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La Terra tra 30 anni In un incontro, organizzato dai Giovani Imprenditori e dal Comitato Piccola Industria, i Megatrend che porteranno al Mondo del 2050. di MARA DEFLORIAN, Gruppo Giovani Imprenditori
SI È TENUTO
nella raffinata cornice di Villa Bortolazzi a Mattarello di Trento l’ultimo incontro dei Giovani Imprenditori e del Comitato Piccola Industria. Un appuntamento tra le “pieghe del tempo,” precisamente nell’anno 2050, con lo scopo di svelare come sarà il mondo tra trent’anni. Introdotto da Barbara Fedrizzi, presidente di Piccola Industria e Martina Togn, presidente dei Giovani Imprenditori, l’incontro ha visto la partecipazione di Aiardi Cristian, direttore di Eliodoro scs, cooperativa sociale con sede a Riva del Garda, che opera per la promozione umana e svolge attività per la crescita, l’integrazione e l’inclusione sociale di persone che si trovano in situazione di bisogno, svantaggio, emarginazione o vulnerabilità e Roberto Gabrielli, direttore regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige del Gruppo Intesa Sanpaolo, che ha sottolineato come in questi anni abbiamo vissuto la più grande recessione ma anche il più grande rimbalzo economico e come adesso sia il momento delle scelte inevitabili. Insieme a loro Valerio Fusar Imperatore, membro del Business Development Office di Intesa Sanpaolo e Daniele Borghi, innovation analyst del noto
gruppo bancario, che, dopo aver sottolineato l’importanza degli investimenti nel settore della digitalizzazione, della sostenibilità e del capitale umano (anche in termini di attrattività delle aziende sul mercato), è entrato nel cuore del discorso descrivendo i Megatrend che porteranno al mondo del 2050. Secondo gli studi, si prevede che il pianeta sarà prima di tutto urbanizzato. Le megalopoli diventeranno microcosmi e si assisterà al consolidarsi del Building Information Modelling (BIM) – lo strumento multidimensionale in grado di gestire l’intero ciclo di vita di un edificio. Sarà longevo. L’aspettativa di vita grazie agli ulteriori sviluppi della scienza salirà di nuovo. Sarà anche un pianeta ancor più surriscaldato, perché si prevede un costante aumento nella percentuale di CO2 per via dell’industrializzazione. Di rimbalzo la spinta verso l’innovazione di una mobilità sempre più sostenibile sarà oltremodo più forte.
Gli analyst di Intesa: "Sarà un pianeta urbanizzato, longevo, surriscaldato, interconnesso, automatizzato, iperveloce e... insettivoro" Sarà un pianeta iperconnesso, con un aumento esponenziale di device connessi al web (da 22 miliardi a 50 miliardi) e di utenti con accesso alla rete 5G (dall’1,1% al 30,1 %) e con la costituzione di centrali elettriche virtuali. Infatti, si prevede che già dal 2030 i data center consumeranno tra il 3 e il 15 per cento dell’elettricità mondiale. Sarà altresì un pianeta ancora più automatizzato, con una maggior presenza di robotica industriale e con ulteriore abbattimento della barriera tra uomo e macchina. Si prevede l’utilizzo di veicoli autonomi, TIR autonomi, droni nell’agri-
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | FEB-MAR 2022
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