Intervista / Franco Chimenti
C
ome tutta la nostra vita, anche il golf italiano sta vivendo un momento davvero non semplice. La pandemia del Covid-19 si è purtroppo abbattuta in un momento di difficoltà oggettiva, con alcune situazioni di Circoli italiani già in bilico. E naturalmente tutto questo non fa che aggravare la situazione. Come ne usciremo? Probabilmente con le ossa rotte, ma crediamo anche con la grande determinazione di risalire
la china, oggi trasformata quasi in una parete di sesto grado. Un piccolo passo alla volta, stiamo percorrendo la strada per il ritorno verso una parziale normalità. I tempi sono oggettivamente molto più lunghi di quanto ci saremmo aspettato. Tornano in mente le infelici parole di fine febbraio quando quasi tutti eravamo convinti si trattasse di un’influenza un po’ più aggressiva del solito. Ma qual è la situazione ad oggi del golf
italiano? Per chiarirci un po’ le idee, abbiamo telefonato, nel weekend di metà maggio, al numero uno del nostro sport in Italia, Franco Chimenti. Pur con le cautele di una situazione in continua evoluzione, da affrontare giorno per giorno in modo diverso, abbiamo cercato assieme di fare il punto della situazione. Ecco il riassunto della lunga chiacchierata con il presidente della Federgolf dal 2001, nonché vicepresidente del Coni dal 2013.
Come sta il GOLF
ITALIANO? di Fulvio Golob
IL PRESIDENTE DELLA FEDERGOLF FA IL PUNTO SULLA SITUAZIONE A METÀ MAGGIO, DOPO LA RIPRESA DEL GIOCO IN TUTTO IL PAESE E IN ATTESA DI ULTERIORI ALLENTAMENTI DELLE RESTRIZIONI, QUANTO MAI NECESSARI PER I BILANCI DEI NOSTRI CIRCOLI
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PROFESSIONE GOLF 8