20 economia
Pandemia e mercato del lavoro Il Centro Studi Confindustria: nell’industria trentina contratti stabili, una difficoltà a reperire talenti maggiore che altrove, un ricorso più razionale alla Cassa speciale Covid.
NEL MOMENTO
in cui scriviamo la pandemia da Covid-19 sta vivendo un’ulteriore evoluzione, sottoponendo ancora una volta l’emisfero settentrionale a una recrudescenza della diffusione. Fortunatamente i tassi di mortalità e ospedalizzazione sembrano decisamente diversi da quelli riscontrati lo scorso inverno, sinonimo di una diffusione vaccinale che funziona e che sta procedendo spedita, almeno nei paesi più avanzati. La sensazione è che i continui isolamenti prolungati delle persone positive causi una situazione a singhiozzo in cui l’economia fatica a prendere ritmo, unita al rincaro dei prezzi dell’energia, all’aumento dei costi delle materie prime e dei trasporti. Proviamo però in questa occasione a tirare le somme in merito all’anno 2020 e alle ripercussioni della pandemia sullo stato del mercato del lavoro nazionale e locale. Grazie alla rielaborazione dell’indagine annuale rilasciata dal Centro Studi Confindustria abbiamo un quadro abbastanza chiaro sullo stato di salute nel quale si trova il mercato del lavoro locale nel settore industriale. In merito alla Provincia di Trento e in particolare alle aziende associate a Confindustria Trento, l’indagine restituisce un’immagine nitida della stabilità contrattualistica che l’industria locale garantisce ai propri dipendenti: per il 92% i contratti a tempo indeterminato, in linea con la percentuale diffusa a livello nazionale. Un altro dato molto importante che emerge è il riflesso dell’annoso problema della difficoltà di reperimento di personale qualificato in relazione alle competenze necessarie: anche in un anno particolare come il 2020, il 27% delle aziende rispondenti ha selezionato questo fattore come un limite alle assunzioni programmate. Il dato è più alto di almeno 5 punti percentuali rispetto alla media nazionale, a testi-
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | FEB-MAR 2022
monianza delle abituali difficoltà in termini di reperimento di talenti di cui il nostro territorio soffre particolarmente. Degno di menzione, infine, il dato sull’impiego dei trattamenti di integrazione salariale, soprattutto Cassa speciale Covid. Nel 2020 vi ha fatto ricorso circa l’80% delle imprese associate a Confindustria Trento: dato più alto di circa 10 punti percentuali rispetto alla media nazionale. Da un’analisi verticale del dato, si riscontra tuttavia una durata di utilizzo dei trattamenti di integrazione salariale molto più breve rispetto alla media nazionale (si parla di 1-9 settimane, rispetto alle 18 della media nazionale): sintomo, questo, di un utilizzo in larga parte cautelativo e di una successiva capacità di forte ripresa della produttività.