Verso il voto / Il centrosinistra I CALENDIANI SONO PER NUCLEARE E GAS, LA SINISTRA NO. IL REDDITO DI CITTADINANZA VEDE INSIEME ROSSO-VERDI E M5S MA ALLONTANA GLI ALTRI. E IL PD DEVE TENERLI UNITI
CAPRA E CAVOLI NEL CAMPO LARGO DI GABRIELE BARTOLONI
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e in vista delle prossime elezioni politiche a monopolizzare il dibattito pubblico sono più le alleanze elettorali che i programmi da presentare, la responsabilità è da attribuire ad una questione a primo impatto secondaria: la legge elettorale, il Rosatellum. Un argomento ostico, che non scalda i cuori degli elettori nonostante il clima torrido della campagna elettorale, ma di fondamentale importanza per determinare gli schieramenti che si sfideranno il prossimo 25 settembre. Il motivo sta nel meccanismo che occupa buona parte del sistema attualmente in vigore: il maggioritario. In poche parole nei collegi sparsi sul territorio (un terzo del totale) a vincere sarà lo schieramento o il singolo partito che riuscirà ad ottenere un solo voto in più dell’altro. Il ragionamento, dunque, all’interno delle segreterie dei partiti, è presto fatto: meglio raccogliere più alleati, aggregare più liste possibili a sostegno del candidato nel collegio uninominale, in modo da accaparrarsi più prefe-
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7 agosto 2022
renze rispetto all’avversario che, a sua volta, sarà spinto a fare il medesimo ragionamento. Lo schema, va da sé, comporta più di un rischio. Primo tra tutti, il pericolo di creare accorpamenti composti da soggetti che tra loro hanno poco o nulla da spartire. Il rischio implosione, prima o dopo le urne, è dietro l’angolo. All’interno dei partiti del centrodestra, nonostante le frizioni degli ultimi mesi, non si registrano divergenze sul piano ideologico. In più i nodi che ancoravano la coalizione all’immobilismo sono stati sciolti durante il vertice andato in scena la settimana scorsa. Lì Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni si sono accordati sia sulla spartizione dei collegi che sul nodo spinoso premiership. Tutto liscio, dunque, almeno per ora. I problemi sono ancora piuttosto visibili nel campo opposto. Il centrosinistra fatica a trovare una quadra: i partiti che lo compongono - dai centristi fino ai rosso-verdi - non hanno fatto altro che porre veti, lanciare insulti e proporre soluzioni in antitesi