CONTRARIAN
di Enzo Argante
RESPONSIBILITY
Meta-rivoluzione
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Nella transizione digitale i mondi virtuali cominciano farsi largo e stanno iniziando a cambiare il nostro modo di vivere e di lavorare. In questo scenario gli operatori di infrastrutture per telecomunicazioni come Cellnex giocheranno un ruolo chiave. In attesa del 6G
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La transizione digitale è in atto. Nel sistema economico e sociale, culturale e finanziario. C’è anche il luogo, un punto di vista privilegiato, della transizione: le infrastrutture digitali attraverso cui questo cambiamento profondo trasforma l’immaginario collettivo in veri e propri stili di vita. Fino ad arrivare al famoso, e ancora non del tutto definito, metaverso. Quali sono queste infrastrutture, come si stanno consolidando e in quanto tempo abiliteranno i nuovi mondi? Lo abbiamo chiesto a chi gestisce le infrastrutture: Gianluca Landolina, manager director di Cellnex Italia. Il metaverso c’è nelle infrastrutture digitali che stanno nascendo in ogni parte del mondo. In realtà il termine è stato coniato 20 anni fa in un libro di fantascienza: era inteso come una realtà virtuale che poteva essere vissuta tramite rappresentazioni 3D di un proprio clone digitale, cioè un avatar. Oggi non è cambiato molto, tranne il fatto che il metaverso comincia a esistere e, cosa non banale, a essere fruito. E si sta andando verso una commistione sempre più intima, e anche utile, tra realtà virtuale e realtà aumentata. Ciò che era iniziato con ipotesi di applicazione in ambito gaming e social meeting, tenderà a essere sempre più un concreto aiuto alla nostra vita di tutti i giorni, sia professionale che privata. FORBES.IT
C’è anche negli investimenti in quantum computing negli Usa e in Cina. E nelle più grandi aziende del pianeta no? Si è capito come la computazione quantica, o quantistica, stia riuscendo sempre più, e sempre meglio, a sovrapporre diversi layer di computazione classica e ad eseguirli in modo simultaneo e, soprattutto, coordinato, riuscendo a raggiungere risultati prima inimmaginabili. E c’è nella rete che presto abiliterà funzioni inaspettate e visionarie Tutto ciò in effetti si traduce inevitabilmente in una richiesta di capacità di trasmissione dati straordinaria rispetto al già enorme incremento cui abbiamo assistito nell’ultimo decennio grazie allo sviluppo massivo delle capacità digitali. Uno sviluppo che definirei detonante nei suoi effetti: bisognerà mediare tra la capacità muscolare (quantitativa) di elaborazione e trasmissione dati e quello che dovrà essere l’utilizzo sapiente ed intelligente di queste informazioni. Nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile in un lasso di tempo così relativamente limitato senza la parallela evoluzione che le telecomunicazioni mobili hanno avuto, e continueranno ad avere, con il passaggio al 4G prima e al 5G oggi. E, ancora, al 6G nel prossimo futuro. È chiaro quindi come gli operatori telefonici di infrastrutture di telecomunicazioni, come per esempio le cosiddette tower company, assurgano al ruolo chiave di abilitatori di tale rivoluzione. Che è e deve essere, in modo sempre armonico, sia teconologica-digitale sia culturale. Come cambieranno l’impresa, i consumi e, quindi, gli stili di vita? Molto sarà diverso e più facile. Si potranno fare tante più cose in meno tempo e si avrà il lusso di dover fare anche tante cose in meno. Forse alcuni lavori, o solo alcune mansioni, diventeranno sempre meno necessari e tantissimi altri APRILE, 2022