diatomee (65% delle NC riscontrate), o presenza di sostanze volatili nei contenitori. Il controllo delle acque destinate al consumo umano viene effettuato in rete alla distribuzione in punti significativi che ospitano anche collettività, ai serbatoi di accumulo, nei centri di potabilizzazione e anche ai punti di distribuzione come le casette dell’acqua dove vi sono problemi di stoccaggio e dove vi è la necessità di manutenzione periodica per evitare il contaminarsi dell’acqua stessa. In un solo caso del controllo delle casette dell’acqua si sono rilevate delle non conformità per la presenza di pseudomonas aeruginosa che hanno dato origine alla sospensione dell’erogazione fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Vista la problematica relativa ad alcuni contaminanti che si sono presentati nelle acque erogate dagli acquedotti pubblici con particolare riferimento ai PFAS alcuni campioni relativi alle acque profonde sono stati analizzati anche per la ricerca di Pfas, senza rilevarne la presenza. Un ulteriore aspetto riguarda le acque salate, naturalmente caratterizzate da elementi diversi rispetto a quelle destinate al consumo umano la cui idoneità è comunque necessaria in quanto parti integranti di cicli produttivi relativi ad alimenti. Per le acque salate destinate alla produzione di alimenti è stata rilevata in due casi la presenza di pseudomonas aeruginosa e di clostridium perfringens. Le acque minerali poi rappresentano per il territorio un elemento rilevante in quanto una produzione molto significativa avviene nello stesso così che i controlli delle stesse procedono su linee di imbottigliamento (60). sulla produzione, sui pozzi di attingimento (12) e sulle acque poste in vendita e anche sui contenitori utilizzati (MOCA).Vi è in atto una particolare attenzione anche sull’utilizzo di materiali riciclati quali contenitori e sulla qualità delle acque in essi conservati nelle diverse condizioni di trasporto conservazione al variare della pressione e temperatura.
Progetti mirati anno 2020 Sulla scorta della necessità di attuare il piano integrato dei controlli e di garantire i LEA, considerate le ridotte dotazioni organiche in alcuni distretti e la carenza di risorse è opportunamente stato applicato l’utilizzo di risorse aggiuntive provenienti dai versamenti derivate dalle ditte al fine dell’implementazione dei controlli ufficiali e della dotazione di risorse necessarie al loro espletamento come previsto dal D.Lgs. 194/2008. L’attività di servizio svoltasi in orario aggiuntivo ha permesso la realizzazione dei progetti proposti per l’anno 2020. Audit anno 2020 Nel corso dell’anno 2020 sono stati programmati ed effettuati da personale con abilitazione regionale per responsabile gruppo audit (RGA) e assistente gruppo audit (AGA), 38 controlli ufficiali audit. Sono state scelte 38 ditte (23 nel Distretto di Mirano – Dolo, 4 nel Distretto di Chioggia e 11 nel Distretto del Veneziano) suddivise nelle seguenti tipologie: L’audit è stato condotto su 37 delle ditte scelte in quanto una ditta è stata oggetto di ispezione dopo aver interrotto l’audit per la mancanza dei prerequisiti (mancanza di piano di autocontrollo); nelle ditte auditate dagli audit si sono rilevate 90 osservazioni: 47 non conformità e 43 raccomandazioni.
SEQ Figura \* ARABIC 101 Tipologie di attività auditate
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