ricarica, dedicata sia ai veicoli industriali sia ai veicoli commerciali elettrici. Così sia Daimler Trucks, sia Mercedes-Benz Vans potranno utilizzare entrambe le colonnine per i propri veicoli elettrici di test. Le stazioni dispongono di una potenza totale di 1 MW di cui due a ricarica rapida a corrente continua da 300 KW in uso dei Trucks e tre da 150 KW di potenza destinata ai Vans, dotate di tutte le tipologie di prese elettriche. Quando il veicolo è collegato, la ricarica si avvia tramite un chip che permette di riconoscere automaticamente il rispettivo veicolo.
SCHMITZ conferma gli pneumatici
Hankook in 1° equipaggiamento fino al 2022
Iniziata nel 2013, la partnership tra il principale costruttore europeo di semirimorchi e la casa sudcoreana di pneumatici viene prolungata ulteriormente e include ora nove dimensioni della gamma 19,5 e 22,5 pollici. Hankook continuerà a fornire a Schmitz Cargobull il suo portafoglio completo di pneumatici per il primo equipaggiamento di rimorchi e semirimorchi almeno fino al 2022. È questo in sintesi il nucleo del contratto siglato nei giorni scorsi dai due costruttori a Neu-Isenburg. Si tratta in realtà del prolungamento di una partnership esistente già dal 2013 e che ha conosciuto il massimo momento di gratificazione per la casa sudcoreana nel 2017, quando il leader europeo nella produzione di rimoraprile 2020
chi e semirimorchi lo insignì con il premio di «Partner Strategico», riconoscimento mai effettuato nei confronti di altri produttori di pneumatici e al quale lo stesso presidente di Hankook Tire Europe, Sanghoon Lee, riconosce «sempre più importanza», al pari di tutti gli altri accordi di primo equipaggiamento che Hankook ha siglato con «numerosi produttori di automobili e veicoli commerciali di fama internazionale in Europa». Entrando nel dettaglio dell’accordo, la fornitura di pneumatici Hankook, consegnati direttamente nei siti di produzione per essere montati come primo equipaggiamento sui veicoli Schmitz Cargobull, si concentrerà sul mercato europeo e includerà nove dimensioni della gamma 19,5 e 22,5 pollici, tra cui il Mega-Trailer Dimension 455/40 R 22,5 dell’efficiente serie Hankook e-cube Max. In più saranno incluse anche le linee e-cube Blue ad altissimo chilometraggio per il traffico internazionale a lungo raggio, nonché i modelli di cantiere della serie Hankook SmartWork. Inoltre, nella fornitura entrano pure la linea di trasporto regionale SmartFlex e il portafoglio di pneumatici invernali SmartControl.
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NOTIZIARIO
DKV e Autostrade per l’Italia Accordo
MILANO – Autostrade per l’Italia S.p.A., concessionaria della più estesa rete autostradale italiana, ha sottoscritto il contratto per l’introduzione del DKV BOX ITALIA per il pagamento del pedaggio senza contanti per i mezzi
di peso superiore a 3,5 tonnellate. Con oltre 3.000 km di rete, Autostrade per l’Italia gestisce più della metà delle autostrade a pedaggio in Italia. La firma di questo contratto apre la strada alla
certificazione finale per DKV Euro Service come Service Provider certificato da parte dell’Associazione Italiana Concessionari Autostrade e Tunnel (AISCAT). A breve anche il DKV BOX EUROPE riceverà l’approvazione definitiva. “Questa è una tappa importante nella storia della nostra azienda”, afferma Jérôme Lejeune, Managing Director Toll di DKV Euro Service. “Siamo molto contenti perché, grazie all’accordo con Autostrade per l’Italia, abbiamo fatto un grande passo avanti per offrire ai trasportatori il nostro dispositivo per il pagamento dei pedaggi sulle autostrade italiane per i mezzi con peso superiore alle 3,5 tonnellate”. Roberto Tomasi, Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia, aggiunge: “DKV Euro Service è un importante partner strategico per lo sviluppo dei servizi digitali sulla nostra rete, che gestiamo promuovendo la concorrenza tra i migliori operatori del mercato e ci aspettiamo che quella con DKV sia una collaborazione di successo”. I caselli autostradali italiani interessati sono stati dotati di software e hardware necessari per la rilevazione del pedaggio con il nuovo dispositivo e con appositi cartelli e corsie che indicano al conducente in quali varchi può essere utilizzato il DKV BOX ITALIA.
MARELLI apre nuovo centro ricerca per assistenza alla guida
Nuovo centro di Ricerca e Sviluppo di Marelli dedicato al Lighting and Body Electronics (LBE) e ai Sensori per sistemi avanzati di assistenza alla guida (Advanced Driver Assistance Systems). Attiguo all’esistente stabilimento, il nuovo polo di Marelli Automotive Lighting si sviluppa su 3000 metri quadri su 5 piani e occupa 90 ingegneri su un totale di 130 dipendenti. “Riunendo in unico luogo dedicato diversi know-how, – spiega la società – il centro sarà fondamentale per supportare le attività di Marelli Automotive Lighting nell’ambito dell’elettronica dedicata all’illuminazione del veicolo e alla ‘Body Electronics’, ovvero l’elettronica di bordo che sovrintende in generale alle principali funzioni dell’automobile”. Il nuovo polo sarà innanzitutto un centro di competenza essenziale nell’ambito delle applicazioni elettroniche a bordo veicolo; un’altra area dell’attività nel centro sarà dedicata allo sviluppo di centraline di controllo elettronico (Electronic Control Units – ECU) per la gestione e il controllo dei sistemi di illuminazione del veicolo. Il centro ospiterà anche un’area dedicata ai sensori per sistemi avanzati di assistenza alla guida, con focus in particolare sullo sviluppo di sensori e videocamere. In quest’ambito Marelli può contare anche sulle competenze e le tecnologie che derivano dal recente accordo con XenomatiX, finalizzato allo sviluppo di sistemi LiDAR modulari basati sulla tecnologia “allo stato solido” (“solid state”), e dall’acquisizione nel 2018 di SmartMeUp, start-up francese specializzata nella tecnologia di percezione che utilizza l’Artificial Intelligence (AI). A supporto delle attività di ricerca e sviluppo, nel centro saranno presenti anche quattro laboratori.
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ALLISON TRANSMISSION
Le trasmissioni protagoniste e vincenti alla Dakar e all’Africa Eco Race 10 I vantaggi delle trasmissioni completamente automatiche, rispetto ai cambi manuali e nelle condizioni di guida più estreme, sono stati dimostrati in modo spettacolare in due delle più ardue competizioni al mondo. I veicoli equipaggiati con le trasmissioni di Allison hanno conquistato infatti la maggior parte delle prime dieci posizioni nella divisione “truck” del Rally Dakar 2020, svoltosi dal 5 al 17 gennaio. Pochi giorni dopo, uno Scania con cambio Allison ha vinto l’Africa Eco Race nella categoria “truck”. Sjoerd Vos, Direttore Marketing EMEA di Allison Transmission, spiega i principali vantaggi che derivano dall’uso di questa tipologia di trasmissioni: “I successi in questi due eventi, hanno dimostrato i notevoli vantaggi di avere una trasmissione completamente automatica Allison. Un Allison rende la guida più facile e sicura, risponde ai comandi dell’acceleratore esattamente come il pilota vuole, e continua a funzionare in modo affidabile anche su superfici molto sconnesse, con un caldo feroce, per giorni e giorni. Per queste ragioni, le trasmissioni Allison stanno diventando essenziali nei rally di resistenza”.
RICAMBI
MAURELLI
? a t s i b m a c i Un r
ù i p i d o t No, mol
Maurelli Group, una realtà unica nel nostro mondo: dal core business della vendita di ricambi, alla logistica, all’offerta di servizi per le aziende, alla gestione di una grande rete di officine, fino alla formazione
professionale
C
on la recente presentazione di F-Trucks Italia, la società che importerà in Italia i nuovi camion Ford costruiti in Turchia, è salito alla ribalta il Gruppo Maurelli, uno dei soci, appunto di F-Trucks Italia. Va da sé che da parte della nostra rivista, c’è stata subito la volontà di approfondire, comunque di conoscere meglio, le realtà che compongono F-Trucks, con la quale i futuri clienti dovranno interfacciarsi. Ci siamo dunque rivolti a Maurelli Group per capire meglio come
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TRASPORTARE OGGI
funziona l’attività del gruppo. Purtroppo, non siamo riusciti a parlare direttamente con un loro responsabile: pertanto, pur di dare ai nostri lettori una panoramica dell’azienda, abbiamo inviato alcune domande all’Ufficio Marketing del Gruppo che ci ha risposto con i contenuti che vi proponiamo, parametrati allo spazio disponibile nel giornale. ▶C ominciamo dalla domanda più
ovvia: cos’è il Gruppo Maurelli? Maurelli Group è riconosciuto come leader, nazionale e internazionale, nel settore automotive, con oltre 30 anni di attività. Core business dell’offerta è la vendita di ricambi originali e aftermarket disponibili h24 negli oltre 30 punti vendita che, in modo capillare, sono collocati sul territorio italiano ed estero. L’offerta si arricchisce con i ricambi a marchio GAM Technic, il private label che
aprile 2020
il Gruppo distribuisce in esclusiva. Altro fiore all’occhiello di Maurelli Group è la rete MTruck, costituita da officine di eccellenza e, a completare l’offerta del Gruppo, c’è Formau, la società vocata ai corsi di formazione professionale e Interservice, l’officina multimarca situata a Trento. ▶ Qual è la storia del Gruppo?
La storia del Gruppo è legata alla famiglia Maurelli che, da quattro generazioni, è intrecciata a doppio filo con il settore dei veicoli industriali. L’impulso alla nascita del gruppo l’ha dato il nonno di Il quartier generale di Maurelli Group a Capua (Ce).
strumenti diagnostici all’avanguardia. Con la nuova struttura Formau ha sviluppato cinque aree di servizi: Assistenza tecnica, Attrezzature, Formazione, Laboratorio chimico e Soccorso stradale. La rete MTruck copre l’intera penisola, grazie alle officine certificate dalla bandiera Maurelli, che assicurano soccorso stradale H24 ed effettuano interventi su ogni tipo di veicolo professionale. La mappa di Maurelli Group si completa con Interservice di Trento, l’officina multimarca autorizzata alla vendita ricambi con mandato ufficiale MERCEDES BENZ, MAN, DAF, EVOBUS, ISUZU. Giacomo Maurelli l’amministratore unico, che intraprese l’attività di rappresentante di ricambi, tracciando le linee guida per le generazioni successive. Raccogliendo gli insegnamenti del padre Eduardo infatti, Giacomo Maurelli ha saputo trasformare l’azienda di rappresentanza in un grande gruppo. L’evoluzione ha seguito vie innovative e talvolta imprevedibili, in quanto il carisma e la lungimiranza di Giacomo Maurelli hanno sempre guidato le strategie aziendali, favorendo così la diversificazione dei servizi offerti alla clientela. Ancor oggi il gruppo Maurelli vede la nuova generazione, rappresentata da Eduardo e Giulia, impegnarsi attivamente. ▶C ome è suddiviso Maurelli Group?
Per fornire soluzioni celeri ed efficienti il Gruppo si basa su tre elementi: presenza territoriale, competenza e flessibilità. Proprio in base a questi parametri, il Gruppo ha il suo cuore pulsante nei 40mila mq dei due centri distributivi di Capua e Verona: più di 50mila referenze, pronte per la spedizione in tutta Italia in 24/48 ore, grazie al personale esperto e alle tecnologie di warehouse management che riducono al minimo gli errori di picking e di spedizione. Vista l’importanza che oggi ha assunto la logistica, è stata creata la GP Logik, con cui si offre al cliente una riqualificazione del proprio magazzino, attraverso un programma che verte su mappatura, analisi, ubicazioni, etichettatura, scaffalatura, programma di carico e scarico, per ridurre la distanza tra flusso informativo e materiali, a vantaggio della produttività. Per quanto riguarda la domanda di servizi, Formau ha di recente inaugurato una sede in provincia di Napoli, completa di aule, laboratorio di analisi automotive e
▶Q uali sono i segreti che
hanno fatto di Maurelli Group un’azienda vincente? Il segreto del successo di Maurelli Group passa attraverso l’innovazione, senza mai dimenticare il passato e sul forte impegno nella formazione delle risorse umane. Il plus dell’offerta Maurelli Group è sicuramente l’aver aggiunto, al core business, la distribuzione di ricambi, una serie di servizi complementari che vanno dall’assistenza post-vendita alla manutenzione, dalla formazione al soccorso stradale. Senza dimenticare che i punti vendita Maurelli Group assicurano una grande disponibilità di orario e un assortimento che non ha eguali, coprendo tutte le categorie merceologiche.
continuo aumento del numero dei dipendenti, sintomatico di un’azienda in pieno sviluppo sul territorio nazionale. Dopo le filiali aperte lo scorso anno, anche per il 2020 sono previste nuove aperture, ad aumentare i 33 punti vendita: Leini, in provincia di Torino, nella Capitale e a Piacenza. Quest’anno verranno inaugurati anche i nuovi CEDI di Milano Pero e Catania, che aggiungendosi a quelli di Capua e Verona, permetteranno di garantire un servizio ancora più celere. Non va dimenticato, naturalmente, che Maurelli Group è parte integrante della cordata F-Trucks Italia che sta portando sulle strade italiane l’F-MAX, vincitore del premio International Truck of the Year 2019. ▶ Come si pone, come azienda,
nel panorama commerciale italiano ed europeo? Maurelli Group nel corso degli anni ha sviluppato il suo modello di business nell’ottica di anticipare le esigenze della clientela e di formulare un pacchetto integrato di prodotti e servizi, capace di rappresentare un mondo completo di soluzioni personalizzabili. Questa mission si è tradotta in una filosofia aziendale che permea tutte le
Il grande centro di vendita ricambi e riparazioni Interservice di Trento.
▶ I progetti futuri del Gruppo?
Per il Gruppo Maurelli il 2020 coincide con la nascita di un nuovo importante progetto: è stato infatti appena lanciato sul mercato il nuovo private label Motyx, che si aggiunge al brand GAM Technic. Il core business è rappresentato dalla distribuzione e vendita di prodotti chimici, sistemi di fissaggio e prodotti specifici per l’utilizzo professionale per l’autotrazione; il tratto distintivo di Motyx è l’elevata qualità e l’ampia gamma di prodotti, l’eccellenza nel servizio e la penetrazione incisiva nel mercato. Un aspetto importante dell’espansione Maurelli è rappresentato dal www.trasportale.it
attività del Gruppo e che ha portato alla nascita dell’universo Maurelli. Nella configurazione attuale il Gruppo rappresenta un unicum grazie alla sua versatilità, alla presenza capillare sul territorio e alle sue risorse operative che danno all’ offerta un valore aggiunto, dato dalla disponibilità, professionalità e tempestività del servizio. I clienti sanno che rivolgendosi a Maurelli Group non stanno semplicemente acquistando un ricambio o un servizio, ma stanno instaurando un rapporto di collaborazione con un professionista del settore che svilupperà per lui una soluzione personalizzata. (F.V.) TRASPORTARE OGGI
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BORSE NOLI
TRANSPOBANK Nasce finalmente una borsa carichi completamente dedicata al trasporto a temperatura controllata. È Transpobank a mettere a disposizione la nuova piattaforma di
Alessandro Bassi
L’estate più fredda di sempre
N
egli ultimi dieci anni, il trasporto di merci su strada in conto proprio è andato in costante diminuzione a favore del trasporto di merci per conto terzi. Negli ultimi dieci anni il trasporto conto proprio infatti è passato dal 30% al 12%, con una diminuzione da 445 milioni di tonnellate di merci del 2010 a 184 milioni del 2016,
con una tendenza ancora più marcata nel 2018 e 2019. La flessione del conto proprio è andata a favore del trasporto conto terzi. Le imprese di produzione infatti tendono a esternalizzare sempre di più il servizio di trasporto delle merci per abbattere i costi aziendali. In un quadro generale dove le merci trasportate nell’ultimo decennio sono comunque diminuite, vuoi per le varie crisi economiche, vuoi per un lieve aumento dei trasporti intermodali, le merci cosiddette frigo hanno subito il più alto
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TRASPORTARE OGGI
cambio di trasporto da conto proprio a conto terzi. Oggi le merci refrigerate comprendono svariate tipologie merceologiche: alimentari in scatola, alimentari sfusi, frutta e verdura, alimentari congelati e surgelati, ma anche tutto il comparto del pharma, e rappresentano il 22% delle merci totali trasportate a livello nazionale. Si tratta quindi
SERVIZI
di una bella “fetta” di mercato del mondo dell’autotrasporto merci su gomma che Transpobank non poteva più ignorare.
LA DOMANDA
Effettivamente è da alcuni anni che gli autotrasportatori italiani richiedono alla prima borsa carichi italiana, Transpobank, la presenza di trasporti refrigerati. Transpobank tratta al 90% carichi di merci generali, ma tra le migliaia di imprese abbonate al servizio, molte di loro effettuano anche trasporti frigoriferi. Sono state inoltre moltissime negli ultimi anni le richieste respinte di ingresso alla borsa carichi da parte di autotrasportatori solo frigo, in quanto consapevoli che non avrebbero trovato offerte di carico specifiche per loro. A fronte di questa pressante richiesta, Transpobank ha deciso di aprire al mercato delle merci a temperatura controllata.
TRANSPOBANK Trace
Transpobank inoltre è una borsa di carico integrata con una delle principali piattaforme di gestione flotte e veicoli via satellite d’Europa, denominata Tracker.it. Questa interazione tra la merce trasportata dai veicoli degli autotrasportatori dotati di sistema satellitare Tracker, ha portato alla nascita della funzione Trace. I carichi che vengono assegnati sono pertanto “tracciati” dai satellitari di bordo dei veicoli. I gestori flotta e gli stessi spedizionieri, committenti dei trasporti, sono in grado di seguire in tempo reale le proprie aprile 2020merci e veicoli avendone no-
tifica del freight loading, aproching delivery e freight delivery. Il sistema Trace pertanto, certifica gli orari di carico, i tempi di percorrenza dei veicoli e dei trasporti, avvisa il luogo di scarico all’approssimarsi dei veicoli consentendo agli operatori della logistica di effettuare le operazioni di preparazione all’accoglienza del veicolo in arrivo e infine notifica l’effettivo scarico delle merci. Grazie alla funzione Trace, i vari attori che operano in borsa carichi sono sempre aggiornati in modalità live degli spostamenti dei veicoli e dei tempi precisi di carico e consegna.
CHI È TRANSPOBANK? Transpobank è una borsa carichi nata il 15 marzo 1989, annovera migliaia di autotrasportatori e spedizionieri per l’interscambio on line di offerte di trasporti. Ogni giorno sono presenti migliaia di carichi disponibili per tutte le direttrici nazionali ed è adatta alle piccole e grandi imprese.
La data di partenza è prevista per il 15 maggio 2020. Gli attori più interessati a questo evento sono gli spedizionieri, i consorzi e le cooperative di merci refrigerate e deperibili. Grazie alla borsa carichi, avranno a disposizione oltre 50.000 veicoli idonei per i trasporti frigoriferi. Pochi minuti, se non alcuni secondi, per trovare un veicolo idoneo all’offerta di carico frigo inserita nel sistema. D’altra parte, è la forza di Transpobank: una volta inserito un “viaggio”, questi viene subito e istantaneamente visualizzato da migliaia di autotrasportatori specializzati nei trasporti a temperatura controllata. Il match carico-veicolo è quasi immediato e i vantaggi sono innumerevoli sia per chi inserisce il carico sia per chi lo ricerca.
COME FUNZIONA
Entrando nello specifico, all’interno della borsa carichi vi sarà una sezione dedicata esclusivamente alle merci frigo. Si potranno inserire e ricercare solo carichi refrigerati, senza essere distratti dalle migliaia di offerte di carico di merci generali già presenti.
Inserire un’offerta è molto semplice e rapido: si indicano i luoghi di carico e scarico, il peso della merce e la data di carico e consegna. In meno di un minuto il carico viene inserito nel circuito nazionale e visualizzato da migliaia di autotrasportatori interessati che autonomamente contattano l’offerente. È il vantaggio della tecnologia in tempo reale. Gli autotrasportatori frigo avranno anche la possibilità di impostare la ricezione dei carichi via e-mail, qualora fossero impossibilitati ad accedere alla borsa carichi. Le app di Transpobank per Android e iOS, sono comunque sempre disponibili per consultare le offerte anche quando si è in viaggio o impossibilitati a consultare dai Pc dell’ufficio.
www.trasportale.it
COSA NE PENSA IL MERCATO
Da un primo feedback dai Clienti che si sono già registrati gratuitamente, le merci che saranno disponibili in Transpobank frigo, saranno frutta e verdura, congelati e alimentari su pallets. Per sostenere il lancio della nuova borsa carichi frigo, la registrazione per autotrasportatori, spedizionieri, coop e consorzi sarà completamente gratuita per sei mesi, senza alcun vincolo di rinnovo. Non cambia la procedura d’ingresso, le aziende che si registrano dovranno essere rigorosamente in regola con tutta la documentazione e non avere pregiudizievoli. L’affidabilità è sempre e comunque al primo posto per Transpobank. Le imprese di trasporto o spedizioni frigo interessate, sono ancora in tempo per registrarsi gratuitamente a questo link: www.transpobank.it/contattifrigo.html oppure accedendo a Transpobank.it/novità/frigo. TRASPORTARE OGGI
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TUNING
ACITOINOX
Pezzi
unici Consegnati alla
Autotrasporti Perrotti cinque IVECO S-Way con allestimenti e soluzioni inedite e uniche, realizzate da ACITOINOX di
Marco Perri
D
opo l’ormai famoso Gladiatore, che ACITOINOX ha allestito per la Autotrasporti Perrotti, arrivano nella flotta dell’azienda pugliese altri quattro trattori IVECO S-Way, tutti “vestiti” dalle abili mani degli artigiani dell’azienda campana, che portano a 15 i veicoli del parco mezzi di Perrotti. I nuovi veicoli, consegnati dalla Concessionaria IVECO Di Pinto & Dalessandro, sono nella versione top di gamma con cambio Hi Tronix da 12 marce, motore Cursor 13 da 570 cv, dotati dei più avanzati sistemi tecnologici in termini di connettività, sicurezza e risparmio carburante.
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TRASPORTARE OGGI
ALLESTIMENTI E COLORI DIVERSI
Sono i colori e le tonalità dei quattro veicoli e la loro personalizzazione decisamente inusuale, che ne fanno dei pezzi unici come già pezzo unico è il Gladiatore, vera e propria special edition, consegnato meno di un mese addietro. Quattro i colori scelti da Perrotti: il blu Boreale, il blu Instinct, il verde Eco, il rosso metallizzato oltre naturalmente all’avorio Oriente del Gladiatore. “In fase di progettazione – ha detto Anna Acito responsabile del centro stile dell’Azienda campana – d’accordo con Michele Perrotti abbiamo voluto diversificare i quattro veicoli tra loro
aprile 2020
e dal Gladiatore, fissando però un unico filo conduttore che è stato quello di mantenere e, anzi esaltare, le linee morbide della cabina dell’IVECO S-Way”.
L’ACCIAIO COLOR
Allestimenti diversi e acciai diversi anche in abbinamento ai vari colori: per i quattro trattori, in ACITOINOX, si sono momentaneamente lasciati da parte i tubi quadri, raffinata e laboriosa particolarità proprio del Gladiatore, per tornare ai tubi tradizionali a sezione rotonda. Delle raffinatezze
IL RIVOLUZIONARIO STEEL MATT
del Gladiatore resta l’utilizzo, seppure limitato, dell’acciaio “Color”, sottoposto, cioè, a una particolare verniciatura. “Nell’esemplare verde Eco, per esempio – ha detto ancora Anna Acito – abbiamo insistito proprio sugli acciai colorati combinandoli con quelli tradizionali, per dare vita a un affascinante gioco di riflessi policromi, che restituiscono un’immagine di potenza e di forza del veicolo”. Ricordiamo che, proprio in occasione della consegna dei quattro nuovi SWay, IVECO ha lanciato l’iniziativa sui propri canali social “IVECO Your Truck Your Way”: una sfida che il brand lancia ai propri clienti, invitandoli a condividere le loro personalizzazioni del nuovo IVECO S-WAY. Michele Perrotti, con il suo Gladiatore by ACITOINOX, sarà il primo Ambassador dell’iniziativa.
Nella continua ricerca di nuovi materiali e nuove soluzioni, il centro stile di ACITOINOX, ha approfittato di un esemplare di MercedesBenz Actros Edition 1, per testare sul campo un materiale del tutto innovativo, ancora in fase di sperimentazione. Si tratta dell’inedito steel matt, un acciaio che presenta una finitura opaca e argentea dai riflessi metallizzati e cangianti, che richiamano gli effetti della vernice. Con questo materiale l’Azienda campana introduce per la prima volta, oltre alla classica finitura lucida, una opaca, che restituisce l’idea di un prodotto verniciato ma che in realtà presenta le caratteristiche e la stessa durata di un classico acciaio inox. Non solo, dopo una serie di sperimentazioni, ci si è accorti che lo steel matt è meno delicato, al trattamento, rispetto al classico, lucido super mirror e si presta praticamente a tutte le applicazioni, dalle classiche barre ai fregi e alle finiture delle cabine. La messa a punto di questa nuova finitura, di fatto l’introduzione di un nuovo componente tecnologico, ha richiesto molti mesi di ricerca, e richiederà altrettanto tempo per l’affinazione di un corretto sviluppo produttivo prima di immettere sul mercato un prodotto realizzato con la consueta accuratezza. “L’utilizzo dello steel matt, un materiale cangiante, in grado di mimetizzarsi con il colore della carrozzeria e di illuminarsi d’argento a seconda delle condizioni di luce – ha detto Anna Acito – ci è sembrato appropriato e assolutamente in linea con iI brand value di un Actros Edition 1, un veicolo già di per sé decisamente particolare”.
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IL BOLLETTINO DELL’AUTOCARRO
Le rilevazioni statistiche interne di ANFIA registrano un aumento di fatturato. Per i veicoli industriali è stato l’anno di introduzione del nuovo tachigrafo digitale, una spinta non solo verso l’innovazione di prodotto, ma anche di processo a cura della Sezione Aftermarket di ANFIA
2019, aftermarket cresce l’
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dati del Barometro Aftermarket – rilevazione statistica interna al Gruppo Componenti ANFIA che fornisce un trend indicativo dell’andamento del mercato dei ricambi automotive su base mensile, sia a livello consolidato, sia a livello di singole famiglie prodotto – registrano un incremento del fatturato aftermarket dell’1,6% nel 2019 rispetto all’anno precedente, che aveva chiuso a +0,8%. A un 1° trimestre in lieve aumento (+1,2%), ha fatto seguito un 2° trimestre in calo (-2,4%), mentre nella seconda parte dell’anno si è verificata una ripresa: +4,1% nel 3° trimestre e +3,7% nel 4° trimestre 2019, grazie, soprattutto, all’ottima performance del mese di dicembre (+10,2%). Guardando all’andamento delle singole famiglie prodotto, solo due su cinque presentano un trend positivo. All’incremento maggiore, quello dei materiali di consumo (+9,2%), che già nel 2018 avevano riportato un aumento (+3,3%), fa seguito il rialzo dei componenti elettrici ed elettronici (+2,2%), che avevano chiuso il 2018 a +5,6%. In calo, invece, i componenti di carrozzeria e abitacolo (-4%) e i componenti undercar (-4,9%), che avevano
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TRASPORTARE OGGI
chiuso il 2018 in positivo (+14,5% e +1,8% rispettivamente). Mantiene il segno meno anche la famiglia dei componenti motore (-5,6%), seppur con una flessione minore rispetto a quella del 2018 (quando aveva chiuso a -7,9%).
RICAMBI AUTOMOTIVE IN CRESCITA
“Per il secondo anno consecutivo – commenta Paolo Vasone, Coordinatore della Sezione Aftermarket del Gruppo Componenti ANFIA – nel 2019 il mercato dei ricambi automotive registra un lieve rialzo, con risultati migliori nel secondo semestre rispetto al primo. A livello di famiglie prodotto, mantengono un trend in crescita i materiali di consumo, legati alla manutenzione ordinaria delle vetture circolanti, che in Italia hanno un’anzianità media elevata. Anche l’aumento del fatturato derivante dalla vendita e manutenzione di componenti elettrici ed elettronici segue una tendenza positiva consolidata, visto il contenuto tecnologico via via crescente, anche in termini di complessità, che caratterizza il prodotto auto dell’ultimo decennio. La contrazione aprile 2020
mostrata dalle altre famiglie prodotto invece – dice ancora Vasone – si lega a più componenti, e in alcuni casi a un fattore stagionale”. Per i componenti motore, invece, si conferma una tendenza tipica degli ultimi anni, dovuta a una sempre maggiore affidabilità del sistema motore, che riduce la necessità di interventi durante il ciclo di vita della vettura. Va sottolineato poi che l’impatto degli anni di maggior crisi del mercato auto italiano – nel 2013 era sceso a 1,3 milioni di unità per poi cominciare a risalire, gradualmente, nel 2014 e fino al 2017 – si sta facendo sentire, sull’aftermarket, solo in questi ultimi anni, man mano che per l’immatricolato di quegli anni, dai volumi bassi, si rendono più frequenti le visite in officina. Se il 2019 ha fatto sentire forte l’impegno delle istituzioni, a livello europeo, in materia di sviluppo sostenibile e ha reso più tangibile anche la revisione dei piani produttivi, del portfolio prodotti e delle strategie di posizionamento dei produttori di autoveicoli in Europa, l’aftermarket non sta sentendo meno di altri comparti le scosse di questo cambiamento epocale.
SERVONO NUOVE COMPETENZE
qualità e investimenti in innovazione ed è attraversata anch’essa da profondi mutamenti negli assetti dei maggiori player in gioco, compreso il network della distribuzione, che lascia emergere nuovi equilibri e nuove dinamiche”.
L’ANNO DEL TACHIGRAFO
“Relativamente al mondo dei veicoli industriali – commenta Alessio Sitran, Responsabile dell’Area Mercato Autocarro di ANFIA-Aftermarket – il 2019 è stato, in particolare, l’anno di introduzione del nuovo tachigrafo digitale di seconda generazione (cd. TO CIA
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“I veicoli elettrificati e connessi sono il nuovo che avanza – riprende Vasone – e anche le attrezzature per la manutenzione e la riparazione evolvono, diventando più complesse e costose, per non parlare delle skills degli addetti ai lavori. Nuove competenze sono richieste per intervenire su dispositivi elettronici e di assistenza alla guida, sensoristica, motori elettrici e ibridi. Nascono, quindi, nuove esigenze formative, non solo tecniche, ma anche legate al rinnovamento di un modello di servizio al cliente sempre più completo e attento. Non a caso, ANFIA ha inserito tra le proposte emendative alla Legge di Bilancio 2020, senza maggiori oneri per la finanza pubblica, l’estensione del credito d’imposta per formazione Industry 4.0 alla mobilità elettrica, per favorire la riqualificazione delle competenze dei lavoratori, inclusi gli addetti del postvendita. La filiera dei produttori di ricambi rappresentata da ANFIA – conclude il coordinatore della Sezione Aftermarket – risponde a queste novità puntando su
“tachigrafo intelligente”), un ulteriore step evolutivo all’interno di un già evidente e più ampio processo di trasformazione che caratterizza il settore. È quindi proseguita la spinta non solo verso l’innovazione di prodotto, ma anche di processo e, nello specifico, di un processo in grado di migliorare la gestione delle informazioni, la loro disponibilità e la loro fruibilità a vantaggio dell’ottimizzazione dei costi di esercizio delle aziende di trasporto. Tutto ciò – conclude Sitran – pur nel contesto di un mercato che rimane in sofferenza: nel 2019 le immatricolazioni di nuovi autocarri hanno riportato un calo del 7,6% rispetto al 2018 e anche il mese di gennaio 2020 ha confermato un trend negativo, con una contrazione del 7,6% per gli autocarri con ptt compreso tra 3.500 e 16.000 Kg e addirittura del -9,5% per quelli con ptt ≥ 16.000 Kg, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.
RAGIONE SOCIALE MOTUL ITALIA SRL
RAGIONE SOCIALE HELLA SPA
SEDE Via dell’Arsenale 21 – 10121 Torino (TO)
SEDE Via Bruno Buozzi, 5 – 20090 Caleppio Di Settala (MI) BREVE PROFILO AZIENDALE Grazie all’altissima qualità dei suoi prodotti, agli eccellenti servizi e al supporto specializzato, HELLA è tra i principali fornitori di componenti delle più grandi case automobilistiche a livello mondiale. Con oltre 32.000 articoli, HELLA offre un’ampia gamma di prodotti dall’illuminazione, all’elettrico, all’elettronica, al Garage Equipment per autovetture e veicoli commerciali dando la possibilità alle officine indipendenti di avere sempre accesso agli ultimi componenti e tecnologie OE di primo impianto. SETTORE MERCEOLOGICO Produzione e commercializzazione di componenti Automotive PRINCIPALI PRODOTTI Illuminazione; Elettrico; Elettronica; Frenante, Attrezzatura per officina; Diagnosi
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TRASPORTARE OGGI
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INFRASTRUTTURE
LNG
La rivoluzione possibile
L’LNG avanza sempre di più. A Torino apre una nuova stazione di servizio a ridosso della storica Concessionaria
IVECO Orecchia di
Valeria Di Rosa
trasporto diesel in metano e raggiungere la totale decarbonizzazione del trasporto attraverso l’uso del biometano sono alcuni dei traguardi che entrambe le aziende sono pronte a raggiungere.
L’ESEMPIO DELLA NUOVA STAZIONE DI TORINO
“L
e rivoluzioni si possono fare anche quando sembrano impossibili”. Lo ha detto Mihai Daderlat, General Manager del Mercato Italia di IVECO in occasione dell’inaugurazione della nuova stazione di rifornimento di gas naturale di Torino, nata dalla partnership tra IVECO ed ENGIE, player dell’energia e dei servizi e sostenitrice di soluzioni sempre più sostenibili. Siamo a Torino, in Piemonte, una delle regioni tra le più inquinate in Italia, dove il tasso di inquinamento è dovuto per il 50% al riscaldamento, per il 25% all’industria e per un altro 25% al trasporto. È proprio da qui, nel quartier generale di CNH Industrial, che si apre la strada verso un nuovo modo di guardare al futuro con il chiaro intento di perseguire un’economia circolare virtuosa.
LNG IN ITALIA
Negli ultimi anni si è registrata una crescita esponenziale dell’LNG, trainata soprattutto dall’accelerazione nella realizzazione di stazioni di servizio e dal numero di camion in circolazione. L’Italia detiene
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il primato europeo nei trasporti pesanti, terzo nel mondo, dopo Cina e Stati Uniti (REF-E: rapporto annuale sullo small scale LNG SSLNG Watch 2019). Rispetto ai veicoli a diesel e a quelli a Gpl, il gas naturale riduce del 95% le polveri sottili, del 90% il diossido di azoto, garantendo una riduzione del 95% qualora si utilizzi il biometano. Il cambiamento è quindi possibile. IVECO ed ENGIE lo sanno e per questo motivo hanno siglato, nel 2017, un Memorandum di Intesa: produrre entro il 2030 metà dell’energia elettrica da fonti rinnovabili, ribaltare il
Il Memorandum d’Intesa (MOU) del 2017 fra ENGIE e IVECO punta ad ampliare i diversi progetti comuni: dalla Francia (nella sede IVECO a Trappes), passando per il Regno Unito (nel porto di Immingham), fino alla Romania (per un dimostratore ad Alba Lulia). Parallelamente, ENGIE sta lavorando su tre altri progetti di stazioni L-CNG nel nord dell’Italia, oltre all’installazione di decine di punti di ricarica elettrica su tutto il territorio.
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“L’obiettivo di ENGIE è concretizzare soluzioni in ottica di decarbonizzazione e questo progetto ne è un esempio” ha dichiarato Matthieu Bonvoisin, direttore della Business line Infra Energy di ENGIE Italia. Punto di vista condiviso anche da Fabrizio Buffa, Gas Business Development Manager di IVECO, che ha aggiunto: “L’impegno sinergico messo in campo con ENGIE per la realizzazione di questo progetto virtuoso rappresenta perfettamente la convinzione di IVECO che un lavoro congiunto portato avanti dai diversi player del settore sia determinante nello sviluppo strutturato e rapido di un trasporto alternativo davvero sostenibile che oggi vede la sua massima espressione con l’impiego del BioMetano”. La stazione di servizio, collocata in un punto strategico, nello stabilimento storico torinese di IVECO, su Strada delle Cascinette, all’incrocio tra tangenziale e tratti autostradali, sarà principalmente dedicata ai mezzi pesanti. È composta da 2 erogatori di LNG (Gas Naturale Liquefatto) e 4 di CNG (Gas Naturale Compresso), nonché da alcune colonnine di ricarica per veicoli elettrici alimentate da un impianto fotovoltaico situato sul tetto. La nuova stazione di servizio di Torino sarà aperta a tutti i tipi di veicoli a gas naturale dalle 6 alle 21, dal lunedì al venerdì.
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Isolamento integrato Easyfit su Mercedes Sprinter furgone Mercedes-Benz ha molta classe con l’ultimo nato degli Sprinter coibentati. Il suo isolamento integrato si avvale della nuova tecnologia Easyfit per soddisfare le norme ATP in freddo negativo, classe C, e in freddo positivo, classe A. Questi kit di nuova generazione offrono prestazioni sorprendenti, i massimi vantaggi nell’uso e una sicurezza senza pari per la catena del freddo. Assicurano un coefficiente di isolamento perfettamente controllato e soddisfano i più elevati requisiti internazionali. L’isolamento integrato Easyfit ottimizza il volume interno che resta pallettizzabile ed è compatibile con la porta laterale originale che consente il carico diretto di pallet da 1200 mm, una caratteristica completamente nuova!
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ARRIVA LA BORSA CARICHI FRIGO Sarà l'estate più fredda di sempre
Transpobank, dal 15 maggio 2020, apre la borsa carichi frigo. Una grande opportunità per tutti gli autotrasportatori, spedizionieri e consorzi che trasportano merci deperibili a temperatura controllata per non viaggiare mai più a vuoto. Per il lancio, Transpobank offre gratuitamente sei mesi di abbonamento. Registrazione su www.transpobank.it oppure chiama lo 02.205711
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