22 Professione Golf Club Primavera - Estate 2020

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Notizie / News / Notizie / News / Notizie / News / Notizie / News / Notizie / News / N POSITIVITÀ NEI CAMBIAMENTI Incontro virtuale via web organizzato dalla Sezione Tappeti Erbosi della FIG realizzato in collaborazione con l'AITG

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gni novità porta sempre con sé dei cambiamenti, che nell’immediato o anche a distanza di qualche tempo producono vantaggi. Anche le novità che interessano la manutenzione dei percorsi di golf confermano questa regola. Tra la fine dell’800 e gli inizi del 900 ad esempio i vecchi rasaerba a spinta vennero sostituiti da macchine con motore a scoppio. La maggiore rapidità e la minore faticosità dell’operazione di taglio consentì un incremento della sua frequenza, con grandi vantaggi per la qualità del tappeto erboso e più in generale per la regolarità delle superfici di gioco. Nel corso della seconda guerra mondale molti campi da golf anglosassoni furono costretti a chiudere e a interrompere ogni tipo di manutenzione. Il momento di fermo venne utilizzato per installare sul percorso lampade, allo scopo di ingannare i bombardieri tedeschi e far loro credere che lì ci fossero le case e i villaggi da colpire. Questo consentì di salvare molte vite e per alcuni campi da golf, a guerra finita, fu l’occasione per rivederne il design, anche in virtù del maggior numero di bunker! In quel periodo pure la manutenzione dei pochi campi da golf esistenti in Italia fu sospesa. In ragione della politica autarchica in vigore, in diversi casi questi vennero parzialmente convertiti in orti di guerra e permisero di sfamare numerose famiglie. A metà degli anni 70 l’introduzione dei sistemi automatici di irrigazione cambiò molto il lavoro dei greenkeeper. Grazie a questa nuova tecnologia riuscirono a ottimizzare il programma lavori, con indiscutibili vantaggi per la qualità della manutenzione. E la recente introduzione della Direttiva europea sull’impiego dei fitofarmaci (PAN), dopo un primo disorientamento iniziale, ha costretto il mondo della manutenzione a riconsiderare e a rivalutare alcune fondamentali pratiche agronomiche in alternativa ai prodotti chimici, con benefici per l’ambiente e per la salute.

Arriviamo ai nostri giorni, all’emergenza Covid-19 e all’imprevedibile nuovo scenario che ha stravolto abitudini e modo di vivere, con ovvie conseguenze anche per la manutenzione dei percorsi di golf: programmi di lavoro ridotti, difficoltà nella consegna dei materiali, progetti di miglioramento sospesi, personale costretto a ferie e permessi, cassa integrazione e incertezze per il posto di lavoro, futuro difficile per la sostenibilità dei circoli. Considerando la generale preoccupazione e il plausibile sconforto dell’ambiente, come Sezione Tappeti Erbosi della FIG abbiamo organizzato, in collaborazione con l’AITG, un incontro virtuale via web con Superintendent, Greenkeeper e tecnici del settore. L’obiettivo era quello di mettere bene a fuoco la situazione e soprattutto verificare se anche questa volta, come già avvenuto in passato addirittura in periodo di guerra, fosse stato possibile rilevare qualche nota positiva o nuove opportunità. Questo quanto è emerso: ➡ Oramai abituati ad una vita frenetica, sempre piena di impegni, è stato possibile stare di più in famiglia ➡ La natura in poche settimane si è ripresa i propri spazi: aria più pulita, silenzio che ci ha permesso di sentire rumori da tempo dimenticati, arrivo o ritorno di fauna selvatica sul percorso ➡ Si sono evidenziati, se mai ce ne fosse stato bisogno, la grande passione e l’attaccamento al lavoro, oltre al grande spirito di corpo e di solidarietà degli addetti ai lavori ➡ La necessità di contenere i costi ha permesso di analizzare con maggior rigore il budget disponibile ➡ Si è familiarizzato con le piattaforme web ed è quindi migliorato, anche per il prossimo futuro, il modo di comunicare È probabile che in questo momento, un po’ offuscati dalle difficoltà e dalle preoccupazioni, non si riesca a dare il giusto rilievo a queste positività. Importante tuttavia tenerle bene a mente e rileggerle ogni tanto. Sono difatti fondamentali per mantenere quella calma, quella serenità e soprattutto quella lucidità necessarie per guardare avanti e ripartire come e meglio di prima. Alessandro De Luca

PGA TOUR: IN CAMPO DALL’11 GIUGNO. MA L'INIZIO È A PORTE CHIUSE Calendario rivoluzionato per il maggiore circuito mondiale di golf. Controlli sanitari prima di ogni gara e la speranza di riammettere il pubblico attorno a metà luglio

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l ritorno alle gare sembra fissato, salvo peggioramenti della situazione dei contagi, con il Charles Schwab Challenge. Il rientro in campo del PGA Tour è in programma al Colonial Country Club di Fort Worth, in Texas, città che ha dato i natali al grande Ben Hogan. Non dal 21 al 24 maggio come da vecchio calendario, ma dall’11 al 14 giugno, e senza pubblico in campo. I giocatori sono già stati avvisati e l’obiettivo del PGA Tour cerca di preservare il maggior numero di tornei da qui a fine anno.

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Secondo diverse fonti anonime sembrerebbe che il field di tutti i tornei del nuovo calendario del PGA Tour, eccetto il WGCFedEx St. Jude Invitational, passerà da 144 a 156 giocatori, per cercare di offrire più chance di gioco a chi ha la carta del ­circuito, dopo le cancellazioni di marzo e aprile che non potranno essere recuperate. Il CEO della PGA of America, Seth Waugh, ha dichiarato: “Se il modo più sicuro o l’unico per poter portare avanti il calendario 2020 è quello di giocare a porte

chiuse, allora siamo perfettamente preparati per farlo perché crediamo ne valga la pena. Pazienza se a quel punto diventi tutto solo un evento televisivo. Così il golf professionistico può lentamente tornare alla normalità e regalare ai fan di tutto il mondo almeno la gioia di rivedere i loro beniamini in azione”. La speranza è però quella di poter riaprire al pubblico fin dalla quinta gara del nuovo calendario, il John Deere Classic, dal 9 al 12 luglio, in programma a Silvis, in Illinois.


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