CHECK PHOTOBOOK
UN’ODE VISIVA DEL SUO LAVORO DAL
2005 A OGGI. TRA CINEMA E MODA
Il fascino di un uomo di talento IL SECONDO VOLUME DI UNA STORIA PER IMMAGINI CHE PARTE DA UN CAMBIO DI VISIONE E DA UNA SFIDA. DI MICHELE CIAVARELLA
«GLI ULTIMI 15 ANNI di lavoro che non avevo
Un ritratto di Tom Ford di Jeff Burton (in alto). Juliet Ingleby e Lucho Jacob in un servizio che lo stesso Ford ha scattato per il primo numero del magazine CR di Carine Roitfeld.
mia vita. Non c’era nulla prima di me, né sfilate, né collezioni» ha dichiarato Tom Ford al Corriere della Sera in un’intervista specificando che «una delle cose che ti puoi permettere con l’età è essere molto onesto». FORD HA COMPIUTO 60 anni, è nato il 27
La copertina di Tom Ford 002 (Rizzoli), curato dallo stesso Tom Ford, 416 pagine, introduzione di Graydon Carter. 100 euro.
agosto 1961, ha da poco perso suo marito, il giornalista Richard Buckley, dopo 35 anni di vita insieme, e ha un figlio di nove anni «la perfezione assoluta della mia vita». In questo libro, un’ode visiva del proprio lavoro, ci sono la sua mania di perfezione e il senso dell’iper glamour catturato dalle foto di Inez & Vinoodh, Nick Knight, Steven Meisel, Mert & Marcus. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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S T Y L E M AG A Z I N E
FOTO: JEFF BURTON - TRUNK ARCHIVE; TOM FORD
mai raccontato» dice Tom Ford, l’uomo che ha fatto sognare il mondo della moda per oltre 20 anni, per sintetizzare il contenuto di Tom Ford 002 (Rizzoli), il secondo volume che racconta il periodo dal 2005 in poi quando, lasciata l’anno prima la direzione creativa di Gucci e di Yves Saint Laurent, ha fondato il proprio marchio con Domenico De Sole, ceo dei due marchi dell’allora gruppo PPR oggi Kering. Seguito di Tom Ford 001 uscito nel 2004, questo nuovo volume, dopo la prefazione di Anna Wintour, l’introduzione di Graydon Carter e un’intervista con Bridget Foley, mette in ordine le immagini che lo vedono lavorare alla costruzione di una reputazione altissima del marchio a suo nome mentre differenzia la propria creatività mettendosi in gioco come regista di due film di successo (A Single Man con Colin Firth e Julianne Moore, 2009; Animali notturni con Amy Adams e Jake Gyllenhaal, 2016). Nello stesso tempo dà al suo stile un’altra direzione rispetto a quell’idea di sensualità molto esplicita con la quale aveva caratterizzato i suoi 20 anni da Gucci contrapponendosi sia al minimalismo sia alla volgarità del trash televisivo. «La rottura con Gucci è stata molto traumatica e deprimente: pensavo che sarei rimasto lì per il resto della