AITG / Davide Santagostino
L’arcobaleno
DOPO LA TEMPESTA IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA TECNICI DI GOLF IN QUESTO EDITORIALE GUARDA AVANTI, OLTRE IL TERRIBILE MOMENTO CHE TUTTI STIAMO VIVENDO. ALL’ORIZZONTE LA VOGLIA DI RIALZARSI, DI RICOSTRUIRE E DI TORNARE AL LAVORD
C
arissimi Associati, carissimi Amici dopo la tempesta c’è sempre il sereno e finalmente si vedrà l’arcobaleno. Questo editoriale comincia così, con il segno di una rinascita dopo il terribile periodo della pandemia COVID-19. “Siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confrontarci a vicenda. Su questa barca ci siamo tutti,” (cit. Papa Francesco). Parole che rappresentano perfettamente il momento che stiamo vivendo tutti noi, tutte le nostre famiglie, tutti i nostri amici e conoscenti. AITG è una Famiglia, la nostra Famiglia, composta sì dagli associati ma anche dai nostri partner… e siamo tutti insieme sopra questa barca. Come in ogni famiglia, questo momento racchiude le preoccupazioni di tutti i dipendenti e dei collaboratori per un futuro che a oggi ci sembra privo di certezze e che sentiamo emotivamente faticoso. Ma sono presenti anche le preoccupazioni delle nostre Aziende Sponsor, che in questi anni hanno fortemente investito sulla ricerca per darci sempre nuove tecnologie e nuovi prodotti. Anche loro oggi si trovano a dover nuovamente cambiare le proprie strategie di lavoro.
CLUB
PROFESSIONE GOLF 10
Nell’ultimo periodo, questa tempesta sanitaria ci ha disorientati, rendendoci vulnerabili e lasciandoci impotenti di fronte a un male invisibile ma tangibile. Una situazione imprevedibile che ci ha momentaneamente allontanati da quella libertà alla quale tutti noi eravamo abituati e che tanto amavamo. Ci siamo trovati chiusi nelle nostre case ad affrontare la vita di tutti i giorni in modo diverso. Una situazione che non eravamo abituati a vivere e questa fragilità, che di fatto ha cambiato ogni nostra piccola abitudine, ci ha dato l’occasione di riprendere quotidianamente il dialogo con i nostri colleghi e amici. All’interno delle nostre case ci ha permesso di condividere con le nostre famiglie momenti unici e irripetibili, recuperando tutti quei rapporti umani lasciati in un cassetto e chiusi da troppo tempo. Una parola, un consiglio, un confronto, lo scambio di idee che fino alla quotidianità delle settimane passate sembravano momenti inutili e privi di consistenza. Da oggi invece diventano la base della nostra rinascita, rendendoci più consapevoli e fiduciosi del nostro futuro. Ci rialzeremo, sarà un lungo e tortuoso percorso in cui bisognerà credere fortemente con la consapevolezza che tutti i nostri sacrifici, le nostre capacità e tutte le nostre esperienze unite ci aiuteranno a ricostruire il nostro lavoro. E ci farà bene ricordare quello che cantava Roberto Vecchioni: “Stringi i pugni ragazzo, non lasciargliela vinta neanche un momento.”